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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.

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Vecchio
  (#46)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
All the Truth Member
 
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Data registrazione: Aug 2009
Predefinito 15-02-2012, 06:29 PM


Acid, sai benissimo che dipende appunto dagli obiettivi, da quello che consideri prioritario per il tuo benessere.

Se senti che la cosa che ti importa di più è la minima % di grasso che sia compatibile con la fertilità e le mestruazioni regolari, ma preveda le vene a vista sull'addome allora occorre stare a stecchetto. Ma non sei tu che hai il metabolismo basso, e sei particolarmente sfigata, è così per tutti, maschi compresi.
Anzi tu in realtà sei fortunata perchè :
1) il tuo corpo riesce a raggiungere quella % di grasso, cosa che non succede certo a tutte le donne, per quanto si impegnino.
2) hai la forza di volontà per farlo

Quindi tu almeno hai raggiunto il risultato estetico che cerchi. Se anche adesso non è più esattamente così come vuoi, sai che comunque puoi tornare a quel peso e a quella percentuale di grasso, e recuperare tutte le vene e le striature dei muscoli che vuoi.

Però sai che comporta un sacrificio costante, probabilmente con un solo pasto libero a settimana (ma non solo per te, sarebbe così per chiunque voglia mantenere quei livelli)

Se senti che la cosa più importante non è più la vena sporgente, ma essere più rilassata, concedersi qualche piacere del palato, e fare una vita conviviale "normale" allora in effetti devi rassegnarti a una % di grasso "normale" per una donna. Il che però non significa essere grassa.

A volte pare che per te una donna possa essere solo o al 13% con gli addominali a vista e le braccia rigate di vene, oppure una balenottera: in realtà ci sono davvero tante tante gradazioni intermedie.
Per inciso, queste gradazioni intermedie sono quelle che rientrano nei canoni estetici comuni, e quelle più apprezzate dai maschi. Ora, può essere benissimo che il tuo ideale di bellezza femminile sia diverso (lo è anche il mio), per cui non ti consola piacere di più agli altri se piaci meno a te stessa. Però devi riconoscere l'esistenza delle vie di mezzo.

La mia impressione è che tu adesso sia combattuta fra la vecchia Acid, che ha ancora il suo ideale di magrezza, e i suoi sensi di colpa sul cibo, e una nuova Acid che, forse anche grazie alla nuova relazione, vorrebbe poter mangiare con più serenità e godersi le occasioni conviviali. E che probabilmente invidia un po' le persone che "riescono" a farlo.

La maggior parte delle persone infatti fa così, però non si preoccupa della sua percentuale di massa grassa, anche perchè non sa cosa nemmeno cosa sia. Tantomeno delle vene sull'addome, che magari gli farebbero pure un po' schifo...

Per cercare di uscire dal loop secondo me devi guardare dentro di te che cosa adesso ti farebbe stare meglio, e scegliere in che direzione andare: o le vene sull'addome o più libertà verso il cibo.
Capisco che sia difficile scegliere, perchè sai che ti aspetta una battaglia in entrambi i casi, contro il tuo corpo o contro la tua mente, visto che non basta dire "Me ne frego di un chilo in più" per sfuggire davvero ai sensi di colpa.

Terza via: se ti va bene il tuo peso attuale e il tuo aspetto attuale, ma ti stanno stretti i sacrifici l'unica è procedere per tentativi a cambiare la tua alimentazione per vedere cosa puoi concederti di diverso o di più, ma in questo caso occorre accettare un minimo di rischio.


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  (#47)
Yashiro Yashiro Non in Linea
inattivo
 
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Data registrazione: Jan 2010
Predefinito 15-02-2012, 06:41 PM


So che è difficilissimo per te, ma dovresti iniziare a convincerti, con un lavoro molto interiore, che tutti i passi nuovi che dovresti/dovrai affrontare nella dieta siano dei piccoli grandi atti di cura ed amore nei confronti del tuo corpo, per renderlo migliore, più sano, più funzionale e più magro.
Non riesci a mangiare liberamente perché ti senti in colpa...ma perché ti senti in colpa? La causa profonda qual è? Non è il computo calorico, quello è solo una trasposizione aritmetica di "fare Male al mio corpo". E' quello che temi, è un muro di gomma voler sforare il conto calorico perché non è lui il tuo ostacolo, ma quel senso di protezione che hai verso il tuo corpo che è stato distorto dal tuo DCA. Non so se le mie siano farneticazioni, ma potresti provare a ripeterti (anche a voce alta, perché no) "sto facendo del Bene al mio corpo" quando mangi qualcosa che non riesci normalmente a mangiare o quando i sensi di colpa ti attanagliano. Perché devi invertire questa tendenza, scontrartici continuamente senza risolverla direttamente ti farà sempre soffrire.
Porti un obbiettivo, magari anche pianificato nei mesi: per dire un'assurdità, riuscire a mangiare 40g di frutta secca al giorno. Fare una settimana per volta, gradualmente mettendo in bocca un pezzettino minuscolo di arachide o altro continuando a ripeterti sto "facendo del bene al mio corpo" e pensare a tutte le meravigliose funzioni cellulari che il corpo necessita che si metteranno in moto proprio grazie a quel tuo sforzo, quella remata controcorrente della tua volontà. Pensa alle membrane cellulari, alla sintesi delle proteine che subisce una spinta, al tuo corpo che riparte come un secchio di benzina su un bracere, alla meraviglia della macchina umana che riprende vigore e bellezza perché tu, in quel momento e con quello sforzo, l'hai permesso. Cerca di sostituire il senso di colpa delle calorie introdotte con l'orgoglio e la soddisfazione di aver fatto un atto di infinita bontà e gratificazione per ogni singola fibra muscolare, che pulserà sempre più forte sotto la pelle sempre più sottile....

Spero che le mie fanfarate possano perlomeno fornirti qualche spunto per aiutarti...
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  (#48)
lupin III lupin III Non in Linea
UncensoredModerator
 
Messaggi: 2,712
Data registrazione: Jan 2005
Età: 45
Predefinito 15-02-2012, 07:08 PM


La questione inerisce piu' il rapporto con se stessi che con il cibo.
Una cosa e' il lottare per il raggiungimento di un obiettivo, un'altra la poca sicurezza di se' che arriva in certi casi fino al rifiuto.
Il problema vero e' piacersi, sia dentro che fuori.
Nella misura in cui questo accada si puo' tranquillamente essere focalizzati su obiettivi estetici e di altro genere, senza che pero' questi finiscano per distruggerci interiormente e per minare i rapporti con chi abbiamo accanto.
E' piu' che normale che in forum di bodybuilding si parli di pesi, di diete, di integratori e di obiettivi estetici.
Vi siete mai chiesti le ragioni che stanno alla base delle vostre scelte?
I vostri obiettivi e la lotta per il loro raggiungimento vi stanno rendendo interiormente piu' ricchi o semplicemente schiavi?
La lotta per il raggiungimento di un obiettivo estetico e' qualcosa di buono e spesso porta ad una crescita umana, si impara il valore della fatica e del sacrificio necessari per scalare la cima. Ma tutti si invecchia e e il corpo e' destinato a imbruttire...
La domanda e': io sono soltanto la buccia o c'e' qualcosa in piu'?
Capisco che le mie possano apparire chiacchiere, so che coloro i quali abbiano una patologia troveranno la mia aria fritta.
Io personalmente, dopo che nel 2005 mi sono rotto una vertebra, ho dovuto accettare un nuovo me stesso.
Guardandomi allo specchio, quando non sapevo nemmeno se avrei avuto di nuovo una vita normale, mi son fatto forza pensando che il mio cuore e la mia mente in nulla erano cambiati.
Le cose sono cambiate, ho una vita normale e dopo l'infotunio riusci' anche a raggiungere i miei obiettivi fisici, pur senza squat, stacchi e con molte altre limitazioni.
Anche nelle cose estreme, come lo e' il bodybuilding insieme all'integrazione e alle diete che richiede, e' fondamentale un equilibrio.
Tutto cambia attorno a noi, anche noi cambiamo e cosi' il nostro corpo e la nostra estetica.
Il timore, piu' che la mancata accettazione del proprio corpo, deve essere di guardarsi dentro e scoprire di non piacersi.
Probabilmente prima dell'infortunio ero anche meglio esteticamente ma ero molto piu' fragile e forse non mi piacevo dentro.
Talvolta ho dei dolori che stanno a ricordami quanto e' accaduto, ma anche potendolo fare, in una dimensione immaginaria, so che non tornerei indietro, so che mi piaccio molto piu' adesso di prima e che ho intrapreso un cammino di crescita personale che dura tutt'ora.
Vorrei avere delle soluzioni ma in realta' non ne ho.
L'unico suggerrimento e' quello di avere una visione multiangolare di se stessi, di volersi bene, tenendo anche a mente che, se si avra' la fortuna di invecchiare, il nostro corpo e' destinato a cambiare e, prima o poi, a diventare cibo per vermi.

Ultima Modifica di lupin III : 15-02-2012 07:25 PM.
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  (#49)
spike spike Non in Linea
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Data registrazione: Apr 2008
Località: Arezzo
Età: 47
Predefinito 16-02-2012, 10:43 AM


Vale, la questione del pasto libero non sono cavolate, non è un pasto a condizionare una dieta costante, il punto è che tu non sei libera nel pasto libero...son sicuro che potresti anche farcela a non abbuffarti, ma ora come ora diventa impossibile non sentirsi in colpa.
E qualsiasi tua informazione, giusta o sbagliata, la trasformeresti come "colpa": colpa per non seguire la regola, colpa per non sentirti libera, colpa per la tua insicurezza di due regole che magari vanno in conflitto.

I conteggi che fai sono comunque sbagliati perché avere un metabolismo basale di 1000kcal per una persona che fa regolarmente attività fisica varia può tranquillamente introdurre 1400 kcal anche i giorni che non si allena. Però non prenderla come regola perché anche quì dipende da come ci si allena.

Smetti comunque di citarmi la maggior parte delle persone perché tu non ti ci cambieresti mai con la maggior parte delle persone. Non mi parlare di gente conosciuta nel web o in televisione. Hai 10 persone, di cui conosci l'indirizzo, con cui ti cambieresti il fisico? Io credo di no, quelli che conosco io o mangiano veramente liberamente (però a te non piacerebbero esteticamente) oppure capita che non finiscano nemmeno una pizza...ma il punto è che lo fanno perché vogliono fare così, non perché si sentono in colpa. E il problema è tutto lì: è la tua felicità il problema non quanto devi stare a stecchetto tutta la settimana per permetterti una cosa che comunque computerai.


"Bella, che ti credi di poterti fare una cena a settimana come ti pare e rimanere con quel corpo? Ahahah! Va' già bene che ci rimani a 1000 kcal di media, ti va' di lusso!"
Questo non volevo certo dirlo, se mi sono espresso così rabbiosamente e malvagiamente ti chiedo scusa. Quello che intendo è che non possiamo desiderare ciò che non siamo. Possiamo farlo, ma il prezzo è l'infelicità. Mi viene in mente Pollyanna....anzi consiglio di leggertelo in un momento di relativa serenità. Sei sicura che un giorno che potrai permetterti 2 pizze non desidererai 2 pizze ed un gelato? e poi 2 pizze un gelato e le lasagne il giorno dopo? E' questo che intendo con il desiderare ciò che non si è.

Corpo di merda è come lo vedi tu Vale, io ti vedo normalissima, il problema è che non ti vedi tu normale...quella sarebbe normalità


La fai facile c@zzo.
Il mio era un esempio, è ovvio che ci possano essere delle difficoltà oggettive. Fa freddo? Bene trova un modo per non sentirlo. Questa scusa in ogni caso non funzionerà in estate, Trova una soluzione! Il fallimento non sta nel non trovare la soluzione giusta ma nel non riprovare un'altra soluzione. Il problema anche è che (te l'ho già detto una volta e temo che ora ti incazzerai) sai di essere una persona speciale, non per altri, ma per te stessa. Ti infastidisce essere nel percentile medio, e la sofferenza, il fallimento, le attenzioni che potresti attirare, la magrezza, sono tutte cose che ti darebbero una specialissima patente in modo da diventare un po' meno standard. Questa è una cosa comune in molte persone (se non in tutte) ma tu la estremizzi e il case si morde la coda mentre autoalimenti non il tuo metabolismo ma la tua infelicità.

E allora cosa faccio??? Nessuna risposta va' bene perché tanto sei sicuro che mi faccio i cavoli miei.
Penso l'esatto contrario, credo che tu non ti faresti i cavoili tuoi, ti faresti i cavoli di ciò che ti dico a costo di farti del male....perché c'è una regola scritta non sai dove (se tu lo sapessi sarebbe ancora peggio) che ti dice di fare così, anche se tu vorresti fare in un altro modo.

E gli ho chiesto per piacere di non propormi più altre visite, analisi, esami.
Ecco, questo è un fallimento secondo me
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Vecchio
  (#50)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 16-02-2012, 09:06 PM


Quote:
Originariamente inviato da spike Visualizza Messaggio
Vale, la questione del pasto libero non sono cavolate, non è un pasto a condizionare una dieta costante,

Ok, ma già sentirmelo dire da fonti che io ritengo autorevoli (TU sei tra queste) per me è già un inizio. Io sarò anche speciale intelligente bla bla bla, ma quando si tratta di me e il cibo divento una completa deficiente che ha bisogno che le cose le vengano dette e ripetute talvolta seppur magari ovvie agli occhi di tutti. A volte Lorenzo si stupisce (e non è il solo, se lo chiede chiunque mi conosca abbastanza e poi mi veda così "nuda e vulnerabile", nonché affatto lucida nei confronti del cibo) e si chiede che fine faccia tutta la mia fine intelligenza nel momento dei pasti. Insomma, ho avuto una prima risposta, mi sento "più tranquilla". Sotto scrivi delle 1400 kcal, beh io come una scema oggi sono arrivata a 1400 kcal con più serenità concedendomi un po' di cibo che agognavo da un tot di tempo ma non mi ci entrava mai, nonostante abbia staccato la palestra per una settimana (anche per via di una fastidiosa tosse+raffreddore). In caso contrario non sarei uscita dal mio schema delle 1250 kcal max se non con senso di colpa, è vero, lì ti do' ragione.

il punto è che tu non sei libera nel pasto libero...son sicuro che potresti anche farcela a non abbuffarti,

MA infatti è una cosa del tutto soggettiva nella stragrande maggioranza dei casi, nonché una "paura" più che una realtà.



I conteggi che fai sono comunque sbagliati perché avere un metabolismo basale di 1000kcal per una persona che fa regolarmente attività fisica varia può tranquillamente introdurre 1400 kcal anche i giorni che non si allena. Però non prenderla come regola perché anche quì dipende da come ci si allena.

Va bene, però già è un'idea di massima. Un'altra risposta che "cercavo" o comunque un'idea, un abbozzo di numero. Sicuramente non sono le 1100 delle mie ultime settimane...


lo fanno perché vogliono fare così, non perché si sentono in colpa.

Io ho tra l'altro ho anche una cosa in più che loro non hanno... mi sono esposta troppo alla fame e per me tutto è troppo appetibile. Insomma non credo che tu conosca altre persone che trovano appetibili le bucce della frutta o che devono cambiare la marca delle crocchette del cane perché le trovano più gustose delle patatine... Per me tutto è potenziale tentazione.




"Bella, che ti credi di poterti fare una cena a settimana come ti pare e rimanere con quel corpo? Ahahah! Va' già bene che ci rimani a 1000 kcal di media, ti va' di lusso!"
Questo non volevo certo dirlo, se mi sono espresso così rabbiosamente e malvagiamente ti chiedo scusa.

E' quello che ho letto io nelle tue parole, non è quello che hai detto tu. E' come io le ho processate.

Quello che intendo è che non possiamo desiderare ciò che non siamo. Possiamo farlo, ma il prezzo è l'infelicità. Mi viene in mente Pollyanna....anzi consiglio di leggertelo in un momento di relativa serenità. Sei sicura che un giorno che potrai permetterti 2 pizze non desidererai 2 pizze ed un gelato? e poi 2 pizze un gelato e le lasagne il giorno dopo? E' questo che intendo con il desiderare ciò che non si è.

No, su quello sono piuttosto sicura. Una pizza e mezzo, non 2, e poi max un frutto o uno yogurtino con cacao. Proprio non è nella mia forma mentis il dolce dopo il gelato, né l'abbinare 2 pasti ipercalorici in 2 giorni successivi. Sono ben lontana da uscire da questo schema, in realtà non sono una che chiede sempre di più da quel punto di vista. Oggi come oggi il mio terrore è non poter più fare un minimo sgarro pena ingrassare, nemmeno irmanere come sono. Solo all'idea di pizze più gelato mi viene l'ansia. So che facevi un esempio, ma io chiedo non di essere quello che non sono ma di poter andare verso una strada e poi rimanere lì. Cavolo quello che tu dici in fondo è bulimia!!! 2 pizze+gelato+lasagna... non è salute!!!


Corpo di merda è come lo vedi tu Vale, io ti vedo normalissima, il problema è che non ti vedi tu normale...quella sarebbe normalità


Leggendo la tua frase mi son un attimino girate le p@lle perché hai scritto "ti vedo normalissima", ma io non voglio essere normale. Coincide con il discorso che mi (ri)fai più sotto, il nucleo poi di tutta 'sta storia.





La fai facile c@zzo.
Il mio era un esempio, è ovvio che ci possano essere delle difficoltà oggettive. Fa freddo? Bene trova un modo per non sentirlo.
Va beh apro un OT... fame e freddo sono le 2 cose che mi spengono e mi bloccano. Ho chiamato tutti i tecnici possibili e immaginabili, certificati e non della marca di stufa a pellet che ho, ma non hanno capito perché i miei termosifoni sono caldi in cima e freddini in fondo. Ho cercato in tutti i modi che conoscevo la soluzione per questa cosa e mi fa' veramente stare male, non sono una che si lascia trascinare dagli eventi anche perché ho combattuto molto per avere la mia capacità di essere indipendente. D'estate infatti dormo di più cmq...

Quanto a quello che mi scrivi sotto, non mi sono affatto incazzata. Sinceramente è vero che non voglio essere normale, né passare inosservata, ma proprio per il motivo inverso a quello che dici tu... perché non mi sento affatto speciale, né una bella persona in fondo, e allora cerco un modo per distinguermi. La dimensione fisica poi, un certo ideale fisico diciamo, mi ha inseguito dalla prima adolescenza e ho convogliato alla fine tutto lì.




Ti infastidisce essere nel percentile medio,

E allora cosa faccio??? Nessuna risposta va' bene perché tanto sei sicuro che mi faccio i cavoli miei.
Penso l'esatto contrario, credo che tu non ti faresti i cavoili tuoi, ti faresti i cavoli di ciò che ti dico a costo di farti del male....
Va beh intanto stasera ho mangiato "quasi" liberamente grazie alle risposte che infine ho ricevuto, perciò cmq al di là di tutto ti devo solo ringraziare.

Ti dico grazie per le risposte, ti dico grazie per la sincerità che apprezzo sempre, ti dico grazie per l'affetto che sento dalle tue parole.



E gli ho chiesto per piacere di non propormi più altre visite, analisi, esami.
Ecco, questo è un fallimento secondo me
Secondo me, e qui non cambio idea, è una vittoria. Perché ha capito che deve fare un passo indietro, non cercare in un medico la pillola che forse vorrei anche io, in quanto è tutta una cosa nella mia testa. Esame della tiroide, altri esami del metabolismo, altri dosaggi, prove sotto sforzo, poi? Tutto nutrirebbe le mie paranoie.
Ora basta. Ora mi vorrei ascoltare un po'. Se ci riesco.
Quando riuscirò leggerò Pollyanna (guardavo il cartone da piccola, ricordo questa bambina così gioiosa da contagiare tutti quanti intorno a lei con la sua luce...)

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