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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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All the Truth Member
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
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![]() Acid Angel' s messy diary... :)Da 2 giorni l'intestino sembra aver ripristinato una condizione di decenza, invece della solita degenza. Ieri ho provato a fare una corsa. Ho fatto 1 km con il dolore al piede che aumentava a ogni passo, fermandomi 3 o 4 volte. Dopo aver riflettuto qualche attimo e aver ingoiato, lo ammetto, una lacrimuccia di delusione, sono rientrata camminando. Ho sentito dolore durante la camminata, più tardi quando ho guidato verso il distributore per fare gasolio, durante la notte. Ogni volta che ho un infortunio, spesso ormai, penso alle persone che conosco nel virtuale e nella vita vera. Penso al Principe che molto recentemente ha avuto problemi alla schiena ma ha fatto altro e non si è fermato, lo stesso per infortuni passati, penso a IronPaolo che si ingegnò per allenarsi dopo lo strappo al pettorale di un po' di anni fa, penso a Lorenzo che ha fatto la gara Gr-Castiglione (23km e qualcosa) con un dolore FISSO al polpaccio destro. Penso al fatto che non ho molta fantasia nell'allenarmi, e, anche avendone, con un braccio e un piede fuori gioco non so inventarmi granché. Penso al fatto che proprio grazie alla testa giovedì scorso e gli altri giorni eccetto ieri, nelle ultime 2 settimane, ho fatto un po' di attività fisica grazie alla testa, alla vocina dentro che mi diceva "Sopporta il dolore, ricorda l'adattamento alla caviglia sinistra e al ginocchio 2 anni fa, avevi male durante la corsa ma andasti avanti, poi non ti vorrai mica fermare per un dolorino?" . La vocina che mi consiglia di andare avanti è spinta dagli atavici sensi di colpa, quella che mi fa considerare me stessa come pigra, sedentaria e ficosa. Ieri, però, la vocina l'ho messa a tacere. Ieri il dolore era veramente troppo e sinceramente bruciare 300kcal per fare 5km in quelle condizioni non valevano minimamente la pena. Forse questa è una vittoria per me, così come il fatto di non mangiare meno in questi giorni - anche se sotto sotto sotto sotto sotto lo vorrei fare -, ma seguendo l'appetito ormai regolato su una certa quota calorica più o meno. Però sta di fatto che è sempre una lotta. Le cicatrici impresse nel mio cervello, inflitte dalla me stessa che non esiste più, sono sempre lì pronte a tentare di sanguinare appena abbasso la guardia, appena cambia qualcosa nell'equilibrio sportivo e in contemporanea sono stressata su altri fronti (scuola, stress cronico della distanza con MioMarito, ecc.). Però non voglio che sanguinino. Basta. Vacillo, mi capita di avere momenti in cui confesso a MioMarito che no, devo mangiare meno, non mi sto allenando, aiuto che sarà dei miei progressi in termini di forza e forma fisica, allenamento in generale, poi guardiamoci negli occhi, i 40 sono più vicini dei 30, e gli anni si fanno sentire... Vacillo, ma lui è uno SCOGLIO, lui è saldo nella fiducia che ha in me, ce l'ha sempre avuta anche quando io ero così lontana alla deriva che non avevo punti di riferimento, e mi basta una sua parola per riacquisire la forza necessaria per tornare lucida. Però sta di fatto che è sempre una lotta. Mi guardo allo specchio, a volte di lato o da dietro per caso se passo da una porta-finestra o da una vetrina e per la prima volta in vita mia mi vedo abbastanza magra/in forma, e non ci crederete, ma penso sempre che si tratti di un inganno ottico, un effetto del vetro o non so cosa. SOprattutto perché realmente da 10 anni, anzi 12 non mangiavo così tanto come sto mangiando adesso, ho giorni a 2000 kcal o 2200 kcal, molti a 1700/1800, una roba da capogiro, quando pochi mesi fa erano da capogiro 1500/1600. Ancora mi capita di fare un post-cena e di essere sazissima (si dice?) all'improvviso con pochissimo cibo in più, cosa buffa, lo so, ma è come se ancora non avessi fiducia nella mia regolazione della sazietà. E poi come dicevo sopra, il mio corpo è ok per me, diciamo, nonostante mi alleni in modo non soddisfacente per me, ma devo prendere il meglio da quello che ho. E va bene così. Però sta di fatto che è sempre una lotta e forse sarà sempre così, anche se in maniera via via più sfumata, più attenuata, più attutita, perché di tempo non ne è passato molto da quando tutto è finito - ed è finito "a stadi", come sapete -, o meglio, quasi tutto, non voglio "sbulaccare", come si dice a Genova, però di anni da quando tutto è iniziato ne sono passati più di 10. Direi 9 da quando ho iniziato a calcolare le kcal e mangiare un pizzichino meno, ma almeno 12 da quando ho iniziato a interessarmi molto al cibo. Quindi se è sempre una lotta è perché di quasi 36 anni di vita, 12 li ho passati concentrata sul cibo - è la prima volta che faccio questo conto... mamma mia... - un terzo della mia vita che non posso superare senza che parti di questo periodo non si facciano vive. Oggi sono rimasta a scuola, poi alle 17.00 appena tornata a Gr sono andata dal fisio. Vi dico il responso. BRACCIO SX: Come temevo, c'è la stessa infiammazione che c'era (ma che secondo me è guarita al 95% e non al 100%) al destro, ma per fortuna ho riconosciuto subito la tipologia di dolore e mi sono fermata in tempo. Abbiamo fatto una Tecar e ne faremo un'altra la settimana prossima. La movimentazione dei pesi e soprattutto del bilanciere per fare OHS e Squat, senza avere il rack quindi sollevando molte volte da terra quei 20kg, mi hanno sollecitato i legamenti, infiammandoli. Ovviamente ce li ho predisposti, altrimenti non si spiega. Ora dovrò stare sempre molto attenta, anche nella vita privata. Lo stacco lo posso fare perché i bicipiti stanno sempre in estensione e non in contrazione, ma la movimentazione dei pesi devo farla con circospezione. Comunque sia, niente stacco per lo meno fino alla prossima Tecar (e oltre, temo, ma sono pronta, tanto ormai...). Ovviamente ora sto n continuazione a stendere al massimo l'altro braccio, e mi sono convinta che si stia infiammando di nuovo anche quello. Mi devo dare una calmata ![]() Piede: Spostamento dello scafoide. Mi ha toccato e immediatamente ha trovato il punto del dolore. La manipolazione non si è mostrata efficace, quindi mi ha fatto una manovra osteopatica un po' dolorosa - ma non è nulla vs i miei dolori di pancia - e l'osso è tornato a posto. Possibili cause: aumento del chilometraggio, ma direi di no, perché ho corso 30km una settimana poi sempre intorno ai 20km a settimana o meno; sollevamento di un carico importante sopra la testa, ma direi di no, perché non ho mai fatto OHS con più di 20kg dalla ripresa dei pesi; scarpa diversa, forse questa ci sta, avevo fatto 5km con le Salomon Speedcross (con le quali non mi trovo bene anche se sono bellissime) 2 giorni prima dell'insorgere del dolore. Eppure le avevo portate come scarpe civili per 2 mesi e ci avevo fatto qualche paio di km sul tapis. Boh. Forse l'OHS + le scarpe + i km anche se non molti, non so, tutto sommato hanno fatto spostare questo ossicino. Non saprei. Niente corsa per 4/5 giorni. Dopo questo tempo posso riprovare a correre, ma se ho dolore devo fermarmi, non insistere, e aspettare ancora un po'. Morale della favola: ho qualche giorno di riposo davanti e devo dire che mi sento sollevata, perché posso non allenarmi e sentirmi giustificata. Lo so, è un discorso da "sedentaria", ma quando ti alleni e hai dolore, o non sai se starai abbastanza bene per allenarti, avere il "diritto di fermarti un po'" è una cosa che accogli quasi come una benedizione. Non vi nascondo, però, che non vedo l'ora sia domenica, il 4 giorno, o lunedì, il 5, per provare a correre di nuovo. Buonanotte FU_Friends. |
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All the Truth Member
Messaggi: 10,911
Data registrazione: Sep 2009
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![]() Quote:
Considero uno dei risultati piu' duraturi della mia esperienza con i pesi il fatto che finalmente, alla tenera eta' di anta+X, ho imparato che a volte e' meglio riposarsi. Che allenarsi da malato per far vedere a tutti il proprio machismo non serve a nulla, se non a rendere piu' lungo e penoso il recupero. Che quando considero che mi alleno da anni, e che spero di allenarmi ancora per altrettanti (e piu'), il fatto di perdere un paio di giorni non cambia assolutamente nulla, ma proprio zero. Insomma, ti auguro di avere una epifania simile, e che faccia per te la differenza che ha fatto per me. Buona notte. |
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