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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 26-06-2012, 10:50 PM


Il bello di essere la wife-to-be di un mod...

A Gabrie' non ho scuse... ho guardato anche il file su word, era così... posso sperare di aver avuto in mente la frase composta in un altro modo e poi di non averla riorganizzata, ma è solo un'arrampicatio speculorum.

Quanto al resto... il problema è il giudice interiore infatti... Però sì, il messaggio direi che è chiaro.


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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito First piece of me... Take care of this, please... - 26-06-2012, 11:17 PM


Ecco 6 pagine di appunti presi nel 2010, poi riletti e aggiornati, piccola parte di materiale che ho buttato giù per raccontarmi. Stasera queste pagine racconteranno di me su questo diario.

Da trattare, se possibile, con cura e "silenzio emotivo", entrando in punta di piedi. Perché è così che si deve leggere un'anima o parte di essa o parte di quello che è stata.
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Tipo di File: zip La bambina simpatica ma cicciottella….doc.zip (18.6 KB, 32 visite)
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IcedTears IcedTears Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 01:06 AM


Una di quelle visite è la mia. Ho letto tutte le 6 pagine e ti capisco.

Sai, anche io sono andata indietro nei ricordi per capire... perchè il cibo è sempre stato in qualche modo il centro del mio mondo. Anche io ho trovato risposte nelle abitudini dei miei genitori e di mia nonna. Ricordo che spesso ero il braccio di mia nonna, poichè quando aveva fame, mi chiedeva di prenderle di nascosto dei biscotti (non voleva farsi vedere da mio nonno) e poi nei giorni successivi mangiava pochissimo... Ovvio, ero una bambina e alcune cose mi sembravano senza senso, ma poi quando sono cresciuta ho iniziato a mettere insieme i pezzi del puzzle. Lei era bulimica (il digiuno del giorno dopo era l'atto compensatorio) e anche mio padre ha preso strane abitudini (dieta e non dieta in continuazione)... anche io ho questa mentalità bulimica, ma per vari tratti della mia personalità mi sono ritrovata a non compensare, ma a collezionare chili su chili.

Comunque, conoscere il proprio passato vuol dire costruire buone fondamenta per la felicità futura... Tu stai ancora costruendo, ma arriverà il momento in cui sarai felice
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 07:41 AM


AGGIORNAMENTO TOTALE IERI

In nottata per 2 o 3 volte ho avuto di nuovo il mio incubo ricorrente: ragni o un ragno enorme nero (stavolta era uno) che mi assalgono sul letto, io mi sveglio e accendo la luce, lo cerco ma ovviamente non c’è. Nel momento in cui accendo sono sveglia ma ancora rincoglionita. Stanotte una delle due volte non trovavo l’interruttore, mamma mia che paura avevo… poi il delirio del caldo…
Allora l’ultima volta sono andata in cucina, avevo “bisogno” di calmarmi e ho preso delle meline (8) e ne ho mangiata la buccia. Lo so, sempre la solita cosa mezza animalesca, ma le kcal di quella frutta le devo contare perciò aggiorno forfettariamente il totale di ieri, così oggi parto da zero e non da meno tot kcal.

TOTALE IERI 1150 kcal

Tra l’altro nemmeno avevo voglia di quelle mele, e poi mi sono ritrovata il ventre dolorante… Non per il volume di cibo ingerito, figuriamoci, ma per la digestione della cena e per i crampi di aria che ho peggiorato. Stamani alle 6.00 sono andata nell’orto, ho fatto appena in tempo ad annaffiare un po’ e poi sono stata colta da diarrea fulminante in 2 parti, proprio liquida. Tipico di quando sono molto agitata o ho mangiato troppo o troppe fibre.

Tra poco farò colazione.
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ile ile Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 07:47 AM


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AGGIORNAMENTO TOTALE IERI

In nottata per 2 o 3 volte ho avuto di nuovo il mio incubo ricorrente: ragni o un ragno enorme nero (stavolta era uno) che mi assalgono sul letto, io mi sveglio e accendo la luce, lo cerco ma ovviamente non c’è. Nel momento in cui accendo sono sveglia ma ancora rincoglionita. Stanotte una delle due volte non trovavo l’interruttore, mamma mia che paura avevo… poi il delirio del caldo…
Allora l’ultima volta sono andata in cucina, avevo “bisogno” di calmarmi e ho preso delle meline (8) e ne ho mangiata la buccia. Lo so, sempre la solita cosa mezza animalesca, ma le kcal di quella frutta le devo contare perciò aggiorno forfettariamente il totale di ieri, così oggi parto da zero e non da meno tot kcal.

TOTALE IERI 1150 kcal

Tra l’altro nemmeno avevo voglia di quelle mele, e poi mi sono ritrovata il ventre dolorante… Non per il volume di cibo ingerito, figuriamoci, ma per la digestione della cena e per i crampi di aria che ho peggiorato. Stamani alle 6.00 sono andata nell’orto, ho fatto appena in tempo ad annaffiare un po’ e poi sono stata colta da diarrea fulminante in 2 parti, proprio liquida. Tipico di quando sono molto agitata o ho mangiato troppo o troppe fibre.

Tra poco farò colazione.
che brutto sogno...mi dispiace...

ti auguro buona giornata, spero che i tuoi crampi migliorino oggi
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carlo88 carlo88 Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 08:43 AM


Ciao Valentina, una curiosità, lo hai letto ''il digiunatore'' di Kafka??
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 12:14 PM


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Originariamente inviato da ile Visualizza Messaggio
che brutto sogno...mi dispiace...

ti auguro buona giornata, spero che i tuoi crampi migliorino oggi
Ciao ile, buona II parte di giornata anche a te
I crampi... lasciamo perdere va'... :
*

Quote:
Originariamente inviato da carlo88 Visualizza Messaggio
Ciao Valentina, una curiosità, lo hai letto ''il digiunatore'' di Kafka??

Ciao Carlo, Kafka è uno dei miei autori preferiti. Io in realtà sono laureata in lingue ma come prima lingua ho il tedesco, poi mi sono abilitata in inglese per l'insegnamento. Sono amante delle fasi antiche (che poi son medievali va beh...) delle lingue germaniche, della filologia.
Ho fatto un paio di esami su Kafka e anche la tesina del IV anno, interamente in lingua. Sai cosa scelsi per la mia tesina?
Ein Hungerkunstler (non posso scrivere la Umlaut qui, perdonamelo), cioè il racconto che proprio tu hai citato.

Probabilmente ne ho anche parlato in qualche post sparso nel diario, ma vatti a ricordare dove...

Nel 2002/2003, anno della mia scelta del testo, il DCA era lontanissimo ma l'idea di questo "artista della fame" mi affascinò a tal punto da approfondirne lo studio. In realtà la letteratura critica non vede troppo un'interpretazione anoressica nel racconto, però ci sono dei passaggi secondo me emblematici.

Alla domanda "Perché digiuni?" Il digiunatore risponde che non ha mai trovato " keine Speise, die mir Schmeckt" (cito a memoria perché non voglio googlare, voglio lasciare il flow dei pensieri inalterato e magari imperfetto), "nessu cibo che mi possa piacere/soddisfare".

Questo è interessante... la ricerca del piacere negata porta alla negazione del piacere stesso, e ogni DCA è una lotta per la gestione del piacere su ogni ambito della vita, anche il più infinitesimale. Tanto per dirtene una io per anni non mi sono seduta sul divano in casa mia (dai miei o mia proprio), stavo o sulla sedia o per terra. Quest'inverno Lorenzo mi (ci) ha regalato un divano ma mi ha detto "Te lo prendo solo a patto che tu ne fruisca". Solo per quello ora lo uso non solo come svuotatasche.

Anche la fine è piuttosto forte, con il digiunatore sostituito dalla pantera vorace. Il pubblico, dapprima curioso di vedere le gesta del Digiunatore e anche desideroso di coglierlo in flagrante a mangiare, si dimentica presto di quest'artista un po' inquietante per ammirare la pantera viva, vitale, che non nega a sé il piacere del cibo ma anzi, anela a esso... Mi ha sempre fatto molto riflettere, io lo trovo un piccolo capolavoro. Se vuoi parlarne me lo rileggo per bene, ora ti ho scritto sull'onda dell'entusiasmo immediato nell'aver letto la tua domanda.


.
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 12:17 PM


MERCOLEDI’ 27 giugno 2012

Dopo il post di stamani ancora diarrea, e ora mentre scrivo sento che non si è esaurita la massa, spero almeno che si sia solidificata. Stamani come sempre sensazione di eccessivo riempimento gastrico, inizio cioè di nausea. La colazione è stata abbondante ma nei ranghi, non capisco… Mi porto cmq l’acqua sempre dietro (in realtà tisane tiepide, stamani camomilla non dolcificata), perché so che mi viene sete. Ho girellato per la città 1 oretta e mezza in bici, ma alle 11 son tornata alla macchina, mi girava la testa.

COLAZIONE

200g quark magro
1 yogurt magro acido (alla fine)
50g riccioli di crusca
(poche) zucchine grigliate con basilico e aglio fresco (lo so, sono una bestia )
8 mandorle

Si tratta appunto di una colazione da 350 kcal, nei miei limiti mentali, però poi ho sentito la solita “pesantezza”…
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 06:03 PM


PRANZO h 12.30

240g pesce magro con verdure
½ fetta pane pema (32g)
1 cucchiaino olio
2 pesche piccolissime (160g netto)
mezza melina
4 mandorle

SNACK h 15.30

Zucchine trombetta lesse (non mangiate a pranzo, non erano pronte)
1 yogurt magro acido
½ melina

Sento gonfiore e non volevo cedere allo spuntino. Stasera spero di poter andare in palestra.
Mia nonna è ancora all’H, per complicazioni della scorsa notte.

Secondo SNACK h 17.30

2 meline
1 yogurt magro acido
6 mandorle

Qui è gola, noia, non so. O forse ho talmente paura di andare in palestra stasera (h. 20.15, cenerò alle 21.30) che sotto sotto “spero” di sentirmi boh troppo piena e non poter andare. Non so. Ciondolo tra letto e divano, non trovo senso nella mia giornata e non capisco perché stia mangiando così schifosamente. Sono già a 975 kcal. E ho da cenare.
Forse alla fine non faccio così tanti sacrifici per non aumentare di peso. Forse anche questa cosa me la merito. Di cosa sa fare 2 merende? Perché 2 mele, una non mi bastava?
E poi sento l’attrazione dei latticini…
Stasera, non lo vorrei scrivere perché poi se disattendo le previsioni mi sento ancora peggio, ho già in mente una possibile cena.
Scrivo la previsione, poi magari aggiorno

PREVISIONE CENA
TORTINO con 6 albumi, 10g crusca, formaggino Mio e pomodoro
1 pesca piccola

No verdure, ci provo, per non gonfiarmi. Così secondo la previsione sarei a 1125 kcal, ma già so che avrò la tentazione di mangiarmi per lo meno una mela con qualche mandorla. E allora salirei, facendo così, quindi nella migliore delle ipotesi, a 1200 kcal. I grassi sarebbero molto bassi, più bassi vs il mio solito, poco più di 20g, non va’ così. Poi 110g pro e il resto carboidrati, cioè 150g. CENTOCINQUANTA grammi di carboidrati, 600 kcal, di cui un bel po’ da latticini (105), 255 da frutta e il resto tra crusca, riccioli di crusca e il pane pema. Decisamente non va’ così.

E la mia previsione di cena non mi entusiasma affatto, anzi il fatto di averla già decisa, e di fatto di non aver poi margine, mi da’ una sensazione molto negativa.

Non avessi saltato così tanti allenamenti mi rimetterei sul letto, sperando di addormentarmi un po’, per poi alzarmi, indipendentemente dall’ora, con le imposte chiuse consumarmi le kcal della cena, così non ci penso più, poi tornare al mio buio, senza saperne nulla della palestra. Se potessi mi ricoprirei con il mio nulla, nulla che oggi sono stata così viziosa da riempire così tanto di cibo. Ho riempito la giornata della mia gola di frutta, nonstante le mele mi abbiano disgustato stanotte, gola di latticino fresco, gola di zucchine oggi pomeriggio nel I spuntino.

Questo sono oggi. Gola e basta. E se poi i risultati non arrivano o peggioro a vista d’occhio (a parte gli allenamenti, io parlo proprio del regime ipocalorico che non sto tenendo come vorrei) allora cosa posso pretendere se cedo alle lusinghe di una mela stark???

Ultima Modifica di Acid Angel : 27-06-2012 06:08 PM.
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carlo88 carlo88 Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 08:02 PM


che bell' intervento!! che belle paroleIo ho un adorzaione totale per Kafka; è uno dei pochi scrittori che mi tocca molto nel profondo, in particolare c'è un racconto su tutti, che a leggerlo mi commuovo e vengo assalito da un totale senso di disperazione, angoscia e malinconia, si chiama ''Il messaggio dell' imperatore'': ti posto il link;
anzi scusa, lo riporto direttamente quì:
Quote:
L’imperatore – così si racconta – ha inviato a te, a un singolo, a un misero suddito, minima ombra sperduta nella più lontana delle lontananze dal sole imperiale, proprio a te l’imperatore ha inviato un messaggio dal suo letto di morte. Ha fatto inginocchiare il messaggero al letto, sussurrandogli il messaggio all’orecchio; e gli premeva tanto che se l’è fatto ripetere all’orecchio. Con un cenno del capo ha confermato l’esattezza di quel che gli veniva detto. E dinanzi a tutti coloro che assistevano alla sua morte (tutte le pareti che lo impediscono vengono abbattute e sugli scaloni che si levano alti ed ampi son disposti in cerchio i grandi del regno) dinanzi a tutti loro ha congedato il messaggero. Questi s’è messo subito in moto; è un uomo robusto, instancabile; manovrando or con l’uno or con l’altro braccio si fa strada nella folla; se lo si ostacola, accenna al petto su cui è segnato il sole, e procede così più facilmente di chiunque altro. Ma la folla è così enorme; e le sue dimore non hanno fine. Se avesse via libera, all’aperto, come volerebbe! e presto ascolteresti i magnifici colpi della sua mano alla tua porta. Ma invece come si stanca inutilmente! ancora cerca di farsi strada nelle stanze del palazzo più interno; non riuscirà mai a superarle; e anche se gli riuscisse non si sarebbe a nulla; dovrebbe aprirsi un varco scendendo tutte le scale; e anche se gli riuscisse, non si sarebbe a nulla: c’è ancora da attraversare tutti i cortili; e dietro a loro il secondo palazzo e così via per millenni; e anche se riuscisse a precipitarsi fuori dell’ultima porta – ma questo mai e poi mai potrà avvenire – c’è tutta la città imperiale davanti a lui, il centro del mondo, ripieno di tutti i suoi rifiuti. Nessuno riesce a passare di lì e tanto meno col messaggio di un morto.
Ma tu stai alla finestra e ne sogni, quando giunge la sera
Per me Kafka è lo scrittore che più ha messo in evidenza la dissociazione, e la solitudine dell' uomo moderno; per me rappresenta come un tragediografo contemporaneo;

Io mi ritrovo molto nel racconto sopra, mi ritrovo in un senso di attesa per qualcosa che non arriverà mai, per una negazione per un allontanamento dalla felicità e sopratutto per una lontananza verso il mondo (che poi è il titolo di una composizione di Mahler bellissima''Ich bin der Welt abhanden gekommen'')
Forse nel periodo che stai attraversando queste parole non sono molto di conforto, ma io nei momenti brutti vado sempre a leggere cose che di certo non mi consolano, ma che mi danno una chiave, e una coperta (come dicevi te) con la quale ripararmi dal freddo.
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 27-06-2012, 11:27 PM


Grazie Carlo, di cuore.

Poter parlare di Kafka e letteratura tedesca (leggere di nuovo il nome di Mahler) già basta per confortarmi un po'. Dalla SSIS in poi ho un po' tralasciato la letteratura tedesca e la filologia germanica, ma ogni volta che posso leggerne o parlarne mi illumino.

Sai, io se non sto bene interiormente purtroppo tendo ad annullarmi. Riesco a scrivere, qua ho trovato una valvola, scrivo moltissimo al mio fidanzato, scrivo per me, seppure a tratti mi blocco anche sulla scrittura. Pensa che per tutto il periodo feroce del DCA, parlo della parabola mangiare meno-quasi smettere di mangiare-dimagrire troppo-chiedere aiuto-fare il percorso di cura non ho praticamente mai ascoltato musica. E io ho sempre avuto una colonna sonora per ogni momento della mia vita. La colonna sonora del disturbo alimentare per me è il silenzio.
La negazione anche del piacere del conforto di una melodia che mi piaccia.
Ho anche smesso di leggere per un bel po'.

Insomma, la mia coperta è l'annullamento e il pensiero ossessivo sul cibo, almeno tu riesci a non separarti dalla letteratura.

Il racconto che hai postato (grazie per averlo postato per intero direttamente nel diario, ho apprezzato moltissimo) è sicuramente angosciante. L'attesa, ne avevamo già parlato, viene molto bene espressa, e l'attesa caratterizza anche me. Se vogliamo interpretare meglio però l'attesa del "tu" del racconto è in realtà un sogno illusorio, in quanto il narratore onnisciente di dice palesemente che essa non verrà mai soddisfatta. Nell'illusione però c'è speranza positiva, e quel "tu" rimarrà sempre appeso, quindi la sua speranza morirà con lui.

Non la perderà mai.

Mi chiedo se la mia attesa abbia un senso (la tua ce l'ha?), cosa stia attendendo e se poi non sto evitando di vivere per aspettare qualcosa che in realtà è già qui. Come se avessi già la risposta ma la stessi chiedendo, sempre e comunque, la stessi cercando, sempre e comunque, la stessi tentando di costruire, sempre e comunque, nel modo sbagliato.

In questo senso sento che mi appartiene un altro racconto di Franz, inserito ne Il Processo come saprai.


Davanti alla legge sta un guardiano. Un uomo di campagna viene da questo guardiano e gli chiede il permesso di accedere alla legge. Ma il guardiano gli risponde che per il momento non glielo può consentire. L’uomo dopo aver riflettuto chiede se più tardi gli sarà possibile. «Può darsi,» dice il guardiano, «ma adesso no.» Poiché la porta di ingresso alla legge è aperta come sempre e il guardiano si scosta un po’, l’uomo si china per dare, dalla porta, un’occhiata nell’interno.


Il guardiano, vedendolo, si mette a ridere, poi dice: «Se ti attira tanto, prova a entrare ad onta del mio divieto. Ma bada: io sono potente. E sono solo l’ultimo dei guardiani. All’ingresso di ogni sala stanno dei guardiani, uno più potente dell’altro. Già la vista del terzo riesce insopportabile anche a me.»

L’uomo di campagna non si aspettava tali difficoltà; la legge, nel suo pensiero, dovrebbe esser sempre accessibile a tutti; ma ora, osservando più attentamente il guardiano chiuso nella sua pelliccia, il suo gran naso a becco, la lunga e sottile barba nera all’uso tartaro decide che gli conviene attendere finché otterrà il permesso. Il guardiano gli dà uno sgabello e lo fa sedere a lato della porta.

Giorni e anni rimane seduto lì. Diverse volte tenta di esser lasciato entrare, e stanca il guardiano con le sue preghiere. Il guardiano sovente lo sottopone a brevi interrogatori, gli chiede della sua patria e di molte altre cose, ma sono domande fatte con distacco, alla maniera dei gran signori, e alla fine conclude sempre dicendogli che non può consentirgli l’ingresso. L’uomo, che si è messo in viaggio ben equipaggiato, dà fondo ad ogni suo avere, per quanto prezioso possa essere, pur di corrompere il guardiano, e questi accetta bensì ogni cosa, pero gli dice: «Lo accetto solo perché tu non creda di aver trascurato qualcosa.»

Durante tutti quegli anni l’uomo osserva il guardiano quasi incessantemente; dimentica che ve ne sono degli altri, quel primo gli appare l’unico ostacolo al suo accesso alla legge. Impreca alla propria sfortuna, nei primi anni senza riguardi e a voce alta, poi, man mano che invecchia, limitandosi a borbottare tra sé. Rimbambisce, e poiché, studiando per tanti anni il guardiano, ha individuato anche una pulce nel collo della sua pelliccia, prega anche la pulce di intercedere presso il guardiano perché cambi idea.

Alla fine gli s’affievolisce il lume degli occhi, e non sa se è perché tutto gli si fa buio intorno, o se siano i suoi occhi a tradirlo. Ma ora, nella tenebra, avverte un bagliore che scaturisce inestinguibile dalla porta della legge. Non gli rimane più molto da vivere.

Prima della morte tutte le nozioni raccolte in quel lungo tempo gli si concentrano nel capo in una domanda che non ha mai posta al guardiano; e gli fa cenno, poiché la rigidità che vince il suo corpo non gli permette più di alzarsi. Il guardiano deve abbassarsi grandemente fino a lui, dato che la differenza delle stature si è modificata a svantaggio dell’uomo. «Che cosa vuoi sapere ancora?» domanda il guardiano, «sei proprio insaziabile.»

«Tutti si sforzano di arrivare alla legge,» dice l’uomo, «e come mai allora nessuno in tanti anni, all’infuori di me, ha chiesto di entrare?»

Il guardiano si accorge che l’uomo è agli estremi e, per raggiungere il suo udito che già si spegne, gli urla: «Nessun altro poteva ottenere di entrare da questa porta, a te solo era riservato l’ingresso. E adesso vado e la chiudo.»



Nessun altro poteva, ma l'uomo non lo ha mai capito. E muore senza entrarvi. Bastava un piccolissimo sforzo, ma solo quel tipo di sforzo era quello giusto, invece di sprecare soldi ed energie, di tentarle tutte per entrare...

Anche questo racconto lo trovo geniale.
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Predefinito 28-06-2012, 12:35 AM


Stasera poi mi sono finalmente riallenata, sentivo fatica ma pensavo peggio. Ho alcune riflessioni da fare sul wo di oggi ma ora non ho voglia. Ho completamente rivoluzionato la cena, per rimanere più bassa possibile.

CENA . 21.30 – 00.15 (mangiato una cosa alla volta sperando che non mi rivenisse fame, ora ho concluso)

1 scatoletta piccola tonno naturale sciacquato
Zucchine lesse (poi schiacciate con il tonno e spezie) e fatte al microonde con pomodoro e cipolla
3 pesche piccole (tot 225g circa netto)
1 noce
4 mandorle
Qualche perina acerba che non conteggio, ma le scrivo

TOT 1150 kcal
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Predefinito 28-06-2012, 07:44 PM


Il racconto dell' uomo e della legge, è un altro dei miei preferiti..

Come nella frase che riporto in firma, ciò che ci potrebbe salvare è sotto di noi, o davanti a noi, ma ci neghiamo la possibilità di farne uso. Anzi ciò che ci potrebbe salvare è la stessa cosa che continua a farci inciampare.

Mi hai chiesto se la mia attesa abbia un senso, questo non lo sò. Comunque quello che a me distrugge più che l' attesa, è il fatto che sono cosciente di avere la soluzione da qualche parte, ma di non sapere come usarla; insomma non riesco a spigarmi, ma avere la sensazione di sapere come risolvere certi problemi ma allo stesso tempo la coscienza dell' impossibilità di farlo.

comunque ti auguro Valentina di riuscire ad uscire da questo periodo di merda, lo auguro a te e a Lorenzo; il fatto stesso che scrivi è sintomo di voler sbrigliare la matassa, è sintomo di rigettare la situazione che stai vivendo; traparentesi sono molto belle le parole che hai scritto in quegli appunti del 2010, sono interessanti e poetiche.

Ciao!

Ultima Modifica di carlo88 : 28-06-2012 08:12 PM.
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Predefinito 28-06-2012, 11:33 PM


GIOVEDI’ 28 giugno 2012

Mi sembra un’escalation… la I settimana del corrente mese alimentare (che scade domenica) ero partita così bene… poi “sempre di più”… Oggi

TOT 1300 kcal

Da moltissimo tempo non mangiavo così tanto, settimane… sicuramente 1 mese. Va beh… inizio a pensare che le mie giornate cominicino troppo presto rispetto a quanto vorrei mangiare. Oggi per esempio, dopo notte quasi insonne (e pesche mangiate nella notte per la F A M E…. ‘sta cosa va’ bloccata…) alle 5.45 ero in piedi, ho fatto colazione e sono andata a prendere la bicicletta, ho fatto la ciclabile fino al mare, totale 18 km + 5 km in città, poi sono andata al mercato, era caldissimo, poi lasciato la bici, ripreso l’auto, spuntino, poi doccia e via a scuola. La biciclettata l’ho fatta con dolori di pancia assurdi, la mattina avevo avuto la diarrea prepotente (forse per via della frutta consumata in nottata che era fredda di frigo), e ho fatto proprio tantissima fatica, le gambe reggevano poco… infatti poi tutto il giorno (anche perché ieri sono tornata in palestra) ho avuto sensazione di spossatezza che non avevo da tantissimo tempo.

Ora mi faccio una domanda, ma so che non avrà risposta… il mio diario è sempre solo con se stesso quando sono io a esprimere dubbi, come se fossero seghe mentali da paranoica… Cmq lo scrivo lo stesso… Possibile de allenarsi così tanto in 10 giorni di stop dall’allenamento?

Oggi pomeriggio ero sfatta, anche per via della morsa del caldo. Ho ciondolato tra letto e cucina dove ho smangiucchiato bucce, yogurt, ecc. Ho “pasticciato” con i miei cibi, ovviamente. A cena, alle 23.00 (mi ero addormentata e mi sono svegliata di colpo) non avendo più mele e avendo voglia di carboidrati salati, (non ho pensato al pane pema che ho in congelatore, che ho mangiato oggi a pranzo) mi sono attaccata a 1 pacchetto di crackers (ne ho trovati con solo olio EVO…), ma così mi sono bruciata 100 kcal…. Va beh…

Fatto sta che oggi pomeriggio pancia gonfissima, ma so che era aria, non feci, perché stamani mi sono proprio svuotata. Alla fine ho mangiato di più, un di pi che fino alla mangiata sulla barca del 2 giugno consideravo quasi normocalorica, poi mi è presa la fissa di mangiare molto meno, ma non va’… non va’ così. Mi ritrovo poi ad avere i buchi nello stomaco, a sentirmi sempre spossata e a peggiorare la situazione precaria dell’intestino, magari mangiando non troppo ma a volte cose troppo fredde, o troppo in fretta…

Domani pomeriggio parto per scuola (ultima riunione) alle 15.30, perciò devo far in modo di stare tranquilla, perché ho colazione e pranzo normali, poi la cena. Se faccio in tempo vado a pump, cioè se l’ordine del giorno della riunione viene snellito.
Poi dopo palestra verso la stazione a prendere il mio amore.

Domattina pulizia casa, ho iniziato stasera, mi sono alzata dal divano all’improvviso e alle 19.00 ho iniziato a spolverare, spazzare, dare il cencio (in ginocchio per terra, così da farlo “per bene”… troppo semplice con lo spazzolone…), poi doccia e poi bum sono crollata di nuovo a nanna… e anche ora sono cmq insonnolita…

Good night.
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 29-06-2012, 09:32 AM


Mi rendo conto solo ora che copio e incollo da word di quanto ho scritto...


VENERDI’ 29 giugno 2012

COLAZIONE h 7.30

100g albumi
½ fetta pane pema
1 pesca piccola (80g scarsi al netto)

Ieri ho mangiato 20g in più di pro, perciò oggi psicologicamente mi sento più “rilassata”, nel senso che non sento la pressione psicologica di raggiungere un tot, perché ne ho già 20g da ieri.
La colazione scarsa già mi da’ brontolìo, è qualcosa di logorante.
Mi sto rendendo conto che mangio a volte senza nemmeno badare al sapore, per non sentire più la fame,
per sentire la pancia piena. Mangiando così a volte sbaglio, o è troppo piena o non lo è abbastanza. Vivo perennemente con la paura di non gestire i pasti e avere fame, e poi faccio casino perché non sono spontanea… e mi ritrovo con gonfiori e fame a orari sballati. Anche oggi ho un leggero senso di preoccupazione per il pomeriggio così spezzato dalla riunione. Se c’è una cosa che mi destabilizza è dover uscire di casa presto nel pomeriggio dopo pranzo, sento il pasto minacciato in qualche modo, è difficile spiegare.

In più mi sta venendo la nausea per tutti i cibi che consumo di solito, anche ieri a cena il quark con il pomodoro non mi ha dato alcuna soddisfazione. Era congelato, l’ho scaldato al micro, ma tant’è, l’ho mangiato in parte congelato. Anche stamani il pane di segale l’ho a malapena scongelato nel microonde, poi l’ho mischiato nell’albume e ho mangiato con il cucchiaino. Ora sto bevendo il mio caffè lungo con la pannina ma lo bevo giusto per idratarmi un po’ e per non buttarlo.

Sento quasi un “abbandono” di me anche in questo, vado per inerzia anche per mangiare, è un’ossessione ma alla fine trovo sempre meno piacere. Non è che non mi sogni altro, ben inteso. Così come vorrei togliere quella ragnatela sopra al camino ma mi dico “non ne ho voglia, devo pensare a mangiare, fare la cacca, ecc.”, allo stesso modo poi mi dimentico di curarmi per prepararmi da mangiare. Potrei cucinarmi la verdura in 1000 modi ma poi mi faccio sempre le zucchine al vapore, e spesso le mangio senza nemmeno il sale, magari in piedi mentre apparecchio. Un sacchetto da riempire e svuotare.

Penso ai cibi che mi piacerebbe mangiare se avessi le p@lle o la forza di rischiare. Un anno fa più o meno Lorenzo, che non aveva chiari (e nemmeno io purtroppo, io stessa ero convinta di essermi liberata da molte ossessioni. Ma certe cose covano e tornano a volte più potenti di prima) i meccanismi del mio disturbo, per lo meno li stava pian piano scoprendo, mi propose uno stacco di una settimana da ogni conteggio più un’altra cosa. Mi soffermo prima sul conteggio… da sempre discutiamo sul fatto del conteggio delle calorie, lui è convinto che dovrei liberarmene, io gli dico che certe cose vengono in automatico, per me è come respirare. Appena vedo qualcosa o mangio qualcosa, in automatico ne calcolo l’apporto calorico in maniera più o meno precisa, fatto sta che la mia mente ha bisogno di avere un numero, per quanto errato questo sia.

La mia dottoressa mi disse a metà percorso “Molto probabilmente Lei non smetterà mai di contare le calorie di quello che mangia, né sarà mai, per come è strutturato il suo sintomo, come una persona che non ha mai avuto conflitti con il cibo. Ma questo non condizionerà la sua vita, saprà che quello è il numero e mangerà lo stesso senza troppi problemi. Alcuni problemi sì, non troppi ecco.”

Mi sono ritrovata molto in questa definizione in effetti. Oggi però quello che mi preoccupa più del mio “quadro” è il malessere fisico generalizzato, l’assenza di sonno (ho paura ad andare a letto la sera perché so che non dormirò, e se mi sveglio la notte poi mi viene fame… se dormissi la fame non la sentirei) e i dolori di pancia. Più il peso che non scende, e l’impossibilità di allenarmi con qualità.

La seconda parte della proposta di Lorenzo di un anno fa era, a parte non conteggiare, mangiare per una settimana i cibi (forse ne avevo già scritto qua) che mi va’ di mangiare davvero, quello ch mi va’, mangiando sempre bene, ma scelte che mi soddisfino veramente. A parte che ho paura poi di abituarmi a mangiare quello che mi piace di più...

Io da quel giorno ci penso quasi tutti i giorni, e mi vedo dall’esterno e mi viene da piangere da quanta tristezza mi faccio, perché non ci riesco. Ha ragione carlo88, ce l’ho io la soluzione, ma non la vedo, non la vedo. Non saprei nemmeno essere spontanea e libera nella scelta degli alimenti,

come si fa’, mi dico, ad arrivare a mezzogiorno, riuscire ad avere il tempo (perché non muori di fame) per mettere l’acqua per la pasta, poi decidere sul momento cosa mangiare, oppure a tagliare una fetta di formaggio quale essa sia dal pezzo e mangiarla, scartare le bucce senza aver voglia di mangiare anche quelle, fare colazione bevendo il latte caldo (quanto mi manca il latte caldo con il caffè, senza zucchero, proprio il latte…), a comprare 2 etti d prosciutto e mangiarli in due dividendoseli a occhio, con un pezzo di pane (senza pesarlo), ad andare a fare la spesa e per cena prendere un pollo al girarrosto perché ne abbiamo voglia, senza prevederlo sin dal mattino, a trovarsi con gli amici e andare a mangiare una pizza al sabato senza averlo previsto sin dal lunedì precedente o anche sin da 3 lunedì precedenti, a trovarsi per caso a un festeggiamento tra colleghi e godersi quei pasticcini senza uccidersi di sensi di colpa dopo, ad andarsi a mangiare un gelato insieme e mangiarlo mano nella mano senza incupirsi per ogni leccata che rappresenta calorie evitabili da una persona forte e che non cede mai, a cucinare insieme a mangiare sempre la stessa cosa, perché anche questo è il senso di una famiglia.

Da anni ormai i miei familiari hanno accettato che io mangi diversamente rispetto a loro, ma vorrei tantissimo riuscire a mangiare come loro, per lo meno durante le feste.

Ok mi si dirà, io voglio un corpo di un certo tipo allora faccio sacrifici, o la botte piena o la moglie ubriaca. Ma qui si tratta di NON avere più nemmeno quello, e poi di costringersi a una serie infinita di torture mentali e fisiche cui chi ha un corpo migliore del mio (rispetto ai miei canoni) sicuramente non si sottopone.

Sono confusionaria stamani, chiedo scusa a chi legge, ma sto scrivendo in uno stato emozionale un po’ provante, perché parlare di queste cose non mi lascia indifferente.
Dicevo, i cibi che mi piacciono, chissà che avrei mangiato stamani se mi fossi sentita libera, mi dico, oppure, chissà a pranzo che mi sarei mangiata… La risposta è Non lo so, oppure lo so ma ho talmente delle resistenze forti che mi nego la possibilità di saperlo. Magari una mattina ogni 2 settimane mi rimangerei le Macine come 6 7 anni fa, poi farei spesso colazioni simili a quelle che faccio di solito, non so. Sono riluttante all’idea di mangiare cibo che ritengo junk come certi biscotti industriali, ma forse li mangerei una volta, mi toglierei la voglia e poi li lascerei in dispensa quasi dimenticandomene.

Così facevo nel momento in cui avevo il controllo, prima di esagerare con le restrizioni. Avere un cibo a disposizione non mi faceva venire l’ansia di cadere per forza in un raptus bulimico e consumarne troppo tutto in una volta. Ci riuscivo. Ci riuscivo anche perché abitavo con i miei, e se un cibo mi faceva paura me lo nascondeva mia mamma, in un gioco anche buffo, perché poi me lo gestivo molto bene e ne avevo voglia in maniera compatibile con un’alimentazione corretta. O semplicemente mi sentivo tranquilla, la loro dispensa non mi fa' e non mi faceva paura. Abitando da sola (per conto mio, in convivenza o meno) sono passata dalla feroce tortura di annusare biscotti, cioccolato, torte fatte in casa, porzionarle, metterle in un tovagliolino come per mangiarle e poi gettarle via, per poi dopo episodi di mancata gestione di questi cibi, temerli così tanto da non riuscire psicologicamente a tenerli in casa.

Quando a inizio diario mi seguiva spike e l’alimentazione prevedeva 2 “sfizi”, dolcetti da max 100 kcal l’uno al giorno, per me era una tortura tenere cioccolatini o biscottini in casa. Doverli centellinare mi faceva stare malissimo, ma non riuscivo a spiegare una cosa del genere. Una volta infatti o due ne ho mangiati “troppi”, gettandone in parte via, la solita storia. Si tratta di eccessi di 300, 500 (A essere esagerata) kcal, ma comunque io sola con certi cibi mi sento disarmata.

Ricordo che anche mio padre è sempre stato così “Se ne devo mangia’ un pezzettino, allora preferisco non mangiarlo, nemmeno lo sento, magari la prossima volta lo mangio ma per bene.”

Scrivo e riscrivo ma non so ad esempio cosa avrei mangiato stamani se fossi stata libera. Forse qualcosa di dolce che non costituisce la mia colazione da anni, dal 2004 o 2005 forse, da prima di eliminare il latte… Ricordo che (ogni tanto, infatti non è mai stato un rituale quotidiano) prendevo la mia tazzona di latte e caffè sz e ci mangiavo le fette biscottate Gentilini (che ho smesso di mangiare anche al naturale o con altro dopo averne mangiate tre in più vs il mio max consentito, le buttai e non le ho più ricomprate), fatte con solo burro, eccezione nel panorama delle fette industriali, con crema Novi spalmata sopra, né troppa né poca, boh non la pesavo, quanta me ne andava. Se chiudo gli occhi ricordo ancora l’immagine di me al tavolo in cucina, con mia mamma (ho l’immagine di un giorno in cui ero in casa e pure mia madre, forse domenica) che passa davanti per andare in terrazza e io che le parlo mentre mangio, con la tazza con disegnata una mucca e la coda nel manico, che appena finisco di bere il latte mi sento tutta soddisfatta per la buona colazione e pronta per affrontare la giornata.

Mi rendo conto che si tratta di una colazione sbilanciata, poche proteine ecc., ma come si può notare non mi rilasso mai. Ho sempre in mente cosa dovrei mangiare, mai cosa potrei rispettando certi canoni ma con una certa elasticità.

In questi giorni di confusione alimentare in cui non ho le mie fette al sesamo e non so come gestirmi i carboidrati, penso continuamente a farmi un po’ di riso basmati, poi puntualmente desisto. O mi ci vuole troppo tempo per farlo, o ho l’impressione di poterne assumere troppo poco in relazione alle calorie che mi posso permettere. Però me lo sogno, mi sogno il basmati con la ricotta e il parmigiano. Mi sogno anche la fase precedente, spaghetti ricotta e parmigiano, uno dei primi piatti che ricordo mi piacciono di più in assoluto. Eliminando la pasta il riso basmati (che mi piace moltissimo) è stato quello che mi ha accompagnato finché la paura di avere troppi cho in un cibo solo non mi ha assalito.

Mi rivedo con il mio piatto da 80g di spaghetti, 80g di ricotta (che mi porzionavo senza problemi) e il parmigiano che mangiavo senza pesarlo. Poi un Fage con il cacao, se mi andava un frutto.
E dimagrivo.

Mi torna alla mente violentemente quello che ho scritto prima, sul mangiare e cucinare per due e poi mangiare insieme la stessa cosa.

Una parte del sito che mi ha formato mi è sempre rimasta impressa:
I cibi con etichetta, per un calcolo preciso delle calorie, richiedono comunque una pesatura precisa. Se per esempio si cucina per due e si fanno 160 g di pasta, poi cosa si fa? Si pesano i due piatti o si divide ad occhio? Una pesatura imprecisa conduce ad approssimazioni.


Questa avrebbe dovuto essere la prima fase di acculturamento per poi eliminare la bilancia (non il conteggio delle kcal) secondo il sito, ma io sono rimasta lì.

O ancora…
Ovvio che con etichette nutrizionali e occhio esperto si possa commettere un errore. Errore che però è paragonabile a quello dell'approssimazione che è insita nel discorso teorico di affibbiare un certo contenuto calorico ai vari cibi. Fondamentale a questo punto è quella che io chiamo l'etica alimentare. Si tratta di non barare, giocando sempre al ribasso per non mangiare di più. Se penso che una mela sia 100 kcal è sbagliato che la conteggi per 80 solo perché ho fame!

In virtù di questo tendo sempre ad approssimare per eccesso, perché non posso barare perché ho fame…
Va beh… discorsi che non hanno né capo né coda. Una cosa però ho capito.

Io non mi sento libera mai perché NESSUNO delle persone che mi hanno mai seguita, dietologi, esperti, nutrizionisti, nutrizionisti esperti in DCA, nessuno mi ha MAI concesso nemmeno UN pasto libero a settimana. Nessuno.

Se avessi la tranquillità almeno una volta a settimana di potermi mangiare la mia c@zzo di pizza e mezzo (lo so, una non mi basta, devo sapere che ho la possibilità di averne ancora, sono fatta così, altrimenti rinuncio), cioè una pizza magari senza un po’ di pasta nel mezzo e poi mezza di un’altra, da condividere magari, bruciata come piace a me, allora io farei qualsiasi sacrificio con un’altra testa. Invece questa negazione mi porta a rinchiudermi sempre di più nel mio castello, perché se chi ci capisce non me lo concede, allora significa che IO NON POSSO. Insomma, non so perché… per me il pasto libero non è un’abbuffata, ma evidentemente io non me lo posso permettere, e allora non mi concedo nemmeno un pochino dei cibi che vorrei, perché un pochino è come nulla. Per me intendo.

Leggo ovunque che il pasto libero è qualcosa che serve al metabolismo per staccare con il metabolismo e psicologicamente. Ma a me non è concesso. Il nutrizionista cui andai a febbraio mi dette un piano da 1200 kcal (per alzarmi il metabolismo ??? ) e gli chiesi della pizza… Mi chiese come mai volessi mangiarla, cmq potevo, sì, ma pesandola e preparandola con farina integrale, dovevo scordarmi di poterla mangiare fuori. Il peso era 120g di pizza.. non ho parole.

Anche la nutrizionista che mi ha seguito per molto tempo, lei ha sempre divagato molto su questa questione, forse temendo che sviluppassi l’altro disturbo, o comunque mai dandomi direttive chiare. A lei interessava che raggiungessi un peso sano. Stop. Non mi ha dato certe sicurezze che le ho sempre chiesto.

Ok ora basta.

Una nota su stamattina… sono indifferente quasi a tutto ultimamente, è vero, ma una cosa stamani mi ha un po’ smosso. Mi sono alzata alle 6 per pulire un po’ (controvoglia in realtà… ma certe cose ovviamente vanno fatte, non ci si può lasciar andare così) e ho lasciato andare Tracy fuori dal giardino per la sua passeggiata quotidiana nell’orto, nell’uliveto e nella vigna, entro la recinzione più grande. Di solito se io rimango a casa, tempo 2 minuti lei torna da me. Stavolta non la vedevo. L’ho chiamata in lungo e in largo, ho fatto il giro della recinzione 2 volte, ma non c’era. Era scappata, ho pensato. Sentivo dentro di me che l’avrei ritrovata, ma mi sono preoccupata. Ho preso la macchina e sono andata fuori dal cancello, ho fatto un pezzo di stradello e l’ho chiamata. L’ho vista schizzare verso di me, l’ho fatta salire in macchina (avevo messo il piumone invernale in macchina, dopo un mese che lo tenevo in camera mo sono decisa a portarlo in lavanderia stamani se ne ho voglia), era anche un po’ fangosa, ma non me ne fregava niente, l’importante era che fosse di nuovo con me. Non ero disperata, ero stranamente fredda. Ma ovviamente l’avrei voluta trovare a tutti i costi. C’ è probabilmente un (ennesimo) buco nella rete, ne parlerò con il mio babbo.
Per fortuna la mia bimba non mi ha abbandonato, appena l’ho chiamata è corsa da me con una velocità incredibile.
Se l’avessi persa, la mia apparente freddezza si sarebbe sciolta in un attimo, perché sono veramente fragile, troppo fragile ultimamente…

Buona mattinata FU_friends.
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