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| Work in Progress Dove postare il proprio programma di preparazione atletica, le proprie esperienze, il proprio diario personale.
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(#1)
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All the Truth Member
Messaggi: 9,555
Data registrazione: Feb 2006
Età: 56
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Olympic weightlifterQuote:
.Dopodomani ho il primo appuntamento con un fisioterapista-osteopata di cui mi hanno parlato bene. |
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(#2)
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All the Truth Member
Messaggi: 3,089
Data registrazione: Mar 2012
Località: Piacentino D.O.C.
Età: 34
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(#3)
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All the Truth Member
Messaggi: 9,555
Data registrazione: Feb 2006
Età: 56
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Grazie, nel frattempo: ... Ho iniziato a prendere confidenza con l’hip belt squat 2.0, scegliendo però un’esecuzione più simile a quella descritta da David Crocco sul n° 41 di HG 1.0 (in lingua inglese), rispetto a quanto indicato da Stuart McRobert nell’ultimo numero di HG 1.0, ecco le differenze: 1) Invece che a delle fasce fissate all’altezza dei fianchi, con le mani mi reggo a degli anelli ginnici in legno* ancorati alla sbarra alta del mio power rack, tramite delle fettucce da arrampicata, e posti circa all’altezza delle spalle quando sono in piedi. In questo modo, quando sono eretto, le braccia sono naturalmente flesse, mentre si estendono completamente quando mi trovo nella posizione bassa dell’accosciata (nell’esecuzione di McRobert invece le braccia restano pressoché estese, o leggermente flesse, durante tutto il movimento). Non ho modo di sapere quanto le braccia possano contribuire nell’aiutarmi a salire, ma non me ne preoccupo, ciò che conta è la progressione del carico e il reclutamento di quanta più muscolatura possibile da questo esercizio (che è maggiore rispetto alla versione di McRobert, perché a quella di fianchi e arti inferiori si aggiunge la muscolatura coinvolta dalla trazione degli arti superiori, in maniera simile ad un chin up a presa variabile). *gli anelli sono più versatili, rispetto ad una sbarra fissa, perché mi permettono di variare la presa durante il movimento e di seguire in maniera più naturale l’accosciata. 2) Anziché salire sopra due blocchi, resto con i piedi per terra. Questo mi fa sentire più sicuro nel caso dovessi fallire una ripetizione. 3) Anziché utilizzare un perno caricato verticalmente, mi metto a cavalcioni di un bilanciere agganciato sia avanti che dietro all’apposita cintura di IronMind, in questo modo il peso risulta più distribuito sul bacino, con molta meno pressione sull’osso sacro rispetto ad agganciare i dischi solo anteriormente (mi sono fatto tagliare il bilanciere spesso che non usavo, accorciandolo a 120 cm di lunghezza, questo lo rende più stabile e meno soggetto ad inclinarsi, durante l’esecuzione, rispetto al bilanciere olimpico). L’unico svantaggio dello stare con i piedi al suolo è quello di dover partire dal basso alla prima ripetizione, ma in una serie ad alto numero non costituisce un problema. Con questi accorgimenti, anche indossando un paio di scarpe a suola piatta, riesco a scendere con le cosce sotto il parallelo, senza curvare la schiena e mantenendola pressoché verticale durante tutto il movimento, inoltre viene minimizzato l’avanzamento delle ginocchia. Tra qualche allenamento caricherò un video dimostrativo. |
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(#4)
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All the Truth Member
Messaggi: 9,555
Data registrazione: Feb 2006
Età: 56
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(#5)
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All the Truth Member
Messaggi: 1,462
Data registrazione: Sep 2005
Età: 62
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(#6)
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All the Truth Member
Messaggi: 9,555
Data registrazione: Feb 2006
Età: 56
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è semplicemente un tubo tondo di ferro cavo (andrebbe bene anche uno di quelli usati nelle impalcature edili, tagliato della lunghezza preferita) dove sono stati inseriti dei collarini per fermare i dischi. Io ho fatto tagliare un bilanciere spesso 50 mm che non usavo e come collarini ho usato quelli di una coppia di manubri regolabili Power Gear. Grazie. |
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(#7)
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All the Truth Member
Messaggi: 9,555
Data registrazione: Feb 2006
Età: 56
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Ho deciso di allenarmi con i pesi solo una volta alla settimana, ma non per un problema di recupero fisico, sebbene sia ancora molto debilitato per le ragioni già menzionate. Gli incarichi e le responsabilità di lavoro che mi sono stati assegnati quest’anno mi costringono a passare più tempo fuori casa (e in auto, cosa che non giova alla mia schiena) e a pranzare in orari e modalità scomodi, inoltre mi devo occupare dei trasporti pomeridiani-serali degli allenamenti di mia figlia, la spesa, la preparazione della cena e chi più ne ha più ne metta. Rischierei così di allenarmi poco e male, con la testa comunque impegnata mentalmente in mille pensieri. Così ho pensato che sia meglio dedicarmi ai pesi nel fine settimana e limitarmi durante la settimana a fare gli esercizi e le posture di allungamento per la schiena, comunque e forse più importanti. A questo punto potrei anche riprendere ad aggiornare il diario di allenamento. |
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(#8)
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All the Truth Member
Messaggi: 9,555
Data registrazione: Feb 2006
Età: 56
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Meglio così, due piccioni con una fava, anche perché non sarei in grado di aggiungere un altro esercizio. |
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