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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 06:17 AM

Mi ritiro: ecco l'idea


Vel, nella tua spiegazione hai (casualmente?) glissato sulla nostra curiosità riguardo a come intendi programmare la vecchiaia a partire dal momento in cui non riuscirai più a mantenerti con i lavoretti occasionali o nello sfortunato caso in cui tu debba essere vittima di qualche patologia (anche curabile) che preveda il pagamento di cure costose.

Per quanto riguarda le motivazioni da te addotte tout court, personalmente sono scettica. L'idea del volotariato/protezione civile citata da Devil in effetti sembrerebbe più coerente o comunque "sensata" ma non per il tuo prossimo, intendo dire proprio per te, per dare un senso filosofico più organizzato alla tua vita. E fare il volontario ti lascerebbe (io credo che lo stimolerebbe) tempo per meditare, riflettere. E potresti anche allenarti.

Nello specifico poi mi è venuta in mente un'ulteriore curiosità se vuoi rispondere: hai un piano preciso su come passeresti le giornate, su come trovare i lavoretti/quali lavoretti trovare... insomma, oltre al piano A, hai un piano B, C, D... alternative in caso di minifallimenti?

Mi chiedo poi come sia possibile che la tua compagna non abbia voce in capitolo. La cancelleresti dalla tua vita con un colpo di spugna? Attenzione, non voglio fare la romantica del thread S. Valentaino, non fraintendere. La nostra felicità individuale deve venire prima di tutto il resto, bla bla bla, siamo d'accordo. Ma Jesus!!! State insieme! Non si dovrebbe decidere in due, trovare il più possibile una mediazione?
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Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 08:24 AM


Quote:
Vel, nella tua spiegazione hai (casualmente?) glissato sulla nostra curiosità riguardo a come intendi programmare la vecchiaia a partire dal momento in cui non riuscirai più a mantenerti con i lavoretti occasionali o nello sfortunato caso in cui tu debba essere vittima di qualche patologia (anche curabile) che preveda il pagamento di cure costose.
Patologie che prevedano il pagamento di cure costose sarebbero un problema comunque, anche da "lavoratore".
Per il resto, non mi preoccupo della vecchiaia poichè non so neppure se ci arriverò, così come da lavoratori, considerando la situazione attuale, non è scontato che tra vent'anni le nostre pensioni saranno lì ad attenderci.

Quote:
Per quanto riguarda le motivazioni da te addotte tout court, personalmente sono scettica.
A cosa ti riferisci esattamente?

Quote:
L'idea del volotariato/protezione civile citata da Devil in effetti sembrerebbe più coerente o comunque "sensata" ma non per il tuo prossimo, intendo dire proprio per te, per dare un senso filosofico più organizzato alla tua vita. E fare il volontario ti lascerebbe (io credo che lo stimolerebbe) tempo per meditare, riflettere. E potresti anche allenarti.
Ho già risposto sopra (a Devilman).

Quote:
Nello specifico poi mi è venuta in mente un'ulteriore curiosità se vuoi rispondere: hai un piano preciso su come passeresti le giornate, su come trovare i lavoretti/quali lavoretti trovare... insomma, oltre al piano A, hai un piano B, C, D... alternative in caso di minifallimenti?
L'unico problema che non avrei sarebbe come impiegare il tempo a mia disposizione.
Che sarebbe poi il motivo per il quale opererei la scelta:

- Studiare tutto ciò che non ho mai tempo di apprendere/approfondire
- Meditare
- Compiere frequenti ritiri spirituali
- Fare attività di volontariato
- Praticare sport naturistici come arrampicata ed escursionismo
- Mantenere la casa
- Coltivare i prodotti della terra
- Lavorare occasionalmente quando serve

Pe le piccole emergenze basterebbe avere da parte un gruzzoletto minimo, da intaccare solo in stretta necessità nei periodi di magra.


Quote:
Mi chiedo poi come sia possibile che la tua compagna non abbia voce in capitolo. La cancelleresti dalla tua vita con un colpo di spugna? Attenzione, non voglio fare la romantica del thread S. Valentaino, non fraintendere. La nostra felicità individuale deve venire prima di tutto il resto, bla bla bla, siamo d'accordo. Ma Jesus!!! State insieme! Non si dovrebbe decidere in due, trovare il più possibile una mediazione?
Beh, Acida...intanto non è che abbia già deciso e che domani me ne vado...
Ci sto semplicemente pensando, ma come scrivevo all'inizio, questo sarebbe un altro nodo da sciogliere. Non è che voglia cancellare la nostra relazione, anzi, a me sarebbe molto piaciuto condividere questa visione della vita con lei, ma so per certo che da questo punto di vista siamo troppo diversi; dunque, nel caso, non vedrei molte alternative...
Ne abbiamo già discusso; conosco il suo pensiero.

Ultima Modifica di Veleno : 25-06-2011 08:29 AM.
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Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 08:49 AM


Rispondo unificatamente a Andrew, Call, Devilman e a tutti i detrattori dell'idea, con alcune considerazioni di carattere generale:

Non nasciamo per lavorare.
Non esiste solo la vita che la società programma per noi, nè il nostro cervello deve necessariamente spegnersi e pensare acriticamente solo nei termini che la società predispone.
Non è scritto da nessuna parte che non si possa essere felici al di fuori del clichè tradizionale, anzi, spesso i fatti dimostrano il contrario.
E' anche una questione di sensibilità individuale: molte persone in questa società malata ci vivono bene, benissimo; ci sguazzano, e neppure si pongono il problema. Non hanno valori per sè, e non ne hanno neppure da passare ai figli. Per loro la vita è completamente data per scontata.
Altre ci vivono bene autenticamente: hanno trovato il proprio equilibrio, non soffrono le imposizioni, ne gli obblighi, e vivono più o meno sereni.
Per altre ancora invece, come me, il circolo lavoro-guadagno-consumo-lavoro è assolutamente privo di significato, poichè porta esattamente sulla strada del nulla.
Ho letto e sentito con una certa frequenza, di persone che hanno cambiato radicalmente la propria vita dall'oggi al domani: sto parlando di persone che hanno "gettato alle ortiche" una carriera avviata da medico, avvocato, ingegnere, artista, sportivo, modello, per seguire una vocazione e prendere i voti, o semplicemente unirsi alla prima missione utile in Africa.
Paradossalmente, se avessi scritto che prendevo i voti da monaco buddhista nessuno avrebbe avuto nulla da obiettare (probabilmente), invece comportarsi nei fatti allo stesso modo, ma da laico, e limitandosi a restare volontariamente ai margini della società (malata) appare una scelta completamente insulsa.
Questo a testimonianza di quanto ancora in questa società i cervelli siano ottusi, e conti l' apparire anzichè l'essere...
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matalo matalo Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 10:26 AM


Vele io come utente del forum ti stimo comunque per le idee che da quando sono iscritto hai sempre esposto. Conosco una marea di persone che nella loro vita si sono reinventate continuamente per andare a fare sostanzialmente quello che vogliono, ognuno di noi ha i suoi problemi ognuno di noi è probabilmente rinchiuso in una situazione (non necessariamente lavorativa) da cui uscirebbe volentieri. Non condivido l'idea di mollare tutto altra cosa è se avessi detto "uso i miei risparmi e mi compro un appezzamento di terra coltivo e vendo" o "uso i miei risparmi per aprirmi un'attività che sentirò davvero mia" oppure "cazzo stacco tutto vado all'estero e lavoro qualsiasi cosa mi offrano" o ancora "mi riscrivo all'università" , ma questa idea di mollare tutto e tornare da tuoi genitori e fare il mantenuto perchè alla fine a questo si riduce economicamente non si può accettare , anche perchè chi te lo dice che sporadicamente riuscirai a trovare un lavoro? e se c'è un imprevisto d'ogni genere? ergo dovrai sempre appoggiarti ai tuoi adesso hai l'età per concludere quello che vuoi ed hai la possibilità ancora di appogiarti a loro ma quando non ci saranno più che farai? andrai in mezzo ad una strada? perchè devi pensare anche a queste cose mi dispiace ma devo aggiungermi a quanti dicono che il tuo modo di vedere sia in parte egoistico
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Andrew Andrew Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 11:31 AM


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Originariamente inviato da Veleno Visualizza Messaggio

Non nasciamo per lavorare.
Veleno tu pensi che avere un pezzo di terra da coltivare sia una passeggiata, che ti faccia rilassare? Prova....poi tornerai alla vita di prima senza pensarci due volte....
Se vuoi mantenerti devi avere un bel po' di terra, animali, attrezzature ecc come è già stato detto.
Prima presumo tu debba imparare come si fa, perchè anche se può sembrare banale non saresti in grado di mungere una vacca.
Il lavoro è DENTRO l'uomo, il lavoro è nobiltà d'animo e deve essere parte integrante della propria vita, sia che tu guadagni 1000 euro al mese che 10000.
Se no puoi sempre fare come Rambo che va in Thailandia e campa con combattimenti clandestini
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Trokji Trokji Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 11:38 AM


Vada per Rambo..
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  (#7)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 11:53 AM


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Originariamente inviato da Andrew Visualizza Messaggio
Veleno tu pensi che avere un pezzo di terra da coltivare sia una passeggiata, che ti faccia rilassare? Prova....poi tornerai alla vita di prima senza pensarci due volte....
Se vuoi mantenerti devi avere un bel po' di terra, animali, attrezzature ecc come è già stato detto.
Prima presumo tu debba imparare come si fa, perchè anche se può sembrare banale non saresti in grado di mungere una vacca.
Il lavoro è DENTRO l'uomo, il lavoro è nobiltà d'animo e deve essere parte integrante della propria vita, sia che tu guadagni 1000 euro al mese che 10000.
Se no puoi sempre fare come Rambo che va in Thailandia e campa con combattimenti clandestini
Non ho detto che voglio andare a zappare o aprire un allevamento.
Potrei coltivare il mio piccolo orto, senza troppa fatica. Oppure vivere di baratto: le mie capacità, che so, di riparatore, in cambio di generi di prima necessità.
Quanto al fatto che "il lavoro è nobiltà d'animo e deve essere parte integrante della propria vita", probabilmente tu sei troppo giovane e idealista per comprendere realmente il senso di una simile affermazione, ed è superfluo aggiungere che non la condivido affatto, anche se, devo riconoscere che tale è la mentalità corrente dell'uomo medio, fiero e pago di farsi sfruttare e spaccare la schiena per quattro soldi, però, quanta dignità...

Una cosa però la devo dire: mi hai dato una buona dritta; non avevo pensato a riciclarmi nei combattimenti clandestini; sarebbe un ottimo metodo per incamerare denaro quando occorre, senza sudare troppo, e in più metterei anche a frutto tutti gli anni spesi a praticare arti marziali...

Ultima Modifica di Veleno : 25-06-2011 11:55 AM.
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Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 10:38 AM


Il problema è che non credo più nel sistema sociale. Non mi interessa reinventarmi in questa società, in questo o qualsiasi altro paese-sistema.
Naturalmente se fossi ricco di famiglia farei il mantenuto a vita, e il problema non si sarebbe neppure posto dall'inizio.
Ma considerando la situazione, la sfida sarebbe proprio quella di affrancarsi dalla dipendenza dal denaro. Tornare ad una vita semplice, elementare, fatta di cose VERE.

Comunque rispetto anche la tua opinione, e ti ringrazio per la partecipazione al 3d.
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  (#9)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 12:08 PM


Il problema è che già adesso domanda e offerta faticano ad incontrarsi, soprattutto per le nuove generazioni, a causa della scolarizzazione "selvaggia" che fa sì che ormai anche il più analfabeta abbia almeno la laurea triennale, quindi, in un futuro anche abbastanza prossimo, verosimilmente i non-occupati e gli occupati non-soddisfatti cresceranno esponenzialmente...
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  (#10)
Trokji Trokji Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 12:10 PM


Appunto, può darsi che dietro a quello che adesso sembra solo un effetto della crisi economica attuale, aggravata da scelte centrali assai discutibili, ci siano anche dei fattori dovuti alla meccanizzazione ed all'informatizzazione sempre più spinta, destinati in futuro a determinare dei cambiamenti strutturali di grossa portata
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Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 12:15 PM


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Appunto, può darsi che dietro a quello che adesso sembra solo un effetto della crisi economica attuale, aggravata da scelte centrali assai discutibili, ci siano anche dei fattori dovuti alla meccanizzazione ed all'informatizzazione sempre più spinta, destinati in futuro a determinare dei cambiamenti strutturali di grossa portata
motivo in più per tirarmene fuori: sai che sollievo quando le dinamiche del mondo industrializzato neanche ti sfiorano...
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 01:43 PM


Vel, mi dicevo scettica vs la tua apparente convinzione del fatto che questa possa essere la soluzione più giusta per te a lungo termine, per questo cercavo di vedere vie che mediassero tra la tua condizione attuale e l'estrema ratio da te illustrata.

Quanto alla pensione, beh è pur vero che non è nemmeno scontato che NON ci sia tra vent'anni (nel mio caso credo tra 40 se tutto va bene)

Patologie costose... mah non sono del tutto d'accordo. Una persona che lavora comunque un po' di soldini per le emergenze li ha. Parlo di una serie di visite specialistiche, poi ovvio il SSNN italiano non è quello americano, le operazioni verrebbero pagate dalla mutua così come farmaci salvavita.

Discorso moglie/compagna: ora mi è più chiaro.

Andrew: d'inverno si coltivano tutti i tipi di cavolo, spinaci, bietole, carote, cipolle,insalata, puoi fare una piccola serra e coltivare i pomodori, hai voglia a mangiare verdura...

Guarda Vel, siccome come avrai notato sono proprio interessata a capire in pratica come può strutturarsi il tuo progetto, se ti va' parliamo proprio in soldoni.
Anche qui se ti va' rispondi, altrimenti non importa
-Luogo dove abitano i tuoi: c'è già del terreno coltivabile? Siete in possesso di un piccolo trattore per lavorare la terra? Hai informazioni su come si imposta un orto, come si lavora la terra, quali siano i principali insetti che rischiano di rovinare le coltivazioni che rappresentano il tuo sostentamento? (Quest'inverno la mosca cavolaia ha intaccato i miei cavoli e ne ho mangiati pochi purtroppo. Se non li avessi potuti comprare mi sarei, io o mio padre, dovuta attivare per acquistare fitofarmaci o trovare una soluzione per non farla nemmeno giungere ai miei cavoli=altri soldi spesi)
-Luogo dove abitano i tuoi: C'è una vigna? Un uliveto? Con il raccolto di vendemmia e olive potresti fare l'olio, il vino, mangiare l'uva (e assicurarti una magnifica regolarità intestinale, parola di Acidella ) e anche vendere i tuoi prodotti. Lo so che vuoi il baratto ma Maremma Strega le sementi per l'orto le devi pagare con i soldi...
-Luogo dove abitano i tuoi: hai la possibilità, come ti ho scritto ieri, di allevare capra/galline?
- Bollette/fare il bucato: ci penserebbero i tuoi in cambio delle tue cure visto che sono anziani?
-La casa dove abiti ora non è di proprietà immagino, vero? Altrimenti la venderesti... ok ok ok domanda ingenua
- Dici che ogni mattina ti svegli e non trovi senso in quello che fai. Al di là della tua filosofia (che è molto lontana dalla mia ma la leggo e la rispetto ovviamente) del lavoro come situazione innaturale così com'è concepito nella società odierna, questa cosa mi ha veramente scioccato.
A 'sto punto mi ritengo veramente FORTUNATA perché trovo moltissimo senso nel lavoro che faccio e nel posto in cui vivo sto meravigliosamente (anche se per qualsiasi motivo veramente importante potrei cambiare la mia vita). Certo tu dirai, la faccio facile... abito in campagna in casa di proprietà (dei miei, sono figlia unica, non l'ho fatto apposta. Io qui pago tutte le utenze e l' ICI seconda casa, dato che ovviamente la casa è intestata ai miei. Tutto con il mio stipendio che, non avendo orario completo, è minore di quello di un manovale. Non faccio ripetizioni da due anni e mi mantengo totalmente da sola. Non faccio "grandi salti" ma mi va' benissimo così), a 5 km da Grosseto che è città con ritmi vivibilissimi, faccio il lavoro che ho scelto, ho un cane meraviglioso, non ho nessuno che mi rompa il c@zzo, ora sono anche inanmorata ( e di una persona che adora la campagna... cosa posso volere di più?
Ecco forse forse io non riesco a capire fino in fondo la tua situazione perché non vivo l'eccesso contrario, lo stress che percepisci tu.
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Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 25-06-2011, 11:38 PM


Quote:
Guarda Vel, siccome come avrai notato sono proprio interessata a capire in pratica come può strutturarsi il tuo progetto, se ti va' parliamo proprio in soldoni.
oooh, finalmente qualcuno che mi da soddisfazione!...

Quote:
-Luogo dove abitano i tuoi: c'è già del terreno coltivabile? Siete in possesso di un piccolo trattore per lavorare la terra? Hai informazioni su come si imposta un orto, come si lavora la terra, quali siano i principali insetti che rischiano di rovinare le coltivazioni che rappresentano il tuo sostentamento? (Quest'inverno la mosca cavolaia ha intaccato i miei cavoli e ne ho mangiati pochi purtroppo. Se non li avessi potuti comprare mi sarei, io o mio padre, dovuta attivare per acquistare fitofarmaci o trovare una soluzione per non farla nemmeno giungere ai miei cavoli=altri soldi spesi)
Non ci sarebbe terra da coltivare, solo un piccolo orto, tuttavia sufficiente per l'autosussistenza. I miei già lo coltivano, e possiedono il "know-how" che occorre...

Quote:
-Luogo dove abitano i tuoi: C'è una vigna? Un uliveto? Con il raccolto di vendemmia e olive potresti fare l'olio, il vino, mangiare l'uva (e assicurarti una magnifica regolarità intestinale, parola di Acidella ) e anche vendere i tuoi prodotti. Lo so che vuoi il baratto ma Maremma Strega le sementi per l'orto le devi pagare con i soldi...
Non ci sono vigne o uliveti, ma ci sarebbe la possibilità di procurarsi olio o vino direttamente da chi lo produce, o pagando, o tramite baratto, come di fatto fanno spesso i miei che in cambio offrono pane cotto a legna o piccoli servizi nei terreni di proprietà. Da quelle parti, certi meccanismi di scambio e condivisione sono una realtà tangibile ancora ai giorni nostri, seppur in via di abbandono...

Quote:
-Luogo dove abitano i tuoi: hai la possibilità, come ti ho scritto ieri, di allevare capra/galline?
Volendo ci sarebbe. In passato abbiamo avuto animali da cortile.

Quote:
- Bollette/fare il bucato: ci penserebbero i tuoi in cambio delle tue cure visto che sono anziani?
Supporrei di sì.

Quote:
-La casa dove abiti ora non è di proprietà immagino, vero? Altrimenti la venderesti... ok ok ok domanda ingenua
Già...domanda ingenua...

Quote:
- Dici che ogni mattina ti svegli e non trovi senso in quello che fai. Al di là della tua filosofia (che è molto lontana dalla mia ma la leggo e la rispetto ovviamente) del lavoro come situazione innaturale così com'è concepito nella società odierna, questa cosa mi ha veramente scioccato.
...

Ecco forse forse io non riesco a capire fino in fondo la tua situazione perché non vivo l'eccesso contrario, lo stress che percepisci tu.
Guarda, non è poi così difficile da capire: prova a pensare di essere costretta a mettere da parte le tue attitudini, capacità e aspirazioni per ripiegare sul primo lavoro utile, che so, pulire cessi, lavare piatti, servire ai tavoli, montare plastiche, qualunque cosa non abbia minimamente a che fare con il tuo modo di essere e vivere, ma che sei costretta a fare solo per la necessità di mantenerti, e per di più buttando la metà di quei quattro soldi che prendi per pagarti l'affitto di una casa, e con quello che resta, le utenze, la macchina e altri cazzi...quello che resta per te è il budget utile per l'acquisto mensile della carta igienica da discount.
Quanto pensi che durerebbe il tuo entusiasmo? Quanto ci metteresti a maledire il mondo e mandare tutto affanculo?
Ebbene, è la vita che faccio da anni. Lavorare solo per lo stipendio funziona all'inizio, ma non ci puoi andare avanti una vita perchè prima o poi la noia, l'apatìa e la demotivazione ti chiedono il conto...
Ecco, questa è la mia situazione, e vale anche per la mia dolce metà, che ogni giorno deve calarsi in un ambiente di merda dove sopportare dispettini e puttanerie di ogni genere ad opera di povere colleghe decerebrate e invidiose e vedersi surclassare in carriera dalla succhiacappelle di turno perchè l'Italia va così.
"Potrebbe cambiare lavoro", chioserà il benpensante di turno: peccato che abbia spedito decine di curriculum che sono rimasti ad oggi senza risposta...
Così lavoriamo entrambi per giustificare un tenore di vita fine a se stesso, dove quasi si raggiunge il paradosso di guadagnare quello che serve per...andare a lavorare! Dunque, se qualcuno trova la cosa sensata o ha soluzioni alternative valide me lo faccia sapere, sono tutt'orecchi.

Ultima Modifica di Veleno : 25-06-2011 11:50 PM.
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Veleno Veleno Non in Linea
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LA COMUNITA' DEGLI ELFI

A partire dagli anni Ottanta, l’Appennino pistoiese ospita una delle esperienze più originali del movimento comunitario italiano, si tratta del Popolo degli Elfi. Ad oggi vi sono oltre quindici nuclei, alcuni distanti anche un’ora di cammino a piedi. La maggior parte delle abitazioni è priva di elettricità e si pratica l’autosufficienza.
Gli elfi sono un popolo che appartiene alla mitologia Nordeuropea, la cui dimora erano i boschi. Un popolo amico del regno animale e vegetale.

L’insediamento in Italia
La comunità è situata nei pressi di Sambuca Pistoiese, ed è nata dall’occupazione di terre e ruderi abbandonati da decenni: si tratta di un vasto agglomerato composto da quattro piccoli villaggi e da altre quattordici coloniche raggiungibili solo a piedi. Le case non sono allacciate alla rete elettrica, il riscaldamento e la cucina vanno a legna e in tutto il villaggio non esiste un televisore.

Vivere in comunità
La vita comunitaria e la vita individuale, con spazi soggettivi, convivono armoniosamente.
Non vi sono obblighi partecipativi: ognuno è libero di coinvolgersi nelle attività sociali secondo la propria disponibilità e attitudini. Nella Comunità degli Elfi tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile. Ognuno quindi contribuisce alla propria maniera e in osmosi con il gruppo alla vita del villaggio perché i valori importanti sono la conoscenza e la reciproca fiducia.

Il cibo e il lavoro
Vivono raccogliendo frutti ed erbe spontanee, coltivando ortaggi, cereali, castagne, olive e allevando alcuni capi di bestiame, il tutto esclusivamente per la loro sussistenza. I prodotti della terra e i raccolti vengono infatti ripartiti fra tutti i villaggi in base alle necessità. Il lavoro è manuale e di gruppo, oltre alle coltivazioni si lavora all’autoristrutturazione di diverse case in pietra abbandonate da oltre venti anni e per la maggior parte semidiroccate.

Economia
C’è una cassa comune per soddisfare i bisogni complessivi di tutti i villaggi e per acquistare alimenti e beni che non producono; una cassa collettiva per le spese spicciole di ogni villaggio ed una cassa individuale per soddisfare le esigenze dei singoli. Ognuno dà in base alla propria possibilità e coscienza e questo sistema funziona perché il principio ispiratore è la condivisione.

Istruzione
L’istruzione avviene attraverso una scuola autogestita che si avvale anche della collaborazione di due insegnanti ausiliarie esterne alla comunità. La scuola è supportata, anche se in maniera diversa, da tutti i villaggi. È stato avviato anche un progetto di bioedilizia per la ricostruzione di una struttura destinata ad ospitare la futura scuola (la destinazione ufficiale è un centro culturale polivalente) che verrà riconosciuta come scuola sussidiaria dal Comune e dalla Direzione Didattica di competenza. È partita quindi una collaborazione con i predetti organismi per una scuola a metà: metà tempo in autogestione e metà nella scuola pubblica. Una scelta effettuata per mantenere aperta la scuola del paese e per favorire lo scambio e la socializzazione dei bambini che abitano nella comunità con i coetanei esterni al villaggio.

La festa dei raccolti
Le feste nella comunità sono periodiche e vengono effettuate in occasione delle semine e dei raccolti principali (cereali, patate, castagne, olive), alle quali partecipa un gran numero di persone grazie alla notevole capacità ricettiva dei diversi villaggi. 100 – 120 posti in tutto. Per andarli a trovare non è necessaria la prenotazione: basta buona volontà e spirito di adattamento!

SCHEDA
Anno di fondazione: 1980
Residenti: 150
Economia: privata. Disponibilità ad ospitare e a inserire nuovi residenti.
Aderente alla Rive
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ebbubba ebbubba Non in Linea
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per quanto riguarda la Thailandia

Wat Pah Nanachat

Wat Pah Nanachat è un monastero della tradizione della foresta vicino al villaggio Bahn Bung Wai, nel nord-est della Thailandia. Fu fondato dal Venerabile Ajahn Chah per offrire agli occidentali, che non parlano thai, l'opportunità di formarsi e praticare secondo quanto il Buddha insegnò nelle foreste ai suoi monaci, 2600 anni fa. L'abate è Ajahn Kevali

per gli Elfi:
io son nato e cresciuto a Pistoia, non ci sono mai andato, però le voci che giravano ne parlavano più che bene, altrimenti io grazie al Santacittarama ho conosciuto questa comunità :
L'Eco della Terra: Ecologia profonda: la tribù delle noci sonanti


Io sono anni che ...medito ( hahaha, la simpatica battuta) di entrare in monastero e ciao a tutti.
Ma.... una compagna e una figlia si frappongono a tale progetto, e tante volte ho cercato di convincere softmare che rasata e vestita prima di bianco e poi di marroncino sarebbe sempre bella, ma lei non ci sente da quell'orecchio...
comunque, senza scherzi, se io e soft ci lasciamo ( anzi, secondo la mia religione, QUANDO ci lasciamo, dato che dopo la morte in questa vita potrei rinascere umano e divenire monaco/monaca Theravada nella prossima) io entro in monastero e seguo la vocazione.
Altrimenti Vel, partire con qualche associazione tipo greenpeace?
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