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falmer1946 05-05-2011 04:34 PM

E Sia!

da leggere con la voce di Serse del film 300

Anche se non mi hai dato molte indicazioni precise!:D
Mi accontento!:cool:

Mick 05-05-2011 04:50 PM

@ trokj: perchè mangiare proteine come un leone?

Trokji 05-05-2011 04:59 PM

Perché mi pare una giusta similitudine. Ercole sconfisse il leone di Nemea e ne ricavò la pelle, con la quale ottenne un mantello che usava indossare quotidianamente.
Allo stesso modo i leoni consumano decine di kg di carne al giorno, sicuramente non hanno una dieta ipoproteica

Mick 05-05-2011 05:18 PM

vai tra il mio discorso era più generale: nel senso, riteini sia utile una dieta ad alto contenuto proteico per accrescere la massa muscolare (per alto contenuto proteico intendo più di 2gr per kg massa magra)?

Trokji 05-05-2011 05:35 PM


falmer1946 05-05-2011 05:49 PM

Era più un modo per scambiare due battute storico-epiche! E' risaputo
comunque che tutti gli atleti e i guerrieri greci si nutrivano essenzialmente
di carne e pesce, derivati da latte di capra, cereali e olio di oliva.
Era un convinzione abbastanza radicata, dato traevano le conclusione empiricamente.
L'unica eccezione erano gli Spartiati che si nutrivano
essenzialmente del famoso Brodo Nero composto da spezzatino e sangue
di maiale e vino.

L'idea non mi disgusta, i sanguinacci sono boni!:D

Poi per quanto riguarda il tuo discorso serio sulle pro, sentiamo cosa ci
dice Trokji, ma presumo che oramai abbia acquisito esperienza sul
suo corpo e sono curioso di sapere come lo nutre...

Trokji 05-05-2011 06:13 PM

Beh è verissimo, così si nutrivano gli eserciti dell'antichità, i legionari romani poi però si nutrivano anche col farro, ma nel caso delgi eroi greci erano quelli gli alimenti :p
Beh sulle pro ognuno ha le sue idee, perché ci sono dati di vario tipo e contraddittori. Ricordo che un valore considerato adeguato per una persona attiva secondo i LARN (che potete consultare) era sugli 0,7-0,8 g/kg, per non avere patologie sarebbero sufficienti anche valori pari alla metà purché da fonti esclusivamente nobili. Tempo fa però furono postati studi fatti su atleti che praticavano attività coi pesi ma al contempo attività di durata e che mostravano come in alcuni casi il bilancio azotato positivo non si avesse se no ncon valori superiori a 2,5 g/kg di peso corporeo. Ovvio ci sono stati studi in passato che indicavano cose molto diverse da queste. Del resto però una dieta ad alto tenore di pro permette di avere livelli maggiori di GH e minori di insulina, insomma è più facile avere una buona comp corporea. però sono sicuramente argomenti molto vasti, che anche se volessi dilungarmi per decine di minuti e molte righe di scrittura non potrei certo trattare esaurientemente.. in questi casi un search nel forum e magari su pubmed o vari siti on line può essere utile a farsi una propria idea

falmer1946 05-05-2011 06:29 PM

Io ora come ora sono dell'idea che il corpo non è propriamente una macchina
che funziona ad algoritmi e micro quantità calibrate. Perciò assumo la
posizione greca che la via di mezzo è la più sicura, o meglio la locuzione
latina "in medio stat virtus".
Ascoltare il proprio corpo e capire che meglio lo si fa stare e meglio può
assorbire tutto quello con cui lo nutri. Costringere il corpo ad una alimentazione
contingentata non lo rende libero e risponde negativamente.
Così come la mente!
Prova ad inserire nella mente qualcosa contro voglia o contro il proprio
appagamento
ti entrerà prima o poi ma il risultato non sarà sicuramente dei
migliori.
Al contrario lasciare che questa sia nutrita di ciò che è più affine alle
proprie attitudini penso sia il miglior modo per accrescere le proprie
capacità.
Pensare di poter riuscire a controllare una cosa così complessa è contro
natura!:rolleyes:
Oh poi ognuno ha le sue idee!

Trokji 05-05-2011 06:53 PM

Beh se studi la biologia per esempio vedi chiaramente che le cellule sono micro macchine.
L'approccio quantitativo è essenziale, è il confine tra la scienza e la metafisica, i progressi fatti dal medio evo sono dovuti in gran parte a questo.
Detto ciò, ci sono piani dove vale di più l'aspetto quantitativo e dove quello qualitativo.
Però pur non essendo la medicina una scienza esatta, come quasi completamente lo è la matematica, è fondata sulle quantità, quindi sul meccanicismo. Poi la finalità, o che alla base ci sia l'anima o concetti metafisici, ci si può vedere o meno, ma se non si accetta di partire dalle quantità cade quasi ogni costrutto di sapere in questo ambito

falmer1946 05-05-2011 08:16 PM

Fondamentalmente si deve essere coscienti del fatto che tutto è quantificabile
ma non è giusto ridurre la vita a parametri numerici, per quanto questi
possono essere utili e riconosciuti.
Credo più nell'imperfezione e nella perfezione non calcolabile.
Ma bisogna essere openmind, sicché non prendiamo posizioni estreme
i numeri sono pratici ma il buon senso aiuta a non essere paranoici.

Trokji 05-05-2011 10:06 PM

Ma la quantità a certi livelli diventa qualità.
Vedi un insieme di cellule.. esse costituiscono un tessuto.
Vedi i tessuti e gli organi stessi, costruiscono un intero organismo.
Più organismi o individui rappresentano una comunità.
E l'intero genere umano non ha direttamente a che fare con le cellule.. sono piani molto diverse, nelle relazioni tra le persone non si parla di cellule anche se è grazie all'esistenza delle cellule compresi i neuroni che è possibile parlare, camminare, vivere.
Abbiamo fatto salti di quantità ma come hai visto a certe quantità, organizzate, si passa al livello di qualità :p
Questo discorso secondo me è interessante ed importante.
Però io mi riferivo ad altro prima, cioè al fatto che per comprendere il mondo della natura ci vogliono i numeri, un approccio quantitativo, su questo è basata la scienza moderna, lo sosteneva pure Galilei che il mondo va interpretato attraverso il libro dei numeri.
Un conto quindi in un piano alimentare è approssimare ed arrotondare, sapere io mangiando circa queste cose a tot arrivo a questi valori, senza pesare tutto in maniera precisa, un conto è affidarsi alla fede ed infischiarsene, mangiando a caso e sperando in un aiuto metafisico (che non è detto comunque che tu non riceva se davvero sei figlio di Zaeus come Eracle :D)

falmer1946 06-05-2011 12:54 AM

Claro me amigo:D
Anche Pitagora affermava che il mondo si fonda su numeri, se vogliamo
andare più lontano.
Ma per l'appunto il mio e il tuo discorso sono vicini, perché io non dico
di affidarsi al caso, cioè di mangiare senza sapere cosa e pensare
che quello che si ingurgiti vada bene per il nostro fine.
E' ovviamente impensabile una cosa del genere!
Gli antichi sapevano, prima ipotizzando e poi potendolo effettivamente
provare, che ingurgitare un certo tipo di alimento potesse far bene al
corpo per un determinato fine.

Ma quello che dico io, è che il corpo degli antichi funziona ovviamente
come il nostro, non cambia certo in tre millenni, e quindi come loro
tendevano a nutrirsi sia per appagare corpo e mente che per mettere
su potenza e massa muscolare dovremmo farlo anche noi, senza pensare
di pesare il grammo esatto. Non ce lo vedo uno Spartiato che durante
i sissizi chiede all'ilota di non andare oltre 150 gr di maiale e di
fermarsi a 10 gr di olio extra vergine di oliva perché altrimenti gli si
rovina il six pack!:D
Solitamente gli Spartiati finivano il pasto con formaggio di capra e fichi!
Fichi!:eek: Che qualche dio dell'olimpo salvi i BB dai fichi!
E aggiungo anche vino! e schietto non allungato come facevano gli
ateniesi nel cratere.
Il loro corpo rispondeva bene perché l'unico stress era quello fisico
dovuto all'esercizio, che per loro era tutt'altro che fatica!
Oltretutto il loro Workout era composto da 4 giorni consecutivi di cui
2 molto intensi e 2 meno pesanti, il resto era riposo.

Forse ho esagerato a parlare di istinto, direi che è meglio perseguire
i propri obbiettivi potendo conoscere i mezzi e il fine ma senza diventare
paranoici. Lo dico anche per tutelarmi, perché l'ho provato su me stesso,
e non voglio più tornare a quel punto.
Quindi si alla quantità giusta, si alla qualità giusta, si al giusto istinto sorretto
dalla irrinunciabile conoscenza.

Trokji 06-05-2011 12:00 PM

Sì, ritornando più terra terra comunque, dai discorsi precedenti.
Se uno eseguisse un'alimentazione perfetta, calibrata al grammo, in base alle sue esigenze ed ai suoi obiettivi, seguendo le conoscenze attuali, mettiamo otterrebbe 100, seguendo un piano sensato ma non calibrato al grammo puoi ottenere 95 mettiamo.
Però si tratta più di un'esigenza psicologica che di altro, di questo bisogna esserne consapevoli.
Cioè se uno seguisse scrupolosamente un piano "paranoico" come te dici, anche poco otterrebbe di più.
Poi nulla di male a dire che si preferisce un approccio un po' più soft, ma che non può prescindere dal valutare approssimativamente le quantità di macronutrienti (e micro) e di energia.
Certo, gli ateniesi e gli spartiati non si ponevano di questi problemi, ma il loro obiettivo era essere pronti alle guerre, si allenavano, specie gli spartiati, tutta la vita per questo.
Il fisico poi alcuni lo avevano chiaramente, ma era un "effetto collaterale", non il fine. Certo, sicuramente erano atletici nonostante non conoscessero nulla di dieta, ma perché fin da 7 anni si allenavano strenuamente fino in pratica alla morte e comunque l'organismo, che deve sopravvivere, tra i suoi sistemi di regolazione ne ha anche di quelli (ammesso che funzionino bene perché possono alterarsi) che regolano l'introito calorico e di nutrienti.. ma sono volti alla sopravvivenza, non a sviluppare un fisico fantastico.
Senza considerare che a quell'epoca la selezione naturale era molto più forte di oggi.. nel caso di Sparta poi la facevano in parte le famiglie stesse, alla nascita, tramite la soppressione dei neonati malati o più deboli.. ma poi quello stile di vita sicuramente favoriva la sopravvivenza non solo di chi aveva più fortuna, ma anche di chi era più forte, veloce (e quindi probabilmente aveva anche esteticamente un fisico migliore) e resistente ai traumi.
Benché uno possa sognare non siamo più calati in quella realtà.. quindi pensare di sviluppare oggi un fisico decente allo stesso modo nel quale poteva farlo un guerriero del V secolo a.C lo vedo arduo

falmer1946 06-05-2011 12:12 PM

Da non sottovalutare il fatto che ogni famiglia possedeva come minimo
una decina di schiavi!
Quello si che sarebbe riposo!
Vado ad allenarmi!:D

Trokji 06-05-2011 12:14 PM

Ovvio, ma poi il cittadino di sparta era o a combattere, o ad allenarsi, o a fare gare d'atletica, o a scopare. Sicuramente quindi non faceva lavori degradanti, però aveva una vita rischiosa e con poco riposo, generalmente non se ne stava in panciolle :p


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