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ebbubba 16-01-2009 08:28 PM

Come iniziare a meditare?
 
Come iniziare a meditare?



Come tutti i viaggi, anche il più lungo inizia con un breve passo .

Ok, avete le gambe che ancora piangono dal dolore dopo l’ultima seduta di squat, le articolazioni che gemono, i tendini che si rifiutano di allungarsi, il solo pensare di sedere in posizioni come “fiore di loto “ o “mezzo fiore di loto” vi terrorizza, vi dite:” non ci riuscirò mai…” .

E chi vi chiede di tentarci? E tantomeno chi vi chiede di riuscirci?

La meditazione non è sedersi a gambe incrociate in posizioni scomode per noi occidentali ( un grande Maestro diceva che aveva visto le galline sedersi per periodi lunghissimi nel nido, ma non per questo avevano raggiunto realizzazioni elevate i simpatici pennuti ). Dato che non abbiamo l’abitudine di sedersi così fin da piccoli, come invece succede agli orientali, è possibile con l’allenamento, come tutte le cose, riuscirci ( io mi siedo in modo molto simile al “mezzo loto” ) ma..udite udite, non si medita nelle gambe ma nella mente :D

Quindi se volete iniziare, scegliete una stanza ragionevolmente tranquilla , prendete una sedia che vi permetta di poter tenere la schiena dritta e le piante dei piedi ben a terra, poi posate le mani in grembo, o sulle gambe, sui braccioli, basta che siano rilassate, iniziate a “ sentire" dove sono le tensioni nel vostro corpo e scioglietele, percorrendo il corpo con la vostra percezione, testa dritta, mento lievemente piegato verso il collo, lingua poggiata sul palato ( evita un eccessiva salivazione) , occhi chiusi o lievemente socchiusi, “osservate”il vostro respiro , un oggetto di meditazione che tutti voi ( anche i raffreddati ) hanno a disposizione, non costa nulla, è presente anche quando dormite, quindi figuriamoci da svegli.

Si fa così:

Prendete atto che il respiro è presente, inspirate,espirate, osservate che nasce l’inspirazione, dura qualche istante, cessa ;

nasce l’espirazione, dura qualche istante, cessa;

… osservate tutto il processo SENZA forzare il respiro, piano piano, con il passare del tempo,vi accorgerete che il respiro diverrà più sottile, meno grossolano, addirittura potreste pensare di aver interrotto il processo di respirazione, non allarmatevi, non è così, continua ma a livello quasi impercettibile, altrimenti sareste svenuti .

Nasceranno dei pensieri, la mente divagherà, voi docilmente, con placida quiete, riportate l’attenzione sul respiro, sentitelo attraverso le narici che passa, oppure nell’addome che si solleva e si abbassa, sentite il percorso dal naso fino all’addome ( lo so che va nei polmoni, è per spiegarmi), poi osservatelo mentre fa il percorso inverso.

Iniziate con 5/ 10 minuti, poi potete proseguire per più tempo ( io al massimo sono stato circa 5 ore, ma mica tutti hanno a disposizione tutto sto tempo ).

Per ora basta così, trovate 5/10 minuti di tempo sedete ed iniziate .

Buona meditazione a tutti :D

killbill 24-01-2009 12:32 PM

ebubba io ci provo, ma mi viene la tachicardia:eek:...sbaglio qualcosa forse? non riesco a rilassarmi e a meditare ma riesco solo a stare anchora + stressato e iperattivo:(

ebbubba 24-01-2009 01:08 PM

Quote:

Originariamente inviato da killbill (Scrivi 95606)
ebubba io ci provo, ma mi viene la tachicardia:eek:...sbaglio qualcosa forse? non riesco a rilassarmi e a meditare ma riesco solo a stare anchora + stressato e iperattivo:(

bene killbill, adesso vedo di aiutarti:
se per caso meditavi ad occhi ciusi, apri gli occhi e fissa un punto qualunque davanti a te circa a due metri sul pavimento, un punto che non si muova, chessò, una piastrella, un foglio che tu appoggi a quella distanza a terra, la fiamma di una candela accesa o qualunque altro oggetto (non la televisione;) )
ricordati che i respiri non vanno forzati o controllati , ma vanno osservati, nel modo più dolce possibile; altrimenti se sforzi la respirazione, puoi andare uin iperventilazione, attivare quindi troppa energia e causare uno stato di ansia, per quanto lieve.
Se durante la meditazione, sia all'inizio, che nel mezzo, che alla fine nascono nella mente, pensieri, sensazioni , percezioni, comportati come con il respiro, tu osservale, prendine semplicemente atto, non giudicarti, ne giudica in qualunque modo le stesse, tu prendi nota, magari con una parola, ad esempio , nasce un senso di disagio, tu pensa: "disagio", poi ripeti dentro di te la parola appena pensata:
"disagio"
nota lo spazio nella mente prima che tu la pensi,la mente è vuota prima che la pensi questa parola, prendine atto.
poi deliberatamente pensala un altra volta:
"disagio"
nota il momento in cui nasce, il tempo, sebbene breve, che scorre per transitare nella mente fra la lettera iniziale D e la lettera finaleo DisagiO, è impermanente, non resta fissa nella mente.
pensala deliberatamente un altra volta:
"disagio"
nota ora lo spazio vuoto alla fine della parola, la mente diviene vuota, vacua, una lavagna su cui puoi scrivere qualunque cosa.
Adesso applica alla sensazione, alla percezione del disagio provato lo stesso procedimento che per la parola, prima non c'era, prende il suo tempo per sorgere, come prima non c'era cesserà, e tu lo sai, dato che come la parola pensata, come ogni pensiero, come ogni fenomeno condizionato, questo disagio è impermanente, non può durare per sempre, vedrai che il disagio, come ti ci poni di fronte e lo osservi , lo analizzi, inizia a scemare, si sminuisce , si affievolisce.
siedi e respira dolcemente, non iniziare la seduta di meditazione con la ferma volontà di raggiungere l'equanimità assoluta nel giro di 5 minuti, una giornata, una settimana, un anno o una vita ;)
siediti pensando solo" ascolterò il mio respiro, lo osserverò dolcemente, con un sorriso sulle labbra, e gli occhi socchiusi"
inspira
espira
inspira sorridendo
espira lasciando andare naturalmente
poi posso consigliarti la meditazione camminata ed ora scrivo un post su questa tecnica, così la porto a conoscenza di tutti gli utenti:
con metta
ebbubba

killbill 24-01-2009 01:58 PM

Quote:

Originariamente inviato da ebbubba (Scrivi 95619)
bene killbill, adesso vedo di aiutarti:
se per caso meditavi ad occhi ciusi, apri gli occhi e fissa un punto qualunque davanti a te circa a due metri sul pavimento, un punto che non si muova, chessò, una piastrella, un foglio che tu appoggi a quella distanza a terra, la fiamma di una candela accesa o qualunque altro oggetto (non la televisione;) )
ricordati che i respiri non vanno forzati o controllati , ma vanno osservati, nel modo più dolce possibile; altrimenti se sforzi la respirazione, puoi andare uin iperventilazione, attivare quindi troppa energia e causare uno stato di ansia, per quanto lieve.
Se durante la meditazione, sia all'inizio, che nel mezzo, che alla fine nascono nella mente, pensieri, sensazioni , percezioni, comportati come con il respiro, tu osservale, prendine semplicemente atto, non giudicarti, ne giudica in qualunque modo le stesse, tu prendi nota, magari con una parola, ad esempio , nasce un senso di disagio, tu pensa: "disagio", poi ripeti dentro di te la parola appena pensata:
"disagio"
nota lo spazio nella mente prima che tu la pensi,la mente è vuota prima che la pensi questa parola, prendine atto.
poi deliberatamente pensala un altra volta:
"disagio"
nota il momento in cui nasce, il tempo, sebbene breve, che scorre per transitare nella mente fra la lettera iniziale D e la lettera finaleo DisagiO, è impermanente, non resta fissa nella mente.
pensala deliberatamente un altra volta:
"disagio"
nota ora lo spazio vuoto alla fine della parola, la mente diviene vuota, vacua, una lavagna su cui puoi scrivere qualunque cosa.
Adesso applica alla sensazione, alla percezione del disagio provato lo stesso procedimento che per la parola, prima non c'era, prende il suo tempo per sorgere, come prima non c'era cesserà, e tu lo sai, dato che come la parola pensata, come ogni pensiero, come ogni fenomeno condizionato, questo disagio è impermanente, non può durare per sempre, vedrai che il disagio, come ti ci poni di fronte e lo osservi , lo analizzi, inizia a scemare, si sminuisce , si affievolisce.
siedi e respira dolcemente, non iniziare la seduta di meditazione con la ferma volontà di raggiungere l'equanimità assoluta nel giro di 5 minuti, una giornata, una settimana, un anno o una vita ;)
siediti pensando solo" ascolterò il mio respiro, lo osserverò dolcemente, con un sorriso sulle labbra, e gli occhi socchiusi"
inspira
espira
inspira sorridendo
espira lasciando andare naturalmente
poi posso consigliarti la meditazione camminata ed ora scrivo un post su questa tecnica, così la porto a conoscenza di tutti gli utenti:
con metta
ebbubba

:pgrazie ebubba, forse è proprio quello il problema, la fretta nel respirare, appena ho un 5 10 min dove non c'è nessuno che può infastidirmi a casa ci provo seguendo i tuoi consigli:)

LoStefo 13-04-2010 10:15 PM

Ciao Ebubba!
Volevo chiederti una cosa a proposito della meditazione, dato che da poco ho cominciato seguendo i tuoi consigli, anche se il minimo rumore mi impedisce subito la concentrazione dall'osservazione del respiro, e piu tento di ignorarlo più mi sale il nervoso, finisco col dare di matto (sono un tipo nervosetto...)

In ogni caso, un'adeguata meditazione potrebbe aiutarmi con la leggera tachicardia prodotta dal mio termogenico?
Perchè come socchiudo gli occhi comincio a sentire il cuore sempre più forte, le vene sulle tempie che pulsano, e il tutto mi distrae enormemente!
Dici che è meglio aspettare tempi "più calmi" o persevero?
Grazie anticipatamente!

ebbubba 14-04-2010 09:40 AM

Quote:

Originariamente inviato da LoStefo (Scrivi 185622)
Ciao Ebubba!
Volevo chiederti una cosa a proposito della meditazione, dato che da poco ho cominciato seguendo i tuoi consigli, anche se il minimo rumore mi impedisce subito la concentrazione dall'osservazione del respiro, e piu tento di ignorarlo più mi sale il nervoso, finisco col dare di matto (sono un tipo nervosetto...)

In ogni caso, un'adeguata meditazione potrebbe aiutarmi con la leggera tachicardia prodotta dal mio termogenico?
Perchè come socchiudo gli occhi comincio a sentire il cuore sempre più forte, le vene sulle tempie che pulsano, e il tutto mi distrae enormemente!
Dici che è meglio aspettare tempi "più calmi" o persevero?
Grazie anticipatamente!

Ciao Lostefo:
innanzitutto dobbiamo essere certi che la tachicardia di cui parli sia data effettivamente dai termogenici, se tali hanno questi effetti e fino a prima di usarli non avevi certi sintomi potrebbe essere questo il motivo, ma una visita al tuo medico di base con la scatola dei termogenici sarebbe meglio per tranquillizzarti .
Ora che ho fatto terrorismo medico ;):D passiamo alla meditazione.
Persevera:
I Maestri direbbero che sei fortunato, hai oggetti di meditazione evidenti da seguire.
il Maestro che ha riformato la mia tradizione ai monaci che protestavano che quando erano in città a causa dei rumori non riuscivano a meditare rispondeva:
se non potete meditare fra la gente e i rumori del mercato , non potete meditare da soli, se nopn potete meditare da soli, non potete meditare fra la gente e i rumori del mercato.
Qundo sono fortunato( si fortunato) anche io sento il cuore che batte alle orecchie o alle tempie, e seguo allegramente il suono del mio cuore osservandolo gentilmente e lasciando che faccia quello che vuole, continuo a tornare sul respiro seguendo il suo percorso dalle narici all'interno e poi il contrario, piano piano si calma il respiro e divine più sottile e così si attenua pure il battito del cuore, allora torno all'oggetto principale di meditazione che per me è sentire il corpo che respira , una sorta di energia transitante e permeante nel qui ed ora e che attraversa tutto il corpo che sta seduto in quel luogo in quel momento e cambia continuamente facendomi sentire la sua vibrazione, ma per questo ci vuole un pò di pratica , quindi per la maggior parte delle persone all'inizio ( e se soddisfa i requisiti della meditazione anche dopo, molti maestri hanno seguito solo questo)è meglio sentire solo il respiro che entra ed esce dal naso e seguirlo dentro l'addome.
Per i rumori molesti ricordati che devi assumere mentalmente in meditazione la posizione di colui che osserva , quindi tu non sei colui che subisce i rumori, sei quello che a occhi chiusi si accorge quasi con stupore" oh, poffare, passa un ambulanza, ecco, si avvicina, è qui sotto, si allontana... ecco il gatto di mia madre che miagola nella stanza, è saltato qui sul letto accanto al cuscino dove sono seduto in meditazione... mi si è seduto sulle mani in posizione di meditazione ( questo ultimo fatto realmente accaduto;) ) ".
In questo modo potrai avere più beneficio dalla pratica meditativa, non devi assomigliare a una battaglia, devi assomigliare di più a una bottiglia, la riempi di quello che vuoi tu;
importante è non giudicarsi negativamente, siamo esseri umani, con i limiti e gli orizzonti che tale condizione ci dona, è normale che alle porte dei sensi ci si presentano vari fenomeni che possono disturbare le sedute meditative, se ti poni nella posizione di osservarli gentilmente come ti ho detto sopra vedrai che ne trarrai giovamento pure dai fenomeni, se proprio ti innervosici e non riesci con il respiro ad attenuare il disagio, alzati, scegli un posto dove puoi fare lentamente e consapevolmente 10/15/20 passi e poi torni indietro qui in sezione c'è un post sulla meditazione camminata ( se non hai un corridoio va bene anche il giro attorno alla stanza, un giro in senso orario e uno in antiorario ) e fai la meditazione camminata, anche per un'ora se riesci, vedrai che poi con il tempo quando tornerai a sederti terrai la mente più quieta anche nella meditazione seduta , magari non ci vorrà un giorno, ma nel giro di una settimana se pratichi tutti i giorni dovresti vedere i primi effetti positivi.
Con metta
ebbubba

squattoso 14-04-2010 11:43 AM

Stamattina ho meditato come da te consigliato e sono stato benissimo.
Penso che lo farò spesso.
La parte in cui sto meglio è quando sciolgo le tensioni accumulate

ebbubba 14-04-2010 11:55 AM

Quote:

Originariamente inviato da squattoso (Scrivi 185782)
Stamattina ho meditato come da te consigliato e sono stato benissimo.
Penso che lo farò spesso.
La parte in cui sto meglio è quando sciolgo le tensioni accumulate

si, è la prima cosa che mi succede mentre siedo e inizio a respirare consapevole, diciamo che nel mio caso nel giro di due minuti il corpo è rilassato e stabile :)

LoStefo 14-04-2010 04:02 PM

Grazie ebubba!
Problemi con gatti casalinghi pestiferi a parte, tenterò di nuovo!
Medito la sera se possibile, la mattina ho sempre così fretta che sicuramente dopo 15 secondi scapperei a corsa!

matalo 16-04-2010 12:11 AM

Bravo Lo stefo io devo dire che ora molto devo alla meditazione sotto il rpofilo dello stress, della mancanza di sonno, e perchè no anche di problemi di altro tipo... sono migliorato e non di poco sarebbe bello poter meditare sia con ebbu che con soft io li ho incontrati la loro sola voce trasmette sicurezza e tranquillità;)

piccolo OT: seitan fatto ebbu il primo era da buttare era venuto un pappone disgustoso c'è voluto l'intervento della mia donna perchè venisse spettacolare:D

softmare 16-04-2010 01:52 PM

Quote:

Originariamente inviato da matalo (Scrivi 186436)
Bravo Lo stefo io devo dire che ora molto devo alla meditazione sotto il rpofilo dello stress, della mancanza di sonno, e perchè no anche di problemi di altro tipo... sono migliorato e non di poco sarebbe bello poter meditare sia con ebbu che con soft io li ho incontrati la loro sola voce trasmette sicurezza e tranquillità;)

piccolo OT: seitan fatto ebbu il primo era da buttare era venuto un pappone disgustoso c'è voluto l'intervento della mia donna perchè venisse spettacolare:D

ok ok dicevi a ebbubba però... posso farvi i complimenti anch'io? bravissimi! :)

kisskissvale 22-05-2010 01:34 PM

grazie mille ebbubba! ho seguito i tuoi consigli e sono riuscita a rilassarmi completamente e a sciogliere tutte le tensioni che avevo accumulato e che mi rendevano la vita durissima!!! grazie veramente!!!
baci
vale

ebbubba 22-05-2010 08:15 PM

prego :)

SuperFabio 06-11-2010 06:44 PM

Ebubba, ho provato per la prima volta a meditare come spieghi tu, seduto sul mio letto e mi è riuscito davvero bene, mi sentivo esterno a me a osservare il mio corpo e sentivo il mio respiro ma ero solo osservatore. Mi sono rilassato tantissimo e quando ho aperto gli occhi mi sentivo quasi rinato e anche spaesato.

Ho una domanda però.. L'altro giorno ho deciso di concedermi un bagnetto caldo in vasca da bagno e ho pensato bene di meditare in vasca..
Allora mi sono messo ammollo nell'acqua bollente, ho chiuso gli occhi e tutto è svanito come la volta prima, ho cominciato a non sentire più mani e piedi, sentivo il cuore lento e potente, addirittura avvertivo che mi facevo sobbalzare il torace e mi piaceva se non che, a un certo punto, mi sono sentito come cadere partendo dalla faccia fino ai piedi, come cadere dentro non so spiegarlo e all'orecchio destro ho sentito come "bzzzzzzz" e cazzo li ho preso un colpo che mi sono subito tirato su..

Mi stavo suicidando?
Io di mio ho 45 battiti al minuto a riposo in media e la pressione non è molto alta (circa 100-110 su 60)

Veleno 06-11-2010 06:45 PM

più probabilmente è stato un'abbiocco...:D

matalo 06-11-2010 07:34 PM

Non so che dirti anche a me è successo più di qualche volta il suono mai sentito un paio di volte non so come è preso a te ma ho avuto una strana sensazione quasi di sprofondamento ma inteso come graduale scomparire e allora li riprendevo bene coscienza. Una mia amica che pratica training autogeno e simili mi ha detto che era una semplice forma di sonno vigile, si ha l'impressione di cadere tipo in trans... poi sicuramente ebbubba saprà rispondere meglio

ebbubba 07-11-2010 12:57 PM

Quote:

Originariamente inviato da SuperFabio (Scrivi 236217)
Ebubba, ho provato per la prima volta a meditare come spieghi tu, seduto sul mio letto e mi è riuscito davvero bene, mi sentivo esterno a me a osservare il mio corpo e sentivo il mio respiro ma ero solo osservatore. Mi sono rilassato tantissimo e quando ho aperto gli occhi mi sentivo quasi rinato e anche spaesato.

Ho una domanda però.. L'altro giorno ho deciso di concedermi un bagnetto caldo in vasca da bagno e ho pensato bene di meditare in vasca..
Allora mi sono messo ammollo nell'acqua bollente, ho chiuso gli occhi e tutto è svanito come la volta prima, ho cominciato a non sentire più mani e piedi, sentivo il cuore lento e potente, addirittura avvertivo che mi facevo sobbalzare il torace e mi piaceva se non che, a un certo punto, mi sono sentito come cadere partendo dalla faccia fino ai piedi, come cadere dentro non so spiegarlo e all'orecchio destro ho sentito come "bzzzzzzz" e cazzo li ho preso un colpo che mi sono subito tirato su..

Mi stavo suicidando?
Io di mio ho 45 battiti al minuto a riposo in media e la pressione non è molto alta (circa 100-110 su 60)

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 236218)
più probabilmente è stato un'abbiocco...:D

Quote:

Originariamente inviato da matalo (Scrivi 236231)
Non so che dirti anche a me è successo più di qualche volta il suono mai sentito un paio di volte non so come è preso a te ma ho avuto una strana sensazione quasi di sprofondamento ma inteso come graduale scomparire e allora li riprendevo bene coscienza. Una mia amica che pratica training autogeno e simili mi ha detto che era una semplice forma di sonno vigile, si ha l'impressione di cadere tipo in trans... poi sicuramente ebbubba saprà rispondere meglio

bene, Superfabio sono felice che hai iniziato a meditare :)
per quanto riguarda il cadere dentro che hai sperimentato potrebbe essere sia torpore ( come dice Veleno ) sia una sorta di raccoglimento profondo , dipende solo dal fatto se eri vigile e riuscivi ad avere il controllo delle sensazioni oppure se erano le sensazioni a controllare te, facendoti sporfondare nel torpore.
il maestro Ajahn Chah faceva superare il torpore ai suoi monaci facendoli sedere per meditare sull'orlo di un pozzo, cosicchè la postura fosse sempre eretta e la mente vigile , in questo modo non sopraggiungeva il torpore bensì un raccoglimento consapevole ( adesso non andare a cercarti un pozzo, basta che se lo fai nella vasca da bagno devi essere ben vigile, cerca di meditare ad occhi aperti nella vasca, guardando una candela accesa, o una mattonella del bagno, o un oggetto qualunque che puoi vedera dalla vasca quando sei immerso li dentro.)
Come vedi matalo parla di riprendere coscenza, quindi era in una sirta di raccoglimento vigile, consapevole, pronto ad accogliere l'esperioenze che si presentavano, il passo ulteriore sarebbe quello di ne attaccarsi all'esperienza ne di esserle avverso, ma semplicemente...lasciarla essere così come è, ed equanimi lasciarla andare.
passiamo al bzzzzz :)
Al monastero Santacittarama si parla spesso di tale suono:
per grandi meditanti delle religioni del passato che venivano dall'India quello è L'OM ( o AUM), il suono primordialie, e se ci pensi bene forse anche per chi crede nella Bibbia ( in principio era il verbo....) potrebbe trovare in questo incipit che una parola, quindi un suono, prvadeva tutto il creato e il non creato.
Fuori dai testi sacri invece ti posso dire che io TUTTE le volte che medito e in qualunque posizione lo sento benissimo, anche se fuori di casa passa il camion della nettezza a rovesciare cassonetti.
il maestro occidentale della mia tradizione Il Venerabile Ajahn Sumedho ( per noi Buddhisti Theravada ha la stessa importanza che può avere il Dalai Lama per i Buddhisti Tibetani ) dice a proposito di tale suono :
Ed è per questo che si impara a sedere calmi in meditazione e ad ascoltare il silenzio. Non è che questo vi renderà illuminati, ma si oppone alla forza dell’abitudine, alle energie inquiete del corpo e delle emozioni. È per questo che ascoltate il silenzio. Potete udire la mia voce, potete udire i suoni delle cose che accadono, ma dietro tutto ciò c’è una specie di sibilo, un ronzio quasi elettronico. Questo è quello che chiamo ‘il suono del silenzio’. Lo trovo un modo molto utile per concentrare la mente, giacché, quando si inizia a notarlo (senza considerarlo una sorta di conseguimento), esso diviene un efficace metodo per la contemplazione, per udire sé stessi pensare. Il pensare è di per sé una specie di suono, no? Quando pensate, potete udirvi pensare. Così, quando ascolto me stesso pensare è come ascoltare qualcun altro che parla. Per cui ascolto il pensiero della mente e il suono del silenzio: quando sto con il suono del silenzio, mi accorgo che non sto pensando. C’è calma, per cui osservo, osservo coscientemente la calma e questo aiuta a riconoscere la vacuità. La vacuità non è il rifiuto, la negazione di qualcosa, ma un lasciar andare le tendenze abituali dell’attività irrequieta o del pensiero ossessivo.
quindi io vi dico:
complimenti per la vostra pratica, state andando molto bene:)
con metta
ebbubba

Veleno 07-11-2010 01:25 PM

Scusa Ebbubba, ma stiamo parlando del ronzio che si sente quando si mette la mente a tacere?
Come quello che resta nelle orecchie dopo che siamo stati in disco?

ebbubba 07-11-2010 03:42 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 236363)
Scusa Ebbubba, ma stiamo parlando del ronzio che si sente quando si mette la mente a tacere?
Come quello che resta nelle orecchie dopo che siamo stati in disco?

Si è una cosa del genere;
io lo riesco a sentire anche adesso, un sibilo sottile in sottofondo , basta che lo cerco ed è lì.
un po come se chiudi la mano a coppa, la poni sull'orecchio e senti il suono del mare;)
solo che è più un sibilo , come una vibrazione sonora in sottofondo.
lo sento anche se attorno a me c'è rumore ( ed ora c'è rumore) non solo quando medito e la mente tace, basta che lo cerco e lo trovo

SuperFabio 07-11-2010 05:40 PM

Ciao ebubba bellissima citazione :) però il suono che ho sentito non era quel sibilo costante tipo quando esc dalla disco ma un suono quasi assordante, dirompente e fastidioso quasi, metallico, stridente non so come descriverlo...

ebbubba 07-11-2010 08:02 PM

Quote:

Originariamente inviato da SuperFabio (Scrivi 236417)
Ciao ebubba bellissima citazione :) però il suono che ho sentito non era quel sibilo costante tipo quando esc dalla disco ma un suono quasi assordante, dirompente e fastidioso quasi, metallico, stridente non so come descriverlo...

può darsi che ti stavi assopendo e quindi dal suono del silenzio passavi ad un suono immaginario che avevi creato nella mente poco prima di una fase di sonno/sogno.
Medita fuori dalla vasca e se lo fai nella vasca medita ad occhi aperti, inoltre in caso si ripresenti il suono che descrivi investigalo consapevolmente trovando in esso il fatto che è impermanente (prima non c'era, ora c'è e si protrae da un istante all'altro sul fiume del tempo) che non ha un se vero e proprio ( non c'era, quindi si crea sulla base di condizioni e cause che si sono verificate, non esiste inerentemente senza dipendere da altri fattori, ad esempio non fosse altro che per la tua immaginazione o per il tuo assopimento) e lascialo andare.
Probabilmente se sei consapevole non si manifesterà così forte , ma nel caso tu non spaventarti e osservalo indagandolo attraverso le caratteristiche che ti ho suggerito sopra.

Acid Angel 08-12-2010 12:26 PM

Uff... non c'è verso...
Aspettavo con entusiasmo il momento di conoscere te Ebbu, Softmare e Viola_Nirvana per provare a meditare.

Sto frequentando (come ti avevo accennato) un corso di training autogeno organizzato dalla mia psicoterapeuta da ottobre.

Sabato notte Baio ha provato a farmi vibrare (non pensate male... usando una tecnica di rilassamento, da portare avanti a occhi chiusi).

Domenica scorsa la prova di meditazione.

Riassumendo, nel training non sento se non pochissimo la pesantezza (qui anche perché la associo al PESO e io non voglio pesare... si sa... la testa ci comanda), praticamente per niente il calore, perciò la doc mi ha suggerito di continuare stando a sedere in posizione meditativa e concentrarmi sul respiro stando molto più presente a me stessa. Infatti o mi addormentavo nel training da sdraiata, oppure non facevo che perdermi in elucubrazioni mentali... Ad esempio all'invito della doc di pensare a un'immagine positiva, io avevo una difficoltà enorme.
L'addormentamento così come l'eccessivo pensare... sono entrambe resistenze...

Il tentativo di vibrazione di sabato è riuscito poco... mi trattenevo, sentivo di DOVER mantenere una posizione, un'espressione, ecc. Non mi lasciavo andare.

Domenica idem... è servito a darmi la conferma che ancora sono in balia del controllo che tengo fino a un limite poi perdo (mi si ripercuote sul cibo tutt'oggi anche se in maniera minore), poi riacquisico ecc...

Controllo.
Ostilità al cambiamento.
Ostilità nei confronti del lasciarsi andare che credo a 'sto punto investa tutti gli ambiti della vita.

Intendo andare avanti, vorrei fare un percorso di "scioglimento" delle mie remore, perché sono trattenuta a troppi livelli, ma non so cosa fare. Fatto sta che se per alcuni la meditazione è cosa sin quasi da subito produttiva, per me è uno scoglio... già parto con l'ansia e forse sbaglio anche lì... Boh...:confused:

Veleno 08-12-2010 01:17 PM

La meditazione è osservazione. Neutrale. Imparziale. Non c'è niente da controllare.
Non dovresti meditare aspettandoti un risultato, ma solo osservando le cose così come sono, qui e ora.
E' diverso dal training autogeno dove devi evocare detrminate sensazioni;
nella meditazione devi osservare ciò che c'è: tensione, stati d'animo, sensazioni...

ebbubba 08-12-2010 01:38 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 243935)
La meditazione è osservazione. Neutrale. Imparziale. Non c'è niente da controllare.
Non dovresti meditare aspettandoti un risultato, ma solo osservando le cose così come sono, qui e ora.
E' diverso dal training autogeno dove devi evocare detrminate sensazioni;
nella meditazione devi osservare ciò che c'è: tensione, stati d'animo, sensazioni...

esatto, bravo Veleno.
Acid , se sorge un pensiero/sensazione/percezione di disagio ( in realtà anche di estasi, come quando sperimenti i Jhana ), tu osservalo e senza giudicarti, e inseriscilo in una delle Tre caratteristiche dell'esistenza condizionata:
Impermanenza
( prima non c'era[prima può essere anche stanotte mentre dormivi], ora c'è, ma poi non ci sarà )
insoddisfazione
( vedi che è doloroso, oppure vedi che è estasioante ma non durerà per sempre, quindi non ti soddisferà )

assenza di un Se esistente incondizionatamente inerentemente
( il disagio o l'estasi non esistono se non grazie a couli che li percepisce, alla mente di colui che le percepisce, ai vari elementi che compongono gli aggrgati psicofisici di colui che li percepisce) .
fai così , segui il respiro , sorridi inspirando, espira lasciando andare, guarda la luce di una candela ( come domenica) e in alternativa fai anche una decina di minuti di questa meditazione qui:
http://www.fituncensored.com/forums/...nevolenza.html

con metta
ebbubba

Veleno 08-12-2010 01:45 PM

;) pian piano sto affinando la pratica.

Scusa comunque se mi permetto di "irrompere" nel tuo campo di competenza.:)

ebbubba 08-12-2010 02:35 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 243942)
;) pian piano sto affinando la pratica.

Scusa comunque se mi permetto di "irrompere" nel tuo campo di competenza.:)

Scusa? E di che? Anzi grazie dell'ottima risposta;
per quanto riguarda il "piano piano" , il Buddha parlava di Sentiero graduale di Liberazione : ergo stai facendo la cosa giusta ;) :)

Acid Angel 08-12-2010 09:05 PM

Grazie a Ebbu e a Vel...

Infatti... i miei problemi:
Vivere hic et nunc
NON giudicare me e quello che mi accade
Il controllo come ho detto.

Proverò...

Lorenzo 27-12-2010 12:24 AM

Ciao Ebbubba,

ci sto provando. Vorrei provare a meditare. Solo che in questo periodo sono particolarmente (anzi molto, molto, molto molto!!) arrabbiato e ho sempre lo stesso pensiero in testa. Provo rabbia e desiderio di giustizia. Vorrei provare a eliminare questo sentimento perchè credo sia(anzi, è!) soltanto una perdita di tempo.

ebbubba 27-12-2010 10:07 AM

Quote:

Originariamente inviato da Lorenzo (Scrivi 247530)
Ciao Ebbubba,

ci sto provando. Vorrei provare a meditare. Solo che in questo periodo sono particolarmente (anzi molto, molto, molto molto!!) arrabbiato e ho sempre lo stesso pensiero in testa. Provo rabbia e desiderio di giustizia. Vorrei provare a eliminare questo sentimento perchè credo sia(anzi, è!) soltanto una perdita di tempo.

ciao Lorenzo ,
se il tuo stato mentale è quello della rabbia, sei la persona giusta per fare le meditazioni di benevolenza.

http://www.fituncensored.com/forums/...nevolenza.html

Il desiderio giustizia che provi da nutrimento alla tua rabbia, adesso non è il momento di dirti cose come:
" la rabbia è impermanente, colui che la sperimenta e la nutre pure..." e altre parole che sebbene siano aderenti alla realtà condizionata, non possono aiutarti.
Adesso è il momento di dirti:
"Lorenzo, ti sono vicino, io medito con benevolenza per te e per le persone a te care, e la stessa energia che metti nell'allenamento, mettila nel tuo cuore, sii forte, siedi risoluto ( anche su una sedia ) per meditare sulla benevolenza, prendilo come un work out e datti degli impegni , come due volte al giorno, 15 minuti al mattino prima di colazione e 15 minuti la sera prima di dormire, e anche nei vari momenti della giornata, magari uno, o due respiri consapevoli, ( anche di più, se riesci) lasciando scivolare il risentimento fuori di te, sperimentando e ricordando poi quei brevi istanti di quiete che si sono manifestati nella tua pratica ."
mettena cittena ( con mente carica di benevolenza)
Marcello

Lorenzo 27-12-2010 11:51 AM

Ciao Marcello

grazie della tua pronta risposta :)

stasera quando esco da lavoro mi leggo con calma la "meditazione di benevolenza".

Sarò un soggetto difficile...perchè sento che la mia rabbia è GIUSTA e solo una qualche forma di "giustizia" può farmela svanire...In questo momento per me vale il fatto che "più dai e meno ricevi" e ti posso garantire che è quello che mi è appena successo...

Lorenzo 28-12-2010 02:05 AM

Ho letto la MEDITAZIONE DI BENEVOLENZA e capisco meglio il senso di quello che mi hai detto prima. Nel senso che lo capisco, assumendo l'ipotesi di meditazione di benvolenza.

Concordo anche, in parte, sull'impermanenza di ciò che ci circonda. Concordo meno sull'augurare il bene alla persona che mi ha ferito. Cioè, semplicemente, non ci riesco. Provo rabbia e spero che possa soffrire e possa rendersi conto dei suoi comportamenti incoerenti sia nell'approccio alla sua vita sia nei miei confronti.

Mi incavolo con me stesso, diventato per altro blasfemo più che mai nell'ultimo mese, perchè arrivo a provare così tanto rancore verso una persona che ho saputo amare come mai nessun'altra.
E non comprendo come possano coesistere questi due sentimenti così opposti nei confronti della stessa persona.

Provo rabbia su come abbia potuto dirmi certe cose quando sentivo (e poi ho scoperto) che mentiva. Eppure Le ha dette, ha negato l'evidenza. Anzichè dirmi la cruda realtà.

Questa è l'ORIGINE della mia avversione. Lei aveva tutto contro ed era (è) incazzata con il mondo e mille altri problemi ma io Le sono stato vicino nel momento del bisogno. L'ho ascoltata, l'ho capita, l'ho amata. E le avrei anche portato un pezzo di Luna se fosse stato necessario.
Sarebbe più complesso il discorso e sono sicuro che capiresti meglio il motivo della mia incazzatura, ma non voglio tediarti.

Però non riesco a farmela scivolare via, l'incazzatura.

Eppure mi assorbe ENERGIA e mi fa perdere tempo. Ne sono perfettamente conscio. C'è chi molto rudemente mi dice "Sciaquatene le balle"..
E sono ben conscio che c'è gente il cui problema è quello di mettere qualcosa sotto i denti e allora anche i "nostri" problemi non possono che ridimensionarsi. E allora non dovrei neppure essere qua a scrivere...

Ciao

PS auguro alle tue gonadi una pronta guarigione... ;) ...ecco, un tentativo di applicazione!

Gianlu..... 28-12-2010 08:43 PM

ciao lore, mi spiace per questa tua situazione.

sono il meno adatto a dare consigli in tal senso, ti dico solo di vivere questo momento ed accettarlo senza cercare di "fartela passare alla svelta". vivi la tristezza e la rabbia conspevole del fatto che poi passa. col tempo passa.

ciao e a presto;)

Acid Angel 28-12-2010 09:39 PM

Quote:

Originariamente inviato da Gianlu..... (Scrivi 247881)
ciao lore, mi spiace per questa tua situazione.

sono il meno adatto a dare consigli in tal senso, ti dico solo di vivere questo momento ed accettarlo senza cercare di "fartela passare alla svelta". vivi la tristezza e la rabbia conspevole del fatto che poi passa. col tempo passa.

ciao e a presto;)

Concordo con Gianlu e mi dispiaccio anche io per la situazione.
Più che altro comprendo la rabbia vs te stesso (la rabbia verso di lei è quasi ovvia in questo preciso momento) perché senti di aver fatto un errore di valutazione.
E' capitato anche a me.
Ancora ne risento, ancora mi chiedo come abbia fatto io a rendermi zerbino di un uomo orribile, per il quale mi sarei trasferita a 150km dalla mia città e che non ha fatto altro che umiliarmi.

Occorre immergerci nelle nostre sensazioni, viverle, così ci passano attraverso e poi se ne vanno. MEditando aiuterai il tuo fegato a depurarsi prima della loro presenza.
Viviti la tua rabbia, contenendola se è eccessiva e convogliandola in energia quando possibile. Ma non negarla mai, altrimenti monta e torna indietro più forte di prima.

Comunque, se vorrai parlarci della tua situazione, io come credo gli altri ti ascolteremmo volentieri.
Buona serata.
Acid Angel

Lorenzo 29-12-2010 02:11 AM

Ciao Jan!!
eh..già ti avevo accennato quando ci siamo visti l'ultima volta nella tua tana...Tu ricordi bene la vita che ho fatto per gestire questa relazione.

Acid Angel,
pensa che i miei viaggi erano nell'ordine dei 1500 km andata/ritorno...non so se rendo l'idea. E a 30 anni non decidi di fare una cosa del genere per chiunque.
Errore di valutazione? A posteriori, probabilmente sì. Eppure questa volta ci avevo creduto.

La mia rabbia scaturisce non tanto dalla fine stessa della storia, se l'amore svanisce non pretendo di essere amato per abitudine o altro. Ma rispetto e sincerità sì, soprattutto perchè so come mi sono comportato con Lei. E vedermi negare un'evidenza, che i fatti confermavano, mi ha fatto imbestialire, si è comportata quasi come se IO Le avessi fatto un torto.

Magari potrei spiegare meglio (però direi di non inquinare il 3d di Marcello), solo che potrebbe diventare "pupposo"(da puppare, un verbo più o meno autoconiato, derivante da puppata...x esprimere in modo simpatico rottura di maroni o altro... :D ), prolisso e anche annoiante...


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