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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito Disinnescare la bomba - 08-03-2011, 07:44 PM

Disinnescare la bomba


Ciao Marcello, eccomi qua,
come ti avevo anticipato nel pm.

Ieri era una mattinata soleggiata, una mattinata tutto sommato serena. Ero con mia madre, stavamo andando a fare la spesa, malignavamo tranquillamente aggiornandoci sulle vicende delle persone che conoscevamo. Avevo appena portato Tracy dal veterinario, ero preoccupata per via della perdita di pelo, ma si tratta solo della muta e il suo manto è piuttosto folto perciò non devo preoccuparmi. La mia bimba è sanissima. E per la prima volta la notte tra domenica e lunedì l'ho ascoltata... mi ha chiesto come tutte le sere di prenderla in casa con me. L'ho fatto ed è stata buonissima, fino al mattino non si è mossa dalla sua copertina, perché da piccola l'avevo abituata a stare in casa. Poi me ne sono bruscamente distaccata.
Ma mi sto riavvicinando a lei perché in famiglia hanno tutti capito (dopo la discussione di 3 settimane fa per la quale sto ancora somatizzando) che non mi devono fare pressioni. Io devo piano piano riacquisire un rapporto con il mio cane, così come con le altre persone che fanno parte della mia vita. Me stessa compresa.
In una mattinata come ieri, veramente tranquilla, ho anche ricevuto una telefonata che mi ha comunicato un'ottima notizia, una botta di kiul diciamo: era la segreteria della scuola; causa riscaldamento rotto, la scuola sarebbe rimasta chiusa martedì 8 e mercoledì 9 marzo. Sono i 2 giorni in cui io ho 5 e 6 ore di lezione, poi vado di solito il venerdì per 2 ore. In pratica da venerdì scorso tornerò a lavorare venerdì 11.
Fortuna sfacciata, 2 giorni di ferie caduti dal cielo.

Il cane sta bene, mi ci sto riavvicinando, ho modo di avere tempo libero, una casa ce l'ho... insomma... tutto si prospettava bene.

Ma ho capito, caro Marcello, che io in realtà sono una bomba a orologeria. Ho capito che ancora nonostante stia lentamente risorgendo, ci sono dentro un bel po'.
Con l'ipotetico aumento di peso e la conseguente distruzione della bilancia (prima del diario alimentare negli scorsi mesi mi pesavo max una volta ogni 20 giorni, avevo abbandonato la pesata compulsiva. Pesarmi una volta a settimana mi ha riportato a desiderare di farlo più spesso, per capire in quale giorno della settimana potevo pesare meno e a che ore, e in base a quando ero andata in bagno, ecc.) sto sviluppando una forma acuta di dismorfofobia.
Venerdì scorso ho passato la giornata a piangere, ho avuto un attacco dei miei in macchina per andare in palestra, pianti e urla. Durante l'allenamento ho avuto pure un attacco di pianto, facevamo i pettorali ed ero sdraiata (a pump li facciamo come far la panca), era da dicembre che non mi capitava. Accumulo bonus calorici che poi consumo in dolcetti, cioccolato e biscotti (dei quali controllo sempre gli ingredienti però). Non vado a cena fuori dalle ultim eeccezioni alimentari di più di un mese fa, perché mi ero sentita in colpa.

'Sto cavolo di senso di colpa. Anche i bonus calorici poi li recupero perché mi da' piacere mangiare certe cose e perché so che non risolvo niente a stare a 1000 o 900 kcal invece di 1300.

Sabato e domenica in casa. Domenica pomeriggio sono uscita un'oretta con Andrea al mare. Ha visto in che condizioni ero e (comprensibilmente) ha reagito con durezza alla mia crisi sul peso (" per me sei una strafiga come sempre. Tu prendessi anche 5 kg per me saresti sempre più bella. Ma ha mai avuto valore quello che ti dico io? Aveva valore quando stavamo insieme? No. Ora dovrebbe averne?"), però poi ragionando abbiamo parlato a fondo e ho capito che il problema è sempre mio padre. Anche per il rapporto con il cane, insomma ne faccio sempre il giudice delle mie azioni.

Son stata contenta di poter parlare, di poter piangere con qualcuno invece che da sola come SCELGO sempre di fare.

Ieri mattina però, nonostante tutti i presupposti positivi del caso, ho capito quanto io sia sul punto di esplodere.
Ero all'Eurospin, reparto ortofrutta. Mia madre mi fa' cenno di raggiungerla alle melanzane (io, manco a dirlo, ero in mezzo ai miei amati cavoli ), per arrivare da lei devo passare due volte vicino al carrello di due giovani uomini che saranno stati israeliani, iracheni, arabi, insomma parlavano arabo. La seconda volta ho nettamente percepito che uno di loro ha avvicinato il carrello a me, con la mano sopra, per far sì che il mio sedere la sfiorasse mentre passavo.
Poi me li trovavo sempre dietro nei reparti del supermercato. Ho bollito un po' con la mi' mamma, poi mi son girata e gli ho detto di smetterla, di farla finita di inseguirmi.
Mi sono sentita violata. Io non voglio che nessuno mi tocchi. NESSUNO. Devo deciderlo io chi può toccarmi. Tracy che è il mio cane lo sa che non voglio che mi salti addosso. Figuriamoci se non mi sento violata se mi toccano il sedere.
Me li son trovati dietro un'altra volta. Mi ha fermato mia madre, altrimenti mi sarei messa ad urlare in mezzo ai pomodori in scatola. Mi sarei messa a urlare con la schiuma alla bocca, urlare tutta la mia rabbia verso me stessa contro due poveracci che in fondo magari volevano solo fare i furbetti.

Ho dimenticato di dirti, Marcello, che venerdì a pump ho anche avuto un episodio di autolesionismo (io non mi sono mai tagliata, le mie modalità son state il vomito autoindotto, che non ho intenzione di ripetere, e i morsi. Mi mordo. Dal 2009 non mi succedeva. E venerdì è ricapitato. Perché mi vedevo i fianchi morbidi. In superficie. In profondità per tutte le situazioni accumulate da ottobre).

Dopo tutto questo cappello... cosa ti chiedo?
Guarda... domenica parlando con Andrea lui mi ha fatto la rassegna di tutti i suoi sogni. Poi mi ha chiesto quali fossero i miei, e le mie passioni ("A parte la palestra, la forma fisica, il calcolo delle kcal, le ricettine finte...")
Devo sempre rispondergli. Uno dei sogni che ho... l'ho rivissuto sabato, ero a un matrimonio in chiesa. Non ero invitata ma conosco benino gli sposi e sono andata a visitarli. A metà funzione sono scappata. Non ce la facevo a vedere il film di una cosa che forse non vivrò mai.

Dicevo.
Io temo di esplodere. Poco importa se stramangiando (anzi sarebbe meglio rispetto ad altro), scoppiando in ira funesta o spaccando mezza casa. Io non posso avere questa pentola che bolle dentro di me. Che, pensa un po', non ho affatto a scuola. Lì da sempre sono un'altra.

Una persona che mi conosce da poco ma ha sufficientemente capito certi lati di me, mi ha detto di reagire, perché io mi sento special a soffrire, come se esistessi solo se soffro. Infatti non per nulla i miei genitori hanno smesso di stressarmi con il "mangia mangia mangia, ma cos'hai da esser sempre triste e incazzata" nel momento in cui un certificato ha dato un nome al mio stato.

Io voglio esistere anche senza star male, per dindirindina.
Il training autogeno con me ha miseramente fallito, la psicoterapia mi ha dato e mi sta tutt'ora dando strumenti validissimi, ma scemerà sempre di più. Per fronteggiare i momenti acuti (la psicoterapia agisce sul "cronico" diciamo) mi servirebbero strumenti pratici, nella fattispecie...

Controllare la rabbia
Riuscire a ristabilire un minimo rapporto con il mio corpo. Smettere di detestarlo, smettere di guardarne con (credo ingiustificato) disgusto alcune parti senza percepire l'armonia dell'insieme. Lo so che sono una tesa pensante, lo so bene. Ma lo sono sempre stata, e vorrei percepirmi anche con una corporeità decente.
Senza sfociare in bizze isteriche se il pantalone tira.
O, peggio ancora, senza farmi rovinare la vita per una discussione che dovrebbe scivolarmi sopra...

Mmmh... non so se ti ho fatto una domanda precisa, se sono stata troppo vaga dimmelo che provo a circoscrivere al bisogno più immediato.
Grazie per l'ascolto intanto.
Bacio a te e a Soft.


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Predefinito 08-03-2011, 08:13 PM


ogni lungo viaggio inizia da un singolo passo:
tu di passi ne hai fatti già molti, e , sicuramente, non sei solo preda della negatività 24 su 24, ma sei anche colei che porta in giro Tracy, che va a passeggiare sul mare, che prova gioia ( almeno così traspare) per i giorni di ferie inaspettati;
per farla breve, non etichettarti, se propio devi darti un etichetta sei " colei che sperimenta alle porte dei sensi e della mente i fenomeni che si manifestano ".
Se è troppo lungo, " sei il tuo respiro".
Adesso ti dai del tempo per te, solo per te:
ti dedicherai 5 o 10 minuti di meditazioni di benevolenza tutti i giorni:

Meditazione di benevolenza

ricordando che per prima cosa non ci si giudica e che si inizia a inviare benevolenza a noi stessi prima che agli altri, poichè se crei l' ambiente giusto dentro di te, poi puoi inivarne a carrettate a tutti coloro che ti circondano.
inizia da quel tread, leggi, siediti con la schiena eretta anche su una sedia , inspira sorridendoti, espira lasciando andare, visualizzando come se acqua tiepida ti carezzasse e scivolasse via dal tuo corpo.
Poi quando suona il timer che finisce, apri gli occhi lentamente e sorridi, piano piano ti alzi, e inizi a fare altre cose, tornando ogni tanto con il ricordo alle sensazioni positive di quando meditavi sorrindendo .
poi se vuoi/puoi potrai aumentare le singole sedute e il tempo delle stesse.
Coraggio.
metta
Marcello
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matalo matalo Non in Linea
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Predefinito 08-03-2011, 11:25 PM


Vale ca**o andrea ha ragione 6 una strafiga devi stare tranquilla ne parliamo anche spesso il tempo al tempo anche per te verrà il momento. E se hai incazzatura o voglia di sfogarti di imprecare di prendertela con il papa(per questo c'è liborio) chiama cavolo mica a Grosseto ci siamo venuti solo per parlare della biomeccanica dello Squat o per mangiare!!! Siamo venuti per conoscere te e la tua piccola FORZA E CORAGGIO NON SEI SOLA
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Yashiro Yashiro Non in Linea
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Predefinito 09-03-2011, 12:04 AM


Per dinci, non seppi di codesti updates!
Vale, non puoi valutarti ora in un periodo di transizione, men che meno in questo sottoinsieme di periodi di fragilità...stai vincendo una battaglia, ma è come se a metà duello i soldati gettassero le armi singhiozzando "tanto prima o poi ci ammazzano"...
Se ti abbatti e ti lasci trascinare sicuramente accadrà quello che temi, ma non perché doveva accadere quanto perché così diventa un modo contorto per desiderarlo. Fatti forza Hai l'appoggio di tutti noi, di qualcuno anche privato quindi puoi trovar sostegno anytime, anywhere....

Ma prima di tutto devi SMETTERLA di sminuirti. E non parlo fisicamente, ma come persona: sempre lì a chiedere "non vorrei disturbare", a pensare se sei di troppo o invadente, se agli altri può far piacere o meno un tuo contatto o parlare con te e di te... Con tutta la burinaggine e la maleducazione che c'è a questo mondo, credi che ci si farebbe problemi a dire, nell'eventualità "A Vale, m'hai rott'er cazz!" Estremizzazioni a parte sei una persona intelligente, profonda sociale e socievole, con cui è bello condividere le cose importanti così come le puttanate. Sei una splendida ragazza.

Partiamo da questo presupposto: sei una persona DI VALORE. E se questo te lo dicono gli altri ci devi credere, non ci son cazzi perché il valore di una persona non lo valuta la persona stessa, ma quelli che ci interagiscono. Quindi puoi anche sentirti l'ultima delle merde, ma hai torto marcio Vali tantissimo e sfido chiunque a dire il contrario (a parte eventuali creditori o destinatari di atti vandalici...si sa mai! ). Partendo da ciò, dato per assioma che sei una bella persona e che devi essere fiera di quello che sei (per il momento fingerò di sbattermene altamente di quello che TU pensi di te, perché facciamo che in questo frangente conta un chez) se inizi ad apprezzarti come persona accettare il tuo corpo sarà meno difficile. Se vivi male con te stessa perché ti senti fallita o spietata o instabile, perché ti odi per il modo in cui hai sviluppato i rapporti con i familiari o perché ti maledici per le scelte di vita fatte e di cui ti sei pentita allora sarà impossibile voler bene al tuo fisico. Quello non è altro che la cover di quello che sei, ma se il cellulare è buono la cover si personalizza ma in primis devi essere convinta che il prodotto sia buono, e questo non serve che lo valuti tu, te lo dico io e te lo dicono tantissimi altri.
Quindi sorridi a te stessa, che te lo meriti parti da questo, e poi il tuo corpo ti piacerà già di più perché rispecchierà una bellissima persona. Se invece vivi male con te stessa la farai sempre pagare al tuo corpo, anche fosse il più perfetto (che non si dice) che si possa disegnare...

'Night Acid Angel
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softmare softmare Non in Linea
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Predefinito 09-03-2011, 06:27 PM


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Originariamente inviato da Acid Angel Visualizza Messaggio


Una persona che mi conosce da poco ma ha sufficientemente capito certi lati di me, mi ha detto di reagire, perché io mi sento special a soffrire, come se esistessi solo se soffro. Infatti non per nulla i miei genitori hanno smesso di stressarmi con il "mangia mangia mangia, ma cos'hai da esser sempre triste e incazzata" nel momento in cui un certificato ha dato un nome al mio stato.
e infatti lo cerchi altrove.
Concordo, per quel poco che ti conosco e quindi col rischio di sbagliare, con chi ti ha dato il parere qua sopra.
Se soffriamo siamo unici e speciali , se siamo dei poveracci ci coccolano, se ci facciamo del male ci salveranno, e se qualcuno si stancherà di fare "il salvatore" il mondo è vasto, troveremo qualcun altro.
Si ha crescita nel momento in cui ci si prendono le proprie responsabilità, colpe, errori e meriti compresi, tutto il cucuzzaro.
Nessuno ci dirà più "poveri poverini" ci coccoleranno meno. staranno meno a sottolinearci quanto fantastici siamo in realtà, ma è possibile che i rapporti saranno più soddisfacenti.
in bocca al lupo!
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Veleno Veleno Non in Linea
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Età: 51
Predefinito 10-03-2011, 01:46 PM


aggiungo che il modello di comportamento ispirato all'autocommiserazione porta ad un paradosso, poichè la persona che lo applica lo fa con lo scopo di ottenere attenzione, come si è detto, quindi per avere una conferma indiretta del proprio valore, ma d'altra parte, poichè è consapevole che complimenti e apprezzamenti ricevuti sono condizionali al proprio atteggiamento, vengono percepiti come poco sinceri, o di circostanza, quindi, il proprio valore viene di nuovo messo in discussione.
Il mezzo utilizzato per ottenere conferme diventa esso stesso fonte di insicurezza. E il circolo si chiude.
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