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Bodybuilding Puro bodybuilding, pochi fronzoli e molta ghisa.
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Psycho Lifter
Messaggi: 1,687
Data registrazione: Jun 2005
Località: Arezzo
Età: 56
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![]() Infortunarsi con i pesiPorto il mio contributo alla discussione, con l'intenzione di non sembrare saccente ma cercando solo di essere quanto più razionale possibile. Per prima cosa, come vedete è ben difficile dare una risposta esaustiva dato che, alla fine, come non farsi male è un mix di buon senso e basta. Oppure, semplicemente, i pesi non vanno fatti. Perchè l'unico modo per azzerare la probabilità di farsi male è proprio non farli. Una precisazione: l'infortunio peggiore è l'ernia non perchè sia irreversibile, ma perchè nell'immaginario collettivo è il peggiore dei peggiorei eventi che possono capitare ad un palestrato. Per fare un parallelo, immaginatevi la peggior malattia che può capitare ad un essere umano: sarà una qualche forma di cancro, ma in realtà ce ne sono di ben peggiori. Questo per dire che un conto è l'"infortunio", un conto è "la percezione dell'infortunio". Non è un argomento da poco. L'ernia è, forse, irreversibile come danno organico (ed è da vedere anche qui), ma ciò non significa che i suoi effetti vadano di pari passo. Altrimenti non si spiegherebbe perchè persone che si paralizzano a letto poi possano tornare a fare squat con... che so... 100Kg sulle spalle. Magari è la metà del precedente carico, però in assoluto sono sempre 100Kg sul groppone, una specie di miracolo visto che magari prima erano ferme ed invalide. Perciò se l'ernia è il babau del palestrato, c'è da rendersi conto che è anche una eventualità remota rispetto ad altri infortuni: una condrite in un punto della rotula può letteralmente impedire lo squat per sempre, dato che la cartilagine non si rimargina. Una tenosinovite con calcificazione della cuffia dei rotatori può impedire di sollevare sotto carico l'omero per anni ed anni. Nessuno di questi infortuni, ernia compresa, è invalidante o limita la vita, semplicemente impedisce di fare ciò che piace. Sicuramente è vero che il numero di ernie e protrusioni discali è in aumento, ma anche qui un conto è parlare al bar (e anche un dottore tante volte parla come al bar), un conto è parlare in una discussione in cui c'è un alto rischio di sputtanarsi: le ernie sono in aumento perchè sono i pesi che predispongono a queste o perchè è in aumento il numero di persone che fanno i pesi? Banalmente: su 100 persone se ne infortunano 3, su 1000 persone se ne infortunano 30, sempre il 3%, ma 30 rispetto a 3 è un aumento del 1000%. Oppure, su 100 persone se ne infortunano 3, su 1000 persone se ne infortunano 60. In un caso è il 3%, nell'altro il 6%. Bene: queste informazioni mancano. Non le abbiamo. Allora, arrangiamoci. La tabella sulle statistiche di infortuni che ho postato è interessante perchè deriva da studi basati su interviste ai singoli atleti, sono statistiche su persone reali. Se notate, gli infortuni alla bassa schiena sono una parte degli infortuni totali, e la durata dell'infortunio è comunque qualcosa di relativamente breve. Questa gente si fa molto meno male di altri in altri sport. Adesso, è da evitare il salto logico verso il vuoto: è scorretto dire "allora il Powerlifting è sicuro". No: queste persone che fanno Powerlifting hanno una percentuale di infortuni inferiore alla media. Perciò, cerchiamo di analizzare il perchè questi si scassano meno. Come ulteriore contributo personale, in 5 anni di frequentazione di gare, pratica di gare, osservazione di gare e resoconti di gare, ho ricordanza di due soli eventi traumatici su centinaia di alzate massimali: uno strappo ai femorali ed uno strappo ad un pettorale. Nessuna ernia espulsa. Perchè? La mia conclusione è questa (che è un compendio di quanto avete detto voi): è possibile minimizzare il rischio di andare al limite se si seguono certi accorgimenti. Il primo è informarsi. Capire cosa si va a fare. Oggi internet permette al palestrato medio che vuole stare bene di non farsi male. Quelli che si dislocano le vertebre per fare il pulley a cazzo o si scassano la cuffia per fare la panca con manubri alla massima escursione (li conosco) non si sono informati. Punto. Oggi è possibile. Se ti fai male, sei uno stolto. Mi spiace, ma la penso così. Non esiste PT che tenga se tu non capisci ciò che fai. Per il PL in erba questo non è sufficiente: sarebbe necessario un tecnico sul posto. Questo è praticamente impossibile, ed aumenta la possibilità di farsi male. E' il tecnico che decide se è bene farti continuare a fare squat oppure no, è il tecnico che stabilisce il volume dell'allenamento o quali siano gli elementi su cui puntare per migliorare. Ma nemmeno questo basta: quando si va ai propri limiti qualsiasi particolare conta. C'è tutta una serie di comportamenti accessori preventivi, ad esempio quelli indicati da Dimitry, che nessuno segue perchè rompono le palle. Stretching, massaggi, analisi. E' inutile farle dopo che ci si è scassati, ma sarebbero da aggiungere come sedute Tutto questo aggiunge tempo agli allenamenti, e nessuno lo fa, ma sarebbe indispensabile per minimizzare i rischi. Ma più che altro esiste un momento ben preciso nella carriera del lifter ricreativo in cui aumentano drammaticamente le possibilità di farsi male. E' il momento in cui si scopre che il proprio corpo è più forte di quanto si pensi, si scoprono tecniche nuove, allenamenti nuovi, si scopre che è possibile sollevare pesi prima impensabili. Potrei fare dei paralleli con qualsiasi sport perchè questo momento esiste in ognuno, ma divagherei. In questo momento il corpo è più forte, ma non è in grado di reggere l'impatto perchè non tutte le sue parti sono forti allo stesso modo. E' qui che sarebbe necessario l'allenatore, una figura che riesce a far capire che l'allenamento è un processo lento in cui i risultati si colgono in anni e non in mesi. Questo momento è pericoloso specialmente per chi è forte, perchè diventa ancora più forte. Ed è qui che ci si fa male. Del palestrato non me ne frega niente, ma del PL amatore si, e regolarmente chi si fa male, si fa male in questo periodo della sua carriera: non riesce a dare tempo al proprio corpo di adattarsi, e il pericolo è che questo non avviene perchè si fanno le cose a cazzo o con superficialità, anzi! Ed è proprio per questo che è un periodo estremamente pericoloso. E' il periodo in cui ci si fa prendere la mano, razionalmente. Ovviamente non sto parlando di infortuni invalidanti, perchè alla fine niente è così drammatico, semplicemente si ha un impatto negativo sulla propria psiche, dato che qua tutti muoviamo il ferro per una qualche forma di soddisfazione e autocompiacimento. Superata questa fase, le cicatrici interne ed esterne portano ad una maturazione e ad una migliore consapevolezza ed è poi possibile andare avanti per anni ed anni. Oppure, non fare tesoro del passato e ripetere i propri errori. |
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(#2)
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All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
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![]() per lo stretching se è vero che molto probabilmente può incrementare i risultati fatto in un certo modo..non sono tutti concordi sul fatto che possa aiutare a prevenire gli infortuni. ma qui sarebbe da aprire un altro capitolo ![]() |
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(#3)
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All the Truth Member
Messaggi: 1,669
Data registrazione: Sep 2005
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![]() 1) Sicuramente è vero che il numero di ernie e protrusioni discali è in aumento, ma anche qui un conto è parlare al bar (e anche un dottore tante volte parla come al bar), un conto è parlare in una discussione in cui c'è un alto rischio di sputtanarsi: le ernie sono in aumento perchè sono i pesi che predispongono a queste o perchè è in aumento il numero di persone che fanno i pesi? Le ernie discali sono in aumento tra i giovani, fascia 20/35, non perche' e' in aumento gente che pratica PL, ma perche' e' diffusa la moda di andare in palestra, dove in Italia non c'e' nessuna regolamentazione e tutela del cliente medio. Si possono incontrare istruttori che dopo un week end di corsa sono abilitati a seguire,a dettare, tabelle di allenamento a chiunque. A maggior ragione nel Pl, dove l'utilizzo di carichi sub massimali e' quasi la regola del giorno, occorre una maggiore tutela dell'utente medio. E' necessario che chi voglia praticare questo sport sia sottoposto all'attenzione di persone preparate, con titoli di studio seri, con una presenza fisica costante. 2) Banalmente: su 100 persone se ne infortunano 3, su 1000 persone se ne infortunano 30, sempre il 3%, ma 30 rispetto a 3 è un aumento del 1000%. Oppure, su 100 persone se ne infortunano 3, su 1000 persone se ne infortunano 60. In un caso è il 3%, nell'altro il 6%. Qui non mi trovo assolutamente d'accordo. Ci sono molte persone che si infortunate, ma per orgoglio personale non lo dico. Quindi le frequenze di infortuni sono disturbate dalla bonta' dei dati. 3) Come ulteriore contributo personale, in 5 anni di frequentazione di gare, pratica di gare, osservazione di gare e resoconti di gare, ho ricordanza di due soli eventi traumatici su centinaia di alzate massimali: uno strappo ai femorali ed uno strappo ad un pettorale. Nessuna ernia espulsa. Vedi la risposta sopra, ma non ho prove, ma solo confessioni personali, quindi nn ha nessun valore per tutti voi. 4) Se ti fai male, sei uno stolto. Mi spiace, ma la penso così. Anche qui nn sono d'accordo. Chi si fa male e' solo semplicemente uno sprovveduto, perche' in questa galassia di assenza di conoscenza si cerca di fare da soli, ma e' difficile acquisre tutte le nozioni per evitare di farsi male, per il solo fatto che occorrebbe una dedizone completa, e sinceramente la stragrande maggioranza di noi svolge attivita' fisica dopo 10 ore di lavoro, e dove si trova il tempo di studiare anatomia, medicina dello sport, ecc... 5) Per il PL in erba questo non è sufficiente: sarebbe necessario un tecnico sul posto. Questo è praticamente impossibile, ed aumenta la possibilità di farsi male. Qui sono d'accordo! 6) Ma nemmeno questo basta: quando si va ai propri limiti qualsiasi particolare conta. C'è tutta una serie di comportamenti accessori preventivi, ad esempio quelli indicati da Dimitry, che nessuno segue perchè rompono le palle. Stretching, massaggi, analisi. E' inutile farle dopo che ci si è scassati, ma sarebbero da aggiungere come sedute Tutto questo aggiunge tempo agli allenamenti, e nessuno lo fa, ma sarebbe indispensabile per minimizzare i rischi. Qui sono d'accordo! |
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(#4)
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All the Truth Member
Messaggi: 1,669
Data registrazione: Sep 2005
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perche' arrivi all'estremo del discorso. Qui si sta cercando di dare delle linee guide su come far svolgere una attivita' fisica, anche Pl, a un utente medio (come me) senza per questo trovarsi con dei problemi fisici, o aggravare quelli esistenti. Tra non fare nulla, che lo trovo deplorevole come te, e ammazzarsi di pesi o maratone di corsa c'e' un bel abisso, non trovi? |
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(#5)
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FIPL Moderator
Messaggi: 11,338
Data registrazione: Nov 2006
Località: Genova
Età: 39
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![]() nessuno parla di ammazzarsi di pesi... infatti se noti il grassetto ho scritto usando il cervello ammazzandoti di pesi non ottieni nulla... concordo con te. le cose vanno fatte bene, ma al massimo... se c'è volontà.... altrimenti uno può anche non fare nulla dalla mattina alla sera, non lo critico, basta che nn si senta nel giusto nei miei confronti e non rompa le palle a me |
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(#6)
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UncensoredMember
Messaggi: 127
Data registrazione: Aug 2007
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![]() Si meglio parlare di autoterapia in genere, qui Armando potrebbe dire qualcosa, anche dello streching ci sono diverse forme. Sono tutte tecniche a costo zero o minimo. |
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(#7)
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Psycho Lifter
Messaggi: 1,687
Data registrazione: Jun 2005
Località: Arezzo
Età: 56
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![]() Si, infatti "autoterapia" è la parola appropriata. Tanto per dire, da un anno faccio dopo l'allenamento un po' di stretching per i glutei, il piriforme e lo psoas. Niente di che, però recupero molto meglio ed inizialmente ero molto più legato, specialmente a destra. Anche in questi casi, non occorre fare la spaccata, ma fra fare qualcosa con un minimo di criterio e non fare nulla può esserci una differenza importante. E, appunto, è gratis perchè mi stendo sul letto, guardo la televisione e faccio questi movimenti. |
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(#8)
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All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
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![]() Sei meno legato hai detto bene. Viceversa non è stato provato che fare stretching possa prevenire gli infortuni. Mentre è stato provato che fare stretching in un certo modo possa aumentare le forza |
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(#9)
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Psycho Lifter
Messaggi: 1,687
Data registrazione: Jun 2005
Località: Arezzo
Età: 56
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Non ho trovato nulla, ma probabilmente non ho le chiavi di ricerca giuste. Dallo studio penso si potrebbero trarre delle indicazioni pratiche sicuramente interessanti. |
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RealUncensoredMofo
Messaggi: 368
Data registrazione: May 2009
Età: 39
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![]() Io sapevo che lo stretching fatto prima o subito dopo l'allenamento,di per sè,non ha molto peso sulla sessione(anzi c'è chi dice che fatto prima sia potenzialmente infotunante); ma che lo stretching fatto con regolarità,al di fuori degli allenamenti(mezzora al giorno di stretching o qualche ora settimanale dedicata)sia un ottimo mezzo di prevenzione. Le mie sono solo chiacchere sentite e lette qua e là e confermate dal mio medico,non ci sono esperimenti a conferma di ciò o prove empiriche(che io sappia)però mi sembra che la cosa sia abbastanza logica |
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(#11)
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All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
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![]() fatto prima se non lo sai fare toglie forza |
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(#12)
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All the Truth Member
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
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![]() parola di fisioterapisti e osteopati sportivi: lo stretching si consiglia in una seduta a parte di almeno 20' lontano dagli allenamenti. |
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(#13)
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All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
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![]() per limitare i danni a queto punto tutti con le macchine a fare esercizi (sperando che siano costruite bene) senza usare grandi pesi un po' come sta succendo in molte palestre che sembrano aver abolito i pesi liberi ho scritto limitare anche perche uno se vuole si fa male anche con le macchine solo che hanno il vantaggio di avere un grado di apprendimento rapido uno si fa male con i pesi principalmente per la scorretta esecuzione e anche perche non sa gestire e capire il proprio corpo non dico infortuni gravi ma anche certe infiammazioni che capitano potrebbero essere evitate ci sono persone che posturalmente hanno meno mobilita o sono diverse dagli altri senza controlli specifi molte cose non saltano fuori per questo uno si infortuna pure, oltre a non avere gente qualificata vicino |
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(#14)
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All the Truth Member
Messaggi: 10,925
Data registrazione: Sep 2009
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- insegnare gli esercizi con i pesi liberi o la sbarra non e' facile. Serve personale molto qualificato, che costa. A far vedere come usare una macchina per la leg extension basta una scimmietta, e la si puo' pagare in noccioline - gli esercizi a pesi liberi, e quelli con la sbarra in modo particolare, sono duri e fanno lavorare sodo. Proprio il contrario di quello che cerca il cliente tipo delle palestre - Il cliente tipo non e' solo pigro, e' pure litigioso, nel senso legale del termine. Se gli insegni a fare squat, e questo si fa male, c'e' il rischio non nullo che ti dia la colpa, e ti faccia causa perche' gli hai insegnato male, o gli hai fatto fare un esercizio che lui non era in grado di fare. Buona giornata. |
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(#15)
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UncensoredMember
Messaggi: 127
Data registrazione: Aug 2007
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![]() Su pubmed qualcosa si trova..vedete anche tutti i links alla destra. sullo stretching, questo effetto di aumento di densità alle estremità dei tendini lo conoscevo già: Stretching and injury prevention: an obscure relat... [Sports Med. 2004] - PubMed result |
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