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Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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All the Truth Member
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![]() Diario di Desperate GymwifeGrrr ![]() ![]() Sono due giorni che sto mangiando da schifo, e mi sento un completo fallimento. Oggi e domani poi niente palestra, e domani ho un pranzo di compleanno. Un disastro, sotto questo punto di vista. In pratica, sono stata decente da lunedì a giovedì, poi di nuovo un macello. Non so come ho fatto in passato a limitarmi per perdere peso, mi sembra sempre più difficile. Se sono giù, mangio perchè "in fondo ho problemi ben più importanti della linea", se sono di buon umore, mangio perchè "in fondo chissenefrega, poi rimetto a dieta". Insomma, non riesco proprio a rinunciare ai cibi che mi piacciono. Poi però quando provo certi vestiti in cui non entro più, o guardo le foto in costume di un anno fa mi viene una tristezza che non ti dico. In realtà oggi ho passato un bellissimo pomeriggio, ma non riesco a godermelo senza pensare a tutti i buoni propositi infranti prima di fronte a pizze e focacce, e poi a dolcetti di tutti i tipi. Devo riuscire a trovare un po' di forza di volontà verso il cibo, anche se sinceramente mi sembra impossibile tornare a fare delle rinunce. |
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All the Truth Member
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come sai la mia empatia è totale. Pensa però a riprovare i vestiti dell'anno scorso e a vedere che non ti vanno più o che li riempi "troppo"; pensa ad avere, in OGNI momento della tua vita, il sottofondo delle calorie che ingerirai e anche il sentore della fame che si avvicina, la paura di non riuscire a combatterla, la paura di uscire alle 11 di mattina e far troppo tardi e poi ritardare troppo l'ora di pranzo = accumulare troppa fame, soffrire troppo; Pensa a vivere di rinunce, sognare la pizza ogni giorno, riprometterti di mangiarla ogni weekend ma puntualmente non riuscire (perché ti vorresti imporre restrizioni esagerate durante il giorno per permettertela, ma non riesci e allora vi rinunci) e allora accumulare frustrazione; Pensa a rifuggire compleanni e occasioni simili perché i buffet ti terrorizzano, perché sai che tanto non riesci a controllare le porzioni. In tutto questo Desp io non voglio sminuire quello che senti, lo sai. Però, per lo meno, tu mangi quelle cose, trai il seppur effimero piacere dal cibo. Probabilmente se non riesci poi a "rimediare" è perché il senso di colpa non è tale da inficiare al 100% la tua qualità della vita. Per fortuna io direi, altrimenti ti assicuro che attueresti delle strategie valide. Pensa che io ho cenato 2 ore e mezzo fa, in questo momento non ho ovviamente fame, ma già sto facendo pensieri sulla colazione di domattina, faccio calcoli, previsioni, ecc. Il pensiero mi domina. Capisco che comunque tutto questo meccanismo del senso di colpa sia frustrantissimo per te, perché gira e rigira ti senti una fallita. Perché? Perché ti sei convinta di DOVER pesare X kg, di dover SEMPRE tutta la vita rientrare in QUEI jeans ecc. In realtà, e so che predico bene ma razzolo male, la composizione corporea e qundi le tue forme influiscono molto sulla vestibilità dei tuoi abiti. Io ricordo bene i miei 58 kg del predimagrimento, che sono differenti dai 48 di oggi. Mentre recuperavo peso, che so, i 53 "nuovi" non erano i "53" del durante dimagrimento, anzi... per dirti quando dimagrivo ero molto più "piccolina", avevo meno muscoli, mentre riprendendo peso mi sono rimpinguata pure da quel punto di vista. Logico che i pantaloni ma anche le gonne e i vestiti mi vestano diversamente. Poi il nostro corpo è in continuo cambiamento, siamo noi che vorremmo fosse sempre uguale a se stesso, ma non è così. :* |
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All the Truth Member
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![]() So che mi capisci molto bene, cara Acid, sia per la tristezza di vedere le foto dove si era più magre che per i pantaloni che non si chiudono più o tirano troppo. E che probabilmente i tuoi sensi di colpa verso il cibo sono anche maggiori, e che le rinunce che ti imponi sono direttamente proporzionali ai rimorsi che avresti se mangiassi quello che ti va. Per fare l'esempio della pizza, io tutte le volte che ho in programma una pizza o una qualsiasi occasione di mangiare fuori casa, mi riprometto di mangiare molto poco nel resto della giornata per non sforare troppo con le calorie, ma ci riesco solo una volta su venti, e quindi poi mi sento un fallimento. Se tu riesci a rinunciare alla pizza da una parte hai una gran forza di volontà, e dall'altra hai sensi di colpa così forti che alla fine ti impedirebbero di gustarti la pizza, e preferisci la frustrazione ai rimorsi. Comunque anche io oltre una certa soglia di sgarri e conseguenti sensi di colpa devo mettere in atto qualche tattica compensativa, non tanto per dimagrire davvero, ma per sentirmi meglio psicologicamente. Così, dopo il venerdì - sabato - domenica ipercalorici, da lunedì 30 a venerdì 4 mi sono imposta cinque giorni di dieta a carbo quasi zero. Poi oggi, tolto il veto, mi sono naturalmente mangiata di tutto e di più. Finora senza sensi di colpa, visto che mi sentivo autorizzata. La chiamo "ricarica" anzichè "abbuffata" e suona molto meglio ![]() ![]() D'altra parte, c'è chi ne fa una strategia dietetica, v.la chetogenica ciclica. Io però so di averlo fatto per seguire i miei tortuosi percorsi mentali, in pratica perchè volevo: A) punirmi per tutti i propositi di moderazione e restrizione non mantenuti B) ritrovare un po' di autostima dimostrando a me stessa che anche io, almeno per un periodo brevissimo, riesco a fare qualche rinuncia C) potermi concedere di mangiare di tutto senza sensi di colpa dopo i cinque giorni di rinunce Se poi davvero perdo qualche etto anche di grasso, oltre all'acqua che è evidente che ho perso, tanto meglio, ma in fondo non è l'obiettivo principale. |
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All the Truth Member
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![]() Dopo tantissimo tempo che mi rifiutavo di impormi questo supplizio assurdo, domenica scorsa sono arrivata a essere così disgustata dalla mia incapacità di rispettare una dieta che ho deciso di fare cinque giorni "punitivi" a carbo quasi zero. In pratica ho mangiato solo carne, affettati magri, uova, fiocchi di latte e yogurt scremati. I grassi non erano bassissimi, perchè dell'uovo mangiavo anche il tuorlo e la carne era a volte magra e a volte più grassa o più condita, però il totale a fine giornata restava sempre sotto il mio fabbisogno, pur mangiando a sazietà. Come dolci, per me irrinunciabili, coca zero, tè e lo yogurt che a me piace solo dolcificato. LUNEDI' 30 APRILE Fino a sera ho mangiato solo latticini magri (e rigorosamente scaduti), e per cena due ghiotte fettine di petto di pollo ben bruciacchiato. Totale calorico sotto le 1000 kcal. Nessun problema, tanto avevo poca fame, al mattino perchè tanto fino alla sera di domenica avevo mangiato troppo, e al pomeriggio per via dell'allenamento cardio della pausa pranzo, che spesso ha l'effetto di ridurmi l'appetito per alcune ore. Allenamento ok. MARTEDI' 1 MAGGIO Ho cominciato già a sentirmi un po' più debole. La palestra era chiusa, e anche se mi ero ripromessa di fare qualcosa a casa alla fine ho fatto solo il cambio dell'armadio. Cosa che una volta era ben più faticosa dell'allenamento, con montagne di vestiti da scambiare di posto...Adesso, invece, da quando ho la bellezza di quattro armadi e due cassettiere tutti per me ![]() Come notato già altre volte, escludendo i carbo il secondo e il terzo giorno aumenta la diuresi e cala la ritenzione idrica, col risultato che a sera comincio a vedermi gambe e caviglie più sgonfie. MERCOLEDI' 2 MAGGIO Secondo allenamento cardio. Avrei voluto fare un'ora di corsa come il giovedì precedente, ma dopo dieci minuti ero già stanca. Così ho fatto un quarto d'ora di camminata in salita, poi anche quella è diventata troppo faticosa, e ho ripiegato su una mezz'ora di cyclette, saltando anche gli addominali che di solito faccio dopo il cardio. Nonostante ormai abbia capito che è inevitabile, ogni volta rimango sorpresa da come perdo subito ogni energia quando taglio le calorie, e ancora di più se escludo del tutto i carboidrati. GIOVEDI' 3 MAGGIO Primo (e unico) allenamento pesi parte alta. Partito malissimo con una pessima panca, poi mi sono un po' ripresa ma comunque su alcuni esercizi ho abbassato i carichi. A livello di cibo resisto perchè so che almeno venerdì mangerò cose più appetitose, ma ho molta voglia di carboidrati. Non è solo una voglia del palato, secondo me è proprio un'esigenza fisica, che l'organismo segnala sia con la debolezza che con la sensazione che ho sempre nello stomaco. In pratica, è come se restasse sempre un "buchino". Grandi quantità dei cibi ammessi non riesco a mangiarne, perchè non sono certo fra i miei preferiti, e così succede che anche appena finito di mangiare ho una sensazione un po' sgradevole di non appagamento, un misto fra la fame e il disgusto. Anche questa reazione la noto sempre se provo a escludere i carbo, e sono sicura che non è solo un effetto psicologico: non mi va di mangiare altra carne o affettati o uova, anzi dopo un po' l'idea di raddoppiare le razioni la trovo quasi nauseante, però il mio stomaco non è sazio dopo la bistecca o le uova o entrambe, e resta inappagato. Non so cosa darei non tanto per un dolce, ma per una galletta di riso o un pezzo di pane. A metà pomeriggio il buchino nello stomaco diventa un po' di bruciore, probabilmente causato anche dai due caffè (a cui non sono abituata) e la coca zero. Magari sbaglio, ma secondo me questo tipo di alimentazione a base di carne e uova necessita di un'ipersecrezione di succhi gastrici per essere ben digerita, che causa prima quel senso di "buco vuoto", e poi di bruciore se viene stimolata anche anche da caffè e coca cola, mentre sarebbe tamponata senza fastidi da pane o altri farinacei. I latticini come yogurt e fiocchi di latte invece aiutano un po', come se proteggessero la mucosa gastrica dall'eccesso di acidità. VENERDI' 4 Giornata di ghiottonerie, pur nel rispetto dei vincoli imposti. Innanzitutto salto l'allenemento, perchè sarei così debole che verrebbe una pena, e invece della palestra vado in mensa. Normalmente per me perfino la mensa è un luogo di tentazioni, anche perchè quella dove vado io è davvaero ricca di proposte di ogni tipo, ma so già cosa prendere ed evito di guardarmi troppo in giro. Coscia di pollo arrosto, due uova sode, e Pepsi light. Per fortuna il mio collega come al solito mangia solo la sua insalatona, e non mi fa un gran invidia. Rispetto ai miei recenti pasti, già il pollo arrosto è una squisitezza, e no so come mai ma anche le uova sode della mensa sono molto più buone di quelle che faccio io. Alla sera devo andare in birreria con un'amica, ma per fortuna anche lì so già cosa prendere: un delizioso stinco di maiale al forno, che certo non è nè leggero nè ipocalorico, ma mi permette di gustare qualcosa di buono senza infrangere i vincoli. Rinuncio ovviamente alle patate di contorno, ma senza troppi rimpianti perchè la volta prima le avevo prese e non erano niente di che. Da bere acqua minerale, ma anche quello non è un gran sacrificio perchè non bevo birra. Così l'ultimo pasto della mia mini chetogenica è comunque molto goloso, e non mi resta che aspettare la colazione di sabato per rifarmi... ![]() |
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(#5)
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All the Truth Member
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![]() Come già sa chi mi legge, io scrivo soprattutto per lamentarmi. Mi aiuta ad alleviare la tristezza, e a raccogliere le idee per decidere cosa fare. Peccato che poi spesso non faccia quello che decido di fare, e questo è uno dei motivi principali della mia depressione, ma d'altra dubito che il rimedio a quest'ultima sia non provare neanche a formulare un proposito. Il rimedio sarebbe formularlo e mantenerlo, secondo me, ma per una come me, dotata della forza di volontà di un'ameba, i propositi finiscono regolarmente in una serie di fallimenti. Comunque, oggi sono in crisi perchè il disagio dovuto ai miei due punti deboli, allenamento e dieta, ha superato il livello di guardia. E poi oggi è una giornata no, in cui mi sento molto stanca fisicamente e giù di corda psicologicamente. Forse influisce sotto sotto anche lo stress e la paura legati alle scosse di terremoto di ieri. Io non sono il tipo ansioso che si agita o va in paranoia, ma probabilmente l'ansia in me si trasforma in stanchezza non appena cala la tensione. ALLENAMENTO Purtroppo, ormai il male alle gambe mi impedisce di allenarmi. Una volta appurato che non è dovuto a un' insufficienza venosa, e che a farmi male non è la safena, avrei dovuto consultare un ortopedico. Ma non mi sono ancora decisa, perchè in sostanza temo che l'ortopedico mi faccia fare qualche accertamento per poi concludere che la cura consiste nello stare a riposo (grazie al c@**o, quello lo posso immaginare anche io, e se non l'ho fatto finora è perchè smettere di allenarmi ha pessime conseguenze sul mio umore... ![]() Però, ora sono arrivata al punto che devo smettere comunque, perchè anche il mio doping a base di Oki e Synflex non funziona più, e in ogni caso non so se sia il caso di farmi venire l'ulcera a forza di antiinfiammatori e antidolorifici per poter fare un quarto d'ora di corsa... Quindi tanto vale andare dall'ortopedico, anche se non so ancora da quale. Sono incerta se andare da una che mi è stata segnalata come esperta di infortuni legati allo sport, oppure sfruttare la assicurazione sanitaria e andare da uno convenzionato con loro. Quest'ultima scelta ovviamente mi converrebbe dal punto di vista economico, però implica che prima passi dal mio medico per la richiesta della visita, e questo allunga i tempi, anche perchè ora al suo posto c'è un sostituto fuori di testa con cui è un'impresa perfino parlare ![]() DIETA Non ci sarebbe molto da dire: non riesco a seguirla, e quindi non riesco a dimagrire. Non so più che c@zzo inventarmi per darmi un po' di motivazione, un po' di forza di volontà. Stamattina volevo mettere un paio di jeans comprato un anno fa, e non venivano neanche su dai fianchi, non solo non si chiudeva la cerniera. Ma niente, continuo a mangiare come se nulla fosse, sto mangiando anche adesso dei biscotti ![]() Ieri mentre ero a pranzo è venuta una scossa del 5.3 che ha fatto quasi vuotare la mensa, ma vuoi io che lasci lì la torta di crema e fragole? No, no, piuttosto finisco sotto le macerie, e me la sono mangiata lo stesso, mentre secondo me il mio collega mi odiava, perchè lui aveva già finito (mangia sempre solo un'insalata, non so come faccia, certo per esser magro è magrissimo) e saltava in piedi ad ogni minima oscillazione dell'edificio. Dalla fine di aprile a sabato scorso, avrei anche avuto un buon motivo in più per sforzarmi di stare a dieta, perchè avevo un'occasione un po' speciale, ma non è bastata neanche quella a farmi mangiare meno e soprattutto meglio dal punto di vista nutrizionale (specifico sempre, perchè non condivido l'idea che "meglio" significhi automaticamente "più salubre" invece di "più gustoso"). Cosa posso inventarmi adesso? La prova costume? Mmh, so già che non attacca, non funziona, anche perchè probabilmente, tempo permettendo, il mio esordio in bikini sarà già questo sabato. Fra l'altro nel posto peggiore, la piscina estiva della palestra, per cui se già so di essere disposta a farmi vedere lì chissenefrega di farmi vedere dove nessuno mi conosce. Sempre che poi ci vada, al mare, perchè per ora programmi di vacanze non ce ne sono (in compenso c'è il preventivo del dentista per due impianti, e non so come ma le due cose sono correlate... ![]() ![]() In più, col fatto che sto riducendo moltissimo gli allenamenti cardio a causa del male alle gambe, si stanno riducendo molto anche le calorie che brucio, e gli effetti sulla linea si vedono tutti. Cercasi suggerimenti sulla dieta. Non tanto su cosa dovrei mangiare, perchè quello ho la presunzione di saperlo anche io. Ma su come resistere alle tentazioni, come vincere la fame e soprattutto la voglia di qualcosa di buono che per me è molto più deleteria della fame in sè. Oppure idee per diete strampalate, che fondino la motivazione sulla curiosità di sperimentarle. Sarei sempre attratta dalla dieta Dukan, ma la prospettiva di stare cinque giorni senza carbo mi pesa molto. Anche se nel mio masochismo psicologico so benissimo che in questo momento sarebbe l'unico modo per tirarmi su di morale... |
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Data registrazione: Feb 2012
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![]() Ti capisco perchè fino a qualche settimana fa neanche io riuscivo ad iniziare. Mi perdevo nei miei pensieri e non riuscivo ad applicarli nella realtà. Come forse già sai, nella mia precedente dieta, facevo due ore di allenamento al giorno e mangiavo circa 800 kcal (soprattutto legumi, verdura, frutta). Ciò che mi frenava nel ricominciare per la seconda volta una dieta, era il terrore del sacrificio. L'aver già provato a fare una dieta mi frenava tantissimo perchè (a parte il fallimento) sapevo ciò che mi aspettava... Ma è bastato modificare i miei schemi, nel senso che ho abbassato le mie pretese. Ora non pretendo più di uccidermi 2 ore sull'ellittica, per sentirmi realizzata la sera. Perchè non provi anche tu a pretendere meno da te stessa? Purtroppo non esistono consigli universali, ma spero che riuscirai ad uscire presto da questo circolo vizioso ![]() |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Feb 2011
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All the Truth Member
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![]() Sì, è proprio così, quello che frena è la paura del sacrificio, proprio perchè sai già com'è. ![]() E' per quello che credo che sia più facile seguire una dieta nuova, perchè almeno la curiosità sopperisce in parte alla motivazione. Stasera infatti è tutta sera che mi chiedo che regole seguire: se badare solo alle calorie o impormi restrizioni sugli alimenti, almeno nella primissima fase. Il suggerimento di abbassare le pretese verso se stessi da un lato è valido, ma per una come me che ha poca forza di volontà è anche molto pericoloso. Poi dipende anche dalle pretese, le tue della tua prima dieta a me sembrano veramente impossibili, e mi chiedo con quale determinazione sovrumana tu sia riuscita a mantenerle. Io a 800 calorie se mai posso resistere un giorno, e solo se il giorno prima ho mangiato in eccesso, ma il mio obiettivo sarebbe stare entro le 1300 kcal, non certo sotto le mille. Per quanto riguarda l'attività fisica, mi accontenterei di riuscire a fare tre ore di cardio alla settimana, non due al giorno! |
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![]() L'idea della dieta nuova non è sbagliata, seppur sia sempre una cosa relativa. Mi spiego meglio, non esistono diete sane che includono torte al cioccolato, patatine, pizze e pasta a volontà (ora non so cosa ti fa gola), quindi il problema di resistere ai cibi dannosi resta in ogni caso. Secondo me, il vero punto su cui dovresti ragionare è che non devi più darti regole prestabilite da seguire. Come hai detto, sai bene cosa mangiare o no, quindi cibati in base alle tue esigenze giornaliere senza pensare di dover seguire quella dieta per forza, altrimenti tutto sarà vanificato. Per esperienza personale ti posso dire che all'inizio partirai in un modo, e poi inizierai a perfezionarti sempre più. Datti il tempo di abituarti, non ambire subito alla perfezione, perchè è questo che solitamente porta alla depressione. Inizia senza pensare troppo a come sei o non sei (non è vero che non hai forza di volontà, semplicemente non hai ancora deciso di utilizzarla) e vedrai che ti ritroverai a fare ciò di cui non ti consideravi capace. ![]() |
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All the Truth Member
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![]() @ Pool: ![]() Quote:
Da una parte so che il tuo consiglio è giusto, e sarebbe la cosa migliore da fare, e che è già abbastanza difficile controllarsi così. Dall'altra so che se non mi impongo una precisa rinuncia punitiva non riesco a recuperare fiducia in me stessa, come se solo in quel modo riscattassi le precedenti debolezze. |
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All the Truth Member
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(#12)
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E poi hai ragione, non devi assolutamente rinunciare a ció che ti piace, devi forse imparare a considerarlo nel modo giusto, a gustarlo, ad esser felice e consapevole prima e dopo averlo mangiato. Non c'è cosa più insoddisfacente che mangiare con i sensi di colpa. Ti dico che l'unica vera forza di cui devi munirti adesso è la forza di iniziare... Poi pian piano andrà sempre meglio. ![]() |
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All the Truth Member
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Sa inoltre che i sensi di colpa sono deleteri, così come vorrebbe avere la forza non per iniziare, ma per continuare a lungo termine. Il tuo post è incoraggiante, ha i toni della "guru" alimentare, ma mi viene da chiederti (sembro cinica ma è uno spunto di riflessione)... se è così facile godersi il cibo nella giusta quantità, se è così facile tenere duro solo per iniziare, se è così facile mangiare una fetta soltanto del tuo dolce preferito perché te la sai far bastare, allora... com'è che i risultati che una persona ottiene, guarda caso proprio con la punizione estrema e il sacrificio (è il tuo caso, è stato il mio ma io ho fato ben peggio e mi metto sempre al I posto nella scala dei fallimenti umani, magari sbagliando), poi non durano? Perché accade che si piange allo specchio e non si trova la FORZA? Perché il cibo è così spesso coperta dietro cui nascondersi, o per mangiarne troppo, o per mangiarne meno del solito, o per contarlo, manipolarlo, masticarlo, ingoiarlo, sputarlo, vomitarlo, defecarlo, rifiutarlo per punire chi amiamo, rifiutarlo per farci del male, accettarne troppo nel nostro corpo per rendere piano piano il nostro corpo informe (perché non ci meritiamo di essere belle)? Perché? Se è tutto così facile Iced, perché tu sei qui a chiedere aiuto al forum? Desp sa molto bene come la penso al riguardo, e ora la sua situazione è sicuramente aggravata dall'impossiibilità a correre (Desp, lo sai, io sto uguale a te, mi alleno di merd@ con 'sta pancia, con la debolezza dell'insonnia ma in più non mangio nulla di gustoso praticamente mai. Lo sfizio più grande, non scherzo, sono le wasa al sesamo e le mele con le noci. Nient'altro ormai da mesi, intendo dire di "sfizioso", eccezione per 3 volte la pizza da febbraio), l'allenamento che le dava quella minima sicurezza per bruciare le tot calorie per lo meno per non ingrassare. Ora è un momento estremamente delicato, e la psiche si rifugia nel comportamento che conosce meglio quando è fragile, perché almeno da quello ottiene un po' di sicurezza: provare una dieta nuova di cui non si conosce il sacrificio, così almeno nel frattempo si perde un po' di peso. @Desp, io non so quali consigli darti, perché i nostri casi sono differenti. Io combatto con la fame e con la compulsione con certi cibi, e quando sono agitata (come oggi) il mo "sgarro" consiste nel mangiare le bucce di 3 mele e magari una mela intera più del solito (le mele le ho usate per la macedonia a Lorenzo ![]() Il mio gusto è allenato a provare piacere, diciamo, da cibi che a molti piacere non danno. Tu hai bisogno di provare piacere innanzi tutto. Per questo non so come aiutarti, ma per esempio, se da ora all'infinito ti viene in mente un episodio in cui non hai resistito e cedendo ti sei sentita in colpa, scrivilo qui così magari se ne parla e insieme si può trovare un'alternativa o non alimentare (la vedo dura ![]() Ti abbraccio. Vale |
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All the Truth Member
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![]() Innanzitutto grazie a entrambe, perchè leggervi mi ha fatto tornare con la mente sul problema dieta e allenamento. Non è ironico, dico sul serio, perchè ero arrivata a casa già di pessimo umore per questo motivo, poi l'umore era peggiorato ulteriormente per un altro motivo, che nulla ha a che vedere con questo ma mi faceva stare anche peggio, e almeno rispondervi mi distrae. @Iced Tears Tranquilla, non ci ho nemmeno pensato che volessi criticare o sottovalutare. So benissimo che hai ragione, ma devo ammettere che le mie scelte spesso non sono guidate dalla razionalità ma dall'esigenza di stare meglio psicologicamente. In questo momento, dopo tanti e tanti propositi di rimettermi a dieta infranti dopo massimo due giorni, avrei bisogno di dimostrare a me stessa che se mi impegno riesco a impormi un sacrificio. Quindi avevo pensato a quello che per me è un vero supplizio, cioè ai 5 giorni senza carbo della dieta Dukan, ma poi stasera ho ceduto e ho mangiato il pane e mezzo muffin ai mirtilli, nonchè insalata con olio, che già rappresenta uno sgarro rispetto alla prima fase della dieta Dukan. E adesso ovviamente mi sento in colpa, non tanto per il cibo in sè, perchè il danno oggettivamente non sarà stato molto, ma perchè avevo in mente un proposito e non l'ho mantenuto. E' lo strappo fra intenzioni e azioni a farmi sentire in colpa e fallita. Se invece ho già deciso che mangerò molto, ad esempio quando ho in programma una cena in compagnia, i miei sensi di colpa sono molto più leggeri, e mi godo volentieri anche l'abbuffata (come martedì a cena e mercoledì a pranzo, ecco perchè poi mi sento in dovere di rimediare ![]() @Acid Angel Sì, in effetti a me pesa molto rinunciare al piacere del cibo, più che alla quantità. Per quello il mio sogno sarebbe trovare il modo di dimagrire senza rinunciare del tutto ai miei cibi preferiti, guarda caso ipercalorici. Però come dici tu regolarsi e limitarsi a piccole porzioni è difficilissimo! |
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All the Truth Member
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![]() In certi periodi il mio rapporto col cibo è meno confilittuale. Non sarebbe esatto dire che mangio meno o meglio, più che altro mi faccio meno problemi perchè sono più permissiva verso me stessa. Può capitare quando sono di buon umore e ho voglia di godermi tutti i piaceri della vita, o all'opposto quando ho altre preoccupazioni più serie della dieta. Oppure semplicemente quando il mio peso e la mia taglia di pantaloni mi sembrano accettabili e devo solo mantenerle. Adesso, invece, peso e taglia dei pantaloni è almeno da dicembre che non mi piacciono affatto, ed è dal fatidico "anno nuovo" che cerco di stare a dieta senza successo. Quindi sei mesi di propositi falliti mi hanno logorato, e so bene che non ho scampo, se voglio perdonarmi devo dimostrare a me stessa di saper fare qualche rinuncia. Per cui da oggi ritento coi 5 giorni low-carb e low-fat, anche se so che dal punto nutrizionale sono una pessima scelta, almeno nel mio caso, e lo dimostra il fatto che ogni volta che ho provato sono arrivata al quarto- quinto giorno con una debolezza che mi impedisce di allenarmi, e che dal sesto giorno in poi ho subito ripreso ad abbuffarmi i passato di carboidrati. Ma pazienza, perchè se non faccio così non riesco a stare bene con me stessa. Fra l'altro questa settimana ho anche bruciato pochissimo in palestra, perchè ci sono andata solo due volte e oggi e domani è chiusa. A questo punto, per questi cinque giorni mi concederò di seguire solo la dieta senza però allenarmi, per poi riprendere quando reinserirò i carboidrati. |
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