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  (#1)
IlPrincipebrutto IlPrincipebrutto Non in Linea
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Predefinito 29-06-2022, 03:51 PM

Olympic weightlifter


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Originariamente inviato da orange Visualizza Messaggio
Sai che mi stai facendo venire un dubbio.
Il mio tagliasiepi Black&Decker l'ho pagato poco meno di 50 euro.

Non so che dirti. Quando ero andato ad informarmi per comprarne uno da spalla, con testa snodabile, il prezzo era decisamente superiore ad un decespugliatore di pari dimensioni /cilindrata.


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  (#2)
milo milo Non in Linea
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Predefinito 30-06-2022, 01:01 PM


Alla fine ho trovato un amico che mi ha prestato un trapano tassellatore con il quale, forare la soletta in cemento armato, è stato un gioco da ragazzi. In realtà lo spessore è risultato essere di soli 3-4 cm prima di entrare in una camera vuota isolata con polistirolo. Tuttavia, ora mi domando se lo spessore sia sufficiente a tenere i quattro tasselli ad espansione da 10 mm che ho usato per fissare l’attrezzo al soffitto.

Sto valutando di procurarmi un casco antinfortunistico.
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  (#3)
IlPrincipebrutto IlPrincipebrutto Non in Linea
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Predefinito 30-06-2022, 06:09 PM


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Originariamente inviato da milo Visualizza Messaggio
ora mi domando se lo spessore sia sufficiente
Pensa che a me paiono pochi i 10mm di tassello, ma forse esagero.
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  (#4)
orange orange Non in Linea
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Predefinito 30-06-2022, 06:40 PM


Ho chiesto a un mio amico ingegnere edile (quello dell'orologio )
Ha detto che è un solaio predalles e così non è una buona idea. O sai dove sono i travetti che dividono le camere con polistirolo, e hai modo di attaccarlo lì, altrimenti non ci sono soluzioni "home made" sicure.
Perché l'unica è forare e inserire una sbarra sopra il calcestruzzo a cui attaccarti. Ma ovviamente non è una cosa che puoi fare te.
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  (#5)
milo milo Non in Linea
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Predefinito 01-07-2022, 09:36 AM


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Ha detto che è un solaio predalles e così non è una buona idea
Non dirmi queste cose che già non dormo di mio per altri problemi.

Sono andato a leggermi che cos'è un solaio predalles e grazie alle immagini ho capito perfettamente la situazione.

La mia domanda è: c'è la possibilità che si stacchi l'intera lastra di calcestruzzo???

I quattro tasselli formano un rettangolo di 18x34 cm, come si può vedere da questo video:




Questi invece i tasselli che ho usato per l'ancoraggio:




Qualsiasi consulenza di muratori, ingegneri e operatori edili, ferramenta, ecc., sono ben accetti, vogliate poi far recapitare le fatture al mio indirizzo

Ciao e grazie
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  (#6)
orange orange Non in Linea
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Predefinito 01-07-2022, 07:31 PM


Ma per ora è lì fermo o lo hai già testato?

Comunque ribadisce che con un soffitto del genere, l'unico modo per avere la certezza che tenga è trovare i travetti e attaccarti lì.
Anche perché, senza arrivare all'esagerazione dell'intera lastra che si stacca (immagino sarebbe più un problema di come ti hanno fatto la casa) anche se dovesse cedere solo la carrucola mentre ti alleni è comunque un pericolo.
Perché finché usi una cinquantina di kg non hai problemi, ma oltre non hai la certezza che sia un aggancio affidabile. Che non vuol dire che non tiene, ma non lo sai non è certo una situazione ottimale.
Quindi, anche se è uno sbattimento, la cosa migliore da fare è capire dove sono i travetti (se hanno usato pignatte da 40 cm, partendo dal muro e senza andare troppo verso il centro hai dei parametri per regolarti almeno un minimo) e valutare se attaccarlo in un altro punto.
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  (#7)
milo milo Non in Linea
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Predefinito 02-07-2022, 12:45 PM


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Ma per ora è lì fermo o lo hai già testato?
Per il momento non l'ho ancora utilizzato e sono molto scoraggiato per la situazione. Anche se riuscissi a individuare i travetti bisognerebbe poi vedere come si collocherebbe l'attrezzo rispetto alla pedana, dall'altra parte ho il rack, con le tubature degli scarichi a vista e al centro vorrei evitare per non privarmi della possibilità di lavorare con i manubri overhead.

E pensare che mi ero anche appena fatto costruire-modificare la barra per poter fare le trazioni con una presa parallela, impugnature rivestite in gomma da 28 mm e distanti tra di loro esattamente 50 cm tra gli interassi.

Il potenziale di trazione risulterebbe inferiore, rispetto ad una presa inversa supina, ma nel mio caso il compromesso mi permetterebbe di non avere fastidi articolari, di sfruttare completamente il R.O.M., e di integrare finalmente la routine squat-press con un esercizio pull simmetrico, che non mi coinvolga bassa schiena e arti inferiori.
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  (#8)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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Predefinito 07-07-2022, 09:27 PM


Ciao milo, vai tranquillo non ci sono rischi. Le lastre inferiori del predalle sono fatte con cls molto resistente e le armature presenti lo rendono un tutt'uno col resto del solaio. Stai tranquillo, al massimo si sfilerà prima il tassello dando ampi segni premonitori
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  (#9)
milo milo Non in Linea
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Predefinito 08-07-2022, 07:17 PM


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Ciao milo, vai tranquillo non ci sono rischi. Le lastre inferiori del predalle sono fatte con cls molto resistente e le armature presenti lo rendono un tutt'uno col resto del solaio. Stai tranquillo, al massimo si sfilerà prima il tassello dando ampi segni premonitori
Ciao cicciodila, piacere di risentirti

Sei il primo a rassicurarmi, sia dentro che fuori il forum, parli per esperienza?

Ad ogni modo devo ancora provare, mi manca da montare il cavo con i morsetti.

Grazie
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  (#10)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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Predefinito 09-07-2022, 12:08 AM


Lavoro nelle costruzioni da un 4 anni, strutture, con uno stop di 3 mesi per trasferimento a Roma.
Il tipo di solaio che hai lo usano molto nei parcheggi interrati dove attaccano l'impossibile al soffitto proprio perché buchi e trovi cls, una volta l'ho usato per la copertura di una vasca interrata (qui per esigenze esecutive e anche di scelte del capo). In un comune solaio buchi e trovi un foratino, a meno di non beccare un travetto (e, in ogni caso, nel predalle ce ne stanno dello stesso numero e dimensione).
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  (#11)
milo milo Non in Linea
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Predefinito Aggiornamento - 16-07-2022, 06:40 PM


Non so da dove iniziare, forse dal fatto che da ieri riesco di nuovo a stare in piedi.

Lunedì sono partito per una breve vacanza in montagna, avevo la schiena un po' indolenzita dal viaggio e ho passato il primo giorno a riposarmi nella piscina dell’hotel.

Il mattino successivo mi sentivo più rigido, ho pensato a causa del cambiamento del letto che era più duro rispetto a quello mio di casa, e delle poche ore di sonno fatte.

Sono quindi partito per la prima escursione dell’anno, con uno zainetto leggero e i miei fidati bastoncini, prima tappa le cascate di Riva di Tures, raggiunte in un’oretta di comodo sentiero. Appena ripartito ho percepito subito la schiena bagnata, e dopo poche decine di metri la prima fitta.

Ho fatto immediatamente dietro front, ma mi ci sono volute due ore e mezza per tornare e sicuramente questo ha contribuito a peggiorare la situazione.

In albergo mi sono immediatamente steso a pancia in giù, in quella che era l’unica posizione in cui potevo stare, aspettando l’arrivo dei farmaci per iniziare al più presto la terapia antidolorifica e antinfiammatoria, ma non sono serviti a nulla e la sera ho dovuto rassegnarmi ad essere trasportato in ambulanza e ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale più vicino, a 30 km. Vi risparmio la sofferenza del viaggio, i tentativi di muovermi per visitarmi, l’assistenza ricevuta e la solitudine dovuta al fatto che non era consentita alcuna visita a causa dell’emergenza interna per Covid.

Ad ogni modo i cocktail di farmaci che mi hanno somministrato per flebo mi hanno portato gradualmente a migliorare, conquistando al secondo giorno la capacità di stare prima su un fianco e poi a pancia in su, al terzo giorno quello di sedermi e successivamente di alzarmi in piedi con le stampelle, per arrivare ad affrontare il viaggio di ritorno ieri, imbottito di farmaci fino al minuto prima di partire per consentirmi di arrivare a casa.

A sentire i medici le radiografie non hanno evidenziato nulla e, visto che il dolore non si è diffuso a glutei e arti inferiori, ma è sempre rimasto localizzato al centro dell’ultima vertebra lombare e della prima sacrale, si è ipotizzata la sindrome delle faccette articolari.
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  (#12)
IlPrincipebrutto IlPrincipebrutto Non in Linea
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Predefinito 17-07-2022, 03:25 PM


Carissimo Milo,


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Non so da dove iniziare

nemmeno io.
Partiamo con qualcosa di scontato: come stai? Mi pare di capire che le cose stanno migliorando, e spero che lo facciano velocemente.


Da qui in poi, diventa piu' difficile sapere cosa dire. In quello che hai scritto percepisco sorpresa, frustrazione, paura, e direi ce ci stanno tutte e tre le cose. Non sie certo il tipo di persona che si trascurao non tiene alla propria forma fisisa, e non penso si possa fare di piu', e con piu' costanza, di quello che fai tu. Ragione per cui, quando un infortunio del genere arriva, non si puo' che rimanere scossi.
Spero solo tu non ti senta colpevole di quello che e' successo, o in qualche modo responsabile di una condotta scriteriata; a mio avviso, hai subito l'equivalente di quello che per un biker e' un impatto con un cinghiale (evenienza purtorppo sempre meno improbabile). Nel senso che puoi avere la moto in condizionimeccaniche perfette, puoi essere equipaggiato al meglio, puoi avere i riflessi di Pedroa e il controllo del gas di Casey Stoner...ma se un cinghiale decide di attraversarti la strada all'improvviso, non hai alcun modo di vederlo in anticipo e schivarlo, te lo prendi nelle ruote e basta. E finisci a terra, stordito dalla sorpresa e rimbambito dal dolore.
Quello che ti e' successo mi pare semplicemente uno di quegli eventi imparabili che arrivano ogni tanto, un brutto scherzo del destino, che si diverte a sgretolare le nostre sicurezze.; ma e' un evento cosi' fuori dalla norma, che l'unica reazoine sensata dovrebbe essere quella di ignorarlo, e non lasciare che ti metta addosso troppa paura.



Insomma, spero non soffrirai troppe conseguenze psicologiche, e che ritorni alle tue passeggiate e ai tuoi allenamenti con la spensieratezza e il gusto che avevi fino a qualche giorno fa.


In bocca al lupo.
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  (#13)
milo milo Non in Linea
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Predefinito 17-07-2022, 05:51 PM


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Originariamente inviato da IlPrincipebrutto Visualizza Messaggio
In quello che hai scritto percepisco sorpresa, frustrazione, paura, e direi ce ci stanno tutte e tre le cose
Ciao Principe, è esattamente così.

Questo episodio mi ha segnato profondamente, non tanto per l’intensità, quanto per l’imprevedibilità e la presa di coscienza della nostra vulnerabilità. Quando fai un massimale di squat sai a quali rischi vai incontro, ne sei consapevole, ti alleni, ti prepari mentalmente per affrontarlo, prendi tutte le possibili precauzioni in termini di sicurezza e accetti il fallimento o l’infortunio come parte del rischio che ci si prende.

Ho passato l’estate scorsa in totale solitudine, durante le mie escursioni in montagna, affrontando sentieri impervi pochissimo frequentati, godendomi il piacere della fatica e la soddisfazione di un corpo che risponde alle richieste della mente, in sintonia con la natura e l’ambiente circostante.

Ma ora mi sento ad un punto di svolta, non tanto nell’atteggiamento nei confronti dell’allenamento, non mi sono mai lasciato abbattere da dolori e infortuni, e la creatività non mi è mai mancata, quanto nel quotidiano, nella vita reale, nella paura di trovarmi solo in situazioni di necessità.

È stata la mia compagna fidata per molti anni, la mia base sicura, ed ora è diventata il mio demone: la solitudine.


[Edit: doverosa la citazione della canzone “Amata solitudine” di Franco Battiato]
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  (#14)
milo milo Non in Linea
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Predefinito 18-07-2022, 11:34 AM


In questo incidente, la cosa più difficile da accettare, per quanto riguarda l’allenamento con i pesi, è quella di rinunciare agli esercizi che hanno fino ad ora costituito il cardine dei miei allenamenti, gli unici che ancora mi stimolavano e motivavano nel continuare… mi riferisco allo squat respiratorio ed al press.

Entrambi, infatti, aggravano la sindrome delle faccette articolari, perché la zona interessata viene sottoposta ad una continua pressione statica in estensione, che è proprio l’origine del problema. Non ho idea se dopo la guarigione potrò affrontare lo stacco con la trap bar, appoggiando il bilanciere a terra e rialzandomi ogni volta in piedi tra le ripetizioni per evitare una tensione continua, ma per il momento è fuori discussione.

L’unica alternativa che mi rimane è quella di riprendere l’hip belt squat, ma agganciando entrambi i moschettoni, anteriore e posteriore, in modo che il carico venga meglio distribuito sul bacino, rispetto alla versione con solo aggancio anteriore e pin da carico, che mi procura troppa pressione all’osso sacro quando il carico diventa impegnativo.

Mi servirà un bilanciere corto, per riuscire a fare l’esercizio all’interno del power rack e per meglio bilanciare il peso, inoltre sarò obbligato a reggermi con le mani per non perdere l’equilibrio posteriormente.

A questo punto pensavo di utilizzare una coppia di anelli da agganciare alla sbarra, sono più versatili e comodi da usare, per la possibilità di variare la presa, e possono venire utili per delle varianti di bodyrow. Come esercizio di spinta inizierò con i piegamenti a varie altezze, per arrivare forse ai dip, se le mie spalle reggeranno.

Per mantenere forte la bassa schiena, evitando compressioni statiche, ho pensato alle estensioni inverse, magari utilizzando delle bande elastiche fissate alla spalliera, per fornire una resistenza aggiuntiva.

Bene, non vedo l’ora di iniziare!
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IlPrincipebrutto IlPrincipebrutto Non in Linea
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Predefinito 19-07-2022, 12:46 PM


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Ma ora mi sento ad un punto di svolta, non tanto nell’atteggiamento nei confronti dell’allenamento, non mi sono mai lasciato abbattere da dolori e infortuni, e la creatività non mi è mai mancata, quanto nel quotidiano, nella vita reale, nella paura di trovarmi solo in situazioni di necessità.

È stata la mia compagna fidata per molti anni, la mia base sicura, ed ora è diventata il mio demone: la solitudine.
Premessa doverosa; parlo perche' a me e' sempre andata bene, finora. Non ho mai dovuto affrontare situazioni di grave menomazione fisica e solitudine combinate; perfino quando ho picchiato con la moto, o mi si e' rotta, ero si solo, ma non menomato (l'ho detto all'inizio che mi e' andata bene).
Per cui, puo' essere che me la stia raccontando, e tutta questa spavalderia di facciata si squagliera' come un ghiacciaio alpino di Luglio, il giorno che saro' messo alla prova.

Detto questo, non trovo utile speculare su quelo che avrebbe dovuto essere, e non posso certo augurarmi di trovarmi in una brutta situazione per controllare o meno la solidita' delle mie convinzioni attuali; ragion per cui, posso solo dare un parere qui ed ora.

Ed il mio parere e' che abbandonare la solitudine mi sembra una reazione eccessiva e sbagliata; prepararsi ancora meglio per affrontare delle difficolta' in solitudine mi pare piu' costruttivo.

Se ho paura die morsi di calabrone quando lavoro da solo nei campi, mi porto dietro del Biogaran; sara' sufficiente? Lo spero. Di certo e' una alternativa migiore a non andare a lavorare nei campi se non c'e' qualcuno disposto ad accompagnarmi (non ci andrei piu' di un paio di volte all'anno).

Ogni scelta implica un compromesso tra rischi diversi; ti esorto a non scegliere compromessi troppo sbilanciati nel senso della prudenza. Restare in vita (zoe) non e' la stessa cosa che vivere (bio); privarsi per sempre del piacere di fare un sentiero in solitaria, soltanto per non correre il rischio (minimo) di trovarsi con la schiena bloccata mi pare un sacrificio troppo grande.

Se mi si permette una auto-citazione, dopo il mio primo incidente in modo, quando mi sono incastrato dietro una curva gallese tra il guard-rail e un'auto che veniva in direzione opposta, in moto ci sono risalito; e non mi sono pentito della scelta (fermo restando che se mi fossi maciullato una gamba, magari avrei deciso diversamente).

Ultima Modifica di IlPrincipebrutto : 19-07-2022 12:53 PM.
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