andrea77 |
05-09-2013 09:05 AM |
Allora ragazzi, ho verificato che l'assunzione regolare di carboidrati per mantenere la glicemia costante senza sbalzi elimina l'ansia, e non solo quella da metabolismo ma anche quella da pensieri, confermando ciò che già pensavo ovvero che non sono i pensieri ad indurre l'ansia ma è l'ansia ad indurre i pensieri e la risposta ormonale ad essi. Ho provato ad usare una miscela equa tra frumina, fecola, e maizena, con un pò di crusca (per rallentare l'assorbimento dei carbo) e un pò di orzo solubile e farina di mandorle (per il gusto e come protettore gastrico), sciolti in succo di frutta di mela e banana; ho eliminato il succo di riso e soia avendo verificato come sia superfluo (oltrechè costoso e di breve scadenza) dato che a differenza della farina, l'amido si scioglie benissimo anche in una quantità ridotta di liquido. Ho verificato poi che questi amidi puri sono molto più digeribili della farina, non danno problemi gastrici e intestinali che invece la farina mi dava. Inoltre hanno anche un gusto più accettabile, a differenza della farina, e soprattutto vanno giù lisci dato che come ho detto si sciolgono benissimo nel liquido (e non sporcano neanche il bicchiere come invece fa la farina). E' comodo anche da mettere in bottiglia, mentre la farina fa i grumi. Li sorseggio pian piano, per dar modo agli enzimi della saliva di agire anzichè buttare giù tutto d'un fiato. Una quantità di circa 70 grammi di polveri in un bicchiere di succo di frutta mi da un effetto ansiolitico di circa due ore, ma ho verificato come tuttavia in mezzo, cioè dopo circa un ora (presumo quando cioè lo stomaco si è svuotato) compaia fame senza che compaia anche ansia ipoglicemica, verificando quindi che tale pratica ha forse un effetto anabolizzante, quindi quando mi viene questa fame intermedia mangio qualcosa di proteico (ma poco dato che le proteine superflue inducono cortisolo per la loro distruzione) e grasso, tipo un uovo o un tost o del burro di arachidi. Poi quando sento l'ansia tornare, di nuovo assumo il miscuglio di amidi sciolti in liquido, e via così. Cadenzo ciò nella giornata in relazione ai due pasti principali, in modo da farli coincidere un ora dopo l'assunzione di una dose del miscuglio, ovvero questa pratica non è sostitutiva di essi, ma essi restano immutati, ed ho con sorpresa notato che l'appetito pasturale non è assolutamente diminuito da questa pratica, ma anzi aumentato! Nei due pasti bisogna fare attenzione che non siano troppo grassi ciascuno, perchè prolungando la digestione si sposterebbe troppo in là la successiva assunzione del miscuglio restando carenti di glicemia per un certo tempo; ho commesso una volta questo errore, con conseguente crisi d'ansia ipoglicemica. Volevo anche precisare che non uso latte in quanto alimento quantomai deleterio in questo contesto dato il suo indice insulinico alto a fronte di indice glicemico basso (il peggio del peggio quindi, unitamente al suo contenuto di grassi e proteine). Qualcun altro ha esperienze analoghe e consigli?
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