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  (#1)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 09:37 PM

come educano i bambini in svezia


Mi inserisco timidamente per dire una cosa. Non ho letto tutto, mi è saltata all'occhio la risposta di Janca a Veleno, e in effetti è vero, certe situazioni radicate non si cambiano in pochi anni, ma in decenni.

Tra l'altro quello che noto io nel mio piccolo è che la donna oggi si ritrova (per una fondamentale mentalità del maschio che sta iniziando ora a cambiare, mentalità forgiata dalle donne stesse, le madri super chiocce che continuerebbero ad allattare i figli maschi a trent'anni) a dover fare la casalinga e la madre come un tempo, con in più tutti gli obblighi lavorativi.

Sembra quasi che il femminismo ad oggi abbia peggiorato la qualità della vita delle donne.
Molte donne tra l'altro lavorano perché costrette, uno stipendio non basta.

Io sono felice del lavoro che faccio, ma mi lascia molto tempo libero. Se facessi un lavoro che mi tiene chiusa per 8 10 ore al giorno e per lavorare (anche facendo carriera, avendo posizione di prestigio) dovessi non riuscire a curare i miei figli, io credo che se con lo stipendio di mio marito vivessimo decorosamente io cercherei un impiego che mi occupi meno tempo. Lo so che può sembrare un passo indietro, ma ho il coraggio di dirlo. La famiglia è importante, lo sono i rapporti umani e se ci sono i mezzi (senza voler strafare ovviamente) per vivere bene, io non vedo perché dovrei ad esempio far stare mio figlio, MIO FIGLIO, che ho partorito IO, con la baby sitter perché io ho da fare la dirigente...

Non dico che la donna voglia dimenticare se stessa e annullarsi per i figli, anche perché curando se stessa insegna al figlio l'autostima. Però occorre anche una ridefinizione delle priorità in certi casi.

Ovviamente nel caso di due stipendi di moglie e marito di poco più di 1000 euro a testa, il problema non si pone. Si lavora entrambi e zitti.

Però ecco... tutta questa volontà strenua di emancipazione, no è che a volte è portata avanti per mero principio dal sesso femminile? Io non credo che le donne in carriera sole, single a 45 anni no preferirebbero avere un uomo che le ami, da amare e magari un figlio, oltre al loro lavoro così figo.

Vi parla una giovane donna che ha idee un bel po' femministe, ma che si è fermata a riflettere sulla sua scala di valori. Spero di essermi spiegata bene, per non essere fraintesa, in quanto volevo solo esprimere la mia opinione.

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  (#2)
LiborioAsahi LiborioAsahi Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 09:51 PM


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Però ecco... tutta questa volontà strenua di emancipazione, no è che a volte è portata avanti per mero principio dal sesso femminile? Io non credo che le donne in carriera sole, single a 45 anni no preferirebbero avere un uomo che le ami, da amare e magari un figlio, oltre al loro lavoro così figo.
Con sta frase, mi hai fatto godere!!!

Cmq nel caso tu divenissi una dirigente, non vedo perchè non potrebbe esser tuo marito a fare il casalingo. Io non penso avrei tanti problemi a fare una scelta del genere (poi se fosse da te, con tutto quel podere, lavorerei più di un mezzadro del basso medioevo, quindi non so quanto mi converrebbe ) anzi, se ci fosse una convenienza nell'insieme "coppia", riterrei stupido non farlo.
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  (#3)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 09:55 PM


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Con sta frase, mi hai fatto godere!!!

Cmq nel caso tu divenissi una dirigente, non vedo perchè non potrebbe esser tuo marito a fare il casalingo. Io non penso avrei tanti problemi a fare una scelta del genere (poi se fosse da te, con tutto quel podere, lavorerei più di un mezzadro del basso medioevo, quindi non so quanto mi converrebbe ) anzi, se ci fosse una convenienza nell'insieme "coppia", riterrei stupido non farlo.
Sì certo. Ovvio. Ma all'inizio ho parlato della mentalità maschile generale (che non tiene conto di casi particolari) che tendenzialmente non accetterebbe la soluzione.
E poi io ci metto anche il piglio della donna che comunque... mi sbaglierò, ma proprio VORREBBE con tutta se stessa magari avere entrambe le cose, lavoro e ruolo di madre... non so se mi spiego

Non mi è capitato poche volte di vedere coppie conviventi in cui lui anche se volenteroso non poteva minimamente accedere alla gestione della casa perché "Tanto lo fai male". Anche io ho fatto questo errore eh... diciamo che sometimes il sesso femminile da debole che era si sente il supersesso... ma noi non siamo Wonder Woman...
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  (#4)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 10:10 PM


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Però ecco... tutta questa volontà strenua di emancipazione, no è che a volte è portata avanti per mero principio dal sesso femminile? Io non credo che le donne in carriera sole, single a 45 anni no preferirebbero avere un uomo che le ami, da amare e magari un figlio, oltre al loro lavoro così figo.
Non sono del tutto d'accordo. Ci sono donne che hanno poco istinto materno, e magari non credono alle relazioni, per cui puntano tutto sul lavoro; come molti uomini del resto, completamente incapaci di fare i padri e i compagni/mariti devoti, ma attaccatissimi alla carriera...
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  (#5)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 10:14 PM


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Non sono del tutto d'accordo. Ci sono donne che hanno poco istinto materno, e magari non credono alle relazioni, per cui puntano tutto sul lavoro; come molti uomini del resto, completamente incapaci di fare i padri e i compagni/mariti devoti, ma attaccatissimi alla carriera...
Infatti Vel la mia è solo la mia opinione e per questo è del tutto parziale. Diciamo che la forchetta di possibili combinazioni è molto vasta; ho riportato la mia idea personale, in quanto negli ultimi 3 anni da pensare a me stessa e alla mia realizzazione personale ho percepito uno switch nella mia scala di valori.
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  (#6)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 10:54 PM


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ho riportato la mia idea personale, in quanto negli ultimi 3 anni da pensare a me stessa e alla mia realizzazione personale ho percepito uno switch nella mia scala di valori.
Dillo a me, che sto meditando un corposo downshift...
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  (#7)
Gianlu..... Gianlu..... Non in Linea
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Predefinito 06-07-2011, 11:39 PM


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Mi inserisco timidamente per dire una cosa. Non ho letto tutto, mi è saltata all'occhio la risposta di Janca a Veleno, e in effetti è vero, certe situazioni radicate non si cambiano in pochi anni, ma in decenni.

Tra l'altro quello che noto io nel mio piccolo è che la donna oggi si ritrova (per una fondamentale mentalità del maschio che sta iniziando ora a cambiare, mentalità forgiata dalle donne stesse, le madri super chiocce che continuerebbero ad allattare i figli maschi a trent'anni) a dover fare la casalinga e la madre come un tempo, con in più tutti gli obblighi lavorativi.

Sembra quasi che il femminismo ad oggi abbia peggiorato la qualità della vita delle donne.
Molte donne tra l'altro lavorano perché costrette, uno stipendio non basta.

Io sono felice del lavoro che faccio, ma mi lascia molto tempo libero. Se facessi un lavoro che mi tiene chiusa per 8 10 ore al giorno e per lavorare (anche facendo carriera, avendo posizione di prestigio) dovessi non riuscire a curare i miei figli, io credo che se con lo stipendio di mio marito vivessimo decorosamente io cercherei un impiego che mi occupi meno tempo. Lo so che può sembrare un passo indietro, ma ho il coraggio di dirlo. La famiglia è importante, lo sono i rapporti umani e se ci sono i mezzi (senza voler strafare ovviamente) per vivere bene, io non vedo perché dovrei ad esempio far stare mio figlio, MIO FIGLIO, che ho partorito IO, con la baby sitter perché io ho da fare la dirigente...

Non dico che la donna voglia dimenticare se stessa e annullarsi per i figli, anche perché curando se stessa insegna al figlio l'autostima. Però occorre anche una ridefinizione delle priorità in certi casi.

Ovviamente nel caso di due stipendi di moglie e marito di poco più di 1000 euro a testa, il problema non si pone. Si lavora entrambi e zitti.

Però ecco... tutta questa volontà strenua di emancipazione, no è che a volte è portata avanti per mero principio dal sesso femminile? Io non credo che le donne in carriera sole, single a 45 anni no preferirebbero avere un uomo che le ami, da amare e magari un figlio, oltre al loro lavoro così figo.

Vi parla una giovane donna che ha idee un bel po' femministe, ma che si è fermata a riflettere sulla sua scala di valori. Spero di essermi spiegata bene, per non essere fraintesa, in quanto volevo solo esprimere la mia opinione.

ti quoto acid... e poi scusate ma non è discriminazione dire che i figli piccoli hanno più bisogno di una madre presente rispetto che un padre... una donna che riveste incarichi importanti in ambiente lavorativo dovra praticamente rinunciare alla famiglia. mettere da parte la maternità per il lavoro. non mi sembra una bella cosa......

veleno ora mi diventa cosi:
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  (#8)
luis73 luis73 Non in Linea
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Predefinito 07-07-2011, 01:25 AM


Quoto anche io quello che ha detto Acid, e reputo che sia un sentimento sano e naturale, non discriminante e che mette l'accento su una assoluta superiorita', almeno in ambito di gestione dell'educazione dei figli, del sesso femminile. Penso che pero' veleno non metta l'accento su che tipo di scelta debbano fare le donne ma sulla possibilita' di farle. Intendo insomma che e' encomiabile assecondare un naturale istinto materno ma se non appartiene ad un individuo "donna" questo individuo deve avere pari chance di farcela in altri ambiti...e ad oggi ancora siamo palesemente sbilanciati a favore degli ometti!

Ultima Modifica di luis73 : 07-07-2011 01:29 AM.
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  (#9)
Gianlu..... Gianlu..... Non in Linea
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Predefinito 07-07-2011, 12:16 PM


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Originariamente inviato da luis73 Visualizza Messaggio
Quoto anche io quello che ha detto Acid, e reputo che sia un sentimento sano e naturale, non discriminante e che mette l'accento su una assoluta superiorita', almeno in ambito di gestione dell'educazione dei figli, del sesso femminile. Penso che pero' veleno non metta l'accento su che tipo di scelta debbano fare le donne ma sulla possibilita' di farle. Intendo insomma che e' encomiabile assecondare un naturale istinto materno ma se non appartiene ad un individuo "donna" questo individuo deve avere pari chance di farcela in altri ambiti...e ad oggi ancora siamo palesemente sbilanciati a favore degli ometti!
non è cosi semplice...
se ci sono meno donne a ricoprire determinati ruoli è anche perchè molte di queste scelgono la famiglia rispetto alla carriera è normale che poi le persone si fidino più di un uomo... come dire se ci sono 100 preparatori uomini e 10 donne da chi vai? io vado da un uomo perchè inconsciamente mi da più fiducia.

il discorso vale anche a viceversa. se ci fossero 100 insegnanti donne e 10 uomini vado da una donna.
è un discorso di minoranza numerica..

Ultima Modifica di Gianlu..... : 07-07-2011 12:20 PM.
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  (#10)
luis73 luis73 Non in Linea
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Predefinito 07-07-2011, 02:25 PM


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Originariamente inviato da Gianlu..... Visualizza Messaggio
non è cosi semplice...
se ci sono meno donne a ricoprire determinati ruoli è anche perchè molte di queste scelgono la famiglia rispetto alla carriera è normale che poi le persone si fidino più di un uomo... come dire se ci sono 100 preparatori uomini e 10 donne da chi vai? io vado da un uomo perchè inconsciamente mi da più fiducia.

il discorso vale anche a viceversa. se ci fossero 100 insegnanti donne e 10 uomini vado da una donna.
è un discorso di minoranza numerica..
Infatti non parlavo di percentuali di presenza, che come tu fai notare possono essere condizionate da altre variabili, quanto da pregiudizi innati che stentano a scomparire. Puo' essere vero che in certi campi la presenza femminile sia bassa per scelta delle stesse e che in certi campi possano essere piu' adatti gli uomini o le donne a seconda del lavoro, ma esiste una buona fetta di campi lavorativi "neutrali" in cui le donne stentano ad essere assunte e ad avere credibilita' a causa di preconcetti!!!
Non voglio essere frainteso:non penso che le donne siano uguali agli uomini ne tantomeno superiori in senso assoluto(credo che generalizzando siano piu' portate a certe cose e meno ad altre come del resto noi uomini). Amo la diversita' che ci distingue e che me le fa amare tanto proprio perche' diverse, ma negare che ancora, anche se in misura minore di un tempo, ci siano piu' porte chiuse alle donne mi sembra proprio negare l'evidenza.
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DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 07-07-2011, 03:49 PM


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Originariamente inviato da luis73 Visualizza Messaggio
Infatti non parlavo di percentuali di presenza, che come tu fai notare possono essere condizionate da altre variabili, quanto da pregiudizi innati che stentano a scomparire. Puo' essere vero che in certi campi la presenza femminile sia bassa per scelta delle stesse e che in certi campi possano essere piu' adatti gli uomini o le donne a seconda del lavoro, ma esiste una buona fetta di campi lavorativi "neutrali" in cui le donne stentano ad essere assunte e ad avere credibilita' a causa di preconcetti!!!
Non voglio essere frainteso:non penso che le donne siano uguali agli uomini ne tantomeno superiori in senso assoluto(credo che generalizzando siano piu' portate a certe cose e meno ad altre come del resto noi uomini). Amo la diversita' che ci distingue e che me le fa amare tanto proprio perche' diverse, ma negare che ancora, anche se in misura minore di un tempo, ci siano piu' porte chiuse alle donne mi sembra proprio negare l'evidenza.
Luis73, hai espresso perfettamente il mio parere, come Veleno, d'altra parte.

Sulla crisi della famiglia (dato incontestabile) vorrei segnalare ad Alberto86 che in passato c'erano certo meno divorzi perchè non esisteva neppure la possibilità di divorziare.
Questo però non significa che la famiglia tradizionale fosse tutta rose e fiori e marito e moglie si amassero felici e fedeli tutta la vita crescendo figli a loro volta perfettamente felici perchè perfettamente inquadrati nei loro ruoli legati al sesso.
Problemi e sofferenze di ogni tipo sia nella coppia che nei figli ci sono sempre stati anche al'interno della famiglia tradizionale, l'unica differenza a mio avviso era che era perfino proibito parlarne...e questo forse riduceva ancora di più le possibilità di trovare delle soluzioni.

E' vero, oggi molte coppie si separano, i figli ne pagano le conseguenze, ecc..,ma una volta queste persone non avrebbero avuto neanche la possibilità di rifarsi una vita, se non magari clandestinamente, magari figli non riconosciuti e tutta una serie di altre conseguenze parecchio spiacevoli (anche per gli uomini, fra l'altro)
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  (#12)
Alberto86 Alberto86 Non in Linea
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Predefinito 07-07-2011, 02:43 AM


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Sembra quasi che il femminismo ad oggi abbia peggiorato la qualità della vita delle donne.
Molte donne tra l'altro lavorano perché costrette, uno stipendio non basta.


Però ecco... tutta questa volontà strenua di emancipazione, no è che a volte è portata avanti per mero principio dal sesso femminile? Io non credo che le donne in carriera sole, single a 45 anni no preferirebbero avere un uomo che le ami, da amare e magari un figlio, oltre al loro lavoro così figo.
ho estrapolato alcune frasi del tuo discorso per me significative per dirti che in realtà il femminismo non solo sta distruggendo e distruggerà sempre più i rappporti uomo-donna e la famiglia tradizionale( tipo di famiglia che da quello che ho capito hai in mente di costruire anche tu) ma nuocerà anche alle donne che col femminismo non hanno mai avuto niente a che fare....
già i risultati disatrosi si vedono ma per il resto posso solo dire: "chi vivrà vedrà"....



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veleno ora mi diventa cosi:

lo vedo bene gli manca una vestaglia rosa e la scritta sul pancione " l'utero è mio e me lo gestisco io"..poi è perfetto!

tornado seri: veleno le tue posizioni e le tue idee, come già più volte detto, per me sono a dir poco assurde ed allucinanti: è inutile stare a dibattere su qualcosa su cui per ovvi motivi non potremmo mai trovare un minimo punto di incontro! io potrei abbatterti tutte le tue ultime tesi ma tu a tua volta rimarresti fisso sulle tue teorie femministe..che dire: contento tu!

Ultima Modifica di Alberto86 : 07-07-2011 02:49 AM.
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Veleno Veleno Non in Linea
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tornado seri: veleno le tue posizioni e le tue idee, come già più volte detto, per me sono a dir poco assurde ed allucinanti:
Beh, detto da te......lo prendo come un complimento.

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Penso che pero' veleno non metta l'accento su che tipo di scelta debbano fare le donne ma sulla possibilita' di farle. Intendo insomma che e' encomiabile assecondare un naturale istinto materno ma se non appartiene ad un individuo "donna" questo individuo deve avere pari chance di farcela in altri ambiti...e ad oggi ancora siamo palesemente sbilanciati a favore degli ometti!
Per fortuna vedo che qualcuno ancora comprende certi discorsi.
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  (#14)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Mi inserisco timidamente per dire una cosa. Non ho letto tutto, mi è saltata all'occhio la risposta di Janca a Veleno, e in effetti è vero, certe situazioni radicate non si cambiano in pochi anni, ma in decenni.

Tra l'altro quello che noto io nel mio piccolo è che la donna oggi si ritrova (per una fondamentale mentalità del maschio che sta iniziando ora a cambiare, mentalità forgiata dalle donne stesse, le madri super chiocce che continuerebbero ad allattare i figli maschi a trent'anni) a dover fare la casalinga e la madre come un tempo, con in più tutti gli obblighi lavorativi.

Sembra quasi che il femminismo ad oggi abbia peggiorato la qualità della vita delle donne.

In parte è così: sono aumentate le opportunità, ma anche le responasabilità i doveri e le aspettative.
Una donna ora spesso continua a percepire su di sè le aspettative legate del suo ruolo tradizionale (essere bella, gentile e disponibile, partorire e curare i figli, e chiunque abbia bisogno di cure),e insieme tutte quelle legate al mondo maschile (lavoro, indipendenza, autoaffermazione) e francamente non è facile.
Poi io credo ugualmente che per le donne sia molto meglio adesso, ma come in tutte le cose ci sono anche dei lati negativi.

Molte donne tra l'altro lavorano perché costrette, uno stipendio non basta.

Io sono felice del lavoro che faccio, ma mi lascia molto tempo libero. Se facessi un lavoro che mi tiene chiusa per 8 10 ore al giorno e per lavorare (anche facendo carriera, avendo posizione di prestigio) dovessi non riuscire a curare i miei figli, io credo che se con lo stipendio di mio marito vivessimo decorosamente io cercherei un impiego che mi occupi meno tempo. Lo so che può sembrare un passo indietro, ma ho il coraggio di dirlo. La famiglia è importante, lo sono i rapporti umani e se ci sono i mezzi (senza voler strafare ovviamente) per vivere bene, io non vedo perché dovrei ad esempio far stare mio figlio, MIO FIGLIO, che ho partorito IO, con la baby sitter perché io ho da fare la dirigente...

Infatti è una scelta di tante, e credo che l'avrei fatta anche io (se la pillola e i profilattici non mi avessero evitato il dilemma )
Rimane però il fatto che questa necessità di scegliere è uno svantaggio della condizione femminile.

Non dico che la donna voglia dimenticare se stessa e annullarsi per i figli, anche perché curando se stessa insegna al figlio l'autostima. Però occorre anche una ridefinizione delle priorità in certi casi.

Ovviamente nel caso di due stipendi di moglie e marito di poco più di 1000 euro a testa, il problema non si pone. Si lavora entrambi e zitti.

Esatto, e la donna si trova di solito a lavorare di più perchè spesso la cura dei figli e della casa non è equamente distribuita fra i coniugi

Però ecco... tutta questa volontà strenua di emancipazione, no è che a volte è portata avanti per mero principio dal sesso femminile? Io non credo che le donne in carriera sole, single a 45 anni no preferirebbero avere un uomo che le ami, da amare e magari un figlio, oltre al loro lavoro così figo.

Questo anche secondo me, ma torno al discorso di prima. Molti uomini di 45 anni che hanno portato avanti una bella carriera hanno anche moglie e figli, e non hanno dovuto fare una scelta fra le due cose. Per le donne invece spesso è così, per tutta una serie di fattori (anche se anche qui le eccezioni sono sempre più numerose)
C'è da dire, per essere sinceri, che i motivi di questa differenza di opportunità non sono comunque tutti attribuibili alla società in genere o a discriminazioni. Suppongo che la donna abbia un istinto materno più forte (suppongo, perchè il mio non dev'essere proprio alle stelle...) e quindi in certi casi sia lei per prima a non accontentarsi di dedicare ai figli i ritagli di tempo che avanzano dal lavoro.
Tutte le mie amiche/colleghe che devono conciliare la maternità con un lavoro a tempo pieno, e sono la maggior parte, devono fare i conti con un continuo senso di colpa per la paura di non dedicarsi abbastanza ai figli.
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