FitUncensored Forum

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alberto.m 05-02-2013 11:45 AM

Weightlifting Wannabe
 
Ciao a tutti,

Sono Alberto, inizio questo diario di allenamento per condividere la mia avventura nel mondo della pesistica olimpica, per cercare di fornire un piccolo contributo a chi si allena seriamente nel mondo del sovraccarico e soprattutto sfruttare (;)) la vostra esperienza e i vostri consigli su un argomento che mi vede quasi digiuno.

anni: 26
altezza: 185 cm
peso: 81 kg
squat: 125 kg
stacco: 130 kg
panca: 95 kg

Brevemente la mia storia.
Inizio a praticare powerlifting circa 2 anni fa (dopo molto tempo gettato dietro ai pesi con poca cognizione). La grande fortuna è stata quella di trovare un coach serio e capace, atleta del Forma Club di Monza, ex agonista e tutt'ora allenato da Franco Sala. Il grande merito che gli riconosco è stato quello di introdurmi a concetti come metodo distribuito, capacità di carico e schema motorio. Nel farmi capire che i pesi salgono solo se fatti in modo tecnicamente impeccabile e che mai si deve sacrificare la forma sotto lo stress derivato dal volume (variabile da lui preferita) o dall'intensità.
Mi ha insegnato a fare lo squat e lo stacco guardando e studiando i pesisti olimpici, i libri di Medvedyev,Zatsiorsky e Verkhoshansky. Un modo di fare powerlifting sicuramente poco americano (parlo di squat con la barra alta e stacco convenzionale tecnico con percentuali di lavoro non oltre l'80%), quello alla ricerca della verticalità, dell'iperestensione estrema e della spinta di gambe con minimo coinvolgimento della schiena, per dirla all'inglese quad-dom piuttosto che hip-dom. Lavoro per flessibilità a tonnellate.

Da qui la mia passione crescente per la pesistica olimpica, passione per lo schema motorio complesso, per l'evento più che per il carico spostato. Sono un pagano adoratore della tecnica.
Dopo un paio di mesi di scrupolosa ricerca (sia interiore che della struttura attrezzata) e dopo aver frequentato il seminario sul WL dell'Accademia Italiana della Forza, la bomba è esplosa e ho deciso di gettarmi in tarda età in questa avventura.

Poniamo gli obiettivi:

Imparare i movimenti della pesistica olimpica, lo strappo e slancio. Saperli fare, non mediocremente, non benino, saperli fare alla grande, in modo perfetto.
Aumentare i kg di gambe.



Grazie a tutti dell'attenzione

milo 05-02-2013 11:53 AM

Ciao Alberto e benvenuto.

Condivido con te la passione per la pesistica olimpica e spero di avere un confronto continuativo, trovare persone che praticano alzate olimpiche e che si mettono in discussione in rete è un fatto più raro che eccezionale.

Buon diario! :)

Steo 05-02-2013 12:25 PM

Questo sì che è un tuffo nel passato... Buona fortuna per la nuova avventura

PrisonBreak 05-02-2013 12:39 PM

Ciao Alberto,
fa piacere vedere il numero degli utenti del forum che praticano gli OLs aumentare. Anche io sono appassionato di pesistica, anche se ho iniziato da poco e totalmente da autodidatta, quindi seguirò il tuo diario con grande attenzione!

Buon diario! :)

alberto.m 05-02-2013 12:45 PM

Prison e Milo, non vi nascondo che attendevo con ansia un vostro riscontro, l'unico motivo per cui ho deciso di aprire il 3d su questo forum è la presenza di persone come voi. Vi seguo in modo silente da parecchio tempo.

alberto.m 05-02-2013 12:57 PM

Quote:

Originariamente inviato da Steo (Scrivi 400153)
Questo sì che è un tuffo nel passato... Buona fortuna per la nuova avventura


tieni gli occhi aperti, non sia mai che impari qualcosa. :cool:

Doc 05-02-2013 03:09 PM

Buon diario!
... io di weightlifting non ne capisco nulla, ma mi affascina, seguirò con interesse il tuo diario come seguo in silenzio quello di Milo.

alberto.m 05-02-2013 03:49 PM

Vi ho omesso una cosa per me basilare, sono seguito da un allenatore fisso e un secondo tecnico che ogni tanto mi getta un'occhiata, è una condizione senza la quale non avrei iniziato il discorso pesistica (sia perchè arrivo da un passato dove il PL mi è stato insegnato, sia perchè non mi reputo atleticamente così sveglio da imparare da solo a 26 anni il WL).



Al momento gli allenamenti sono strutturati a discrezione dell'allenatore, constatata una buona flessibilità mi lascia fare il lavoro di riscaldamento senza dirmi nulla di particolare.
Ci metto circa 25 minuti prima di toccare il bilanciere, 10 minuti di bike e 15 di riscaldamento generale che comprende stretching dinamico e movimenti di accosciata a vuoto con fermo nella buca, qualche hip-opener come la russian baby-maker (interessante stretch) e mobilità tibio tarsica.

La mia frequenza: 4 volte a settimana

generalmente la successione degli esercizi è questa:

1)Overhead squat presa strappo/front squat: 4 serie x 10 colpi su tavoletta propriocettiva (bascula in avanti e in dietro, non a dx e sx...obiettivo chiaramente è farla rimanere in bolla...me ne riescono 4 su 10 per adesso:rolleyes:)

2)Tirate strappo o slancio

3)Un lavoro dalla sospensione alta

4)Mimare il lavoro dalla sospensione con bastone di legno o pollici/mani nude

5)Un movimento completo (per lo slancio mi fermo alla girata, non ho ancora visto la distensione sopra la testa)

6)Gambe avanti o gambe dietro 6x6

Non ho inserito serie e ripetizioni perchè è ancora tutto molto vago, di base il lavoro dalla sospensione è sui 3-4 colpi e 5-6 serie. Ma essendo all'inizio credo di essere seguito più ad istinto che a protocollo. Non mi è stata data indicazione di tempi di recupero.

Mi è capitato anche di fare delle discese strappo (le adoro, per coordinazione e velocità non credo esista nulla di meglio) e degli snatch balance (bilanciere da uomini scarico per adesso).

Il lavoro sulle gambe invece non lo riesco a valutare, 6x6 rappresenta per me un volume/densità notevoli per usare percentuali di carico interessanti. Mi ha lasciato scegliere il peso ponendo enfasi sul fatto che le rep fossero tutte dinamiche, non rimbalzate e verticali. Ho scelto 80 kg per il gambe dietro, è il mio 64%, quindi sto dentro la Prilepin (anzi fuori!) e lavoro tranquillo sui 36 colpi.
Il gambe avanti non avendolo mai fatto mi ha colto impreparato, sia come schema motorio che come flessibilità dei polsi e capacità di non retrovertere quando scendo profondo nella buca. Da studiare la posizione della sbarra su acromion e clavicole. Carico attuale sul 6x6: 50-60 kg.
Grande differenza sta nel fatto che a volte le gambe vengono fatte a fine sessione, e ci arrivo spompato. Questione di abitudine credo.

Il rimbalzo negli squat viene demonizzato, la discesa è lenta e la spinta veloce. Mi trovo allineato, tranne che per il bouncing. Ci devo lavorare, sono abituato a caricare la catena cinetica posteriore durante la fase eccentrica e sfruttare l'anca uscendo dalla buca con un rimbalzo (chiaramente va tenuto sotto controllo perchè il rischio di proiettare il tronco in avanti è altissimo, almeno per me). Devo imparare a scendere piano, a controllare il movimento senza dissipare l'energia della fase eccentrica e invertire in modo fluido il movimento (senza pause senza rimbalzi) spingendo il carico in modo esplosivo e composto.

Ieri sera avevo gambe dietro, l'allenatore mi ha detto: fatti il 6x6 e poi prova una tripla e carica qualcosa. L'approccio ripeto, non lo riesco ancora a capire ma dato che l'allievo sono io, eseguo e per adesso evito le domande profonde.

Ho eseguito il 6x6 a 80 kg e 2 serie da 3 colpi a 100kg (il mio 80%). Dinamiche, profonde, nessuna esitazione particolare, anche se ripeto fare gli squat dopo 2 ore di "corpo libero" è ancora da consolidare.

Mi riservo di tempestarvi con migliaia di domande riguardo l'esecuzione dei movimenti, per adesso. Faccio un po' di ordine nella testa e poi provo a stilare una serie di concetti secondo me basilari che vorrei meglio comprendere.

Sto leggendo "The Training Of The Weightlifter" di Roman, per meglio apprenderlo ne tradurrò qualche stralcio, magari potrebbe interessarvi.

Jake 05-02-2013 06:20 PM

Buon diario, ti seguirò con molto interesse :D

PrisonBreak 05-02-2013 07:47 PM

Quote:

Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400230)
Il rimbalzo negli squat viene demonizzato, la discesa è lenta e la spinta veloce. Mi trovo allineato, tranne che per il bouncing. Ci devo lavorare, sono abituato a caricare la catena cinetica posteriore durante la fase eccentrica e sfruttare l'anca uscendo dalla buca con un rimbalzo (chiaramente va tenuto sotto controllo perchè il rischio di proiettare il tronco in avanti è altissimo, almeno per me). Devo imparare a scendere piano, a controllare il movimento senza dissipare l'energia della fase eccentrica e invertire in modo fluido il movimento (senza pause senza rimbalzi) spingendo il carico in modo esplosivo e composto.

e qui mi hai già dato uno spunto su cui riflettere, pure io sono sempre stato abituato ad eseguire lo squat con il "rimbalzo" in buca.

Quote:

Sto leggendo "The Training Of The Weightlifter" di Roman, per meglio apprenderlo ne tradurrò qualche stralcio, magari potrebbe interessarvi.
Siamo in 2 allora...:)
è una bella lettura tosta, comunque uno scambio di riflessioni potrebbe venire utile!

Un saluto

alberto.m 05-02-2013 09:26 PM

Quote:

Originariamente inviato da PrisonBreak (Scrivi 400297)
e qui mi hai già dato uno spunto su cui riflettere, pure io sono sempre stato abituato ad eseguire lo squat con il "rimbalzo" in buca.



Capisco bene, guarda in questo sport ho appurato che è spesso solo questione di abitudine, abitudine a fare in un certo modo a reclutare in un certo modo ad attivare catene in determinati momenti. Modificare su uno schema motorio consolidato è destabilizzante ma ce la possiamo benissimo fare perché, parlo per me, non so né un'atleta professionista né un master con anni anni di training alle spalle :)
Sarebbe utile capire il perché di questo divieto di rimbalzo, propedeutico a cosa?
Per esempio nella fase di catch mi viene sempre urlato di 'bloccare' deciso il carico e non ammortizzarlo.
Milo & co magari possono venirci in aiuto!

milo 05-02-2013 09:34 PM

Quote:

Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400324)
Per esempio nella fase di catch mi viene sempre urlato di 'bloccare' deciso il carico e non ammortizzarlo.

Questo consiglio penso venga dato per non subire il carico rischiando di farsi schiacciare da esso.

Sul discorso rimbalzo nello squat se ne era parlato con Prison ma nel suo diario non ho trovato nulla, deve essere da un'altra parte, provo a cercare.

Trovato:

http://www.fituncensored.com/forums/...ont-squat.html

alberto.m 05-02-2013 10:29 PM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400328)
Questo consiglio penso venga dato per non subire il carico rischiando di farsi schiacciare da esso.

Sul discorso rimbalzo nello squat se ne era parlato con Prison ma nel suo diario non ho trovato nulla, deve essere da un'altra parte, provo a cercare.

Trovato:

http://www.fituncensored.com/forums/...ont-squat.html

Tnks Milo, approfondisco!

alberto.m 05-02-2013 10:58 PM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400328)
Questo consiglio penso venga dato per non subire il carico rischiando di farsi schiacciare da esso.

Sul discorso rimbalzo nello squat se ne era parlato con Prison ma nel suo diario non ho trovato nulla, deve essere da un'altra parte, provo a cercare.

Trovato:

http://www.fituncensored.com/forums/...ont-squat.html


I 5 colpi di front di Dabaya sono sempre un classico !!!! L'avrò visto 1000 volte!
Interessante la differenza tra rimbalzo muscolare, conscio e controllato e quello articolare da 'fine corsa'. Credo di essere in categoria gambe da flamingo....soprattutto in confronto a Lu ! Domani ti espongo alcune considerazioni sul gambe dietro e affini di cui mi interessa giudizio!

milo 06-02-2013 09:08 AM

Indubbiamente lo sviluppo muscolare aiuta perché il contatto dei femorali con i polpacci avviene in anticipo in chi ha più massa (e/o più grasso).

alberto.m 06-02-2013 10:27 AM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400384)
Indubbiamente lo sviluppo muscolare aiuta perché il contatto dei femorali con i polpacci avviene in anticipo in chi ha più massa (e/o più grasso).



Ho in mente un lifter, Orsag, che ha uno sviluppo degli arti inferiori incredibile ed esprime esattamente il tuo concetto.

alberto.m 06-02-2013 10:58 AM

Inizio una serie di approfondimenti sulla tecnica di esecuzione degli esercizi della pesistica olimpica.
Questi punti/domande sono un sunto tra quello che ho carpito dai tecnici della palestra, quello che sto studiando per conto mio e i video che vedo in continuazione. Il goal è quello di evitare di fare un mix sbagliato tra sensazioni, nozioni e concetti mal interpretati.

Affronto i movimenti che ho visto fino ad oggi, parlo quindi di di tirata strappo, tirata slancio, posizione delle scapole, del petto, dei gomiti e dei polsi, infilata e posture.


1)La tirata dello strappo mi è stata spiegata come una retro pulsione delle scapole, il movimento deve essere un'apertura del petto/tronco, ovvero petto in fuori e in alto (scapole basse e addotte). La scrollata delle spalle deve essere verticale e leggermente in dietro, effetto credo del concetto di "aprire il petto in fuori", perché a differenza della tirata slancio,lo strappo deve disegnare una traiettoria che tende leggermente verso dietro.
In pratica io parto con le scapole addotte, basse, petto fuori, estendendomi scrollo le spalle e le spingo in alto e indietro.

2)Durante tutte le fasi dell'alzata, da terra fino alla completa estensione del corpo (fine della tirata), i gomiti si trovano ruotati internamente, polso bloccato o leggermente flesso (flettere o tentare di flettere il polso durante la tirata aiuta a mantenere la barra vicino al corpo). Ruotare internamente i gomiti ostacola la flessione delle braccia e aiuta a tenere la sbarra adesa al tronco. Ho provato, pare funzionare.


3)Lo stance di atterraggio dopo la fase di incastro nella girata e nello strappo deve essere uguale a quello che utilizzerei per fare gambe avanti e gambe dietro. La posizione che assumo quando faccio gli squat, devo imprimerla come stance di atterraggio nelle alzate. Durante le discese strappo ho grossi problemi infatti, perché mi ritrovo ad assumere stance assurdamente ampi e punte molto sfasate (forse per togliere velocemente d'impiccio i femori ed evitare di arretrare l'anca e schienare, sono poco coordinato ancora e nella fretta apro più del dovuto), in ogni caso per adesso nelle discese strappo mi ritrovo con degli stance improponibili.


4)La preparazione dell'esplosione. L'infilata, o "double knee bend", avviene quando il bilanciere passa da sotto la rotula a sopra la rotula.
L'inclinazione del torso non cambia fino al passaggio della rotula, da qui le ginocchia che erano fino a quel punto arretrate per fare spazio all'ascesa della sbarra, rientrano in gioco flettendosi e avanzando, l'angolo al ginocchio si chiude e le tibie che prima erano perpendicolari ora si flettono di nuovo.
Il tronco inizia contestualmente a raddrizzarsi tramite l'estensione dell'anca (e non attraverso una schienata all'indietro giusto?), quindi il busto si raddrizza man mano che le gambe si estendono e le anche si estendono. L'anca avanza verso il bilanciere (che scorre sempre sulla coscia). Le spalle sempre avanti o sopra la sbarra.

Una volta superato il ginocchio abbiamo: flessione delle gambe che si infilano sotto il bilanciere, estensione quindi delle gambe e delle anche, in contemporanea busto che si raddrizza (spalla sopra/avanti alla sbarra). Questa è la preparazione alla fase di "esplosione" che avviene quando il bilanciere è a livello delle anche nello strappo e della parte alta della coscia nello slancio, quindi scrollata di spalle e flessione plantare.

Durante l'estensione delle gambe il peso è sui talloni che spingono contro la piattaforma, l'anca che si estenda viene ovviamente in avanti ma contestualmente al movimento di spinta in alto delle gambe, nel suo avanzare l'anca non deve sbattere contro la sbarra e spingerla via ma "venire in avanti e in alto" e sfruttare la sua estensione in verticale, non in orizzontale. Questo fa si che il bilanciere acquisti il "momento" e continui la sua ascesa anche quando l'atleta ha smesso di estendersi e di tirare/scrollare e ha iniziato la fase di catch.

Quello che non capisco, ammesso che i passaggi riassunti sopra siano corretti, è se questa infilata è un gesto attivo (sono proprio io che superata la rotula fletto le ginocchia e le infilo sotto la sbarra) oppure una conseguenza dell'estensione dell'anca che fa raddrizzare il busto e che porta poi l'atleta a chiudere la tirata con la massima estensione del corpo.

Insomma la nozione per cui l'esplosione verso l'alto (scrollata e flessione plantare) inizia quando il bilanciere di trova nella parte alta della coscia nello slancio e all'anca nello strappo è corretta?
Prima di esplodere credo sia necessario che abbia un minimo di flessione delle ginocchia e il busto leggermente avanti, non posso esplodere a busto e gambe completamente estesi (stile chiusura di uno stacco da terra convenzionale). Corretto?


Il concetto di infilata mi turba abbastanza perché dopo due anni di stacchi da terra ho paura di avere interiorizzato uno schema motorio totalmente diverso (ovviamente).

Per adesso nessun tecnico che mi segue ha azzardato a parlare di una cosa simile, vogliono solo un movimento fluido da terra fino alla massima estensione del corpo, enfatizzare la tirata e non essere corti.


5) Ampiezza della presa strappo: tale per cui la sbarra tocca le anche/cresta iliaca anche quando le gambe sono leggermente flesse (stile posizione 1)? E' corretto? Perché non mi è stato detto nulla di che sull'ampiezza. Questa l'ho copiata da Pendlay. In palestra per trovare la presa strappo mi han semplicemente detto di prendere l'asta di legno e posizionare le braccia per formare un angolo di 90°, stile ore 15.00 alla "vigile urbano".


6)Gomito spalla polso: incastro nello strappo e nello slancio: arti iperestesi e articolazioni bloccate, spalla/gomito extraruotati, scapole abbassate e chiuse? Corretto? Non ho capito quale dovrebbe essere la posizione giusta overhead….sia strappo che slancio.
Ho letto anche che intraruotare i gomiti/spalle leggermente aiuta ad incastrare meglio (nella mia testa invece sembra di collassare la sbarra in avanti)…ma non capisco la logica, si tratta solo di trovare una posizione funzionale per ogni soggetto? Ho letto anche dell'alzare le spalle durante l'incastro, una specie di shrug-up aggressivo...


Confido di non aver detto troppi strafalcioni, appena avete tempo e voglia...

Inutile dire che la pratica estenuante vale più di mille parole...ma essendo un DIARIO :D....




Alberto

IlPrincipebrutto 06-02-2013 11:18 AM

Ciao Alberto

Quote:

Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400420)
I
Quello che non capisco, ammesso che i passaggi riassunti sopra siano corretti, è se questa infilata è un gesto attivo (sono proprio io che superata la rotula fletto le ginocchia e le infilo sotto la sbarra) oppure una conseguenza dell'estensione dell'anca che fa raddrizzare il busto e che porta poi l'atleta a chiudere la tirata con la massima estensione del corpo.

nella mia limitata a patetica esperienza con le varianti Power degli OLs, la regola e' molto semplice ed inesorabile:

- se 'pensi' a fare l'infilata, l'infilata non ti riuscira' mai, e quindi nemmeno l'alzata.

L'infilata non e' quindi un gesto attivo, mai. Avviene naturalmente, quando il resto del movimento e' fatto come si deve, e quindi come tale non va cercata.


Per quanto riguarda l'incastro nello strappo, suggerisco quello che gli inglesi chiamano shrug, cioe' portare le spalle verso l'alto, come a provare a toccarti le orecchie.
Scapole in dentro, sicuramente, ma se le abbassi, secondo me abbassi anche le spalle, e a quel punto il tuo acromion potrebbe davvero non essere contento.

Chiudi il movimento delle spalle come chiuderesti una Press (Military), e vai tranquillo.


Last but not least: il dibattito e' bello, ma at the end of the day puoi seguire soltanto un coach alla volta, e tu hai la fortuna di averne uno dedicato. Quindi, in caso di conflitto, fai quello che ti dice lui.




Buona giornata.

alberto.m 06-02-2013 12:03 PM

Quote:

Originariamente inviato da IlPrincipebrutto (Scrivi 400427)
Ciao Alberto



nella mia limitata a patetica esperienza con le varianti Power degli OLs, la regola e' molto semplice ed inesorabile:

- se 'pensi' a fare l'infilata, l'infilata non ti riuscira' mai, e quindi nemmeno l'alzata.

L'infilata non e' quindi un gesto attivo, mai. Avviene naturalmente, quando il resto del movimento e' fatto come si deve, e quindi come tale non va cercata.


Per quanto riguarda l'incastro nello strappo, suggerisco quello che gli inglesi chiamano shrug, cioe' portare le spalle verso l'alto, come a provare a toccarti le orecchie.
Scapole in dentro, sicuramente, ma se le abbassi, secondo me abbassi anche le spalle, e a quel punto il tuo acromion potrebbe davvero non essere contento.

Chiudi il movimento delle spalle come chiuderesti una Press (Military), e vai tranquillo.


Last but not least: il dibattito e' bello, ma at the end of the day puoi seguire soltanto un coach alla volta, e tu hai la fortuna di averne uno dedicato. Quindi, in caso di conflitto, fai quello che ti dice lui.




Buona giornata.


Grazie Principe, mah vedi...già i tuoi consigli sono una conquista, e li metterò in pratica stasera.
Approfondire questi schemi motori per conto mio, studiando e cercando di applicare a come sono fatto, in questo momento dell'apprendimento è fondamentale. Non sono uno sprovveduto, so già fare delle cose e ho un certo tipo di "coscienza dei pesi"...di questo l'istruttore si è ovviamente accorto ma ti ripeto è moooolto blando nello spiegarmi, molto istintivo nel modo di farmi capire e non mi sento del tutto esaudito quando pongo delle domande sull'esecuzione. Forse si deve ancora "fidare", sicuramente è perchè son passate a malapena 3 settimane, ma mi pare di comprendere che sia un suo metodo...più un "la cosa deve essere fatta così" e come ci arrivi sono fatti tuoi, pur correggendomi sugli errori classici.

Forse perchè ho avuto un diverso approccio da parte del coach che mi ha insegnato squat e stacco ma mi devo ancora abituare a questa didattica più scarna.
In ogni caso grazie dei consigli.

alberto.m 06-02-2013 12:05 PM

Quote:

Originariamente inviato da IlPrincipebrutto (Scrivi 400427)
Ciao Alberto



- se 'pensi' a fare l'infilata, l'infilata non ti riuscira' mai, e quindi nemmeno l'alzata.

L'infilata non e' quindi un gesto attivo, mai. Avviene naturalmente, quando il resto del movimento e' fatto come si deve, e quindi come tale non va cercata.



Questo è interessante e mi toglie stress nell'apprendimento. Ne sento sempre parlare ma non in palestra e MAI in questi termini.

milo 06-02-2013 03:59 PM

Ciao Alberto, ma tu quando fai le alzate pensi a tutti questi dettagli? :D

Conoscere la teoria è una buona cosa e nel tempo, con la pratica, il tutto verrà sempre più naturale, quindi non arrovellartici troppo ;).

Sono d'accordo con Principe sul fatto che l'infilata viene da se quando si cerca di accelerare il bilanciere una volta superato il ginocchio.

Il consiglio di espandere il torace nell'incastro da terra serve semplicemente per iperestendere la schiena e per quanto riguarda le scapole ti consiglio semplicemente di tenere le spalle basse lontane dalle orecchie, un errore che toglie potenziale è quello di accorciare i fasci superiori dei trapezi nel tentativo di addurre le scapole.

Il passo dello strappo lo devi sentire comodo a livello di mobilità e tenuta, un'altro metodo indicativo è quello di impugnare nello spazio interno agli indici ad una distanza pari a circa la metà dell'apertura delle braccia (presa in piedi con gli arti superiori tesi e perpendicolari al busto, messo in croce per capirsi, da unghia a unghia del dito più lungo).

alberto.m 06-02-2013 04:20 PM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400493)
Ciao Alberto, ma tu quando fai le alzate pensi a tutti questi dettagli? :D

Magari! Mi si annulla il cervello e faccio schifo per adesso. Vuoi per il pensare troppo vuoi per il non sapere cosa fare...

In realtà ti dico, sono molto lontano dalla fascia zen del "no-mente" parti e via. Non sapere neanche sulla carta cosa dovrei fare mi rende nervoso e ho paura di interiorizzare errori fin da subito. Concordo in ogni caso, perchè ci sono passato durante altri apprendimenti motori, che fare 1000 volte sia meglio che parlarne 1000 volte :rolleyes:.

milo 06-02-2013 04:50 PM

Servirebbe solo a creare confusione, ascolta l'allenatore ogni volta che puoi usufruirne. Spesso curare un solo dettaglio alla volta è la via del successo.

alberto.m 06-02-2013 04:54 PM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400511)
Servirebbe solo a creare confusione, ascolta l'allenatore ogni volta che puoi usufruirne. Spesso curare un solo dettaglio alla volta è la via del successo.

ne farò tesoro!

alberto.m 06-02-2013 05:59 PM

Carico un po' di video per avere feedback delle esecuzioni, gambe dietro, risalgono agli inizi di gennaio prima di iniziare l'avventura WL..vecchia palestra.


105 kg 80% 3 colpi 5 serie
https://www.youtube.com/watch?v=DI3G6aC_ZPs


Idem come sopra ma la settimana dopo 1 serie in più
https://www.youtube.com/watch?v=tNFXqpW7R_k


95 kg 75% 5 colpi 5 serie (ultima serie questa, trovato estenuante)
https://www.youtube.com/watch?v=72_NVZHGwNw


90 kg 70% pausa nella buca a fine sessione
https://www.youtube.com/watch?v=zlstmquxoqg


Un ridicolo e cortissimo tentativo di clean pull con 105kg...tecnica "monkey-see monkey-do" da quel giorno ho capito che dovevo fare qualcosa di serio:rolleyes: Era la prima volta che provavo la HOOK GRIP...dolore...
https://www.youtube.com/watch?v=Rz--qtFZjE0

alberto.m 06-02-2013 06:07 PM

Unica differenza di setup, adesso non uso più le ginocchiere, il nuovo coach è contro al momento...dice che se ho male me lo tengo e cerco di capire cosa faccio di sbagliato, non ne devo avere bisogno.
Mi sono dovuto riabituare un pochetto...a livello prossimale del ginocchio sinistro ho una tendinite al gastrocnemio esterno, io sospetto potrebbe essere anche il popliteo ma sto appurando. A livello patellare di entrambe le ginocchia ho un po' di Osgood Schlatter (specialmente il destro), ovvero tendine rotuleo infiammato.
Mi devo riscaldare a bestia, sempre.
La tendinite al cavo popliteo sinistro mi è venuta a maggio dell'anno scorso facendo una programmazione lineare che al Forma di Monza chiamano "20 serie", una bordata di volume e densità che parte con un 10 colpi 20 serie e finisce con 4 colpi 20 serie (squat panca e stacco). Non sono riuscito a chiuderla mi son fermato al 5x20 causa infiammazione.
La tendenza di valgismo delle ginocchia la sto studiando, domani vi espongo delle teorie che ho sviluppato leggendo sul web, non so neanche se sia la causa dei dolori ma sta di fatto che in fase concentrica le mie ginocchia tendono a chiudersi per poi riaprirsi ad alzata completata (knees out-knees in).

milo 06-02-2013 09:43 PM

Ho guardato i video di squat in ordine inverso e nell'insieme il movimento non mi sembra male, affondo e tenuta della schiena, nella visione laterale non si vede bene se tendi a chiudere le ginocchia.

A volte tendi a sbilanciarti in avanti con il bilanciere e mi domando se tu abbia provato dei posizionamenti diversi del bilanciere, provando magari ad alzarlo leggermente e tenere i gomiti più perpendicolari ad esso.

alberto.m 06-02-2013 11:05 PM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400567)
Ho guardato i video di squat in ordine inverso e nell'insieme il movimento non mi sembra male, affondo e tenuta della schiena, nella visione laterale non si vede bene se tendi a chiudere le ginocchia.

A volte tendi a sbilanciarti in avanti con il bilanciere e mi domando se tu abbia provato dei posizionamenti diversi del bilanciere, provando magari ad alzarlo leggermente e tenere i gomiti più perpendicolari ad esso.

Ti dirò, le ho provate un po' tutte ma è sempre un work in progress, posizionamento sbarra posso tentare, dici un po' più alta? Io credo di essere al momento al limite ovvero appena sotto la settima cervicale ma domani provo, più bassa tende a scivolarmi. Le ginocchia che si chiudono purtroppo ci sono ma non si vedono devo fare una ripresa frontale al più presto. Hai ragione uscendo dalla hole ho un accenno alla schienata, forse scendo troppo veloce oppure non ingaggio bene in fase concentrica. Mi son sempre chiesto se sentire tutto lo sforzo sui vasti avesse un senso o meno.

Oggi mi sono allenato con un ragazzo dell'under 17, il coach non c'era e ho seguito lui come un cagnolino. Mi ha fatto fare strappo completo con 25 e 30 chili, gli errori ricorrenti sono i classici:
In esplosione barra che viene sbandierata
Non finire la tirata
Movimento non fluido
Rimbalzo nell'incastro

Una sola volta a quanto pare mi è riuscito bene, sincronia gambe e trapezi e quella sbarretta ridicola è schizzata in aria come una piuma e l'ho afferrata altissima. FICO.

Poi mi ha fatto fare delle triple con 70kg di gambe avanti e degli stacchi strappo con una quarantina di chili.

Mi sono letteralmente cartellato la rotula destra, non capisco quando ovvero in che momento dell'alzata ma alla fine avevo il ginocchio gonfio. Solo il destro cacchio...
Ho fatto anche un po' di gambe dietro ma ero stranamente cotto, qualche tripla a 90 chili. Ho provato un paio di volte i 100 ma erano lenti e con uno sticking imbarazzante.
Spero di avere presto un programma di allenamento più strutturato perché inizio a perdermi tra l'improvvisazione dei giorni.

milo 07-02-2013 09:42 AM

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Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400586)
Mi sono letteralmente cartellato la rotula destra, non capisco quando ovvero in che momento dell'alzata ma alla fine avevo il ginocchio gonfio. Solo il destro cacchio...

E' probabile che ti prendi dentro perchè non rientri a sufficienza con le tibie.

Ricorda: incastro, stacca lento e dolcemente spingendo il pavimento con i piedi, le tibie si estendono e il bilanciere ti segue, il piano inclinato della schiena resta costante fino a che non superi la rotula...

alberto.m 07-02-2013 10:01 AM

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Originariamente inviato da milo (Scrivi 400618)
E' probabile che ti prendi dentro perchè non rientri a sufficienza con le tibie.

Ricorda: incastro, stacca lento e dolcemente spingendo il pavimento con i piedi, le tibie si estendono e il bilanciere ti segue, il piano inclinato della schiena resta costante fino a che non superi la rotula...


Credo tu abbia ragione, forse parto troppo con le spalle dietro al bilanciere (vecchio vizio per cercare una maggiore verticalità). Sta di fatto che arrivo al passaggio al ginocchio che le tibie non credo siano perpendicolari al terreno. Devo fare dei video....


Posso chiederti una cosa Milo? Cos'ha di diverso da uno stacco da terra tecnico, lo schema motorio della prima tirata fino al ginocchio sia nello strappo che nello slancio?

IlPrincipebrutto 07-02-2013 10:03 AM

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Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400625)
Posso chiederti una cosa Milo? Cos'ha di diverso da uno stacco da terra tecnico, lo schema motorio della prima tirata fino al ginocchio sia nello strappo che nello slancio?

No, no, proprio questa domanda nooooooo...

:-)

alberto.m 07-02-2013 11:02 AM

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Originariamente inviato da IlPrincipebrutto (Scrivi 400628)
No, no, proprio questa domanda nooooooo...

:-)


sono ancora in tempo ad editarla se mi dici come mai :D

cancello?

alberto.m 07-02-2013 11:22 AM

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Originariamente inviato da IlPrincipebrutto (Scrivi 400628)
No, no, proprio questa domanda nooooooo...

:-)


Ti spiego cosa intendo io come stacco da terra tecnico.

In sunto...

Convenzionale, presa prona, anche basse, petto in fuori e in alto, scapole addotte e basse, schiena iperestesa, spalla sopra il bilanciere, capo neutro o rivolto verso l'alto. No anticipo di anca, no sculata, spinta di piede su pavimento, sforzo di cosce, quadricipiti e vasti. Contrastare il più possibile la catena cinetica posteriore che viene in aiuto e anticipa l'estensione dell'anca. Spalle e fianchi salgono contemporaneamente. Niente fretta prima che il bilanciere si sia staccato da terra, core stabile e spinta di piedi sul pavimento, una volta vinta la resistenza del peso a terra si accelera e si chiude.

Intendo questo come analogia, ovvero, nelle OLs è giusto tenere un discorso simile e poi annettere biecamente un tieni il bilanciere attaccato alla coscia superato il ginocchio e procedi con l'estensione del corpo?

IlPrincipebrutto 07-02-2013 11:54 AM

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Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400647)
cancello?

Ma figurati !
E' semplicemente una questione sulla quale esistono due scuole di pensiero, entrambe agguerrite allo stesso modo.

Una fazione dice che la prima tirata di un OL va fatta in dentro, cioe' con traiettoria che rientra verso le tibie. L'altra fazione sostiene che va benissimo fare una prima tirata verticale.
La prima fazione ha dalla sua una grande casistica, in quanto una tirata in dentro e' eseguita da parecchi atleti di livello internazionale, ma manca una qualsiasi giustificazione razionale del perche' una tirata non ottima (cioe' non verticale) sia meglio.

La seconda fazione annovera alcuni rappresentanti parecchio titolati (Kakashivili per esempio, e mi pare si possano aggiungere pure Dimas e Ilyn), ma e' comunque in posizione minoritaria. Pero', e' innegabile che una traeittoria verticale non spreca energia, a differenza di una non-verticale.

E quindi ?
Quindi la questione e' ancora aperta, e per chi comincia, come te, puo' essere una grande distrazione. Se poni la domanda a dieci persone, riceverai dieci risposte diverse, e a quel punto non avrai fatto altro che aumentare la tua confusione mentale.

Quindi se vuoi falla pure, ma potresti non ricevere la risposta chiara e univoca che cerchi.

Buona giornata.


PS
Penso tu stia sovranalizzando. Farsi delle domande e' naturale, in ogni attivita', ma secondo me e' piu' produttivo dopo aver acquisito un minimo di pratica dell'attivita' stessa. Per il primo paio di mesi fai quello che ti dice di fare l'allenatore (hai l'enorme fortuna di averne uno) senza chiederti perche'. Poi, una volta che avrai una base minima negli OLs, se vuoi puoi cominciare a discutere i dettagli, ma a quel punto avrai una esperienza che, seppur minima, ti consentira' di mettere le cose nel giusto contesto.

alberto.m 07-02-2013 12:02 PM

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Originariamente inviato da IlPrincipebrutto (Scrivi 400653)
Ma figurati !
E' semplicemente una questione sulla quale esistono due scuole di pensiero, entrambe agguerrite allo stesso modo.

Una fazione dice che la prima tirata di un OL va fatta in dentro, cioe' con traiettoria che rientra verso le tibie. L'altra fazione sostiene che va benissimo fare una prima tirata verticale.
La prima fazione ha dalla sua una grande casistica, in quanto una tirata in dentro e' eseguita da parecchi atleti di livello internazionale, ma manca una qualsiasi giustificazione razionale del perche' una tirata non ottima (cioe' non verticale) sia meglio.

La seconda fazione annovera alcuni rappresentanti parecchio titolati (Kakashivili per esempio, e mi pare si possano aggiungere pure Dimas e Ilyn), ma e' comunque in posizione minoritaria. Pero', e' innegabile che una traeittoria verticale non spreca energia, a differenza di una non-verticale.

E quindi ?
Quindi la questione e' ancora aperta, e per chi comincia, come te, puo' essere una grande distrazione. Se poni la domanda a dieci persone, riceverai dieci risposte diverse, e a quel punto non avrai fatto altro che aumentare la tua confusione mentale.

Quindi se vuoi falla pure, ma potresti non ricevere la risposta chiara e univoca che cerchi.

Buona giornata.


PS
Penso tu stia sovranalizzando. Farsi delle domande e' naturale, in ogni attivita', ma secondo me e' piu' produttivo dopo aver acquisito un minimo di pratica dell'attivita' stessa. Per il primo paio di mesi fai quello che ti dice di fare l'allenatore (hai l'enorme fortuna di averne uno) senza chiederti perche'. Poi, una volta che avrai una base minima negli OLs, se vuoi puoi cominciare a discutere i dettagli, ma a quel punto avrai una esperienza che, seppur minima, ti consentira' di mettere le cose nel giusto contesto.



Sei stato chiarissimo, non ero a conoscenza di queste due scuole di pensiero...sapevo qualcosa tra hip-cleaning e brushing, ma della prima traiettoria no. Grazie prince. Vedrò di focalizzarmi su altro.

milo 07-02-2013 02:11 PM

Alberto, ti rispondo con delle osservazioni personali allacciandomi a quanto ha scritto Principe.

A me insegnano a staccare in dentro perché in questo modo è più facile tenere il bilanciere vicino al corpo. Secondo me questo facilita anche l'infilata nella seconda parte ma non so darti una spiegazione.

In ogni stacco il bilanciere deve restare appiccicato alle tibie, va da se che quello che cambia è il punto sul piede nel quale cade la proiezione del bilanciere quando questo si trova a terra.

Per staccare in dentro si cerca una verticale più vicina alle punte dei piedi, in uno stacco verticale si parte più vicino al collo del piede. Ogni posizione influenza il grado di inclinazione della tibia in partenza, influenzato anche dal dislivello tra tacco e punta della scarpa e dalle proporzioni corporee.

Nella mia piccola esperienza ho notato che a mano a mano che sale il carico, a seconda dell'esercizio, più tendo a partire con il bilanciere verso le tibie: nello strappo alla base delle dita del piede, nella girata sul metatarso, nello stacco classico a metà piede (anche se quest'ultimo l'ho fatto poche volte, per un periodo limitato, e mi trovavo meglio scalzo, con le ballerine).

alberto.m 07-02-2013 04:04 PM

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Originariamente inviato da milo (Scrivi 400678)
Alberto, ti rispondo con delle osservazioni personali allacciandomi a quanto ha scritto Principe.

A me insegnano a staccare in dentro perché in questo modo è più facile tenere il bilanciere vicino al corpo. Secondo me questo facilita anche l'infilata nella seconda parte ma non so darti una spiegazione.

In ogni stacco il bilanciere deve restare appiccicato alle tibie, va da se che quello che cambia è il punto sul piede nel quale cade la proiezione del bilanciere quando questo si trova a terra.

Per staccare in dentro si cerca una verticale più vicina alle punte dei piedi, in uno stacco verticale si parte più vicino al collo del piede. Ogni posizione influenza il grado di inclinazione della tibia in partenza, influenzato anche dal dislivello tra tacco e punta della scarpa e dalle proporzioni corporee.

Nella mia piccola esperienza ho notato che a mano a mano che sale il carico, a seconda dell'esercizio, più tendo a partire con il bilanciere verso le tibie: nello strappo alla base delle dita del piede, nella girata sul metatarso, nello stacco classico a metà piede (anche se quest'ultimo l'ho fatto poche volte, per un periodo limitato, e mi trovavo meglio scalzo, con le ballerine).


Grazie milo, questo staccare in dentro vuol dire barra in partenza più vicina all'avampiede e spalla avanti quindi sono un po' più sbilanciato in avanti e salendo c'è rotazione e vado in dentro? Ho detto una cacchiata?

alberto.m 07-02-2013 04:13 PM

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Originariamente inviato da milo (Scrivi 400678)
Alberto, ti rispondo con delle osservazioni personali allacciandomi a quanto ha scritto Principe.

A me insegnano a staccare in dentro perché in questo modo è più facile tenere il bilanciere vicino al corpo. Secondo me questo facilita anche l'infilata nella seconda parte ma non so darti una spiegazione.

In ogni stacco il bilanciere deve restare appiccicato alle tibie, va da se che quello che cambia è il punto sul piede nel quale cade la proiezione del bilanciere quando questo si trova a terra.

Per staccare in dentro si cerca una verticale più vicina alle punte dei piedi, in uno stacco verticale si parte più vicino al collo del piede. Ogni posizione influenza il grado di inclinazione della tibia in partenza, influenzato anche dal dislivello tra tacco e punta della scarpa e dalle proporzioni corporee.

Nella mia piccola esperienza ho notato che a mano a mano che sale il carico, a seconda dell'esercizio, più tendo a partire con il bilanciere verso le tibie: nello strappo alla base delle dita del piede, nella girata sul metatarso, nello stacco classico a metà piede (anche se quest'ultimo l'ho fatto poche volte, per un periodo limitato, e mi trovavo meglio scalzo, con le ballerine).






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Uploado pagina del testo di Roman...parli di questo vero Milo? Vedo infatti la traiettoria che sale in dentro al momento dello stacco.
Traduco biecamente dal libro: la proiezione verticale del bilanciere deve cadere sulle articolazioni metatarso falangee o al massimo poco distante da quell'area.

milo 07-02-2013 04:19 PM

Quote:

Originariamente inviato da alberto.m (Scrivi 400722)
Uploado pagina del testo di Roman...parli di questo vero Milo? Vedo infatti la traiettoria che sale in dentro al momento dello stacco.
Traduco biecamente dal libro: la proiezione verticale del bilanciere deve cadere sulle articolazioni metatarso falangee o al massimo poco distante da quell'area.

Esattamente, vedi figure 2.

Nella figura 4 il caricamento, momento nel quale le ginocchia si riflettono per infilarsi sotto al bilanciere.

Notare nella figura 5 a, come le spalle sono ancora sopra al bilanciere (e non indietro) quando questo si trova ben oltre la metà della coscia.

alberto.m 07-02-2013 04:40 PM

Quote:

Originariamente inviato da milo (Scrivi 400723)
Esattamente, vedi figure 2.

Nella figura 4 il caricamento, momento nel quale le ginocchia si riflettono per infilarsi sotto al bilanciere.

Notare nella figura 5 a, come le spalle sono ancora sopra al bilanciere (e non indietro) quando questo si trova ben oltre la metà della coscia.


chiarissimo, quindi tu sei più allineato a questo metodo corretto? E' lo stare lontano dal bilanciere che permette il rientro verso le tibie?


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