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orange 08-12-2016 01:55 PM

Se dopo 9 anni non le dici queste cose...
Poi mica devi dirle che vai in cura perché hai manie omicide. Andare dallo psicologo non è certo qualcosa di cui vergognarsi. Semmai lo è non andare anche se si ha bisogno.

cicciodila 08-12-2016 03:35 PM

Magari potresti iniziare col dirle che vai dal dietologo perché vuoi dimagrire, almeno smette di chiederti perché non hai fame :D

Negative_creep 14-12-2016 12:26 PM

Ultima sessione di valutazione dalla psicologa....
Abbiamo tirato le somme :
Secondo lei di base c'è una grande tristezza ( che potrebbe essere depressione ) .
IO non sento gli effetti di questa depressione perchè attutita dal cibo , usato inconsapevolmente come una vera cura.
IO messo sulle spalle le problematiche della mia famiglia , della mia relazione delle quali mi devo liberare .

Mi ha proposto di essere seguito da un altro psicoterapeuta uomo , perchè sostiene che il rapporto che ho con mio padre andrebbe analizzato da un uomo .

Ora devo decidere ....

Mi sento sfigato , in fondo a tutto e tutti ... sento che non merito tutto ciò .
Immagino che entrare a far parte di un percorso del genere non implichi una cosetta da mesi ... penso che si parli di anni

orange 14-12-2016 06:18 PM

Non è detto, dipende anche molto da te. In ogni caso non pensare al tempo. Pensa a fare terapia. La durata si vedrà.

Io ti consiglio di parlare con l'altro psico al di là della questione uomo/donna. Io ho sempre avuto psico donne e non è mai stato un problema (a parte il primo che era uomo). Valuta come ti trovi, quello con cui ti sembra più produttivo lavorare. Quando capisci che è giusto allora "parti" con convinzione e senza dubbi.

(Io quando feci il "lavoro grosso" andai da 3 psicoterapeute alla volta per un paio di settimane, dopo averle conosciute ho deciso da quale andare. Il rapporto e la sintonia è importante)

Negative_creep 14-12-2016 09:15 PM

Quote:

Originariamente inviato da orange (Scrivi 461713)
Non è detto, dipende anche molto da te. In ogni caso non pensare al tempo. Pensa a fare terapia. La durata si vedrà.

Io ti consiglio di parlare con l'altro psico al di là della questione uomo/donna. Io ho sempre avuto psico donne e non è mai stato un problema (a parte il primo che era uomo). Valuta come ti trovi, quello con cui ti sembra più produttivo lavorare. Quando capisci che è giusto allora "parti" con convinzione e senza dubbi.

(Io quando feci il "lavoro grosso" andai da 3 psicoterapeute alla volta per un paio di settimane, dopo averle conosciute ho deciso da quale andare. Il rapporto e la sintonia è importante)

Ciao Orange , ti ringrazio per il consiglio ... l'unica cosa che ho appena scoperto è che lo psicologo ha 29 anni , un anno più di me ... sono abbastanza sfiducioso , non nei suoi riguardi ma nei miei ... non so se sarei capace di aprirmi con un mio coetaneo .
Non ho alternativa comunque , o lui o nulla ...

orange 15-12-2016 10:25 AM

Ma questo psico fa parte del centro o andresti come privato? Perché basta cercarne un altro.
E poi cosa vuol dire nulla? Alla psicologa puoi dire che preferisci lei.

Negative_creep 15-12-2016 10:35 AM

Quote:

Originariamente inviato da orange (Scrivi 461721)
Ma questo psico fa parte del centro o andresti come privato? Perché basta cercarne un altro.
E poi cosa vuol dire nulla? Alla psicologa puoi dire che preferisci lei.

No , lo psico fa sempre parte della struttura dca , e a quanto visto c'è solo lei e questo psicologo che intravedendolo pensavo fosse uno stagista .
Lei mi ha " liquidato " dicendomi che il suo programma di analisi é terminato e che ora mi affidava allo psicologo perchè essendo maschio sarebbe più indicato a trattare il rapporto conflittuale che ho con mio padre .
Si , ma io con uno che potrebbe essere benissimo il mio amico di bevute cosa gli dico?

Non so ragazzi , sto pensando di sbrigarmela da solo ...
Mi sento trattato come un malato di mente
Mi sono stati fatti vedere dei grafici , rappresentanti i miei test , dove si evince che sia depresso e che non abbia una identità sessuale ...ora va bene tutto , avrò anche una vitaccia , ma una certezza ce l'ho : a me piacciono le donne .

Forse sarebbe ora di seguire il consiglio di qualcuno qui sul forum , prendere e andare in palestra buttando la testa in quello .

Mi è stato anche proposto di vedere la psichiatra qualora volessi farmi dare dei medicinali " per dare uno sprint in più " ( testuali parole , ovviamente ho rifiutato )
Ora l'appuntamento sarebbe a fine gennaio , fare una seduta non mi costa nulla , ma non credo nemmeno sia giusto che io vada ad occupare , senza crederci , il posto di qualcun altro che potrebbe averne davvero più bisogno .


Ditemi la vostra , ditemi anche se vi sembrano solo le scuse di un cagasotto

bubux 15-12-2016 11:08 AM

Quote:

Originariamente inviato da Negative_creep (Scrivi 461722)
Forse sarebbe ora di seguire il consiglio di qualcuno qui sul forum , prendere e andare in palestra buttando la testa in quello .

Mi piace questo elemento :o.
Quote:

Originariamente inviato da Negative_creep (Scrivi 461722)
Mi è stato anche proposto di vedere la psichiatra qualora volessi farmi dare dei medicinali " per dare uno sprint in più "

Non mi piace questo elemento :mad:.

Acid Angel 15-12-2016 12:06 PM

Potrei scriverti fiumi di parole, portandoti pure la mia esperienza, ma sinceramente non ho tempo da perdere, Negative.
Perdonami, ma non mi stupisce questa tua reazione e io so che farai come credi meglio indipendentemente dalle nostre parole.

Solo una cosa: ho iniziato a insegnare nella scuola media a 25 anni, la prima terza media che portai all'esame ebbe me come quarta insegnante dell'anno (e undicesima del triennio), avevano avuto supplenti su supplenti e l'ultima sono stata io, la ragazzina fresca di scuola di specializzazione.
Se i genitori dei miei alunni avessero avuto la possibilità di scegliere un'altra insegnante, magari più anziana, non una "compagna di bevute" o quasi per i figli (capisci'a'mme' ;) ), chissà, si sarebbero trovati meglio?

Io ti dico che ho portato TUTTI i miei alunni di quell'anno a fare un esame dignitoso, partendo da una situazione disastrosa, ed era il mio primo anno di insegnamento.
Dovremmo riporre più fiducia nel prossimo, perché se sta lì a fare un lavoro, un motivo c'è.

E non ti ho nemmeno fatto l'esempio più calzante, perché se mi contesti questo, ho anche quello, ma ripeto, non credo serva.

In bocca al lupo qualsiasi decisione tu prenderai, l'importante è che tu trovi la serenità, questo sì, è molto importante.
Ciao
:)

IlPrincipebrutto 15-12-2016 12:50 PM

Quote:

Originariamente inviato da Negative_creep (Scrivi 461722)
Ditemi la vostra

Remember, you asked for it...

Sono convinto che un requisito essenziale di qualsiasi impresa di successo di medio e lungo termine sia la persistenza. Mettiamoci d'accordo sui termini: per 'di successo' intendo che porti ad un cambiamento duraturo, a prescindere dall'entita' del cambiamento. Per fare un esempio, passare da una vita sedentaria al fare una una attivita' fisica regolare e' un successo, a prescindere dal fatto che uno resti a livello amatoriale o finisca alle Olimpiadi.

Persistenza dicevo; gli inglesi, con la loro sublime attitudine alla sintesi, chiamano la cosa 'stick to it'.
Hai preso una decisione? Bene, testa a cuocere e andare, si prende la linea tracciata dalla decisione e la si segue con costanza, con regolarita', con monotona testardaggine, fino alla meta. E lo si fa con dedizione genuina, lo si fa mettendo da parte le obiezioni; soprattutto, senza rimettere in gioco la decisione.

Tradotto al tuo caso: hai deciso, e secondo me e' stata una ottima decisione, di seguire un certo tipo di percorso. Bene, quel percorso ora lo devi seguire fino alla fine, affidandoti a chi ti segue, giocando il tuo ruolo in modo sincero e genuino, senza doppi fini e ripensamenti.

Non puoi continuare a cambiare idea, a lanciarti e poi tornare indietro, a nascondere qualcosa a chi dovrebbe seguirti. Segui il percorso fino alla fine, e poi alla fine trarrai le tue conclusioni.

Seguire il percorso fino alla fine sara' probabilmente una delle poche o prime volte che avrai deciso di fare qualcosa di impegnativo, a termine, e l'avrai portato a compimento. Gia' questo, da solo, penso sara' un risultato notevole e molto utile per te e la tua autostima, che al momento attuale e' molto carente.



Buona giornata.

vodka 15-12-2016 12:51 PM

Io aggiungo una cosa veloce, vorrei anche io scrivere molto ma non ho il tempo ora di farlo con la cura necessaria, ma questo voglio dirtelo: mi sembra davvero che tu viva come pecca grave tua personale il bisogno dello psicologo. E "men che mai" dello psichiatra e di qualche farmaco. Visto che ho vissuto sulla mia pelle in almeno due situazioni la poca voglia di approfondire e provare a risolvere problemi psichiatrici mi sento appunto di dirti che magari la frase sullo sprint in piu` non e` stata felice, ma che gli psicofarmaci sono farmaci come tutti gli altri.

Negative_creep 15-12-2016 02:53 PM

Quote:

Originariamente inviato da Acid Angel (Scrivi 461725)
Potrei scriverti fiumi di parole, portandoti pure la mia esperienza, ma sinceramente non ho tempo da perdere, Negative.
Perdonami, ma non mi stupisce questa tua reazione e io so che farai come credi meglio indipendentemente dalle nostre parole.

Solo una cosa: ho iniziato a insegnare nella scuola media a 25 anni, la prima terza media che portai all'esame ebbe me come quarta insegnante dell'anno (e undicesima del triennio), avevano avuto supplenti su supplenti e l'ultima sono stata io, la ragazzina fresca di scuola di specializzazione.
Se i genitori dei miei alunni avessero avuto la possibilità di scegliere un'altra insegnante, magari più anziana, non una "compagna di bevute" o quasi per i figli (capisci'a'mme' ;) ), chissà, si sarebbero trovati meglio?

Io ti dico che ho portato TUTTI i miei alunni di quell'anno a fare un esame dignitoso, partendo da una situazione disastrosa, ed era il mio primo anno di insegnamento.
Dovremmo riporre più fiducia nel prossimo, perché se sta lì a fare un lavoro, un motivo c'è.

E non ti ho nemmeno fatto l'esempio più calzante, perché se mi contesti questo, ho anche quello, ma ripeto, non credo serva.

In bocca al lupo qualsiasi decisione tu prenderai, l'importante è che tu trovi la serenità, questo sì, è molto importante.
Ciao
:)

Quando ho chiesto un consiglio nel post precedente ovviamente intendevo a chiunque avesse voglia di perdere un minuto , se non avevi tempo da perdere penso che potevi anche evitare di rispondere , non mi sarei sicuramente offeso

Acid Angel 15-12-2016 05:35 PM

Hai frainteso.
Il discorso sul tempo l'ho scritto perché non mi va di compatirti. Temo che tu non sia pronto a leggere le mie parole, e credimi, qua dentro forse sono l'unica (oltre ad altri 2 utenti) che SA cosa provi. Se vuoi mollare e le tue ragioni sono quelle esposte, come potrei io mai farti cambiare idea?

Se rileggi comunque il mio messaggio non era del tutto vuoto, anzi. Se, inoltre, pensi che una visione esterna possa REALMENTE aiutarti, io mi metto lì e scrivo tutto il mio papiro.

IlPrincipebrutto 16-12-2016 08:25 AM

Quote:

Originariamente inviato da Acid Angel (Scrivi 461730)
io mi metto lì e scrivo tutto il mio papiro.

Spero che NegativeCreep abbia una buona connessione Internet.

Osaki_ 18-12-2016 05:01 PM

Quote:

Originariamente inviato da Negative_creep (Scrivi 461722)
Si , ma io con uno che potrebbe essere benissimo il mio amico di bevute cosa gli dico?

Gli dici quello gli senti di dire. Guarda che questo potrebbe essere una cosa a tuo vantaggio. Credi che se ti trovassi difronte un 50enne, questo potrebbe "capirti" più di un giovane come te, che vive la tua stessa epoca? Io non credo.
Oltre, ovviamente, al discorso di non poter giudicare dall'età, la competenza di una figura professionale.

Quote:

Originariamente inviato da Negative_creep (Scrivi 461722)
Mi sono stati fatti vedere dei grafici , rappresentanti i miei test , dove si evince che sia depresso e che non abbia una identità sessuale ...ora va bene tutto , avrò anche una vitaccia , ma una certezza ce l'ho : a me piacciono le donne .

Forse sarebbe ora di seguire il consiglio di qualcuno qui sul forum , prendere e andare in palestra buttando la testa in quello .

Mi è stato anche proposto di vedere la psichiatra qualora volessi farmi dare dei medicinali " per dare uno sprint in più " ( testuali parole , ovviamente ho rifiutato )

Considera che le persone davanti a te non sanno NULLA di te. Niente. Solo la faccia. E loro sanno bene che oltre alle apparenze si cela un mondo. Cose che forse nemmeno tu sai. Credi che il tuo orientamento sessuale sia quello che dici? Bene, dillo, ripetilo e fallo con fermezza. Vedrai che le cose si metteranno in chiaro da subito.
Anche a me sono state fatte questo tipo di domande e, ti dirò, non me la sono nemmeno presa così come stai facendo tu (forse per la stupida correlazione "frocio=vergogna=uomo debole"?). Quindi non c'è bisogno di lamentarsi, piuttosto, vedi come fare per portare il discorso dove tu credi di necessitare aiuto (anche se non sarai tu a controllare un bel niente, sappilo già da ora).

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Originariamente inviato da Negative_creep (Scrivi 461722)
Ora l'appuntamento sarebbe a fine gennaio , fare una seduta non mi costa nulla , ma non credo nemmeno sia giusto che io vada ad occupare , senza crederci , il posto di qualcun altro che potrebbe averne davvero più bisogno .

Queste sono le scuse che ci diciamo per non affrontare i problemi: "non sono un malato mentale", "non sono grave", "non ho bisogno di aiuto", "so farcela da solo". Se ci sei andato, vuol dire che invece da solo non ce la facevi. Queste cose me le sono ripetuta ad ogni santa seduta, e credo lo abbiamo fatto tutti, ma la volta dopo magari piangevo in quelle quattro mura bianche e ringraziavo l'opportunità che avevo avuto per piangere in santa pace.
Io, di quello che ho fatto non me ne sono pentita. Anche se ho sempre pensato e continuo a pensare di non essere mai stata "malata", io, quell'opportunità me la sono data lo stesso.
E tu? Qualsiasi cosa sceglierai, sceglila con cura.

E parlane, prima di ritrovarti ad essere sommerso dalle bugie per paura di essere giudicato. "Meglio una brutta verità, che una bella bugia".


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