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orange 21-10-2013 10:34 AM

@Pool

Nonostante non mi sia capitato mai nulla di simile capisco perfettamente il disagio. Ormai ho imparato che ogni persona può avere delle problematiche che per quanto assurde o incomprensibili viste dall'esterno sono estremamente provanti e difficili da affrontare quando le si vive in prima persona.

PO-OL 21-10-2013 11:15 AM

E pensa che nonostante io non sia prevenuto ma anzi consapevole di certi meccanismi, sto facendo molta fatica a realizzare che certe problematiche, a cui ho retto nei periodi più duri, mi stiano stendendo adesso.

LiborioAsahi 21-10-2013 11:26 AM

Per me le cause furono dei semplici cambiamenti nella mia vita, cambiamenti drastici, crocevia importanti (nemmeno così negativi nel complesso ma cmq fonte di stress).
Su di me non vi era modo di lavorare tanto su quelle cause perchè dopo poco la causa dell'attacco di panico era l'attacco di panico stesso non la causa iniziale.
Fondamentalmente escludendo i primi attacchi, tutti gli altri erano a circolo chiuso, provocati dall'attaco precedente o dal giorno precedente pieno di attacchi. Era la paura di dover continuare così, era il sentirmi perso davanti a questa situazione allora sconosciuta e che temevo irreparabile (cosa totalmente falsa fra l'altro).

Fra l'altro io penso di aver chiuso la parentesi molto arricchito e maturato dall'esperienza e per quanto ritenga il periodo "terribile" a mio modo sono contento di averlo vissuto.

PO-OL 21-10-2013 11:53 AM

Capisco e da quel che ho letto è effettivamente uno dei problemi legati alla difficoltà con cui questi eventi vengono diagnosticati.
Posso immaginare come ti sia sentito.

Per me è stato un po' diverso, capito che erano "semplici" attacchi di panico mi sono quasi fatto una risata ed ero pronto ad affrontarli tranquillamente. Le ricette del medico di base le ho cestinate direttamente.
Invece poi è come se il mio corpo abbia detto "non te la cavi con così poco, visto che questo non ti basta allora ti ribalto del tutto".
E così mi ha obbligato a lavorare su me stesso.

In realtà, se le mie conclusioni sono giuste, neanche io ho troppo su cui lavorare perchè il grosso dei problemi adesso è risolto.
Ma visto che non sono ne un medico ne uno psicologo credo di aver bisogno anch'io di un parere esterno, giusto per sapere se c'è dell'altro o se ho capito.

Sicuramente anche per me è stata una un'esperienza molto "maturante" e mi ha dato una reale idea del funzionamento delle cose, impossibile da apprendere da un semplice testo universitario.

orange 21-10-2013 02:08 PM

Tra l'altro Libo ha messo il suo segreto anche in firma, potresti provarlo come approccio. Magari non proprio alla lettera.

PO-OL 21-10-2013 03:12 PM

Quote:

Originariamente inviato da orange (Scrivi 428112)
Tra l'altro Libo ha messo il suo segreto anche in firma, potresti provarlo come approccio. Magari non proprio alla lettera.

No ma generalmente condivido in pieno però ci sono alcuni frangenti della vita in cui purtroppo non funziona!

INDIO79 21-10-2013 05:12 PM

Un consulto con un psicologo con indirizzo cognitivo comportamentale ti potrebbe aiutare.
è qualcosa che conosco bene e convivendoci per molti anni mi sono beccato l'agorafobia,per paura di stare male .
Fin quando non apprendi tecniche di rilassamento come training autogeno o simili(come la meditazione),utilizzare un pò di ansiolitico sotto controllo medico potrebbe aiutarti ad uscire dalla fase acuta senza portarti dietro strascichi come agorafobia o altre fobie specifiche che potrebbero instaurarsi con il tempo(anche inconsciamente).
Come potrai leggere in altri miei messaggi non sono un promotore dei farmaci,ma devi capire che la parte razionale è una cosa e quella inconscia è un'altra,e una ha tempi più lunghi di comprensione rispetto all'altra.
evita qualsiasi stimolante(caffè e derivati).
Il tuo mantra non deve essere resistere ma lasciare andare.

PO-OL 21-10-2013 05:43 PM

Ho quasi litigato col medico di base perchè lui voleva partire subito con una terapia solida di farmaci mentre io ho voluto seguire il consiglio della psichiatra del ps che mi ha proposto una terapia molto più blanda.

Almeno come inizio, poi se sarà necessario si farà quello che si deve...

Il caffè l ho limitato ma un po mi serve se no mi manca energia vitale anche per affrontare i problemi

INDIO79 21-10-2013 06:02 PM

Quote:

Originariamente inviato da PO-OL (Scrivi 428129)
Ho quasi litigato col medico di base perchè lui voleva partire subito con una terapia solida di farmaci mentre io ho voluto seguire il consiglio della psichiatra del ps che mi ha proposto una terapia molto più blanda.

Almeno come inizio, poi se sarà necessario si farà quello che si deve...
Questo posso capirlo e lo condivido
Il caffè l ho limitato ma un po mi serve se no mi manca energia vitale anche per affrontare i problemi

Sul caffè ti invito a fare una prova di tre giorni e poi mi dirai quanta meno energia hai,il caffè non fa altro che farti consumare più energia in un lasso di tempo breve facendo percepire una maggiore vitalità,non fai altro che stimolare parti del sistema nervoso che in questo periodo sono sovra-stimolate
Lascia il caffè per un pò:)
lascia il caffè per un pò:(
lascia il caffè per un pò:mad:.

orange 21-10-2013 06:05 PM

C'è sempre il te;)


:D

Ma la caffeina (integratore) non potrebbe essere una via di mezzo tra il niente e bere caffé?

INDIO79 21-10-2013 06:34 PM

Quote:

Originariamente inviato da orange (Scrivi 428134)
C'è sempre il te;)


:D

Ma la caffeina (integratore) non potrebbe essere una via di mezzo tra il niente e bere caffé?

Il giorno che sarà possibile spegnere un incendio con la benzina :D
Visto che sta seguendo una blanda cura è meglio non giocare con sostanze che stimolano il sistema nervoso simpatico(aumento del battito cardiaco e frequenza respiratoria oltre ad un aumento dell'adrenalina e noradrenalina)

LiborioAsahi 21-10-2013 06:37 PM

No, è proprio la caffeina il problema.
A quel punto meglio un deca.
Cmq il caffè risulta spesso più ansiogeno della cocaina su soggetti con ansia/panico.
Mi stupisce che non abbia notato una forte corrispondenza fra l'assunzione di caffè e un rapido aumento dell'ansia.
Alternative migliori sono il te e il cacao amaro.

PO-OL 21-10-2013 10:09 PM

Quote:

Originariamente inviato da INDIO79 (Scrivi 428132)
Sul caffè ti invito a fare una prova di tre giorni e poi mi dirai quanta meno energia hai,il caffè non fa altro che farti consumare più energia in un lasso di tempo breve facendo percepire una maggiore vitalità,non fai altro che stimolare parti del sistema nervoso che in questo periodo sono sovra-stimolate
Lascia il caffè per un pò:)
lascia il caffè per un pò:(
lascia il caffè per un pò:mad:.

Ok, seguirò il consiglio, al massimo mi concederò un the bianco che dovrebbe avere dosi di caffeina davvero esigue :)

Quote:

Originariamente inviato da LiborioAsahi (Scrivi 428138)
No, è proprio la caffeina il problema.
A quel punto meglio un deca.
Cmq il caffè risulta spesso più ansiogeno della cocaina su soggetti con ansia/panico.
Mi stupisce che non abbia notato una forte corrispondenza fra l'assunzione di caffè e un rapido aumento dell'ansia.
Alternative migliori sono il te e il cacao amaro.

Ma il punto è che io a livello mentale non ho ansie particolari o panico, i sintomi sono fisici.
Tu, giustamente, avevi paura di avere dei seri problemi di salute e degli stimolanti potevano aumentare quest'ansia.

L'unica ansia che ho è il fatto che questo problema mi debilita e non posso fare tutte le cose che ho da fare, sia a livello lavorativo sia a livello di semplice divertimento personale.

Se consigliate di non bere caffè ok, ci provo, il rischio però è che sentendomi ancora più svuotato il mio umore ne risenta ulteriormente.

Comunque se non fossi disposto ad ascoltare i consigli dati non avrebbe senso aver aperto il 3d, quindi proverò fino a sabato a non berne

Quello che continuo a non capire è che prima stavo bene e poi random avevo gli attacchi, adesso è da mercoledì scorso che è come se avessi gli stessi sintomi ma al 20% e perenni. Quindi non sto mai davvero male ma sempre con un certo malessere.
Al medico di base, tra le varie cose, l'ho detto ma non ha dato retta.

Veleno 22-10-2013 12:44 AM

Il panico è generalmente scatenato da sensazioni/pensieri di tipo "dead end",ovvero intrappolamento, sopraffazione, ineluttabilità, irreversibilità di determinati eventi o situazioni della nostra vita. Sul piano psicologico è opportuno individuare questo tipo di pensieri e sensazioni ed elaborarli opportunamente affinchè perdano il loro potere ansiogeno. Sul breve termine invece è bene impedire che gli attacchi inneschino un loop. In questo senso i consigli che hai ricevuto sono decisamente sensati.

PO-OL 22-10-2013 07:54 AM

Il consiglio di non bere caffè o quello di partire subito con una terapia di farmaci?


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