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Predefinito [Official Thread] Alimenti crudi - 06-02-2013, 09:46 AM

[Official Thread] Alimenti crudi


A proposito di crudo per chi fosse amante del genere...

Tratto da Unione Nazionale Consumatori

18810 (SdC – mag. 2009) – D’estate, nelle località marine, c’è un gran consumo di cozze che in diverse città, specialmente del sud, vengono vendute anche sfuse sui banchi. E’ diffusa la convinzione che per mangiare tranquillamente le cozze crude basta spruzzarvi un po’ di succo di limone. Ma nonostante il limone continuano a verificarsi ogni anno, specialmente d’estate, casi di gastroenteriti, salmonellosi, tifo e altre malattie, per fortuna quasi sempre curabili. In effetti il succo di limone ha un’alta acidità, fino a un valore di 2,5 (pH), ed è noto che quasi tutti i batteri non possono vivere in un ambiente acido con pH inferiore a 4 (più è basso il numero e più la sostanza è acida). Il fatto è che il succo di limone fa da barriera allo sviluppo di altri batteri, ma per agire su quelli che già ci sono occorrono diverse ore, se non giorni. L’unico modo sicuro per eliminare i microbi nocivi è quello di cuocere cozze e vongole fino a quando le valve si aprono e la bollitura raggiunga il cuore del mollusco per almeno due o tre minuti.

In teoria questi molluschi non dovrebbero essere rischiosi perché, per legge, devono provenire da acque pulite, classificate dalle Regioni come zone “A”. Possono provenire anche da acque non pulite (zone “B” e “C”), ma in tal caso devono poi sostare per un periodo adeguato in centri di depurazione autorizzati e forniti di acque pulite, in modo che possano decontaminarsi. Poi devono essere confezionati ed etichettati e il consumatore può verificare se provengono da un centro di spedizione (zona A, senza bisogno di depurazione) oppure di depurazione guardando sull’etichetta se c’è il codice numerico di identificazione del centro di depurazione, che è obbligatorio. E’ obbligatoria anche la data di confezionamento e si possono considerare ancora freschi entro cinque giorni, se conservati bene, nonostante la data sia riportata spesso sul retro dell’etichetta, che bisogna rivoltare. Ma il guaio è un altro: la legge consente al venditore di rompere le confezioni, sia pure conservando a parte l’etichetta con il bollo sanitario, e di vendere i molluschi sfusi. Così il consumatore non ha più alcun modo di capirne la provenienza, l’affidabilità e la freschezza, specialmente oggi che se ne importano grandi quantità da altri Paesi, ove non si sa a quali norme e controlli siano soggetti. E’ un motivo in più per preferire il prodotto confezionato, meglio se italiano, che si riconosce facilmente perché in etichetta deve essere indicato il Paese “speditore”.

(Tratto da Integratori vs food)


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