Vai Indietro   FitUncensored Forum >
Personal pages
> Work in Progress
REGISTRATI FAQ Calendario Personal Trainer Gratis Segna come Letti

Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.

Ciao amico visitatore, cosa aspetti? Apri una discussione subito nella sezione Work in Progress

Rispondi
 
LinkBack Strumenti Discussione Modalità Visualizzazione
Vecchio
  (#1)
GiulioWL GiulioWL Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 642
Data registrazione: Feb 2012
Predefinito 12-05-2012, 01:49 PM

Acid Angel' s messy diary... :)


Ciao Acid, ogni tanto mi è capitato di passare sul tuo diario, oggi mi sono interessato particolarmente.

Ti vorrei chiedere una cosa probabilmente abbastanza difficile e dura, e cioè che tu descriva il tuo disturbo, perché io ignorantemente non so cosa sia. Cercarlo su internet è riduttivo e svilente.

Non perché lo devi descrivere a me, ma perché credo sarebbe utile a chiunque legga il tuo diario con superficialità, e può capitare a molti, me compreso. La gente purtroppo è superficiale per natura e istinto, ma lo è in prima approssimazione, poi sa essere comprensiva, chi più chi meno. Però per esserlo, deve capire qualcosa, avere qualche appiglio per immedesimarsi, anche solo parzialmente.

Un saluto


Rispondi Citando
Vecchio
  (#2)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
Invia un messaggio via Skype a Acid Angel
Predefinito 12-05-2012, 11:01 PM


Quote:
Originariamente inviato da Lorenzo Visualizza Messaggio
Rocker,
(...)
credo che la tua ultima frase, che ha ovviamente ferito Acid, sia decisamente infelice...

Magari volevi semplicemente dire a Vale di prendersela più easy e non volevi ferirla. Però l'hai fatto.

Ci sono cose orribili nella vita e allora dovremmo tutti smettere di avere problemi se pensassimo a quelle cose. (...) richiamare in ogni occasione i mali del mondo renderebbe ogni discussione inutile.

(...)i fiumi di parole (...) che Vale scrive e ha scritto recentemente.
Parole che dimostrano un disagio e un rodimento interiore che non vorrei mai provare. Non importa se sono causati da un problema futile [o meglio, apparentemente futile...ma chi lo decide? cosa dovrei dire della tua ossessione sulle calorie se leggo i tuo diario(e non solo)? a cosa mi dovrebbe far pensare?].

Le problematiche in questione accompagnano Vale da tanto tempo e, purtroppo (per lei), non sono cagate.
E questo te lo posso garantire.
La nostra mente a volte è una trappola, soprattutto quando lavora troppo.

Forse dovresti provare rileggere le parole di Vale di qualche messaggio fa per comprendere che, sicuramente per Lei, non si tratta di cagate.
E soprattutto dovresti capire (in teoria Tu dovresti anche capirlo meglio di me) quanti passi in avanti Lei è riuscita a fare e soprattutto riesce ad essere, non senza difficoltà, autocritica. Che è una conquista enorme con il DCA. (a volte vorrei essere io come lei con le mie problematiche).

In realtà, l'autocritica, sarebbe una conquista enorme per l'essere umano, chiunque esso sia, in qualsiasi luogo, in ogni quando.

Buonanotte
Ciao Amore.
Ammetto che sono rimasta stupita quando ho letto questo tuo intervento, dato che nonostante tu legga sempre il mio diario, raramente intervieni. Tu sai molto bene cosa io provi e hai intuito bene quanto io venga (forse a torto, perché alla fine sono io a rendere me stessa vulnerabile alle parole altrui) ferita quando sento mancanza di rispetto per il mio problema, o comunque il mio dolore.

L'autocritica... hai ragione, è molto importante. Riesco ad eviscerare praticamente ogni mia sensazione negativa, a volte mi ci vuole tempo, a volte mi ci vuole un episodio legato al cibo come sintomo per capirlo, però ho degli strumenti che mi permettono di leggere molti strati sia miei che del mio prossimo. Di questo sono contenta ma a volte vorrei essere più superficiale. In fondo chi sviluppa un DCA ha una sensibilità fuori dal comune, e quest'ultima si rivela un'arma a doppio taglio. Non pretendo che si capisca quello che provo, ma che lo si rispetti sì. Tu sai che potrei mettermi qui a elencare tutto quello che ho dovuto passare a livello personale e che passo anche ora, nonostante apparentemente fossi la perfetta baciata dalla fortuna. Hai l'inferno dentro ma fuori sei un sorriso splendente. Si è visto il mio inferno solo nel momento in cui l'ha urlato anche il mio corpo, con quella magrezza spaventosamente evidente. A parte quel periodo transitorio, tutto da fuori è rientrato nella norma, e allora "ci sono cose ben peggiori nella vita". Magari le cose peggiori le vivo anche io, o le ho vissute, magari questo non lo pubblicizzo per pudicizia e dico che ho la diarrea da 5 anni per sfizio, e che ho il conflitto con il cibo perché rivoglio la taglia 38.
Invece no.

Tutto questo ha un'origine così lontana e radicata, nonché rinforzata da una serie di eventi che mi hanno scombussolato la vita negli ultimi 5 anni che ripristinare un equilibrio è un processo lungo e doloroso.

Tu lo sai, se mi guardo indietro mi sembra di aver vissuto mille vite, mille me che hanno vissuto situazioni e rapporti diversi con impostazioni mentali differenti.

Forse se fossi stata una disgraziata senza famiglia, senza lavoro, se avessi dovuto rimboccarmi le maniche per davvero, ah se mi sarei dimenticata del disturbo alimentare! Viene da pensare così, lo so. Ma a volte anche la Figlia di papà, se vuole capire chi è, se non vuole soccombere al suo modello, fa' in modo di trovarsi nella condizione di non chiedere aiuto, di cavarsela sempre e comunque da sola.

La ragazza carina, fortunata, laureata con il max dei voti a 23 anni, col bel culetto, felicemente(???) fidanzata, con il lavoro che le piace, un visino delicato, una famiglia unita, una vita davanti... si ritrova per scelta a ribaltare TUTTO, anche il suo corpo. E si ritrova, per scelta, da SOLA in tutto e per tutto.
E affronta i suoi demoni uno a uno.

Li ho vinti quasi tutti, rimane il più antico, il cibo. Il demone del corpo che si allarga. E da sola non ho più le forze, perché nel frattempo occorre affrontare tutti gli altri dolori (anche di più a volte quando ai propri cari capitano cose orribili) e le altre beghe che la vita di ogni adulto presenta.
Ma per fortuna sola non sono più. Almeno quello...

Quote:
Originariamente inviato da Rocker Visualizza Messaggio
Sono stato nudo e crudo volontariamente, alla fine è quello che ho fatto con me stesso, non paragonando alla tua situazione, che è decisamente più delicata, pensi che io non abbia sofferto e provato dolore? forse fisico no, ma psicologico abbastanza direi...ma il punto chiave per la svolta è proprio la parola dolore, molla che dovrebbe far scattare l'ingranaggio generale
Quello che non ti è chiaro è che il dolore psicologico lo proviamo tutti. Il mio dolore fisico che oggi c'è, è anche invalidante e sicuramente costante, non è che la punta dell'iceberg di una situazione interiore molto ingarbugliata. Tra l'altro nel momento in cui sto peggio di testa, o un evento doloroso capita a me o soprattutto ai miei cari, si acuisce TUTTO il problema cibo-corpo-non accettazione-dolori di pancia. La chiave di cui parli tu certe porte le chiude ancora di più invece di aprirle.

Quote:
Originariamente inviato da carlo88 Visualizza Messaggio
Ciao Acid, mi intrometto nella discussione perchè leggendo queste parole:


Ho trovato un affinità con il mio modo di pensare.

Ultimamente sono giunto ad una conclusione, per cui la catarsi, la soluzione del dolore secondo me non è lo stare bene, ma la conoscienza.

Ultimamente mi sono ''appassionato'' alla Tragedia Greca, (...) la soluzione è la tragedia stessa, che è una esplicazione dell' uomo, è la formalizzazione delle parti più buie e profonde dell' uomo.

Dico tutto questo perchè tante volte mi sono reso conto che rispetto al passato non ho mai trovato del tutto una soluzione al mio dolore.
Ma il fatto di conoscermi meglio, il fatto di aver creato una coscienza di questo mio dolore già crea un superamento rispetto al passato;
ti chiedo scusa per questo sproloquio, e per il fatto che proabilmente ho frainteso le tue parole che sopra ho quotato.

é che non condivido la visione per cui ci deve sempre essere una soluzione ''buonista'' alla sofferenza. Per certe cose è così ma per altre no, e uno se le trascina (volente o nolente) per tutta la vita. Mi rendo conto che l' unica via di uscita allora è la presa di coscienza, e la formalizzazione che permette in qualche modo di sbrogliare la matassa.
Grazie Carlo, così come nel tuo intervento nell'altro mio thread (mi scuso se non ti ho risposto, ma ho sempre trovato i tuoi interventi nei miei thread estremamente positivi per me e calzanti. Grazie per tutti) mi trovi perfettamente d'accordo su tutto. L'interpretazione buonista poi, è la peggiore, quella più svilente perché banalizza. Spesso arriva o da chi proprio non ne sa nulla e allora dovrebbe tacere piuttosto che parlare a vanvera, anche se in buona fede, oppure da chi banalizzando la tua problematica, il tuo dolore, banalizza anche il suo, che non vuole vedere perché fondamentalmente è lo stesso.

Il percorso è la "risoluzione", che non è la triade tesi-antitesi-sintesi... dopo l'antitesi c'è in realtà una sorta di ritorno alla tesi, modifica dell'antitesi, per una nuova triade non risolta, e questo sempre a nuovi livelli di consapevolezza.

Se anche tu hai provato un dolore che ti porta strascichi, sai di non essere come gli altri. Il tuo percorso verso la consapevolezza ti ha portato attraverso l'introspezione ad avere una marcia in più. Così come me, tu ti conosci molto bene e sai in molti casi prevedere le tue reazioni di fronte a certe situazioni e puoi evitare anche quelle che possono causarti disagi anche forti. Lo puoi fare anche per tutelare il tuo prossimo, è un privilegio. Certo, il percorso per arrivarci non è esente da dolore, lo sappiamo, ma almeno la consapevolezza (in maniera catartica) può aiutarci in questo senso a vivere meglio.
Grazie per il tuo prezioso intervento, davvero.


Quote:
Originariamente inviato da Yashiro Visualizza Messaggio
sofferenza dell'uomo (...) come una parte integrante della sua stessa esistenza. Il dramma interiore e la ferrea volontà di combatterlo rendono l'eroe tale non tanto per la risoluzione del problema, quanto per la sua stessa volontà, per l'animo irreprensibile nonostante l'esito possa essere infausto.
Credo che in fondo sia la nostra stessa natura; paragone idiota, è come ficcarsi sotto la doccia gelida. (...)
Cara Vale, forse hai ragione tu quando dici che il problema non si risolverà MAI. Ma questo non vuol affatto dire che non avrai mai una vita serena, o tranquilla. Che il problema rimanga è condizione necessaria ma non sufficiente per rovinarti l'esistenza: sono convinto che con il tempo la gestione e la convivenza con esso ti permetteranno di vivere un'esistenza più serena. Ovvio, il problema rimarrà, come ad altri i rispettivi guai. Ma peserà sempre meno...
(...) Ma vedi il lato positivo (se vogliamo): come ti dissi altre volte niente è immutabile: tu ti vedi peggiorata fisicamente e la salute non ti aiuta, ma è comunque una situazione diversa rispetto all'anno scorso, o a 2 anni fa, o a 5. (...). E' una ruota, vorrai mica essere così scarognata che cambi sempre tutto in peggio no?
Continua ad avere la forza d'animo che ti contraddistingue da sempre, non abbatterti e vedrai che con il tempo ed il lento lavoro che stai facendo su te stessa raggiungerai un punto d'equilibrio sostenibile.

Forza Acid
Grazie Bruder...
Il paragone con la doccia è assolutamente condivisibile, e in realtà io cerco sempre di prepararmi al peggio pronta alla catarsi qualora le cose vadano meglio...
Però sono sempre stata impaurita dal cambiamento. Ora sono cambiata molto, ho affrontato come sai rivoluzioni dei miei equilibri che mai avrei pensato prima. Però in momenti come questo, è vero, è dura e io dentro di me penso sempre che un cambiamento mi porti al peggio. Anche se dolorosa, ogni volta la condizione contingente è qualcosa cui anche inconsciamente ci aggrappiamo perché comunque la conosciamo, sappiamo cosa è, mentre qualcosa di nuovo dobbiamo imparare a conoscerlo da capo.
Sull'orlo di un burrone, se poi cadi e non c'è nessuno a sostenere la tua caduta, ti butteresti volentieri?

Fino a ora ho varcato la soglia di quel burrone metaforico molte volte. Sul piano dell'accettazione fisica purtroppo ho collezionato molti lividi, ma se ripenso a quando pesavo 10 kg meno di ora la mia accettazione era di poco superiore a ora. Ma quella di prima la rimpiango comunque.
Sul lato personale invece ci ho solo guadagnato, ho fatto un salto nel buio più completo sentimentale e ho trovato 2 braccia da PL a sostenermi
Più una rete di braccia dei pochi amici rimasti e dei nuovi amici trovati.
Però anche oggi sono su quell'orlo e non so nemmeno perché ancora devo fare quel passo. Di nuovo. Di diverso c'è che ho qualcuno mano nella mano, che si butterebbe con me anche sapendo che c'è il vuoto, solo per infondermi fiducia, solo per permettermi poi di riempire quel vuoto con terreno solido sotto ai miei piedi.
Il problema è che, io lo so, alla fine della caduta comunque c'è uno specchio. E io oggi in quello specchio proprio non riesco a guardarmi...
Rispondi Citando
Vecchio
  (#3)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
Invia un messaggio via Skype a Acid Angel
Predefinito 12-05-2012, 11:07 PM


Quote:
Originariamente inviato da GiulioWL Visualizza Messaggio
Ciao Acid, ogni tanto mi è capitato di passare sul tuo diario, oggi mi sono interessato particolarmente.

Ti vorrei chiedere una cosa probabilmente abbastanza difficile e dura, e cioè che tu descriva il tuo disturbo, perché io ignorantemente non so cosa sia. Cercarlo su internet è riduttivo e svilente.

Non perché lo devi descrivere a me, ma perché credo sarebbe utile a chiunque legga il tuo diario con superficialità, e può capitare a molti, me compreso. La gente purtroppo è superficiale per natura e istinto, ma lo è in prima approssimazione, poi sa essere comprensiva, chi più chi meno. Però per esserlo, deve capire qualcosa, avere qualche appiglio per immedesimarsi, anche solo parzialmente.

Un saluto
Ciao Giulio,
grazie innanzitutto per il passaggio.
Hai ragione, googlare è assolutamente riduttivo, soprattutto perché il mio DCA anche nel momento di massimo sviluppo sintomatico è sempre stato piuttosto anomalo.

Poi ogni disturbo alimentare è un universo a sé, seppure ci siano grandissime affinità tra chi soffre dello stesso problema.

Mi chiedi una cosa difficilissima, perché questa cosa è la punta di un iceberg. Sai che iceberg, traslitterazione di Eisberg, significa letteralmente montagna di ghiaccio.
La montagna sono io, il ghiaccio è quello che intrappola la mia anima che è imprigionata in questo loop.

Devo raccogliere le idee per poterti descrivere il mio disturbo, o meglio quello che è rimasto in me di esso, o ancora meglio, cosa sono io dopo l'anoressia.
Anche chi mi vive scopre ogni giorno sfumature nuove, figurati come posso descriverlo in modo esaustivo qua.

Ti dico solo la prima cosa che mi viene in mente, che con il cibo non c'entra niente.
La mia anoressia ha la sue origini nella folle paura che ho sempre avuto fino a poco tempo fa di rimanere sola.
Paura della solitudine. Chi l'avrebbe detto eh?
Ti saprò dire di più. Grazie per l'interessamento.
Vale
Rispondi Citando
Vecchio
  (#4)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
Invia un messaggio via Skype a Acid Angel
Predefinito Boomerang - 20-05-2012, 08:59 PM


Ancora non sono in grado di descrivere tutta la mia ossessione, la mia malattia, il mio disturbo senza essere troppo prolissa. Come descrivere l'essenza di una intera esistenza, è molto complesso farlo.

Scrivo qui stasera, in un'atipica serata di maggio, mentre la stufa è accesa e la pioggia batte sugli scuri delle mie finestre, e fuori l'aria è quasi novembrina, per registrare l'episodio che mi è successo oggi.

Io ho, anzi avevo, moltissime foto "diagnostiche" del periodo del dimagrimento, della magrezza, della magrezza estrema e del recupero della forma fisica. Le ho date tutte a Lorenzo, cancellandone ogni copia dal disco fisso del computer. Erano foto tutte "posate", in cui magari tendevo la (scarsa) muscolatura, il viso era comunque consapevole, la luce era scelta, insomma, erano foto consapevoli. Foto che mostravano sì un corpo di un certo tipo, però non come questo corpo era spontaneamente.
Non le ho più volute, iniziavo a guardarle con una nostalgia preoccupante.

Sapevo di avere delle foto del 6 settembre 2008, giorno di un raduno del gruppo motociclistico cui apparteneva il mio ex fidanzato, le avevo viste per l'ultima volta circa un anno dopo, poi avevo comprato il mac e le avevo perdute, così credevo, con il vecchio pc dall'hard disc irrecuperabile.

Erano foto che mi ritraevano con altre persone, anche inconsapevole. Quello è stato il giorno in cui la bilancia ha segnato il peso minore in assoluto, 10 kg e 400g meno di oggi.
L'ultima volta che le avevo viste mi ero resa conto di cosa fossi in quelle foto.
Ricordo OGNI sensazione nel salire sulla bilancia quel giorno, nonostante avessi già iniziato i primi colloqui al centro DCA.
Ricordo che mi ero spaventata nel vedermi così, e l'ultima volta che le avevo viste ero comunque sempre molto magra.

Avevo ritrovato una chiavetta USB che non riuscivo più ad aprire. Oggi per curiosità l'ho fatta mettere a Lorenzo nel suo pc. Era per via di un virus se non potevo aprirla.

A volte credo che le cose accadano per un motivo, come se una qualche entità volesse proteggerci.

Ieri e oggi, tra parentesi, due di quelle giornate da sbattere la testa contro il muro. Senza apparente motivo da ieri dopo pranzo (non avevo mangiato troppa verdura, avevo solo fatto colazione molto presto e pranzato molto tardi, arrivando a pranzo piuttosto affamata) ho iniziato ad avere i "miei" soliti gonfiori, con i dolori e i crampi uniti a "blocco intestinale", cosa che perdura anche ora.
Malessere totale, nonostante non abbia mangiato troppo (anzi, molto meno del solito) né troppi vegetali.

Apriamo la chiavetta con Lorenzo, vedo la cartella "Raduno Malaria 2006-2008" e lì per lì non capisco, Lorenzo ne apre una...

ECCOLE. Erano quelle foto lì. Scoppio a piangere e a urlare, il mal di pancia mi da' una fitta tremenda, mi abbandono nell'abbraccio di chi, incredulo, non mi aveva mai vista IN QUELLE CONDIZIONI. Non lo sapevo, non ricordavo che fossero lì, pensavo che non le avrei più potute vedere.

I miei genitori quel giorno vennero là a farci compagnia e aiutarci a servire i pasti al raduno, non so come potessero sopportare la visione della loro figlia ridotta a ombra. Allo stesso modo il mio ex, che a modo suo mi amava. Anzi mi adorava. Anzi tutti mi amavano, amici compresi. L'amore mi avvolgeva ma non poteva toccarmi, l'amore era impotente di fronte alla mia discesa agli inferi. Ero intoccabile, mi rendevo intoccabile.

Ho avuto un attacco di panico, o meglio lo avrei avuto se fossi stata sola oggi. Ma non lo ero.
Decidiamo insieme di guardare tutte le foto. Poi Lorenzo le avrebbe messe insieme alle altre che gli avevo dato, cancellandole dalla chiavetta. Così abbiamo fatto.

Foto dopo foto ricordavo quella me stessa. In una foto sorrido. Per meglio dire provo a sorridere. Il viso scavato, le occhiaie, la pelle spenta.
"Amore non riuscivi nemmeno a sorridere, ti faceva fatica anche fare quello."

Forse lui non ha pianto perché già ero giù io.
Poi appaiono 2 foto del 2006, il I Raduno (nel 2007 saltammo credo), in cui ero ancora pienotta, mi allenavo, ci stavo attenta ma ancora lo spettro era lontano. A essere sincera, a posteriori posso affermare con certezza che già ci stavo dentro, ma molto sottilmente.

Bracciotte pienotte, sederotto, capelli lucidi, viso luminoso, lì Lorenzo (sebbene in quelle foto fossi più giovane e più grassottella) mi ha riconosciuto. Ho sorriso anche io nel guardarle.

Le altre mi fanno pensare all'abisso.
Mi è tornato tutto indietro come un boomerang, mi hanno colpito, quelle foto intendo, con una violenza che non avrei mai creduto.
Avevo solo un vago ricordo della mortificazione che avevo fatto a me stessa. Oggi mi lamento, vedo le mie braccia, le mie gambe, tutto troppo ingombrante e poco muscolarmente definito, ma il problema è che quando vai "oltre" e ti vedi in un certo modo, poi una situazione (come la mia oggi) comunque di tono muscolare superiore alla media delle donne della tua età (e anche di molte delle più giovani) ti sembra assimilabile a uno stato di assenza di forma.

Non ho parole precise per definire la sensazione che ho provato quando ho visto quelle foto, in particolare quelle in cui non sapevo di essere fotografata.

Una larva.
Una larva che si trascinava, cui nessuno poteva dire nulla altrimenti tutta la violenza di cui era capace si sarebbe scagliata contro il suo interlocutore per difendere quel corpo spaventoso.

Una tale aberrante violenza alla natura del corpo umano è la punta di un iceberg che, come un albero secolare, ha radici profondissime nel terreno. Le problematiche alle spalle di chi soffre di questi disturbi è commisurata alla violenza fatta al corpo. Nessuno si farebbe così male per futili motivi. E' una sorta di protezione da altro, direi un'ossessione protettiva, che nel contempo include un urlo straziante di richiesta di aiuto.

Non possono essere c@g@te.
Chi pensa che lo siano senza sapere la storia di una persona dovrebbe imho sciacquarsi la bocca, anzi sciacquare la tastiera prima di dirlo. La ragazzina che vuole fare la modella farà la dieta del minestrone, perderà 5 kg poi si stuferà e andrà con le amiche a mangiarsi il gelato dicendo "chi se ne frega!", magari avendo sempre il cruccio del chilo in più, ma di certo non si ridurrà a una larva se non ha un qualche disagio importante alle spalle.

La mia dottoressa mi disse che avrei potuto sviluppare qualsiasi altra ossessione, il fatto di avere un disturbo alimentare dipendeva dalla mia non neutralità vs cibo, mia e della mia famiglia. Ma un disagio importante alle spalle c'era.

Una larva che "sorride", che si trascina e annusa il cibo che serve agli avventori del raduno, lo annusa e non lo mangia, poi si nasconde dietro al tendone e mangia di nascosto verdure grigliate scondite e un po' di petto di pollo, perché si vergogna a far vedere che è debole, che mangia. Si vergogna perché non è perfetta, ha fame.
Una larva che dall'obiettivo gridava aiuto.

Mi ha gridato aiuto anche oggi, un po', io credo.
Lorenzo guardava quelle foto con un senso di disarmo, un po' come oggi mi vede contorcermi dai dolori di pancia, oppure mi vede sempre con la calcolatrice del cellulare aperta ai pasti, che aggiungo l'apporto calorico di ogni cosa io metta in bocca aggiornando il totale giornaliero in tempo reale.
Mi guarda e non sa cosa fare, non sa come fare.
Io so molto, ho molti strumenti dai 3 anni di terapia con il team che mi ha seguito. Ma bene non sto. Mi gestisco, a volte bene, ultimamente male, ma bene non sto. Se sono un po' serena, se vedo qualcosa nel futuro, beh l'ho già scritto più volte il motivo.

Lorenzo mi tiene a galla. Il nostro progetto mi tiene a galla. La prospettiva del futuro mi tiene a galla.

Se non ci fosse tutto questo, probabilmente ritornerei nello stato semidepressivo di 2 inverni fa. Andrei comunque avanti, ma senza alcun entusiasmo. Diciamo una larva non sottopeso...

Oggi quel boomerang mi ha colpito in piena faccia. E' stato uno schiaffo. E' così chiaro che quelle foto non avrei dovuto vederle più... ma se le ho viste oggi, forse è quella parte di me, così vulnerabile, che chiede di nuovo aiuto. Perché non sarò più 47.6 kg ma 58 (che numero pesante...

C I N Q U A N T O T T O )

ma comunque non mi tratto bene nemmeno ora.

Prendermi cura per me è sempre nei confronti dell'altro, come se non necessitassi io di prendermi in braccio e cullarmi. Merito in fondo anche il mal di pancia continuo.

Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Sopportazione in silenzio. Alla fine questo io penso. Se sto male è colpa mia. Tutto mi si ritorce contro, e vita è sacrificio.

Oggi però è come se fossi uscita da me stessa e mi fossi chiesta aiuto . Ora bisogna vedere come rispondere a questa richiesta.

Buonanotte a chi avrà avuto la pazienza di leggere i miei deliri.

Ultima Modifica di Acid Angel : 20-05-2012 09:10 PM.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#5)
GiulioWL GiulioWL Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 642
Data registrazione: Feb 2012
Predefinito 21-05-2012, 12:04 AM


Quote:
Originariamente inviato da Acid Angel Visualizza Messaggio
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.


Oggi però è come se fossi uscita da me stessa e mi fossi chiesta aiuto
Bè mi sembrano due punti importanti, entrambi, no?

Il primo scaturirà anche da un istinto masochistico, però a mio avviso è una presa di consapevolezza sana. E' importante pensare che siamo noi che decidiamo di stare male. Dicendo che "noi" decidiamo di star male non voglio essere semplicistico, capisco che "noi" è un concetto che è poco legato alla nostra volontà, perché "noi" o "io" è in realtà una moltitudine di cose.
Però.........questo in realtà è falso. Nel senso che secondo me la volontà alla fine dei giochi riesce a imporsi sul resto. Anzi, deve imporsi sul resto. Ed è quello che piano piano forse stai facendo, stai trovando il coraggio di imporre il tuo diritto a stare bene.

Però io non vorrei sbagliarmi ma mi pare di intravedere il motivo per cui questo coraggio si è faticato e si fatica così tanto a trovarlo...non credo di sbagliarmi perché è stato la causa anche del mio totale smarrimento

Buonanotte
Rispondi Citando
Vecchio
  (#6)
Lorenzo Lorenzo Non in Linea
UncensoredModerator
 
Messaggi: 3,101
Data registrazione: Apr 2005
Località: vicino al mare
Età: 48
Predefinito 21-05-2012, 02:10 AM


ciao Giulio

Quote:
Però io non vorrei sbagliarmi ma mi pare di intravedere il motivo per cui questo coraggio si è faticato e si fatica così tanto a trovarlo...non credo di sbagliarmi perché è stato la causa anche del mio totale smarrimento
perchè non ti spieghi meglio ?

-------

Ho provato a scrivere calandomi nella mente di Vale. Poi ho deciso di non proseguire. E'qualcosa di molto doloroso. Per lo meno non lo posto stasera. C'è già abbastanza da leggere e soprattutto da capire con quello che Vale ha appena scritto.

Voglio però postare questa foto freschissima:



Fragile, come quel papavero...

...Eppure capace di esprimere fermezza, catturare e restituire ancora gli ultimi raggi di sole della giornata, con quella tua rara eleganza che è tutta racchiusa nelle spalle e in quello sguardo.
Ecco voglio rilanciare con queste parole a questa giornata che è andata un pò "così". Forse quelle foto erano una prova.

Ma adesso, però, ci sono e ci saranno nuove foto. Tu non sei più quelle foto che hai visto oggi.
Ora, anche nei momenti di difficoltà, tu sei capace di ridere con un'energia che nulla ha a che fare con quella "larva" di allora.
E' sufficiente che ti concentri su questa persona che sei capace di essere oggi, a prescindere da tutto e da Tutti.
Rispondi Citando
Vecchio
  (#7)
GiulioWL GiulioWL Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 642
Data registrazione: Feb 2012
Predefinito 21-05-2012, 11:40 PM


Quote:
Originariamente inviato da Lorenzo Visualizza Messaggio
ciao Giulio
perchè non ti spieghi meglio ?
Certamente.
Anzitutto vorrei dire con chiarezza che su un Forum le discussioni sono inevitabilmente diverse da un contatto reale. Cioè, se ci pensate è come se si parlasse davanti a tutti ma con visibilità ridotta dal fatto che è un forum virtuale. Perciò è parecchio strano: ci si sente liberi di esprimersi come in un diario segreto però in realtà si sta comunicando ad altri. Però allo stesso modo io credo che si debba accettare questo tipo diverso di comunicazione anche in un altro senso, quindi anche accettare il fatto che vengano dette delle cose che in un discorso face-to-face farebbero dire: "come ti permetti?" o "Chi ti credi di essere?", ecc. ecc. Perché? Perché il forum è un luogo di condivisione ancor prima che di discussione, e quindi quello che si dice di altri è in realtà riferito a noi stessi, a ciò che riconosciamo negli altri di noi stessi.

Fatta questa premessa, ti dico come la penso, e sarò sincero.

Quote:
La ragazza carina, fortunata, laureata con il max dei voti a 23 anni, col bel culetto, felicemente(???) fidanzata, con il lavoro che le piace, un visino delicato, una famiglia unita, una vita davanti...
Prendo spunto da questa frase. Devo dire che mi immaginavo una situazione simile...perché una persona per voler perdere molte cose, deve aver avuto tutto, e di fatto niente.
Sono duro.........si, ma lo sono perché penso che tu questo lo abbia capito già.
E sono cinico perché anche io a 21 anni ero molto soddisfatto di me stesso, avevo avuto molte cose dalla fortuna e tante ma tante me le ero guadagnate col sudore della fronte...e poi? Cos'è successo?

Perché una persona così lanciata poi si perde? Bè io credo che sia un pò quello che succede ai miliardari che decidono di mollare tutto e diventano dei senzatetto. Ma questo lascia il tempo che trova, questo è un sintomo, proprio come l'anoressia. Ma qual è la causa? Sicuramente l'intelligenza, la sensibilità e la profondità non comuni. Però............

Mah, io penso sia quella che hai individuato tu:

Quote:
Forse se fossi stata una disgraziata senza famiglia, senza lavoro, se avessi dovuto rimboccarmi le maniche per davvero, ah se mi sarei dimenticata del disturbo alimentare! Viene da pensare così, lo so. Ma a volte anche la Figlia di papà, se vuole capire chi è, se non vuole soccombere al suo modello, fa' in modo di trovarsi nella condizione di non chiedere aiuto, di cavarsela sempre e comunque da sola.
E nella domanda c'è la soluzione secondo me. La supponenza.
La stessa supponenza che ti ha fatto pensare che tu non potevi avere un problema.

La stessa supponenza per cui chiedevi aiuto con l'anoressia perché eri sola però se qualcuno toccava il tasto dolente lo azzannavi alla gola.


Perché mi permetto di dirti questa cosa così pesante............perché in realtà questa supponenza in gran parte non è colpa tua.

E tu l'hai capito secondo me, così come lo capii io. Avevi capito che, con la tua famiglia che ti schermava, avevi costruito un bel castello si, ma di carta, e sulla sabbia.

E così hai deciso di demolire tutto.

E poi? E poi è dura, molto più dura, perché rimane la supponenza, però il castello di carta si è deciso di demolirlo, lo schermo della famiglia si è deciso di strapparlo. E quindi? Quindi è durissima, peggio pure che per gli altri a quel punto.

Ma poi si ricostruisce tutto, piano piano.

Per chiudere, riscrivo quello che ho detto prima:

il forum è un luogo di condivisione ancor prima che di discussione, e quindi quello che si dice di altri è in realtà riferito a noi stessi, a ciò che riconosciamo negli altri di noi stessi.

Perciò magari non ho capito un cavolo di te e del tuo disagio, magari non ne ho presa una, però l'importante è che si sia creato uno spunto di riflessione e di discussione, magari utile.........chissà?

Ciao
Rispondi Citando
Vecchio
  (#8)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
Invia un messaggio via Skype a Acid Angel
Predefinito 22-05-2012, 09:55 AM


Ciao Giulio,

Quote:
Originariamente inviato da GiulioWL Visualizza Messaggio
Certamente.
Anzitutto vorrei dire con chiarezza che su un Forum le discussioni sono inevitabilmente diverse da un contatto reale. Cioè,(...) anche accettare il fatto che vengano dette delle cose che in un discorso face-to-face farebbero dire: "come ti permetti?" o "Chi ti credi di essere?", ecc. ecc. Perché? Perché il forum è un luogo di condivisione ancor prima che di discussione, e quindi quello che si dice di altri è in realtà riferito a noi stessi, a ciò che riconosciamo negli altri di noi stessi.

Diciamo che su questo mi trovi solo parzialmente d'accordo; molti usano lo schermo per nascondersi e usare toni che nella vita reale non si permetterebbero mai di utilizzare, sentendosi protetti dal virtuale. Non è ovviamente il tuo caso, ma a mio parere occorre SEMPRE avere il senso della misura, del rispetto anche su una piattaforma di questo tipo. Più volte mi è capitato di confrontarmi con "leoni" virtuali che poi all'atto pratico erano agnellini.

Vero, un forum è luogo di condivisione, ma in uno spazio come il diario uno scrive soprattutto per sé oltre che per condividere. Diciamo che in generale su un diario (per lo meno io) mi approccio più "in punta di piedi" rispetto al resto del forum, perché trattasi di dimensione più privata.


Fatta questa premessa, ti dico come la penso, e sarò sincero.
Fai benissimo. Tra l'altro io personalmente non ti avrei chiesto una maggiore chiarezza, perché avevo più o meno capito cosa sottendesse il tuo post precedente, e con questo le cose si sono fatte ancora più chiare. Capisco anche perché Lorenzo ti abbia chiesto di spiegarti meglio. Quello che dici sotto per me è limpido e cristallino, lo conosco molto bene. Magari poi se Lorenzo non lo trova chiaro, ti chederà ulteriori spiegazioni, in quanto lo spunto di riflessione c'è eccome.




Prendo spunto da questa frase. Devo dire che mi immaginavo una situazione simile...perché una persona per voler perdere molte cose, deve aver avuto tutto, e di fatto niente.
Sono duro.........si, ma lo sono perché penso che tu questo lo abbia capito già.


Non percepisco alcuna durezza nel tuo tono, anzi. In tre anni di psicoterapia, sai quanto ho eviscerato questo tema!!!

E sono cinico perché anche io a 21 anni ero molto soddisfatto di me stesso, avevo avuto molte cose dalla fortuna e tante ma tante me le ero guadagnate col sudore della fronte...e poi? Cos'è successo?

Ripeto... nessun cinismo
A differenza tua io non ero affatto soddisfatta di me. Io rincorrevo un modello (peraltro creato nella mia testa, un modello di perfezione "finto", ma alimentato inconsciamente dalla persona la cui perfezione io rincorrevo), ma non vi arrivavo mai, io sbagliavo sempre, dovevo sempre fare in un altro modo perché "così dovevi fare, perché non hai fatto così, hai sbagliato"... e anche se avevo tutto, in realtà dentro morivo, mi reprimevo.
Alla fine mi sono ribellata al modello agendo sull'unica cosa che potevo controllare solo io: il corpo. E l'ho fatto tagliando i ponti con la parte del modello che più mi avvicinava a lui: la voracità, la golosità, il piacere nel cibo.

Ho combattuto mio padre nel modo più sbagliato e ho dovuto distruggere la campana che lui (e mia madre e tutto il contorno di persone che mi amavano) aveva creato per me. E ancora devo ricostruirmi.



Ma qual è la causa? Sicuramente l'intelligenza, la sensibilità e la profondità non comuni.

Io sono cresciuta a suon di "sei imbranata, sei "popona", pachidermica, sei "scolastica", affatto pratica, chissà dove vai da sola..."
Ho fatto in modo di restare sola per davvero e ho rifiutato l'idea di chiedere aiuto per cose che chiunque (parlo di ragazze della mia età) da solo non avrebbe affrontato. Io mi sono violentata per farlo... vivere in campagna isolata da sola, affrontare il freddo senza riscaldamento e poi pagarmi da sola tutto l'impianto di riscaldamento della casa, vivere (ok non pago l'affitto ma tutto il resto, utenze, spesa, luce, pellet, gasolio, manutenzione auto, ecc. sì) da sola e sopravvivere con lo stipendio dimezzato, potrei andare avanti ma non avrebbe senso... ho dimostrato a me stessa che posso farcela anche da sola sola sola MA ho capito che su qualcosa devo "cedere"... In fondo avere una famiglia non è una colpa, avere delle fortune non può diventare qualcosa da espiare perché c'è chi sta peggio.

Di fondo quando sento di persone che stanno male psicologicamente (e ne sento, moltissime, le persone si aprono a me, ispiro loro fiducia e ne sento di "dolori"...) e non se ne capacitano io dico sempre loro di avere rispetto vs il loro dolore, perché se pensiamo sempre a chi sta peggio allora nessuno avrebbe il diritto di star male.

Il problema, Giulio, è che il SINTOMO rimane per moltissimo tempo anche dopo lo scioglimento dei nodi, anche quando hai imparato a gestire molto meglio i rapporti e le situazioni. I problemi di salute sono lì, le ossessioni anche, e su quello mi trovo impaurita e disarmata.



La supponenza.
La stessa supponenza che ti ha fatto pensare che tu non potevi avere un problema.
La stessa supponenza per cui chiedevi aiuto con l'anoressia perché eri sola però se qualcuno toccava il tasto dolente lo azzannavi alla gola.
Infatti io predico bene ma razzolo male. Io son convinta di poter sopportare. Ma poi mi ritrovo a non poter programmare un pomeriggio con un'amica perché non so che effetto mi farà il pranzo sulla pancia.



Perché mi permetto di dirti questa cosa così pesante............perché in realtà questa supponenza in gran parte non è colpa tua.

Non la trovo pesante Giulio, io queste cose le so perfettamente. E mi pesa farmi aiutare a fare tutto, ormai temo di abituarmi ad avere "aiuti" e ne accetto il meno possibile.

Sul cibo poi, i miei genitori sanno benissimo (lo hanno imparato a loro spese) che non possono in alcun modo intervenire... mia madre può cucinarmi pochissime cose selezionate e come dico io. Se voglio sperimentare lo faccio io.
Lorenzo sta imparando che non ce la faccio a farmi preparare cibo da lui, anche con dosi fatte da me. L'ultima volta mi ha presentato un dolcino con la ricotta e ho avuto un attacco di panico, l'avevo scritto già. (poi la cosa è rientrata, ho poi mangiato anche altre cose più caloriche quella sera. Ma perché l'ho deciso IO.).
Questo si allarga anche agli altri, che so, suoceri compresi. Non voglio sorprese, non voglio che nessuno decida come porzionare il mio cibo a meno che non sia io a farlo o non sia una persona che io scelgo, che lo può fare (Esempio lascio che mia madre mi cucini il pollo, lo pesa lei e mi fido. Mia suocera mi fece un dolcino proteico in una coppetta ma dovevo mangiarne solo metà secondo lei. Io poi dietro la cucina con Lorenzo, siccome lo volevo tutto, siccome per me era poco, l'ho mangiato tutto, ma non davanti a lei perché aveva deciso che tutto era troppo. C@zzo ci vuole pochissimo per farmi sentire una schifosa abbuffona... basta che mangi 2 cucchiai di quark e crusca in più, di questo si trattava, ma era stato deciso che non se ne poteva mangiare di più... e ancora mi sento in colpa per questo. E allora evito, evito di trovarmi in situazioni a rischio, perché una rottura esterna dei miei equilibri può causarmi digiuno, eccesso, diarrea aumentata, attacchi di panico.). E le persone che lo possono fare sono molto poche.

Io pensavo di stare finalmente bene. Psicoterapia finita l'anno scorso a giugno, nutrizionista soddisfatta del mio peso, poi qualcosa è successo. Sto sempre peggio, crollo fisicamente. Mi rilasso un attimo e aumento di peso. E io non ci sto. Quell'attacco di ansia davanti a quel dolcino mi ha fatto capire che devo sempre stare all'erta, cauta, perché il mio sintomo non è scomparso.
Si è trasformato e certe cose sono sempre lì. Non mi posso rilassare.


E tu l'hai capito secondo me, così come lo capii io. Avevi capito che, con la tua famiglia che ti schermava, avevi costruito un bel castello si, ma di carta, e sulla sabbia.
Loro erano forti di quel castello... permettevo loro di controllarmi così. Poi ho demolito tutto, in una sorta di adolescenza ritardata, ma certe cose le avrei dovute fare al tempo giusto. Invece di tagliare il cordone ombelicale l'ho tranciato...


E così hai deciso di demolire tutto.

E poi? E poi è dura, molto più dura, perché rimane la supponenza, però il castello di carta si è deciso di demolirlo, lo schermo della famiglia si è deciso di strapparlo. E quindi? Quindi è durissima, peggio pure che per gli altri a quel punto.

Ma poi si ricostruisce tutto, piano piano.
Supponevo di avere da fare solo il tetto, ma mi sa che sono al I stadio di avanzamento dei lavori... scavo, fondamenta e primo solaio... It's a long way... e ho bisogno di molto più tempo di quanto pensassi. In fondo con i casini alimentari ci sono praticamente nata, non posso pretendere in 5 anni di risolvere tutto.




Ciao
Ciao a te, e grazie per il tuo spunto di condivisione.
Grazie per il tuo rispetto.

@Po-ol: Grazie
@Spike: Grazie... un grazie lungo 2 anni direi Sono il tuo fallimento...

@Desp: non preoccuparti carissima, ci leggiamo sempre a vicenda.... non è poi necessario avere parole per rispondere, io scrivo per informarvi, per registrare certe mie sensazioni, ma so che non è così facile trovare risposta.

Spero di non aver dimenticato nessuno.
So anche che c'è chi legge e non scrive sempre, grazie anche a loro. E a chi mi pensa, chi mi ama, e chi mi scrive mp di conforto. Siamo una grande comunità.

@Lorenzo... ehm... grazie per la foto... però che bracciotti poco definiti ho in quella foto (dai non ink@zz@rti, era per risollevare i toni del diario )

Vale
Rispondi Citando
Vecchio
  (#9)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
Invia un messaggio via Skype a Acid Angel
Predefinito 22-10-2012, 09:49 PM


Quote:
Originariamente inviato da GiulioWL Visualizza Messaggio
Ciao Acid, ogni tanto mi è capitato di passare sul tuo diario, oggi mi sono interessato particolarmente.

Ti vorrei chiedere una cosa probabilmente abbastanza difficile e dura, e cioè che tu descriva il tuo disturbo, perché io ignorantemente non so cosa sia. Cercarlo su internet è riduttivo e svilente.

Non perché lo devi descrivere a me, ma perché credo sarebbe utile a chiunque legga il tuo diario con superficialità, e può capitare a molti, me compreso. La gente purtroppo è superficiale per natura e istinto, ma lo è in prima approssimazione, poi sa essere comprensiva, chi più chi meno. Però per esserlo, deve capire qualcosa, avere qualche appiglio per immedesimarsi, anche solo parzialmente.

Un saluto
Ciao Giulio,
è dal 12 maggio 2012, giorno in cui mi scrivesti questo post, che io penso a come poter descrivere il mio disturbo. Ancora non ne sono stata capace. Posso però dire brevemente come mi sento oggi, forse può dare un'idea (molto parziale e vaga, lo so) di come questa cosa mi abbia cambiata.

Oggi è il 22 ottobre, giorno del mio compleanno.

Oggi per la prima volta ho ricevuto la "busta" di mia zia (la sorella della mia mamma) firmata solo Zia e non Nonna e Zia, e questo mi ha intristito non poco.

Oggi è stata una giornata banale, anzi più banale del solito.

Oggi è stato un compleanno (forse il primo) senza sorprese, senza pacchettini da aprire (escluso un piccolo pensierino di 3 mie alunne, un quadernino lilla, che care!), ma alla fine quasi non ci ho fatto caso.

Io fino a un certo punto della mia vita sono stata una ragazza che adorava tutti i festeggiamenti, da S. Valentino (non mi sono mai preoccupata del fatto che un'occasione fosse commerciale, era un giorno in più per essere un pizzico più felici) a Natale, al mio compleanno. Non festeggiai i 18 per spirito contraddittorio, ma per il resto ho sempre onorato tutti i 22 ottobre. Pranzo in famiglia la domenica successiva, pizza con fidanzato o fidanzato+amici il sabato successivo. Io sentivo aria di festa intorno a me a partire dai primi di ottobre.

Ho sempre avuto molte persone intorno pronte a gioire con me del giorno della mia nascita, in primis i miei genitori.

Ricorderò sempre la pagina del diario di mia mamma, una pagina del febbraio 1980, che mi ha fatto leggere anni fa. C'erano scritte solo 2 parole di traverso, seguite da molti punti esclamativi: Sono incintaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!

Non potevo non essere contenta di festeggiare il mio compleanno.
Allo stesso modo iniziavamo i famiglia mia a pensare al pranzo e ai festeggiamenti per Natale dal giorno dopo il mio compleanno.

Insomma, ero la classica persona che ama le Feste.

Il mio ultimo compleanno spensierato è stato quello del 2006, che tra l'altro nemmeno ricordo.
Nel 2007 pranzone in famiglia (di cui ricordo ogni singola portata, mangiai moltissimo e ne pagai le conseguenze perché mi sentii molto male dopo) con genitori nonna zia ex suoceri ex fidanzato, ma ero già da 6 mesi in preda alla restrizione calorica.

In pratica è da 5 anni che non riesco più a trovare senso né nel mio compleanno né nel festeggiare quello che prima festeggiavo. Il cibo è solo un problema secondario, che può essere presente in caso di pasti luculliani come per Natale o Pasqua, ma per il mio compleanno il discorso non regge. Addirittura quest'anno me ne sono proprio scordata. Mi sono sconvolta da sola... stamani mi è suonata la sveglia, ho preso il cellulare e ho visto un sms giacente... beh era un sms di auguri speditomi poco dopo la mezzanotte, e per un attimo non mi sono resa conto del perché di quel messaggio.

Non mi interessa proprio. Vedi? Quello che prima mi dava non dico gioia, ma che mi faceva piacere, ora mi trova totalmente disinteressata. E oggi sono andata a trovare i miei e mia zia perché a loro faceva piacere vedermi e farmi gli auguri di persona.

Un pacchettino mi avrebbe fatto piacere, quello sì.

Anche un pacchettino con dentro un elastico per capelli, e sai perché? Perché nel momento in cui lo prendi e lo scarti, hai l'aspettativa, non sai cosa ci sia dentro, e per un attimo, per un attimo provi meraviglia. E la meraviglia è un'emozione che ci fa' sentire un po' più vivi.

Ecco Giulio, non so se con questo thread un pochina di luce sulle nubi ingarbugliate della mia mente l'ho fatta... però il DCA mi ha spento un bel po' sai? Mi ha tolto entusiasmo, mi ha tolto la passione per molte cose (più volte ho scritto che la colonna sonora del mio periodo più buio è il silenzio, io amante viscerale della musica) e il piacere di vivere quelle cose che avevo sempre amato.

Good night
Rispondi Citando
Vecchio
  (#10)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
All the Truth Member
 
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
Invia un messaggio via Skype a Acid Angel
Predefinito 23-10-2012, 09:51 PM


Ieri non avevo questa immagine che mi rappresentava nel birthday, ma direi che anche oggi ci siamo abbastanza come mood.



Uploaded with ImageShack.us
Rispondi Citando
Rispondi



Strumenti Discussione
Modalità Visualizzazione

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare allegati
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

codice vB is Attivo
Smilies è Attivo
[IMG] il codice è Attivo
Il codice HTML è Disattivato
Trackbacks are Attivo
Pingbacks are Attivo
Refbacks are Disattivato



Powered by vBulletin Copyright © 2000-2010 Jelsoft Enterprises Limited
Fituncensored Forum - © 2005-2012

-->

Search Engine Optimization by vBSEO 3.0.0