FitUncensored Forum - Yashiro

Anche questa volta sono a raccontare la mia esperienza di gara.
Inizia tutto venerdì mattina, parto con bomberfede ed il mio doblò carico di doni (ah no, quella è un'altra storia) carico di materiale per piazzare il primo stand della mia linea di prodotti. Lo seguirà mio fratello il sabato, ma il trasporto lo faccio io.
Arriviamo a mezzogiorno e mezzo, giusto in tempo per seguire Drew e Simili23 nel loro debutto geared in FIPL; è stato anche il nostro di debutto come squadra e come assistenti, senza dubbio un'emozione e una tensione snervanti e intensissime! Mi sono sentito quasi un genitore in quei frangenti! :D Ottime prove di Simili che continua piano piano a scoprire il suo potenziale, meno fortunato Drew che come in allenamento ha avuto delle diatribe col maledetto corpetto e questo gli ha compromesso non tanto la prestazione quanto autostima e concentrazione, costandogli un fuorigara.
A sera inoltrata lasciamo il palazzetto, torniamo in hotel e dopo una rapida cena tutti a dormire, distrutti. Per stare basso col peso (per avere vantaggio a Wilks, per rientrare in categoria non avevo problemi) ho fatto diversi giorni a 6 litri d'acqua al giorno, il venerdì ho calato i liquidi da metà pomeriggio pur sudando moltissimo e la cena è stata una fiorentina da 3 etti circa, poi stop.
Il sabato colazione frugale e liquidi al minimo, alle 11 la pesata dice 88.1Kg - ottimo direi. Dichiaro come entrate 270-170-270. La forma non sembra malvagia, mangio qualcosa di leggero per tenermi carico e bevo molto. Nel frattempo iniziano i preparativi per il banchetto, arriva mio fratello accompagnato da mamma e sorella nello stesso istante in cui vedo Acid Angel e Lorenzo, che saluto con un cenno e dibattuto decido di andare prima dalla famiglia che sta scarrozzando materiale per lavoro :)
Dopo aver salutato tutti e ritrovato anche IronPaolo inizio il riscaldamento, unitamente al progetto BANG! mi faccio digitalizzare alcune alzate di riscaldamento. Non sembra andare male, anche se mi sento un po’ "smorto", come se faticassi ad ingranare. Lo spettro dell'ultima gara comincia a turbarmi la coscienza, sento lo scorrere del tempo vagamente distorto e mi sento quasi astratto dalla realtà circostante, come se gli eventi mi sfuggissero di mano e io fossi troppo lento per percepirli.
Metto il corpetto, che è un po’ meno stretto del previsto, completo l'ultima di riscaldamento e tutto appare filare liscio, anche se l'ho portata a termine troppo presto. Inizia il mio gruppo, mi sento quasi raffreddato.
Drew mi fascia, tutti i miei compagni di squadra si prodigano per non farmi mancare niente, sono chiamato in pedana.
Si comincia! Eppure non riesco a far entrare la testa nella gara… mi sento quasi stordito. 270Kg, esco dai ganci, affondo, spingo…incertezza in spinta, ma chiusi abbastanza veloci. Meno di quanto credessi però, questo forse mi spaesa un po’.
Fuori dalla pedana chiedo un parere a Paolo e mi fa un cazziatone ;) meritatissimo; ha capito che il mio problema è di testa, lo sa lui e lo so io e tutto sta nel sbloccare questa cosa. Andiamo coi 285.
Prossima mia chiamata: entro in pedana, uscire dai ganci è difficile perché anche a casa mi sento poco stabile nel fare i passi così li faccio corti. Troppo, in discesa i dischi di destra cozzano contro il rack stesso ed il bilanciere ruota ad elica: in piena buca perdo coordinazione e gli spotter mi salvano da una brutta fine.
Esco, tutta la squadra fa l'impossibile per motivarmi e darmi carica, devo tirar fuori i giri dal motore! Ma è come se fossi in stato catatonico, il corpo ce la fa ma la testa non si accende. Penso a qualsiasi cosa possa motivarmi, ma sembra che niente mi schiodi abbastanza da sentite l'adrenalina spingere.
Terza prova di squat: stesso peso, 285Kg. Entro, li stacco e mi sposto per bene. Vado ad affondare, ma l'errore è dei più banali e deprimenti… mi siedo indietro e fletto la schiena, perdo ogni possibilità di caricare fasce o corpetti e non risalgo. Per la seconda volta di fila l'assistenza evita il patatrac.
Esco, deluso e incazzato come una biscia, e tiro un pugno al muro ma dovrei tirarlo a me. Va bene, trattengo il nodo alla gola e passo alla panca.
Il riscaldamento va bene, la maglia da gara è diventata oltremodo larga ma dovrebbe bastare allo scopo.
Prima prova, 170Kg: entro motivato, ascolto i consigli di chi mi sta vicino, mi piazzo rigido e compatto. Stacco, posizione…. discesa al petto ottima, fermo ok, "PRESS!" e spingo! Sale fino a metà corsa, ma si ferma lì e rimango 2-3 secondi a battagliare senza risultato. Avevo l'impressione che un braccio si fosse spostato e l'altro no, diamo una raddrizzata alla maglia mentre aspetto il mio turno.
Nel frattempo vedo molti altri avversari battagliare con la panca: la gara può riaprirsi da un momento all'altro nel geared perché finché la valida non è portata a casa può succedere di tutto.
Seconda prova, lasciamo il peso invariato: entro, compattissimo mi piazzo, stacco, fermo, "PRESS!" spingo…. niente, meno di prima. O è la maglia o sono io. Non mi sento come prima nello squat, mi sentivo abbastanza sereno eppure ero a serio rischio fuori gara ora. L'entrata non si può abbassare, non ho chances: la prossima deve andare.
Bomberfede continua a dirmi di essere esplosivo, persino l'arbitro Formicola mi prende in disparte e mi intima "dal petto, con la maglia, devi partire come un colpo di pistola. A tutto gas, da subito!".
Quando mi dicono "spingi" penso sempre di metterci tutto l'impegno possibile, ma con la maglia non è come con il raw: qui ho pagato la poca pratica con questa attrezzatura. Con la panca geared è indispensabile l'esplosività, generare la massima forza nel minimo tempo perché devi imprimere massima accelerazione per saltare il "punto morto", che con questa maglia larga è molto basso.
Ultima possibilità per dimostrare a me stesso che non è ancora finita, che non è ancora ora di cadere: non andrò a casa. NON QUESTA VOLTA.
Mi piazzo in panca, Carniel stacca il bilanciere al mio comando, lo stringo con forza e lui lascia la presa, sento il via dell'arbitro ma aspetto qualche secondo…. abbasso allargando più che posso, tocco deciso ed al "Press!" decido di dare fuoco alle polveri! E' una sensazione che non ho mai riprodotto in allenamento, non per mancanza di volontà ma perché non mi ero mai focalizzato sul dettaglio. Non forza generata lenta e costante, ma una cannonata istantanea. In un'alzata raw non sarebbe servita, il peso con la sua inerzia non avrebbe accelerato dal petto, ma con la maglia cambia tutto! RInghio ed esplodo, il bilanciere sale e rallenta ma stavolta è moolto alto! Ora lo posso chiudere, adesso è il momento della grinta! Blocco i gomiti ed è sopra di me, sento il tifo della squadra e dei miei amici e non sento il comando "giù" dell'arbitro, nel dubbio rimango qualche secondo che mi sembra infinito in aria. Dopo un tempo che sembra interminabile vedo Carniel che si avvicina per prendere il bilanciere e "suppongo" di poter riappoggiare. Mi metto subito seduto per vedere le luci: 2 bianche ed un rosso! Sono ancora in gara! Per un soffio, ma la battaglia non è ancora finita! E' vero, mi è andata bene per un pelo… ma per un pelo potevo anche fallire. E così non è stato. Vado nel backstage e mi tolgo la maglia come fosse una T-shirt, tanto per dare idea della misura.
Questa piccola vittoria, dopo la sconfitta dello squat, mi ha rincuorato: ora è momento dello stacco! Sento la benzina calare, ma questa volta non finirà come a Senigallia… nel geared ho espresso buoni numeri a Ferrara, è il momento di mettermi alla prova e dimostrare a me stesso che non è stata una fortunata coincidenza.
Riscaldamento, incastro buono anche se un po’ di vertigini iniziavo ad averne… decido di tamponare con un po’ di caffeina e bevendo acqua, non c'è tempo per cibi da digerire.
Metto il velocity, è un po’ più largo di allora ma per fortuna il fattore decisivo, cioè le bretelle, sono strettissime e questo mi rincuora maggiormente. In riscaldamento tiro 250 con facilità, si va in pista!
Ora la testa è a pieni giri: non capisco perché non sono riuscito prima ad avere questa forza interiore, ma fatto sta che l'ho tenuta tutta alla fine e ora ne ho da buttare! Prima entrata a 270, mi tirano a fatica su le bretelle, entro e mi piazzo al bilanciere come ho imparato a fare mille e mille volte. Aggancio la destra, la sinistra, aria, schiaccio il corpetto che mi fa un male indicibile ma paradossalmente il dolore acuto alza i giri motore sul livello rosso…. una tirata unica, nemmeno sentiti! Prova valida, mi giro ed uscendo vado a sganciare la cintura…. salvo accorgermi che non era chiusa! Ho tirato 270 con la cintura aperta e non l'ho nemmeno sentita!
Questo mi galvanizza ancora di più, mi sento una bestia e non mi capacito di come possa esser cambiato il mio approccio dallo squat allo stacco… ma non è il momento di pensarci. La mia squadra mi vede, percepisce questa cosa e fomenta la mia carica.
Seconda prova a 285Kg, stavolta la cintura la chiudo :D mi attacco, aria e su!! Velocissimi, sento le mani oltremodo salde al bilanciere. Prova valida, sto recuperando terreno! Una gara in cui ormai sembrava finita è tornata potenzialmente da podio.
E' il momento di decidere per la terza prova, la mia squadra è certa che 10 kg in più ci sono. Ma 295 sono a soli 5Kg dal mio sogno… potrei non farli 295, e se invece li facessi? Sarei contento o mi maledirei per non aver provato quei 5kg in più che segnano il confine tra due mondi? Ovviamente la seconda, e sono lieto di scoprire che tutti, la mia squadra ed IronPaolo compresi la pensano come me.
Si va per i 300!
Attendo trepidante il mio turno, con fiumi di adrenalina. Stavolta ci credo davvero, li sento miei e per la prima volta in vita mia afferrerò un oggetto tanto pesante. Sarà una guerra, ma ho armi per combattere e cadrò solo dopo averle scaricate tutte.
Finalmente, dopo aver atteso che l'assistenza preparasse e lucidasse il bilanciere, gli corro incontro. C'è solo quell'oggetto oblungo davanti a me… Mi aggancio, aria, incastro… finalmente non sto pensando a quanto pesa o altre cazzate che disturbino la mia testa, sono io, le mie mani su una sbarra e un'incognita.
Via!
La partenza è pesante ma non mi demoralizza, è come mi aspettavo: alzo ancora di più il gas e sento che continua a muoversi mentre io non cedo di un millimetro! Sale sale…. al ginocchio rallenta, me l'aspettavo. Ora è il momento della verità, fuoco!! Ci metto tutto quello che riesco a raccattare da ogni fibra del mio corpo, il tempo si dilata e posso sentire le mani saldate al bilanciere, nessuna incertezza…. ma è finita la risalita. E' il punto morto, insisto ancora di più e si muove qualche millimetro, spingo avanti le anche ma non c'è verso di proseguire… non voglio mollare. insisto, non sento cedimento di sorta: in quei pochi decimi di secondo ho il tempo di valutare le mie energie, faccio una stima e capisco di avere ancora moltissimo da spendere, ma realizzo anche di essere al limite fisico attuale per la forza concentrica. Non mi era mai successo, ma è una sensazione chiara: puoi restare così per un sacco di tempo, ma non andrai oltre ed è una certezza.
Felice e soddisfatto di questa considerazione, rimando in posizione forse un secondo che sembrano minuti e decido di aprire le mani; orgoglioso di essere riuscito a spingermi fino al mio limite ascolto il tonfo sordo del bilanciere e per la prima volta do le spalle ad un'alzata fallita con il sorriso sulle labbra.
La mia squadra esulta, il pubblico grida ed applaude perché forse ha compreso quello che ho pensato anch'io. Oltre non si poteva andare, ma ho sfiorato il limite.

Mi tolgo l'attrezzatura e mi sento sollevato, soddisfatto. Non ho la minima idea di come sia messo in classifica né di cosa abbiano fatto gli altri, anche se ho visto prestazioni paurose. Alla fine il verdetto mi attribuisce una medaglia d'argento che dovrebbe essere (moralmente) una media tra una d'oro per lo stacco, una di legno per la panca ed una di m€rd@ per lo squat :D Ma è andata così.

Colgo l'occasione per ringraziare tutta la neonata RageLift Veneto, la Federazione che mi ha sempre supportato sia personalmente che per l'azienda, tutti gli amici e la famiglia che mi hanno assistito, Paolo Evangelista che mi ha spronato e confortato come sempre e tutti gli atleti che hanno dato vita ad una battaglia senza esclusione di colpi.
Ora vedremo di sistemare la testa, per non farmi trovare impreparato la prossima volta ;)