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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 08-12-2012, 02:24 PM


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Originariamente inviato da alexsurfer Visualizza Messaggio
condivido appieno al sensazione "del non poter fare piu nulla al massimo livello con lo sport"

Quello che posso dire e'che se si esagera con il corpo, prima o poi, te lo restituisce con gli interessi.

Lore, almeno tu riesci a fare qualcosa, io proprio nulla di nulla. sono passato a fare di tutto, piscina, pesi, corsa, ecc a nulla piu totale per sempre.
Ciao Alessandro,
come sai conosco la tua storia, devo dire che mi ha piacevolmente stupito rivederti su FU come utente attivo.
Mi duole ovviamente leggere che il tuo STOP è definitivo e al 100%, credo tu abbia ragione quando dici che Lorenzo è fortunato perché ha molte alternative a sue disposizione.

Il problema, che penso di poter capire (anche rapportandomi ad altri ambiti della vita in cui mi è capitato/mi capita lo stesso), è l'accettare veramente il dover percorrere strade alternative.

Parli di eccessi sul proprio corpo, che poi il corpo stesso ti restituisce con gli interessi; immagino tu ti riferisca al tuo percorso, non so se lo intendi paragonabile a quello di Lorenzo. Nel suo caso c'è stato semmai un eccesso ma "relativamente" a come è nata la sua schiena, voglio dire... chiunque se sapesse a 5 anni di avere quei problemi congeniti alla schiena, di certo farebbe di tutto tranne che basket, salti e corsa!
Però la stimolazione eccessiva c'è stata, quindi il risultato oggi è questo: dover ridimensionare la mole di attività fisica nonché riorganizzarla.

La tua frase sugli eccessi mi ha profondamente colpito. Anche io sono stata colpevole - non del tutto consapevole - di eccessi sul mio corpo. Ho fatto attività fisica in maniera compulsiva, sì, ma mai tanto da procurarmi infortuni semipermanenti, cronici o permanenti. Io ho fatto altro... mi sono sottoposta a regimi alimentari estremamente restrittivi, dopo 5 anni di ipocalorica folle (e sto usando un eufemismo ) solo oggi sto iniziando a capire che devo mangiare di più.
Mi sono spinta così oltre da negare la mia natura di donna per 2 lunghi anni, ho introdotto reiteratamente così tante fibre nel mio intestino (verdura e frutta) per riempirmi lo stomaco e non sentire la fame che oggi vivo con il dolore.

Ma chi è causa del suo mal pianga se stesso. A volte non ci si immagina delle conseguenze delle nostre azioni, ma quando il conto arriva è inesorabile.
Per quanto mi riguarda, se mi avessero detto 3 o 4 anni fa il mio pero OGGI e la situazione che vivo quotidianamente oggi penso che mi sarei spaventata. Allo stesso modo forse tu non avresti mai pensato (credo) fino a tot anni fa di immaginarti oggi come "sedentario forzato".
Però... però magari sei sereno lo stesso, una serenità diciamo... riorganizzata.
Per lo meno quando ti ho conosciuto mi sei sembrato una persona contenta con tanti progetti.
Quello che per te era prioritario ha assunto una posizione molto bassa (anzi mi sa che non ha più posizione) nella tua piramide dei valori.

Io credo che Lorenzo stia con grande fatica iniziando quel percorso interiore che hai fatto anche tu.

Io ho creduto di non poterlo fare (ripeto, per me non si tratta del mio rapporto con l'attività fisica ma rapporto strettamente legato al mio corpo e all'immagine di me, ma comunque è allo stesso modo una completa riorganizzazione di una fetta - per noi - importante della propria vita) ma invece ci sto facendo i conti.

E ho notato quanto non serva che qualcuno ti dica "stai attento" o "fermati in tempo" quando sei ancora lontano dal punto di non ritorno. Certe strade vanno percorse. Io ho rinunciato a fare da Vate per chi vedo sulla mia stessa strada MA diversi km dietro di me: li vedo dallo specchietto retrovisore. Posso solo sperare di correre verso l'uscita, ma di correre così forte da non scorgerli più. Loro faranno il LORO percorso. E' in discesa, è facile fino a un certo punto. Ma io sto salendo, e correre è ancora più faticoso. Ma la mia salita poi c'è per tutti.

La tua salita forse tu l'hai finita, e noto una grande empatia da parte tua verso Lorenzo.
Lui forse è all'inizio, forse a metà, non so, dipende da quanto e come riuscirà ad agire per trovare un nuovo equilibrio.

La mia salita è diversa dalla vostra ma parallela... A volte rotolo (sono un po' imbranata ) e mi ritrovo un po' più giù, ma... ricordo lo specchietto... li vedo quelli che non posso avvertire di tornare indietro, ma vedendoli loro aiutano me. E ricomincio un po' più veloce di prima. Per fortuna.

Scelte, no?

Ciao!
Vale
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