Ma guarda che la mia risposta precedente voleva essere più neutra possibile, poi anche io da quello che hai raccontato non posso che condividere la sensazione di inadeguatezza delle risposte che ti sono state date (pagando). Non credo che siano tutti dei passacarte, però questo ha fatto di tutto per sembrarlo.
La realtà del tuo metabolismo non è affatto agghiacciante, è normalissima: la maggior parte delle persone mangia più di quello che dovrebbe, altre mangiano poco più e non stanno a guardare se c'è qualcosa che non va in loro o nel paragone con altre persone, altre mangiano normalmente senza curarsene ma alle altre persone sembrano mangiare poco, altre ancora, senza avere alcuna patologia, periodicamente si mettono a stecchetto perché c'è la prova costume o si sono rotti di vedersi in un certo modo e provano a risolvere qualcosa in breve tempo...qualcosa aggiustano qualcosa no. La maggior parte però non si fa i conti sulle calorie. Tu li vuoi fare, tu però vorresti mangiare 1300kcal e 2 pizze, vorresti mangiare come la tua collega però pesare 20kg in meno, oppure, peggio ancora, prendi come punto di riferimento quelle poche persone elitarie che escono da certi canoni metabolici. Invece Vale, tu sei semplicemente normalissima, e se non è 940 il tuo metabolismo di base attuale è 1040, ma non di più. Quanto ti serve per una vita sociale normale? 100, 200, 500? ma a quel punto hai una vita sociale normale con un metabolismo anormale. Tu dirai chissenefrega, io ti dico di fregartene ora perché l'impossibile non può essere la nostra ricerca della felicità. Non ti fissare sulle cose palesemente storte: è ovvio che hai più muscoli della donna media, è ovvio che non sei androide, è ovvio che il tuo aspetto fisico è migliore di quello della media delle altre donne. Il metabolismo basale crolla meno di quello che si crede nell'invecchiare anche se vorrei dei dati aggiornati ma questa è un' altra storia...che tu possa migliorare il tuo metabolismo basale è ovvio, che tu possa portarlo a 1200 con poco sforzo è da vedere Guarda che quando ho scritto la pillola intendevo "la pillola". Tu vuoi la medicina con il bugiardino, una strada corretta da seguire a cui tu ti adeguerai come un treno, sei anche disposta ad un diagramma di flusso, però basta con le variabili altrimenti...non è più una pillola. E invece le cose sono più complicate di così, perché tutte si confrontano con le tue volontà, con i tuoi desideri alcuni impossibili, con i mille consigli che ti arrivano e che tu processi, con il passato che ritorna e ti dice come giudicarti allo specchio, della stanchezza ma della mancanza di sonno, dello stress (che nn si vede certo dal cortisolo) ma dell'ostinazione in fondo di cambiare poco. Tu vorresti studiare e capire? Non ti credo (mettici la faccina che ride o quella che ti pare, te lo dico con amore fraterno). Tu prendi una regola generica forse vera, forse falsa, "da applicare nei rari casi che..." e la trasformeresti in colonna portante. Non sai se sei pronta? te lo dico io: non lo sei, troveresti ala fine delle nuove catene senza peraltro abbandonare quelle vecchie. Non hai voglia di aggiungere altre ossessioni però lo fai. La notte sai che dovrosti dormire, e qual'è la tua reazione? Quando ti seguivo, il mio unico obiettivo era alzarti il metabolismo, farlo gestendo tutti gli altri problemi, speravo che quando si fosse alzato di un poco, tutta la tua fatica nel trattenere l'esplosione di ciò che non andava, si sarebbe trasformata in soddisfazione e nuovo stimolo ad andare avanti. Non ci sono riuscito, sei schiantata prima, c'erano troppe cose in conflitto. La notte sai che dovrosti dormire, e qual'è la tua reazione? provi a lavarti i denti più volte? ti bevi una camomilla? ti leggi un libro noioso? cambi letto? no, ti ripeti solo "dormi, dormi dormi" e magari anche incazzata. Ora io che ti devo scrivere alla domanda sull'attività fisica? Continua perché è meglio per il tuo metabolismo? E finisce che farai allenamenti 5 volte a settimana e se un giorno salti il giorno dopo ci vai la mattina e il pomeriggio... Oppure, interrompi perchè è meglio per il tuo metabolismo. E smetti di fare tutto e se poi un giorno ti ritrovi in palestra fai la zombi con il freno a mano tirato per paura di bruciare 10kcal di troppo. Dici che Lorenzo aveva alte aspettative e tu no. Ma quella di Lorenzo era un tentativo di soluzione, tu questa esperienza (con tutte le tue attenuanti) l'hai fatta prevenutissima. Ok è andata male, occhio che se intoppi quella giusta e parti prevenuta non combini nulla. Non ci crederai, ma ti volevo dire altro...però adesso non mi viene in mente |
Quote:
|
Mhmmh, boh. Io non ho mai studiato ste robe, dai tre anni di medicina non ricordo nulla di specifico e i biotecnologi al massimo si dilettano ad affamare i topini...però una cosa posso dirla: il pasto libero dovrebbe essere libero. Libero as in...non conto. 1 pizza, 1 birra, 1 sushi, 1 sarcazzosa...boh, anche 3 birre e 1 piadina, una grigliata, qualsiasi cosa sfori dal quotidiano deciso (che poi sia deciso come conto calorico o altro è altra faccenda). E credo di capire che per te ora è impossibile farlo però tenderei a vederlo così,come obiettivo a lungo termine.
Peraltro sempre da ignorante ho sempre vagamente considerato sensata la cosa: a dieta si mangia poco il metabolismo tende a calare (genoma frugale di sta cippa!) e con il pasto libero questo fatto si tampona un po'. Escluderei con una certa evidenza sperimentale che il pasto libero settimanale si accumuli a mo' di percentuale annuale: se a 3 giorni dal pasto libero non son aumentata quei kg malefici non penso che siano tutti nascosti in lipoproteine circolanti magicamente senza peso che spunteranno poi a fine anno. Per essere meno OT: capisco la stuffia di esami-analisi-anamnesi-visite soprattutto dopo la delusione del suddetto incapace (che etichetto così banalmente per le maniere che ha avuto con te come paziente, laurea o mica laurea e bilancia o mica bilancia a parte), però _se_ dovessi sentire riscontri personali di altra gente che si è trovata bene presso qualche specialista ci farei un pensierino, così chè se dovessero dirti cose più sensate e sicuramente vere dimenticheresti il tot di menate che ti ha detto lui in men che non si dica. A Torino esiste un gruppo apposito per i DCA in uno dei principali ospedali, dove si integrano diversi specialisti a gestire le persone...così come idea preferirei ad un singolo diet*. |
Quote:
|
Credo dipenda dagli obiettivi. Io ti posso solo dire che per quanto mi riguarda noto che son passata da 67 a 62 kg x 1.73 in circa un anno con in mezzo una pausa durante le vacanze[*] con sempre lo sgarro settimanale. E non intendo una pizza...e che se sospendo il controllo calorico equilibrando un po' quel che faccio posso restare grosso modo stabile, così almeno in questi ultimi anni.
Che poi non sia un peso da vena sul ventre lo so bene e tutti gli altri esempi che posso portarti di persone a dieta-in mantenimento non sono di questo tipo...quindi non posso dirti con prove provate che per gli obiettivi a cui punti non ci sta la pizza^2, tenderei a dire di sì. Sul significato di libero: perdonami, capisco relativamente bene per esperienze dirette o meno quello che dici, volevo solo in qualche modo segnalare cosa intendevo io per sgarro etc - per il resto se la fase è quella di controllo di ogni pasto non so se ha senso parlare di sgarri calcolati (voglio dire: se tanto poi si soffre dopo un'uscita sociale perché ci ha portato 50 cal in più rispetto al preventivato e non è stata lo sgarro che volevamo tanto vale decidere cosa si mangia per 7 giorni su 7 e aggirare il cibo in giro altrimenti...ma son discorsi belli vuoti, è la base che andrebbe risolta mi sa). Bom, poi basta perché in effetti non avendo letto tutto il tuo percorso (sorry) parlo a vanvera di possibili strade da percorrere che hai già percorso o meno, mi scuso. [*] beh...15 gg di vacanze e direi 6 mesi buoni di mantenimento e stop, per motivi disparati. |
Acid, sai benissimo che dipende appunto dagli obiettivi, da quello che consideri prioritario per il tuo benessere.
Se senti che la cosa che ti importa di più è la minima % di grasso che sia compatibile con la fertilità e le mestruazioni regolari, ma preveda le vene a vista sull'addome allora occorre stare a stecchetto. Ma non sei tu che hai il metabolismo basso, e sei particolarmente sfigata, è così per tutti, maschi compresi. Anzi tu in realtà sei fortunata perchè : 1) il tuo corpo riesce a raggiungere quella % di grasso, cosa che non succede certo a tutte le donne, per quanto si impegnino. 2) hai la forza di volontà per farlo Quindi tu almeno hai raggiunto il risultato estetico che cerchi. Se anche adesso non è più esattamente così come vuoi, sai che comunque puoi tornare a quel peso e a quella percentuale di grasso, e recuperare tutte le vene e le striature dei muscoli che vuoi. Però sai che comporta un sacrificio costante, probabilmente con un solo pasto libero a settimana (ma non solo per te, sarebbe così per chiunque voglia mantenere quei livelli) Se senti che la cosa più importante non è più la vena sporgente, ma essere più rilassata, concedersi qualche piacere del palato, e fare una vita conviviale "normale" allora in effetti devi rassegnarti a una % di grasso "normale" per una donna. Il che però non significa essere grassa. A volte pare che per te una donna possa essere solo o al 13% con gli addominali a vista e le braccia rigate di vene, oppure una balenottera: in realtà ci sono davvero tante tante gradazioni intermedie. Per inciso, queste gradazioni intermedie sono quelle che rientrano nei canoni estetici comuni, e quelle più apprezzate dai maschi. Ora, può essere benissimo che il tuo ideale di bellezza femminile sia diverso (lo è anche il mio), per cui non ti consola piacere di più agli altri se piaci meno a te stessa. Però devi riconoscere l'esistenza delle vie di mezzo. La mia impressione è che tu adesso sia combattuta fra la vecchia Acid, che ha ancora il suo ideale di magrezza, e i suoi sensi di colpa sul cibo, e una nuova Acid che, forse anche grazie alla nuova relazione, vorrebbe poter mangiare con più serenità e godersi le occasioni conviviali. E che probabilmente invidia un po' le persone che "riescono" a farlo. La maggior parte delle persone infatti fa così, però non si preoccupa della sua percentuale di massa grassa, anche perchè non sa cosa nemmeno cosa sia. Tantomeno delle vene sull'addome, che magari gli farebbero pure un po' schifo... Per cercare di uscire dal loop secondo me devi guardare dentro di te che cosa adesso ti farebbe stare meglio, e scegliere in che direzione andare: o le vene sull'addome o più libertà verso il cibo. Capisco che sia difficile scegliere, perchè sai che ti aspetta una battaglia in entrambi i casi, contro il tuo corpo o contro la tua mente, visto che non basta dire "Me ne frego di un chilo in più" per sfuggire davvero ai sensi di colpa. Terza via: se ti va bene il tuo peso attuale e il tuo aspetto attuale, ma ti stanno stretti i sacrifici l'unica è procedere per tentativi a cambiare la tua alimentazione per vedere cosa puoi concederti di diverso o di più, ma in questo caso occorre accettare un minimo di rischio. |
So che è difficilissimo per te, ma dovresti iniziare a convincerti, con un lavoro molto interiore, che tutti i passi nuovi che dovresti/dovrai affrontare nella dieta siano dei piccoli grandi atti di cura ed amore nei confronti del tuo corpo, per renderlo migliore, più sano, più funzionale e più magro.
Non riesci a mangiare liberamente perché ti senti in colpa...ma perché ti senti in colpa? La causa profonda qual è? Non è il computo calorico, quello è solo una trasposizione aritmetica di "fare Male al mio corpo". E' quello che temi, è un muro di gomma voler sforare il conto calorico perché non è lui il tuo ostacolo, ma quel senso di protezione che hai verso il tuo corpo che è stato distorto dal tuo DCA. Non so se le mie siano farneticazioni, ma potresti provare a ripeterti (anche a voce alta, perché no) "sto facendo del Bene al mio corpo" quando mangi qualcosa che non riesci normalmente a mangiare o quando i sensi di colpa ti attanagliano. Perché devi invertire questa tendenza, scontrartici continuamente senza risolverla direttamente ti farà sempre soffrire. Porti un obbiettivo, magari anche pianificato nei mesi: per dire un'assurdità, riuscire a mangiare 40g di frutta secca al giorno. Fare una settimana per volta, gradualmente mettendo in bocca un pezzettino minuscolo di arachide o altro continuando a ripeterti sto "facendo del bene al mio corpo" e pensare a tutte le meravigliose funzioni cellulari che il corpo necessita che si metteranno in moto proprio grazie a quel tuo sforzo, quella remata controcorrente della tua volontà. Pensa alle membrane cellulari, alla sintesi delle proteine che subisce una spinta, al tuo corpo che riparte come un secchio di benzina su un bracere, alla meraviglia della macchina umana che riprende vigore e bellezza perché tu, in quel momento e con quello sforzo, l'hai permesso. Cerca di sostituire il senso di colpa delle calorie introdotte con l'orgoglio e la soddisfazione di aver fatto un atto di infinita bontà e gratificazione per ogni singola fibra muscolare, che pulserà sempre più forte sotto la pelle sempre più sottile.... Spero che le mie fanfarate possano perlomeno fornirti qualche spunto per aiutarti... |
La questione inerisce piu' il rapporto con se stessi che con il cibo.
Una cosa e' il lottare per il raggiungimento di un obiettivo, un'altra la poca sicurezza di se' che arriva in certi casi fino al rifiuto. Il problema vero e' piacersi, sia dentro che fuori. Nella misura in cui questo accada si puo' tranquillamente essere focalizzati su obiettivi estetici e di altro genere, senza che pero' questi finiscano per distruggerci interiormente e per minare i rapporti con chi abbiamo accanto. E' piu' che normale che in forum di bodybuilding si parli di pesi, di diete, di integratori e di obiettivi estetici. Vi siete mai chiesti le ragioni che stanno alla base delle vostre scelte? I vostri obiettivi e la lotta per il loro raggiungimento vi stanno rendendo interiormente piu' ricchi o semplicemente schiavi? La lotta per il raggiungimento di un obiettivo estetico e' qualcosa di buono e spesso porta ad una crescita umana, si impara il valore della fatica e del sacrificio necessari per scalare la cima. Ma tutti si invecchia e e il corpo e' destinato a imbruttire... La domanda e': io sono soltanto la buccia o c'e' qualcosa in piu'? Capisco che le mie possano apparire chiacchiere, so che coloro i quali abbiano una patologia troveranno la mia aria fritta. Io personalmente, dopo che nel 2005 mi sono rotto una vertebra, ho dovuto accettare un nuovo me stesso. Guardandomi allo specchio, quando non sapevo nemmeno se avrei avuto di nuovo una vita normale, mi son fatto forza pensando che il mio cuore e la mia mente in nulla erano cambiati. Le cose sono cambiate, ho una vita normale e dopo l'infotunio riusci' anche a raggiungere i miei obiettivi fisici, pur senza squat, stacchi e con molte altre limitazioni. Anche nelle cose estreme, come lo e' il bodybuilding insieme all'integrazione e alle diete che richiede, e' fondamentale un equilibrio. Tutto cambia attorno a noi, anche noi cambiamo e cosi' il nostro corpo e la nostra estetica. Il timore, piu' che la mancata accettazione del proprio corpo, deve essere di guardarsi dentro e scoprire di non piacersi. Probabilmente prima dell'infortunio ero anche meglio esteticamente ma ero molto piu' fragile e forse non mi piacevo dentro. Talvolta ho dei dolori che stanno a ricordami quanto e' accaduto, ma anche potendolo fare, in una dimensione immaginaria, so che non tornerei indietro, so che mi piaccio molto piu' adesso di prima e che ho intrapreso un cammino di crescita personale che dura tutt'ora. Vorrei avere delle soluzioni ma in realta' non ne ho. L'unico suggerrimento e' quello di avere una visione multiangolare di se stessi, di volersi bene, tenendo anche a mente che, se si avra' la fortuna di invecchiare, il nostro corpo e' destinato a cambiare e, prima o poi, a diventare cibo per vermi. |
Vale, la questione del pasto libero non sono cavolate, non è un pasto a condizionare una dieta costante, il punto è che tu non sei libera nel pasto libero...son sicuro che potresti anche farcela a non abbuffarti, ma ora come ora diventa impossibile non sentirsi in colpa.
E qualsiasi tua informazione, giusta o sbagliata, la trasformeresti come "colpa": colpa per non seguire la regola, colpa per non sentirti libera, colpa per la tua insicurezza di due regole che magari vanno in conflitto. I conteggi che fai sono comunque sbagliati perché avere un metabolismo basale di 1000kcal per una persona che fa regolarmente attività fisica varia può tranquillamente introdurre 1400 kcal anche i giorni che non si allena. Però non prenderla come regola perché anche quì dipende da come ci si allena. Smetti comunque di citarmi la maggior parte delle persone perché tu non ti ci cambieresti mai con la maggior parte delle persone. Non mi parlare di gente conosciuta nel web o in televisione. Hai 10 persone, di cui conosci l'indirizzo, con cui ti cambieresti il fisico? Io credo di no, quelli che conosco io o mangiano veramente liberamente (però a te non piacerebbero esteticamente) oppure capita che non finiscano nemmeno una pizza...ma il punto è che lo fanno perché vogliono fare così, non perché si sentono in colpa. E il problema è tutto lì: è la tua felicità il problema non quanto devi stare a stecchetto tutta la settimana per permetterti una cosa che comunque computerai. "Bella, che ti credi di poterti fare una cena a settimana come ti pare e rimanere con quel corpo? Ahahah! Va' già bene che ci rimani a 1000 kcal di media, ti va' di lusso!" Questo non volevo certo dirlo, se mi sono espresso così rabbiosamente e malvagiamente ti chiedo scusa. Quello che intendo è che non possiamo desiderare ciò che non siamo. Possiamo farlo, ma il prezzo è l'infelicità. Mi viene in mente Pollyanna....anzi consiglio di leggertelo in un momento di relativa serenità. Sei sicura che un giorno che potrai permetterti 2 pizze non desidererai 2 pizze ed un gelato? e poi 2 pizze un gelato e le lasagne il giorno dopo? E' questo che intendo con il desiderare ciò che non si è. Corpo di merda è come lo vedi tu Vale, io ti vedo normalissima, il problema è che non ti vedi tu normale...quella sarebbe normalità La fai facile c@zzo. Il mio era un esempio, è ovvio che ci possano essere delle difficoltà oggettive. Fa freddo? Bene trova un modo per non sentirlo. Questa scusa in ogni caso non funzionerà in estate, Trova una soluzione! Il fallimento non sta nel non trovare la soluzione giusta ma nel non riprovare un'altra soluzione. Il problema anche è che (te l'ho già detto una volta e temo che ora ti incazzerai) sai di essere una persona speciale, non per altri, ma per te stessa. Ti infastidisce essere nel percentile medio, e la sofferenza, il fallimento, le attenzioni che potresti attirare, la magrezza, sono tutte cose che ti darebbero una specialissima patente in modo da diventare un po' meno standard. Questa è una cosa comune in molte persone (se non in tutte) ma tu la estremizzi e il case si morde la coda mentre autoalimenti non il tuo metabolismo ma la tua infelicità. E allora cosa faccio??? Nessuna risposta va' bene perché tanto sei sicuro che mi faccio i cavoli miei. Penso l'esatto contrario, credo che tu non ti faresti i cavoili tuoi, ti faresti i cavoli di ciò che ti dico a costo di farti del male....perché c'è una regola scritta non sai dove (se tu lo sapessi sarebbe ancora peggio) che ti dice di fare così, anche se tu vorresti fare in un altro modo. E gli ho chiesto per piacere di non propormi più altre visite, analisi, esami. Ecco, questo è un fallimento secondo me |
Quote:
|
Tutti gli Orari sono GMT +2. Attualmente sono le 11:49 PM. |
Powered by vBulletin Versione 3.6.7
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Search Engine Optimization by vBSEO 3.0.0
Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
Fituncensored Forum - © 2005-2013