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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.

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Big Biceps Big Biceps Non in Linea
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Predefinito 06-07-2010, 07:08 PM

quali cause comporta un ciclo di anabolizzanti?


ecco purtroppo il primo non specifica per quanto tempo i soggetti abbiano assunto aas... il secondo è il resoconto di vari studi (con le relative fonti)

Gli atleti che fanno uso di anabolizzanti per aumentare la muscolatura risentono degli effetti collaterali sulla struttura cardiaca per molti anni dopo la sospensione dei farmaci: è questo il risultato di uno studio compiuto all’Università di Saarland (Germania), pubblicato sulle pagine della rivista Heart.
Gli steroidi anabolici (o anabolizzanti) sono derivati sintetici del testosterone, l’ormone maschile responsabile dello sviluppo dei tessuti del maschio, durante l'adolescenza e l'età adulta. Vengono usati dai professionisti di molte discipline, dai frequentatori di palestre di culturismo e body building e da molti amatori, per aumentare le performance sportive. Infatti queste sostanze sono in grado di incrementare la massa muscolare, la forza e la capacità di sostenere sforzi intensi e di lunga durata. Così come riescono ad agire sui muscoli scheletrici riescono a farlo anche su quelli cardiaci provocando un’ipertrofia del cuore. Se è normale che dopo qualche settimana di allenamento sportivo si produca una dilatazione del ventricolo sinistro (cosa che scompare dopo qualche settimana dalla cessazione dell’esercizio), l’ipertrofia cardiaca dovuta all’uso di anabolizzanti comporta delle alterazioni nella funzionalità del cuore ed è associata a fibrillazione atriale, aritmie ventricolari e in alcuni casi a morte cardiaca improvvisa. Lo scopo dello studio era quello di valutare la reversibilità degli effetti cardiovascolari dovuti agli steroidi dopo l’avvenuta sospensione del loro uso da parte di un gruppo di atleti. Per questo sono stati presi in considerazione 32 bodybuilders, 15 dei quali avevano smesso si usare anabolizzanti da almeno un anno mentre i restanti 17 ne facevano ancora uso. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a ecocardiografia e misurazione della pressione sanguigna sia a riposo che durante l’allenamento. Ne è emerso così che la pressione sanguigna era più alta nel gruppo di atleti che continuava a farne uso rispetto a quello in cui gli atleti avevano smesso. Quanto alla massa cardiaca non sono emerse particolari differenze tra i due gruppi: entrambi mostravano un’ipertrofia ventricolare sinistra con segni di diminuzione della funzionalità diastolica. Questo porta alla conclusione che anche diversi anni dopo la sospensione, gli atleti che hanno fatto uso di anabolizzanti si portano dietro pericolose conseguenze per la salute del cuore.



L'utilizzo dopante dei AAS rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare (Wilson 1988) e diversi sono gli Autori che hanno studiato le patologie cardiovascolari associate all'utilizzo di AAS da parte degli atleti:


Secondo Melchert et al. (1995) la patogenesi delle malattie cardiovascolari negli utilizzatori di AAS può essere sintetizzata dai i seguenti meccanismi d'azione:
1. Cambiamenti aterogenici delle lipoproteine;
2. Trombogenicità da aumentata aggregazione piastrinica;
3. Predisposizione al vasospasmo;
4. Cardiotossicità diretta. E' ben noto come 6 settimane di moderato allenamento di endurance determinano un' ipertrofia e dilatazione del ventricolo sinistro, questi benefici cambiamenti esercizi-indotti scompaiono dopo 3 settimane dalla cessazione dell'attività fisica allenante (Shapiro & Smith 1983, Wight & Salem 1995). È quindi fisiologico ed efficace in termini di performance agonistica l'ipertrofia ventricolare sinistra del +45% nell'atleta rispetto al soggetto sedentario (Maron 1986), e la corrispettiva normale funzionalità diastolica (Finkelhor et al. 1986, Lewis et al. 1992, Yeater et al. 1996), in contrasto alle ipertrofie ventricolari sinistre patologiche quali ad esempio quelle indotte dall'ipertensione arteriosa.
L'isolata assunzione di AAS non determina l'incremento dei valori della pressione arteriosa sistemica, evento che si verifica invece dopo un loro utilizzo cronico (Palatini et al. 1996).
L'ipertrofia cardiaca indotta dai AAS sembrerebbe essere per qualche Autore generata da un effetto diretto su recettori androgeni cardiaci (Krieg et al. 1978), la presenza di tali recettori nelle cellule cardiache umane è stata documentata da Marsh et al. (1998); gli effetti "cardiotossici" degli AAS sono direttamente proporzionali alle dosi e tempi di utilizzazione (Melchert et al. 1992). L'ipertrofia cardiaca comporta un alterata compliance della pompa cardiovascolare ed è associata a fibrillazione atriale, aritmie ventricolari e morte cardiaca improvvisa. L'aspetto autoptico/istopatologico dell'ipertrofia cardiaca indotta dagli aas risulta essere simile al quadro della cardiomiopatia dilatativa (Ferrera et al. 1997) con presenza di fenomeni di fibrosi ed infiammazione (Kennedy & Lawrence 1993, Nieminen et al. 1996).
Gli effetti cardiotossici indiretti si esplicano anche con il dismetabolismo lipoproteico e l'aterogenicità (Alén & Rahkila 1984) dei AAS. Negli utilizzatori di aas si verifica una riduzione del 40-70% dei valori del HDL (la frazione buona del colesterolo), con un incremento del +40% di LDL (Webb et al. 1984, Alén et al. 1985). Tale alterazione dell'assetto lipoproteico è la base dei processi di aterogenesi e la manifestazione di morte prematura in giovani atleti che utilizzano aas (Haffner et al. 1983, Alén & Rahkila 1984, Webb et al. 1984, Glazer 1991, Mewis et al. 1996).
Nello studio epidemiologico di Pärssinen et al. (2000) possiamo leggere come i powerlifters agonisti (dediti al doping) abbiano un maggior rischio di morte prematura 4.6 volte superiore rispetto alla popolazione normale. I meccanismi fisiopatologici degli eventi cardiovascolari nei soggetti che utilizzano aas sembrano quindi essere un insieme di concause: ipertrofia/insufficienza cardiaca, fibrosi/infiammazione che favoriscono la trombogenesi e una prematura aterosclerosi (Shozawa et al. 1982, Ferenchick 1990, Ferenchick et al. 1992b, Kennedy & Lawrence 1993, Nieminen et al. 1996).


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dean1 dean1 Non in Linea
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Predefinito 06-07-2010, 07:14 PM


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Originariamente inviato da Big Biceps Visualizza Messaggio
ecco purtroppo il primo non specifica per quanto tempo i soggetti abbiano assunto aas... il secondo è il resoconto di vari studi (con le relative fonti)

Gli atleti che fanno uso di anabolizzanti per aumentare la muscolatura risentono degli effetti collaterali sulla struttura cardiaca per molti anni dopo la sospensione dei farmaci: è questo il risultato di uno studio compiuto all’Università di Saarland (Germania), pubblicato sulle pagine della rivista Heart.
Gli steroidi anabolici (o anabolizzanti) sono derivati sintetici del testosterone, l’ormone maschile responsabile dello sviluppo dei tessuti del maschio, durante l'adolescenza e l'età adulta. Vengono usati dai professionisti di molte discipline, dai frequentatori di palestre di culturismo e body building e da molti amatori, per aumentare le performance sportive. Infatti queste sostanze sono in grado di incrementare la massa muscolare, la forza e la capacità di sostenere sforzi intensi e di lunga durata. Così come riescono ad agire sui muscoli scheletrici riescono a farlo anche su quelli cardiaci provocando un’ipertrofia del cuore. Se è normale che dopo qualche settimana di allenamento sportivo si produca una dilatazione del ventricolo sinistro (cosa che scompare dopo qualche settimana dalla cessazione dell’esercizio), l’ipertrofia cardiaca dovuta all’uso di anabolizzanti comporta delle alterazioni nella funzionalità del cuore ed è associata a fibrillazione atriale, aritmie ventricolari e in alcuni casi a morte cardiaca improvvisa. Lo scopo dello studio era quello di valutare la reversibilità degli effetti cardiovascolari dovuti agli steroidi dopo l’avvenuta sospensione del loro uso da parte di un gruppo di atleti. Per questo sono stati presi in considerazione 32 bodybuilders, 15 dei quali avevano smesso si usare anabolizzanti da almeno un anno mentre i restanti 17 ne facevano ancora uso. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a ecocardiografia e misurazione della pressione sanguigna sia a riposo che durante l’allenamento. Ne è emerso così che la pressione sanguigna era più alta nel gruppo di atleti che continuava a farne uso rispetto a quello in cui gli atleti avevano smesso. Quanto alla massa cardiaca non sono emerse particolari differenze tra i due gruppi: entrambi mostravano un’ipertrofia ventricolare sinistra con segni di diminuzione della funzionalità diastolica. Questo porta alla conclusione che anche diversi anni dopo la sospensione, gli atleti che hanno fatto uso di anabolizzanti si portano dietro pericolose conseguenze per la salute del cuore.



L'utilizzo dopante dei AAS rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare (Wilson 1988) e diversi sono gli Autori che hanno studiato le patologie cardiovascolari associate all'utilizzo di AAS da parte degli atleti:


Secondo Melchert et al. (1995) la patogenesi delle malattie cardiovascolari negli utilizzatori di AAS può essere sintetizzata dai i seguenti meccanismi d'azione:
1. Cambiamenti aterogenici delle lipoproteine;
2. Trombogenicità da aumentata aggregazione piastrinica;
3. Predisposizione al vasospasmo;
4. Cardiotossicità diretta. E' ben noto come 6 settimane di moderato allenamento di endurance determinano un' ipertrofia e dilatazione del ventricolo sinistro, questi benefici cambiamenti esercizi-indotti scompaiono dopo 3 settimane dalla cessazione dell'attività fisica allenante (Shapiro & Smith 1983, Wight & Salem 1995). È quindi fisiologico ed efficace in termini di performance agonistica l'ipertrofia ventricolare sinistra del +45% nell'atleta rispetto al soggetto sedentario (Maron 1986), e la corrispettiva normale funzionalità diastolica (Finkelhor et al. 1986, Lewis et al. 1992, Yeater et al. 1996), in contrasto alle ipertrofie ventricolari sinistre patologiche quali ad esempio quelle indotte dall'ipertensione arteriosa.
L'isolata assunzione di AAS non determina l'incremento dei valori della pressione arteriosa sistemica, evento che si verifica invece dopo un loro utilizzo cronico (Palatini et al. 1996).
L'ipertrofia cardiaca indotta dai AAS sembrerebbe essere per qualche Autore generata da un effetto diretto su recettori androgeni cardiaci (Krieg et al. 1978), la presenza di tali recettori nelle cellule cardiache umane è stata documentata da Marsh et al. (1998); gli effetti "cardiotossici" degli AAS sono direttamente proporzionali alle dosi e tempi di utilizzazione (Melchert et al. 1992). L'ipertrofia cardiaca comporta un alterata compliance della pompa cardiovascolare ed è associata a fibrillazione atriale, aritmie ventricolari e morte cardiaca improvvisa. L'aspetto autoptico/istopatologico dell'ipertrofia cardiaca indotta dagli aas risulta essere simile al quadro della cardiomiopatia dilatativa (Ferrera et al. 1997) con presenza di fenomeni di fibrosi ed infiammazione (Kennedy & Lawrence 1993, Nieminen et al. 1996).
Gli effetti cardiotossici indiretti si esplicano anche con il dismetabolismo lipoproteico e l'aterogenicità (Alén & Rahkila 1984) dei AAS. Negli utilizzatori di aas si verifica una riduzione del 40-70% dei valori del HDL (la frazione buona del colesterolo), con un incremento del +40% di LDL (Webb et al. 1984, Alén et al. 1985). Tale alterazione dell'assetto lipoproteico è la base dei processi di aterogenesi e la manifestazione di morte prematura in giovani atleti che utilizzano aas (Haffner et al. 1983, Alén & Rahkila 1984, Webb et al. 1984, Glazer 1991, Mewis et al. 1996).
Nello studio epidemiologico di Pärssinen et al. (2000) possiamo leggere come i powerlifters agonisti (dediti al doping) abbiano un maggior rischio di morte prematura 4.6 volte superiore rispetto alla popolazione normale. I meccanismi fisiopatologici degli eventi cardiovascolari nei soggetti che utilizzano aas sembrano quindi essere un insieme di concause: ipertrofia/insufficienza cardiaca, fibrosi/infiammazione che favoriscono la trombogenesi e una prematura aterosclerosi (Shozawa et al. 1982, Ferenchick 1990, Ferenchick et al. 1992b, Kennedy & Lawrence 1993, Nieminen et al. 1996).

Big Biceps, non dovevi postare l'evidenza..almeno non prima che sia mammolino, sia il Cardiologo del teenager avessero risposto alle mie semplici domande... comunque, ormai lo hai fatto...ma tanto vedrai che sranno capaci di negare anche l'evidenza...
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dean1 dean1 Non in Linea
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Predefinito 06-07-2010, 07:16 PM


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Big Biceps, non dovevi postare l'evidenza..almeno non prima che sia mammolino, sia il Cardiologo del teenager avessero risposto alle mie semplici domande... comunque, ormai lo hai fatto...ma tanto vedrai che sranno capaci di negare anche l'evidenza...

ERRATA CORRIGE: Ho scritto per errore mammolino, mi scuso, intendevo Mimmolino.
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Mimmolino Mimmolino Non in Linea
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Predefinito 06-07-2010, 08:45 PM


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ERRATA CORRIGE: Ho scritto per errore mammolino, mi scuso, intendevo Mimmolino.
Ha fatto bene a rispondere il nostro amico, perchè io non ti avrei mai risposto, semplicemente non mi và di riportare articoli presi in rete. Patranno anche essere veritieri gli studi ma la casistica non riporta tutti questi decessi di morti premature dovute all'uso improprio di aas.
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IronPaolo IronPaolo Non in Linea
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Località: Arezzo
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Predefinito 06-07-2010, 09:15 PM


Insisto: la discussione si è arenata.

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Potranno anche essere veritieri gli studi ma la casistica non riporta tutti questi decessi di morti premature dovute all'uso improprio di aas.
Mi permetto di dirti questo: tu, per quanto di sicuro non ti doperai, ti sei convinto che le bombe non facciano male, che esista un uso e un abuso. Nulla ti muoverà da questa tua posizione. Non è una critica, è solo che è così. Il problema è che leggerai e ti informerai cercando solo conferme a questa tua posizione, filtrando le informazioni. Anche questa, non è una critica, però così facendo seguirai un criterio di scelta sbagliato perchè polarizzato. Come quelli che ritengono le bombe assolutamente pericolose

Ho riletto una cosa che ho scritto tempo fa, è il mio punto di vista, nulla di più. Però ancora mi ci rispecchio e dato che 600 pagine di roba sugli steroidi l'ho letta, magari a qualcuno serve e forse può anche essere interessante. Sarei contento se tu la leggessi. Io mi sono approcciato al problema con la mente quanto più possibile neutra. E' stato interessante e anche sconvolgente.

Chemical Muscle Enhancement - Uso o abuso?

Alla fine la mia opinione è molto semplice, per chi non vuole sciropparsi il tutto: vogliono farci credere che sia possibile usare le bombe in sicurezza, perchè vogliono farci spendere. Non frega un cazzo a nessuno se stiamo male o bene, solo basta spendere. E a me non mi va di alimentare con il mio assetto ormonale un business, essere parte come un coglione di un gioco in cui io penso di vincere ma in realtà a vincere sono sempre i soliti.

riporto il link perchè la discussione fu chiusa, chi legge può darmi un feedback, se vuole.

Ultima Modifica di IronPaolo : 06-07-2010 09:22 PM.
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Mimmolino Mimmolino Non in Linea
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Data registrazione: Jul 2008
Età: 40
Invia un messaggio via MSN a Mimmolino
Predefinito 06-07-2010, 10:48 PM


Chemical Muscle Enhancement - Uso o abuso?

Io ero in procinto di leggere "Come costruire la bestia perfetta"
Leggerò anche questo link, di sicuro scruterò qualcosa di interessante.
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