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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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All the Truth Member
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
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![]() Ieri sera ho stupidamente mangiato tanto (tot giornata 1650 kcal, ora non le tollero bene psicologcamente), convinta che stamani avrei corso un po'. Purtroppo già camminando ho avvertito dolore alla caviglia, come se si fosse "spostato", infatti mi fa male più all'interno, non so come spiegarmi. Anche il ginocchio sx (la caviglia è la dx) stamani faceva male. Dopo nemmeno 300 metri sono tornata a casa. Ora ho una sensazione di disagio molto molto molto grande. Lorenzo mi dice che sono negativa, perché un mese fa temevo l'infortunio, ma ho letto dappertutto che la corsa è traumatica, se vi si aggiunge che io non so usare i piedi (me lo ha ripetuto più volte, lo so, è vero, ma non ho mai fatto corsa nei corsi di corsa, cioè come sport insomma "accademicamente") e che sono piuttosto pesante e goffa di mio, la paura ci sta. Ora non so cosa pensare. Io penso che non posso fare niente con continuità, perché comunque tutto mi fa avere dolore e stamani il dolore mi ha fermata. Sono patetica, ma sto piangendo mentre scrivo (infatti non ci vedo un cavolo qui sullo schermo). Comunque la si metta, sono negativa, mi attiro le sfighe e non ho l'approccio psicologico giusto. E' sempre mia la responsabilitò, ma io il dolore non lo chiamo. Penso di essere seriamente vicina a gettare la spugna. Era troppo bello, avevo perso 1 kg, mi vedevo più asciutta, ma evidentemente questa parte non è contemplata nella mia vita. Non sto scherzando. Evidentemente un corpo superiore alla media non è quello che il destino ha pensato per me, anche se io mi affanno da anni. Mi affanno. Mi affanno e non concludo. Nell'ambito sportivo sono tutto il fallimento che non sono stata negli altri ambiti (non che non abbia avuto intoppi o fallimenti nelle altre cose della vita, ma in confronto sono nulla. Nulla.). Ora boh... aspetterò che anche questi dolori passino, nel frattempo mi farò tornare la voglia di tornare a pump (e mi farò passare la paura degli altri dolori). Settimana prossima sono a Ge, quindi o aerobica o niente. Boh. Boh non so nulla, veramente. Sto iniziando a pensare che il diario, mettere i segmentini su Strava, insomma dare importanza a quello che faccio, "celebrarlo" in un certo senso, mi porti sfiga. Oggi non voglio andare al mare perché la vicina di ombrellone (compagna del mio testimone di nozze, le voglio bene ed è una cara ragazza) con me parla sempre di palestra. E io non ne voglio parlare ora, oggi, oggi no. Oggi mi metterei sotto le coperte per non uscirne che domani. Così almeno non mangerei. Ho il desiderio fortissimo di recuperare la forza di volontà che avevo 7 anni fa, con la poca attività che faccio mi serivrebbe, mi servirebbe resistere alla fame (anzi me ne serve di più, perché frutta e verdura non ne posso mangiare, quindi meno volume di cibo nello stomaco). E' una cosa brutta, ma è quello che penso. Ieri ho incontrato al mercato la moglie di mio zio (fratello di mio babbo), non so se ne ho già parlato; è quella che mi portava a giro come un trofeo perché ero intelligentissima parlavo al contrario prendevo tutti 10 a scuola mi sono laureata con il max a meno di 24 anni... poi mi sono ammalata ed è sparita. 2 anni fa andai con mio babbo da lei e da mio zio a far loro gli auguri di Natale e cadde dal pero, le spiegai che quello che mi era successo si chiama anoressia, che ero stata 3 anni dallo psicologo e dalla nutrizionista, e le ho dato info di base su tutto quello che in tot anni non aveva voluto sapere (mentre mio zio si era sempre informato, e anche mia cugina. Lei era rimasta all'oscuro di tutto). Ieri siamo cadute nel discorso, mi ha detto "Ma ancora non magni? Ancora hai problemi? Ma stai bene" e le ho spiegato che molte cose non le posso mangiare "Ah, ma è PSICOLOGICO" e le ho detto che i dolori e la diarrea non sono psicologici se ti vengono dopo aver mangiato un pezzetto di melanzana... le ho detto dei problemi di colite "Ah ma vomitavi!" e le ho detto di no, le ho detto che già le avevo spiegato queste cose, e lei "Ma da chi andavi come psicologo?" e le ho ri-detto che andavo alla ASL al centro DCA e lei "Ma come hai fatto a passare dal centro disturbi alimentari? Sotto quale dicitura, anores..." e io "Certo, zia, si chiamava anoressia quello che ho avuto. Ma scusa, dove eri quando c'ero dentro? Davvero non l'avevi capito?" "Ah... ma... " E mi ha detto di tornare dallo psicologo e le ho detto che ci sono tornata l'anno scorso e mi ha detto che forse non era quello giusto e le ho detto che secondo me accanirsi con i medici vuol dire anche volere la soluzione più facile. Ah, riguardo ai problemi intestinali "Mica sarai intollerante al glutine?" e io le ho detto della biopsia ai villi, la colonscopia, tutto quello che ho fatto e mi stava tirando fuori idee new age e a quel punto l'avrei mandata affanculo. Anzi no, l'avrei mandata affanculo quando mi ha detto che "Ah, vedrai che come rimani incinta ti passa tutto" , perché SUA figlia è incinta* e quindi... e quindi boh. Le ho fatto notare che per una che ha avuto i miei problemi la gravidanza non è uno scherzo, sia per l'effettiva fertilità dell'organismo, sia per le implicazioni psicologiche. Mi sembrava di parlare con una sconosciuta. Eppure finché ero stata la nitpote di cui vantarsi tutto andava bene, e ier mi sembrava volesse minimizzare quello che ho vissuto. A me fa solo incazzare chi non ha vissuto quello che ho vissuto io o lo ha vissuto solo in parte non sapendo un cazzo di che pozzo sia tutto ciò, e si permette di dire che sono io a dover decidere di stare bene. Io sinceramente vorrei stare bene di salute, perché ultimamente, da dopo la contrattura, alla pancia si sono sommati un bel po' di problemi che non mi fanno praticamente allenare, con conseguenze disastrose sulla mia situazione psicologica. * ... mia cugina è una di quelle che se la vedi è incinta solo lei, è sempre stanca, ha la pancia solo lei e si fa i selfie con il pancione su facebook. |
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