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Kami 11-02-2009 04:17 PM

Taglione del pisello, magari :rolleyes:


Cmq quello che dice Simona è molto vero.
Anzi, il parlarne a polizia e\o familiari è una novità.
Di sicuro in tempi passati veniva considerata come un'offesa, quindi oltre al danno, la beffa.

Io (come la maggior parte, se non tutti) sarei dell'idea di far chiudere un occhio a polizia o carabinieri (e ovviamente anche le telecamere) e lasciarli in preda alla folla, come quel rumeno lì che mezzo ubriaco ha provocato l'incidente dove è morto un ragazzo, che stava quasi per essere linciato.
Tanto che male c'è? Hanno distrutto una famiglia, hanno provocato una sofferenza perenne che non potrà mai essere dimenticata, per di più ste cose le fanno anche negli states. Quindi perchè non farlo anche noi?
La legge dice che siamo tutti uguali e abbiamo diritto di essere difesi in tribunale, ma questo è troppo.
Senza contare che in tribunale neanche ci vanno.
Vedi quella mer. umana che ha parlato alle telecamere, mezzo drogato, e la sera stessa ha violentato una ragazza.
Per lui niente galera, SI E' PENTITO, poverino :)
E su facebook ha anche i sostenitori :o

Peccato che il turismo spaziale non esista, perchè me ne andrei volentieri da sto pianeta squallido.

GundamRX91 11-02-2009 05:12 PM

Come non quotarti in pieno!!!

softmare 11-02-2009 05:35 PM

Scusatemi ma non sono d'accordo. Spero di riuscire a essere abbastanza chiara nello spiegare il perchè.
Uccidere (linciare, lapidare quel che si vuole) chi uccide (in qst caso la vittima è "morta" anche se è viva) vuol dire credere in maniera profonda che l'essere umano è immutabile. Sei nato assassino, stupratore, ladro e assassino, stuprtore, ladro morirai.
Questo assunto non è vero. Ma non perchè lo penso io, che posso pensare le vaccate più assurde, ma perchè è dimostrato dalla realtà. Basta pensare ad alcune persone condannate a morte negli stati uniti che nel tempo intercorso tra la condanna e l'esecuzione sono diventati altri, sono completamente cambiate.
Certo alcune, mica tutte, ma io chi sono per dire "tu cambierai quindi resti vivo, tu no quindi ti ammazzo".
La rabbia porta a dire ti vedo e t'ammazzo, è naturale e sarebbe lo stesso per me, ma è per questo motivo che c'è, o dovrebbe esserci, una legge al di sopra degli istinti e delle passioni.
E poi il discorso della cultura. Non basta punire, è necessario educare. Educare e offrire valori è prevenzione. Non basta naturalmente, ma è una delle strade che è assolutamente necessario percorrere.

GundamRX91 11-02-2009 05:48 PM

Soft hai ragione, pero' dati i livelli di profonda ingiustizia che l'attuale societa' ci costringe a vivere, siamo arrivati ad un paradosso: le leggi favoriscono i trasgressori, mentre l'educazione, in tutti i fronti, e' castrata sempre da leggi che non garantiscono gli educatori.

Quale sara' il prossimo passo?

Kami 11-02-2009 05:50 PM

Certo, è sicuramente la scelta più giusta.
Però è quasi inapplicabile.. siamo troppo fragili.

Con questo intendo dire che chi è cresciuto in ambienti squilibrati (questo secondo l'idea di civiltà che ci siamo costruiti nel tempo) tende cmq a fare\pensare determinate cose. Se viene introdotto in un ambiente più "tranquillo" col tempo migliorerà sicuramente. Ma basterebbe poco per far annullare il cambiamento. Anche un torto subito fa scattare la scintilla negativa e innesca cmq una serie di pensieri malevoli..

Poi c'è chi cambia perchè si trova in situazioni estreme, quindi si accorge di ciò che ha intorno e magari comincia a dare un valore diverso a tutto.

Questo però varia da persona a persona.. Il rumeno che ha ucciso il ragazzo in quell'incidente frontale è andato a bersi una birra. Robe da film quasi!
Poi a me viene naturale buttarli in pasto ai coccodrilli, basta vederli in faccia per capire quanto siano spostati.

L'unica "giustificazione" che ti do per quello che penso e farei è che è meglio combattere la guerra con la guerra che non fare nulla :rolleyes:

spike 11-02-2009 06:56 PM

le aberrazioni caricaturali non sono solo nei film di Tarantino...non è immedesimandosi con i parenti o con la vittima che si fa la giustizia.

Certo in italia le punizioni sono insufficienti e neanche quelle sono certe. Però se non credessi nell' Humankind io giuro che perderei la gioia di vivere.

quoto e ringrazio soft del e per il suo intervento.

spesso ci si chiede cosa è giusto e cosa è sbagliato...molto spesso ci sono delle sfumature ed occorre maturità e discernimento per schierarsi con cognizione...ma almeno dove è palese io ho l'obligo di spiegrlo ai miei figli: volete essere eroi o antieroi, volete aiutare o sabotare, volete amare od odiare?

ebbubba 11-02-2009 07:33 PM

Chi si nutre nutre il suo odio, difficilmente da questo riesce a produrre la pace.
Ora sebbene sono abbastanza intelligente da capire che se in un caso del genere che mi tocca da vicino, o al quale assisto , sarebbe difficile tenermi equanime, comprendo allo stesso tempo che il mio desiderio di vendetta supererebbe e di molto quello di giustizia.
Tempo fa ( 3 anni almeno)su un'autobus a Roma trovai un borseggiatore che tentava di mettere le mani in tasca ad una vecchietta.
Ora dopo averlo bloccato e interrotto il borseggio, in preda all'ira( avevo avuto una giornataccia, ero stanco dal lavoro, la mia ex moglie me ne combinava di cotte e di crude in quei giorni usando come arma la nostra bambina) l'ho sbattuto con la faccia sul parabrezza dell'autobus e poi sulla sbarra di ferro verticale che separa il conducente dai passeggeri.
In definitiva sono consapevole che il mio eccesso d'ira ( oltre che dal mio ego ferito da cose che con il borseggiatore non c'entravano un bel nulla )era dovuto al fatto che se lo consegnavo fra le mani di un pubblico ufficiale quasto magari in due giorni era fuori, ed invece se lo "sbatacchiavo " un pochetto la punizione era più dura di quella che avrebbe subito se veniva portato in questura.
Ebbubba eroe? ebbubba scemo, altro che eroe, mi sono sostituito alla legge, di fatto avevo impedito il furto, non era abbastanza? e se "sbatacchiandolo" questo batteva bene ( anzi, male) la testa e mi restava secco? che eroe ero? un portafoglio vale la vita di un uomo?
se mi risuccede (spero di no) lo blocco, lo consegno alle autorità, e medito perche sia da quel giorno una persona migliore.
Quindi quoto softmare in toto( anche perchè sennò niente cena stasera) e spero in una giustizia certa, non in una vendetta, in una cultura generale per tutti, in una protezione sociale data dalla solidarietà di tutti i cittadini, e una protezione ed una assistenza accurata ed elevata alle vittime che spesso sono le iniche cha hanno la certezza di avere una pena .

orange 11-02-2009 09:26 PM

La pena di morte è utile solo come deterrente per chi è a piede libero e pensa di poter fare ciò che vuole, ma come punizione per i pedofili e stupratori la castrazione è la miglior soluzione (anche NON chimica!!). Se li uccidi con una puntura loro smetteranno aqnche di vivere ma dopo un attimo niente sofferenza o altro. Invece senza palle per tutta la vita non saranno più pericolosi e avranno davanti a loro un esistenza di umiliazione, frustrazione e forse capiranno lo schifo di cui si sono macchiati.

Kami 11-02-2009 09:50 PM

Secondo me invece di punire corporalmente bisognerebbe dare una pena di minimo 15 anni.
Fatto questo bisognerebbe intervenire sulle scuole e sugli ambienti familiari.
Vediamo scene assurde su youtube di vicende scolastiche che non dovrebbero neanche essere immaginate.
Gente che tira i banchi, che mette le mani addosso ai professori, ..
Ci vuole un pò di disciplina e civiltà. E di sicuro con un 6 in condotta non risolvi la questione. Anche qui non basta uno stipendio milionario per dargli un pò di sale in zucca a sti dementi al governo.

Cioè, le soluzioni si trovano, ma questi neanche le cercano. E ci si preoccupa dei soldi e del lavoro quando a lavoro non ci arrivi neanche se un drogato ti mette sotto o un branco di merde ti violenta dietro un angolo.

Tra l'altro non si era parlato di poliziotti di quartiere? Sono io che me lo sono immaginato? Boh

LiborioAsahi 11-02-2009 11:28 PM

Quote:

Originariamente inviato da softmare (Scrivi 99384)
Scusatemi ma non sono d'accordo. Spero di riuscire a essere abbastanza chiara nello spiegare il perchè.
Uccidere (linciare, lapidare quel che si vuole) chi uccide (in qst caso la vittima è "morta" anche se è viva) vuol dire credere in maniera profonda che l'essere umano è immutabile. Sei nato assassino, stupratore, ladro e assassino, stuprtore, ladro morirai.
Questo assunto non è vero. Ma non perchè lo penso io, che posso pensare le vaccate più assurde, ma perchè è dimostrato dalla realtà. Basta pensare ad alcune persone condannate a morte negli stati uniti che nel tempo intercorso tra la condanna e l'esecuzione sono diventati altri, sono completamente cambiate.
Certo alcune, mica tutte, ma io chi sono per dire "tu cambierai quindi resti vivo, tu no quindi ti ammazzo".
La rabbia porta a dire ti vedo e t'ammazzo, è naturale e sarebbe lo stesso per me, ma è per questo motivo che c'è, o dovrebbe esserci, una legge al di sopra degli istinti e delle passioni.
E poi il discorso della cultura. Non basta punire, è necessario educare. Educare e offrire valori è prevenzione. Non basta naturalmente, ma è una delle strade che è assolutamente necessario percorrere.

Sarò l'unico a non essere d'accordo..seppur a livello ideale non fa una grinza il tuo ragionamento (è sempre bello sentire persone che la pensano come te), c'è anche da dire che magari bisogna discerne..è importante se la persona cambia?Anche ora che di vite ne ha gia sciupate?Sono abbastanza diffidente verso queste forme di redenzione...ti devono tenere 2 anni in un braccio della morte perchè tu come persona cambi?
Ma a quel punto li, dando per scontato il cambiamento(e anche li chi te lo dimostra?),se ti avevano beccano dopo uno stupro, 100 stupri o un genocidio non cambia nulla...tanto sei "cambiato" ti sei pentito...
Mi dispiace. Io non sono d'accordo.Che il penimento ti assolva mi sembra troppo una cosa da omelia della domenica...

Devilman 11-02-2009 11:39 PM

Il discorso di Softmare sarebbe giusto in linea di principio ma portroppo utopico.

Io non voglio uccidere nessun assassino per vendetta ma semplicemente avere certezza della pena e garanzia assoluta che quella persona non sia più in grado di poter nuocere.

Quando leggo della Mambro (vedi il mio post di qualche giorno fa) che condannata a nove ergastoli viene scarcerata e se fa la brava nel 2013 le cancellano la pena posso essere un pò incazzato per questo fatto?

Devo pensare veramente che si è ravveduta?Che non è più la stessa terrorista assassina di 96 persone?Posso correre questo rischio?

Secondo me no,se ho ragione e come penso è strumentalizzato tanto meglio...se ho torto e il ravvedimento è vero dovrebbe accettare di buon grado il carcere a vita,consapevole dei suoi crimini!

luxor 12-02-2009 09:20 AM

Ma infatti anche se.........al 110% meriterebbero la morte piu' atroce, alla fine non avrebbero ricevuto la giusta punizione.
Penso sia meglio il carcere duro a vita, dove durante la giornata non trovi un attimo di pace.

GundamRX91 12-02-2009 10:02 AM

Ma infatti il problema, come dice devil, e' istituzionale: non c'e' assolutamente la certezza della pena, il problema e' solo questo.
In tutti gli ambiti tra l'altro.
La cosa peggiore e' che si parte dalla base: le scuole.
Se un ragazzino fa qualcosa per cui dovrebbe essere sospeso, ora deve essere istituita una commissione che valuta il da farsi e, spesso, succede che non viene fatto nulla perche' le leggi sono sempre a "protezione" degli alunni.

Mia moglie ha rischiato una lesione ad un occhio e cosa hanno fatto al ragazzo?? Nulla, una sgridata e via.
Non dico di tornare alle pene corporali di una volta, ma ora siamo passati all'eccesso opposto.

Questo e' il nostro futuro.

spike 12-02-2009 10:16 AM

Quote:

Originariamente inviato da GundamRX91 (Scrivi 99499)
Ma infatti il problema, come dice devil, e' istituzionale: non c'e' assolutamente la certezza della pena, il problema e' solo questo.
In tutti gli ambiti tra l'altro.
La cosa peggiore e' che si parte dalla base: le scuole.
Se un ragazzino fa qualcosa per cui dovrebbe essere sospeso, ora deve essere istituita una commissione che valuta il da farsi e, spesso, succede che non viene fatto nulla perche' le leggi sono sempre a "protezione" degli alunni.

Mia moglie ha rischiato una lesione ad un occhio e cosa hanno fatto al ragazzo?? Nulla, una sgridata e via.
Non dico di tornare alle pene corporali di una volta, ma ora siamo passati all'eccesso opposto.

Questo e' il nostro futuro.

purtroppo gli alunni non possono essere più bocciati come una volta: anche la scuola è diventata un'azienda. Più iscritti, più bravo il preside (anzi dirigente scolastico), più soldi. Se si boccia la scuola e troppo difficile, severa, selettiva, blablabla...e ci sono meno iscritti. Agli insegnanti è stato tolto qualsiasi potere autoritario...qualcuno si salva riuscendo a domare gli alunni con un atteggiamento fra l'amicone e il sergente di ferro, ma spesso i ragazzi hanno capito il giochino che tanto non possono fargli niente: e via telefonini in classe, tabagismo incontrollato, banchi che volano, bullismo smodato, offese dirette e violenza fisica contro i professori. Poi una stronza di prof fa lo spogliarello in classe e i genitori dicono "hai visto sti professori?"...MA DE CHE? ma quardati tuo figlio che ad inizio adolescenza è già una bestia feroce...e questa feralità, cullata dal branco, sopportata dai genitori, subita dagli istituti educativi come volete che sfoci in età adulta?

SimonaErre 12-02-2009 10:22 AM

Il discorso è molto delicato, cmnque non siamo in grado di decidere per la vita degli altri, ma una cosa la cambierei di sicuro: le pene inflitte. Gli anni di carcere che da scontare li tramuterei in lavori forzati sul modello anglo-americano: hai commesso uno stupro? bene, vai a pulire i bagni delle stazioni tutti i giorni per tutti gli anni della pena, oppure a coltivare campi e raccogliere pomodori, a lavorare in cantieri, etc. Questa "manine fatate" di chi si arroga il diritto di prendersi la vita e l'onore delle persone, devono lavorare per ottenere uno sconto della pena. E non parlatemi di moralismo, dignità del carcerato, etc. Se sei uno che spaccia droga, di sicuro il tuo lavoro è ad alto reddito e per giunta "esentasse", quindi confisca di tutti i beni, e per tutti gli anni della tua pena, altro che carcere vitto e alloggio, ma a raccogliere pomodori e a confezionare abiti per le popolazioni del 3° mondo. Insomma... Non ti ammazzo, ma ti metto in condizione di redimerti veramente


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