L'atleta che non riesco ad essere

[Veleno]

discutevamo,questa sera, con amici, delle nostre ambizioni mancate, di chi o cosa potevamo essere e non siamo...

Io ho pensato e detto che, chissà, avrei potuto essere un buon fighter:
Se dovessi dire di me, dico che modestamente nelle arti marziali sono molto a mio agio, ritengo di avere talento, predisposizione, "stoffa"; avrei potuto avere una discreta carriera...

Oppure un buon climber: anche in falesia me la cavavo benino...

...ma non sarei stato MAI un campione.
Ora lo so per certo.
Non ho disciplina, spirito di sacrificio, abnegazione;mi fermo alla prima difficoltà o complicazione; non sopporto che l'allenamento non sia come me lo aspetto e con i risultati che mi aspetto.
Non sono disposto a spendere, a faticare seriamente e duramente:
Vorrei essere come Neo in Matrix: caricare tutto il mio sapere da un cd e svegliarmi direttamente cintura nera o solista del nono grado...
Resto fermo nove mesi e pretendo di rimettermi in condizione in una settimana e andare in giro a combattere come se niente fosse, e il fisico si ribella.non metto il cuore in quello che faccio, non ci credo.
Mi cimento e trovo ogni scusa per cambiare idea:la palestra è troppo piccola, il sensei troppo severo, la retta troppo alta, l'ambiente non mi piace, non ho voglia di rifare tutte le cinture...

...e così anche per l'arrampicata. Insomma,manco dalla falesia da ormai tre anni,sono sovrappeso, ho trascurato ogni possibile allenamento specifico, e mi presento una mattina armato sia pur delle migliori intenzioni pretendendo di scalare cosa?
E mi ritrovo a non avere neanche più il coraggio di andare ad armare una sosta su un quarto grado, perseguitato dalla paura di cadere. Le dita non tengono, la schiena non sostiene, la salita falllisce...

Non ho più una motivazione: Perchè dovrei combattere?Perchè dovrei arrampicare?
Non ci sono nè soldi nè gloria per me. Perchè sacrificarmi? Perchè sottopormi a regole e costrizioni?
Non c'è più significato in quello che faccio; non ho aspettative, il tempo è poco per ricominciare da zero, e non trovo obiettivi per i quali valga la pena soffrire...
Mi alleno di merda, il fisico non risponde perchè la mente dice che "no, non ha senso continuare"...
e forse ha ragione: voglio dire, la maggior parte dei miei coetanei vive tra divano e letto e al massimo va a piedi a comprare le sigarette, i combattimenti e le arrampicate le vede solo in pay per view dal salotto di casa; io perchè dovrei essere diverso?
Per chi mi prendo? Alla mia età gli sport si lasciano non si prendono: è l'età del ritiro, del kimono al chiodo, della famiglia, delle responsabilità...insomma basta fare i ragazzini e correre dietro a cinture e corde...

...magari è solo arrivato il momento di smettere...