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Mi sfogo! Sei arrabbiato, schifato, deluso? Sfogati quì
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 52
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![]() TechnologiaLa questione a mio avviso è mal posta: fin quando parliamo di tecnologia da intrattenimento è improprio parlare di "utilità". Cellulari, Mp3, kindle,laptop, macchine fotografiche digitali, tv ad alta definizione ecc sono tutte cose di cui possiamo fare altamente a meno, si vive lo stesso, e col vantaggio che magari si sviluppa meno "paranoia da obsolescenza accellerata" visto che ormai non si fa neppure in tempo a comprare un cazzo qualunque che si ha già per le mani un prodotto superato. Al più si può parlare di fruibilità, praticità, rispondenza alle proprie esigenze, che sono concetti diversi: allora posso trovare che l'alta definizione sia divertente, che l' mp3 sia più pratico e fruibile del vecchio walkman, o che il tablet sia più comodo del giornale, ma ciò non toglie che sono tutti prodotti sostanzialmente privi di qualsiasi reale utilità, e che per di più vengono venduti a prezzi da manicomio criminale per poi svalutare alla velocità della luce non appena la revisione successiva li rimpiazzi. |
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All the Truth Member
Messaggi: 1,171
Data registrazione: Jul 2011
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(#3)
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All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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![]() Io sono più che d'accordissimo col nostro cavernicolo. |
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(#4)
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All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
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![]() cosa è utile e cosa non lo è è soggettivo tranne i bisogni fisiologici, nell'ambito dei quali ci sono comunque delle variabilità. a volte poi le tecnologie poi si sono sviluppate in ambiti ludici e poi diffuse in ambiti che invece erano produttivi o di altro genere, anche se ovviamente è accaduto anche il contrario |
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(#5)
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All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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![]() c'è poco da soggettivare, il consumismo non ha nulla di funzionale/utile, se non sprecare energia. |
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(#6)
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 52
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![]() ...e addormentare le coscienze. Narcotizzati dalla sovrabbondante offerta di gadget non ci accorgiamo neppure di quanto il mondo sia andato a puttane... |
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(#7)
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All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
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![]() L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni che piaccia o no in buona parte è stata legata al consumismo, ultimi intendo degli ultimi 100 anni. Inteso come economia di consumo, se si tratta di comprare a caso è shopping compulsivo ed è qualcosa di diverso. D'accordo che il mondo ha dei grossi problemi, sia a livello ambientale che di società e di rapporti umani, ma se ci guardiamo indietro (a parte l'ambiente, ma bisogna risalire ai periodi pre rivoluzione industriale per trovare un ambiente non sfruttato ed a rischio di distruzione- nonostante le molte ombre attuali la sensibilità ecologica si sta pian piano diffondendo così come la possibilità di fare degli interventi concreti) troviamo cose quasi sempre peggiori da quasi tutti i punti di vista. Anche i bisogni sono soggettivi, seppure sono raggruppabili per tutti gli essere umani in gruppi ad organizzazione gerarchica, come indica la scala di Maslow. Che si debba respirare per vivere siamo tutti d'accordo, ma già per mangiare ad alcuni basterebbero gli insetti e le erbacce che trovano per strada (si sta diffondendo in america come strategia per contrastare catastrofi economiche o nucleari) altri invece se non avessero le loro leccornie preferite si lascerebbero morire di fame |
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(#8)
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All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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![]() Ma che pre industriale, vai indietro di 30-40anni e il mondo a livello di inquinamento globale era più simile ai tempi dell'antica roma che a quello odierno. L'italia non conta nulla, l'europa anche lei su scala globale conta poco. Secondo me bisogna guardare cosa è successo a sudamerica india cina e africa in questi ultimi 30-40 anni (molti meno per la maggior parte di questi, in realtà). Secondo me la "sensibilità ecologica" si sta diffondendo a una velocità troppo bassa per contrastare il mare di merda che ogni anno viene sfornato. P.s.: "uno che si fa morire in assenza delle sue leccornie preferite" non è uno che rende le leccornie un bisogno, semplicemente è malato. |
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All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
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![]() a livello globale posso essere d'accordo forse, ma in certe città 40 anni fa c'era molto più inquinamento di quanto trovi oggi, semplicemente perché non veniva rilevato e considerato un problema. Più che 40 poi direi anche 80 anni fa, sappiamo i 2000 esperimenti nucleari fatti in totale sulla terra (per la maggior parte abiliti già negli anni 90), l'uso del ddt per esempio (poi successivamente abolito ancora questo in quegli anni), il piombo nella benzina e via dicendo. Oggi Cina ed India soprattutto sono delle grosse fornaci che bruciano molto carbone e petrolio, il brasile ed altri stati emergenti come potenze economiche sono su quella strada, ma al contempo si conoscono certi problemi, si sono costituite organizzazioni internazionali e ci sono delle possibilità tecnologiche, seppure attualmente molto costose, per cercare di contenere questi problemi..questo è un passo in avanti rispetto a prima seppure è una strada in salita perché contrasta molti interessi, ma in realtà è evidente e presto lo sarà di più a tutti che è l'unica percorribile. Certo questo per quelli ambientali che sono una parte importante dei problemi ma non gli unici, però è vero che spesso ci si lamenta della cina e dell'india che inquinano o dell'italia che non raggiunge i traguardi di Kyoto nonostante la crisi economica, ma nel nostro piccolo forse non facciamo abbastanza ed aspettiamo che siano gli altri a cambiare le cose. Per il discorso dei bisogni, tu per esempio mangeresti gli insetti e le erbacce come fanno quelli? io per sopravvivere lo farei, ma a priori non posso essere sicuro che sarei in grado non avendo mai mangiato insetti ed erbacce ![]() ![]() |
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All the Truth Member
Messaggi: 15,240
Data registrazione: Apr 2008
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![]() Ma alla fine a me importa quanto è inquinata la mia città ora Sapendo che adesso Milano e provincia sono una merda (perchè abito qui, ma sono in buona compagnia) il fatto che 40 anni fa si stava meglio o peggio mi interessa assai poco |
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(#11)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 52
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![]() ma che te frega; l'importante è che tu ora ti goda il tuo Ipod nano. |
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(#12)
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All the Truth Member
Messaggi: 15,240
Data registrazione: Apr 2008
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![]() ![]() Non ce l'ho Me tapino, inquinato e sguarnito |
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(#13)
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
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(#14)
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 52
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![]() come dice Caparezza, il protocollo di Kyoto è un film erotico giapponese... ...E vieni a ballare in Puglia-Puglia-Puglia... ![]() |
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(#15)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2006
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![]() Purtroppo è vero che anche Milano e zone limitrofe negli anni 70 ed 80 erano più inquinati di adesso, solo che a nessuno importava realmente per mancanza di conoscenze e mancanza di qualcuno che facesse le misurazioni. Oggi è grave che nonostante ci siano le conoscenze e la possibilità di adottare queste misure ci siano queste situazioni, paradossalmente però è è possibile che sia migliore l'aria che oggi si respira in una grande capitale europea oggi rispetto ad alcuni decenni fa. Infatti il povero Orange dal suo discorso pare si accolli solo gli svantaggi della produzione industriale. Pensavo che il protocollo di Kyoto potesse essere trasformato in qualcosa della scuola di Hokuto o roba del genere. Ritornando seri purtroppo anche qui nella provincia dove abito io ci sono situazioni di miniere che poi sono state chiuse, in certi asi poi diventati magazzini per rifiuti pericolosi in epoche nelle quali i controlli erano diversi rispetto ad ora (ma questi problemi sono venuti fuori decenni dopo che le cose sono accadute). La situazione anche dell'Italsider- Ilva è un noto esempio, dato che seppure sia stata un'azienda che anche ultimamente inquinava in maniera probabilmente non sopportabile per una città ai tempi dell'Italsider inquinava molte volte di più, solo che all'epoca l'attenzione sul problema dell'inquinamento e della salute era molto più basso, in parte lo erano anche le conoscenze, per cui l'apertura di una grande industria praticamente dentro una città era vista quasi da tutti come un fatto esclusivamente positivo |
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