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Veleno 09-07-2012 01:21 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365345)
D'accordo con te, ma non significa che se arriva al secondo posto ha solo due alternative: accettarsi o piangere per il resto dei suoi giorni, si continua a giocare, qualche volta si vince qualche altra si perde.

Un ex-tossicodipendente che ci ricasca o non è seguito abbastanza dalla comunità oppure, è brutto dirlo, ma ci vuole ricascare. Esattamente come un ciccione che anche se dimagrisce una decina di kg li riprende perché li vuole riprendere, PERCHE' vuole stare seduto in casa a guardare la TV. Questa è la dura realtà.

Io un ciccione che rimane ciccione lo considero un pigro, BENINTESO se lui vorrebbe in realtà essere magro. E' depresso? Molto probabile; se lo è per il peso però sa benissimo che dimagrendo questo problema scompare. Se invece non lo è per il peso allora ok è un altro discorso.
La verità è che il ciccione VUOLE essere grasso perché sotto sotto vuole attenzione. Guarda caso tanti ciccioni che trovano piano piano la forza dentro di sè per affrontare il mondo si mettono sotto e dimagriscono.

Lasciamo stare i casi realmente patologici, ma uno che ha un metabolismo lento o qualche problemino alla tiroide e ingrassa può benissimo dimagrire, non prendiamoci in giro. Non voglio colpevolizzare il ciccione, voglio dire che se uno è ciccio ce la può fare, e ci sono numerosissime testimonianze su youtube di persone grassissime (oltre 30 kg di sovrappeso) che ora sono magre, e tutto senza aiuti chirurgici o simili.

Poi se uno è alto 1,40 è ovvio che si deve accettare dopo un pò, non è che si può attaccare a due cavalli in corsa in direzioni opposte e allungarsi; e lo stesso vale per altri tipi di "cortezze", ci siamo capiti :D.

Però anche lì c'è modo e modo di accettarsi, prendete Berlusconi. Basso, calvo, a quanto pare anche poco dotato. Eppure...mi pare che abbia dimostrato quanto vale no? Almeno fino a prima che impazzisse e si ammalasse...

Ovvio che vale poi il discorso uno su mille ce la fa eh...che ha fatto impicci, che è indagato, che avrà avuto un sacco di conoscenze, che si dice sia della P2 ecc. ecc. Però a parità di condizioni il Re d'Italia non è diventato Casini, alto bello e brizzolato, ma Berlusconi, basso, calvo e corto. Eh cazzo

Non concordo con questa analisi.
Innanzitutto non concordo con l'inquadrare la questione in una visione "competitiva", secondo cui è tutta una gara a chi ce la fa, mentre la massa arranca. E' proprio il genere di concetto fuorivante, mentalmente tossico, veicolato dai media, e da cui ci dovremmo allontanare, se ci interessa realmente essere felici.
Per essere realizzato non devo competere con nessuno, ma solo essere in pace con me stesso e con le scelte che faccio.
Non concordo neppure con gli esempi portati: un ciccione o un ex tossico sono motivati in primis da esigenze di salute, quindi da uno stato di necessità, come pure l'ex galeotto che vuole riabilitarsi, nel qual caso non parlerei proprio di "ideali"...
Poi, pensare a Berlusconi come ad un esempio virtuoso di persona realizzata e che ha accettato i propri limiti, mi strappa semplicemente un sorriso...

greatescape 09-07-2012 01:28 PM

i soldi ed il potere hanno permesso a berlusconi di andare a letto con tutte quelle donne, altrimenti pensi che qualcuna di quel livello ci sarebbe andata se fosse stato uno normale?
che poi si dice che i soldi non facciano la felicità e nemmeno il sesso ed il potere
ma un po' per natura un uomo è sempre insoddisfatto ma non deve diventare una malattia, qualcosa che ti fa stare male.

GiulioWL 09-07-2012 03:28 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 365397)
Non concordo con questa analisi.
Innanzitutto non concordo con l'inquadrare la questione in una visione "competitiva", secondo cui è tutta una gara a chi ce la fa, mentre la massa arranca. E' proprio il genere di concetto fuorivante, mentalmente tossico, veicolato dai media, e da cui ci dovremmo allontanare, se ci interessa realmente essere felici.
Per essere realizzato non devo competere con nessuno, ma solo essere in pace con me stesso e con le scelte che faccio.
Non concordo neppure con gli esempi portati: un ciccione o un ex tossico sono motivati in primis da esigenze di salute, quindi da uno stato di necessità, come pure l'ex galeotto che vuole riabilitarsi, nel qual caso non parlerei proprio di "ideali"...

No no non inquadro necessariamente in un'ottica competitiva. Dico che anche se uno è basso, calvo e corto nella vita può comunque combinare qualcosa e magari chissà, andare a letto con una bella donna.
In questo senso accettarsi ma non accontentarsi, come è stato detto dagli altri.
Siccome di esempi simili non ce ne sono pochi (oppure anche Napoleone era raccomandato? Oppure anche Napoleone è un film o è un parto dei media?) il mito dell'uomo (e della donna ovv.) che ce la fa nonostante tutto non è così campato in aria. Vale sempre ovviamente il discorso dell'uno su mille ce la fa.
Poi io direi ognuno la pensa come vuole, non credo ci sia UNA posizione giusta.
Andategli a dire al Berlusca che lui si doveva accontentare...non fraintendete, dico Berlusca ma potrei dire un altro.

Quote:

Poi, pensare a Berlusconi come ad un esempio virtuoso di persona realizzata e che ha accettato i propri limiti, mi strappa semplicemente un sorriso...
Mai dette le cose in neretto.

GiulioWL 09-07-2012 03:33 PM

Quote:

Originariamente inviato da greatescape (Scrivi 365399)
altrimenti pensi che qualcuna di quel livello ci sarebbe andata se fosse stato uno normale?

A questa domanda io rispondo sempre: e perché una donna bellissima dovrebbe andare a letto solo con uno bello?
Che cos'ha uno bello oltre alla fortuna che ha avuto di nascere bello? Il brutto non la merita solo perché brutto?

Berlusconi è uno dei tanti esempi che la mente è MOLTO più potente del fisico in questo mondo civilizzato.

PO-OL 09-07-2012 03:52 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365423)

Berlusconi è uno dei tanti esempi che la mente è MOLTO più potente del fisico in questo mondo civilizzato.

Si, come no.
La mente e soprattutto civilizzato.

Cerchiamo di ma tenerci credibili, per favore.

LiborioAsahi 09-07-2012 03:53 PM

"La mente" sarebbe un concetto da spiegare bene.
Perchè
Quote:

la mente è MOLTO più potente del fisico in questo mondo civilizzato.
non so come interpretarla:
se vuoi dire che si campa col cervello più che con i muscoli, posso esser d'accordo, ma se dici che uno intelligente becca di più di uno bello, questa la escludo totalmente!

GiulioWL 09-07-2012 04:39 PM

Quote:

Originariamente inviato da LiborioAsahi (Scrivi 365425)
"La mente" sarebbe un concetto da spiegare bene.
Perchè non so come interpretarla:
se vuoi dire che si campa col cervello più che con i muscoli, posso esser d'accordo, ma se dici che uno intelligente becca di più di uno bello, questa la escludo totalmente!

La prima che hai detto. La mente nel senso che conta più essere un milardario presidente di una nazione (e di fatto quasi imperatore della stessa fino a poco tempo fa, direi buon per lui ma male per noi) che essere uno strafigo superdotato. Questo mi pare evidente e non servo io a spiegarlo
Che poi questo sia possibile solo in un "regime" maschilistico bla bla bla sono d'accordo con voi

Si campa molto meglio col cervello che con i muscoli, no doubt

PO-OL 09-07-2012 04:42 PM

Quindi per farla breve, considereresti anche l uso di steroidi pur di raggiungere l obiettivo di metter muscoli ? Oppure non sai di chi stai parlando.

GiulioWL 09-07-2012 04:50 PM

Quote:

Originariamente inviato da PO-OL (Scrivi 365424)
Si, come no.
La mente e soprattutto civilizzato.

Cerchiamo di ma tenerci credibili, per favore.

A Berlusconi si può dire di tutto, tranne che non abbia saputo muoversi usando il cervello (lasciamo stare gli ultimi anni, quello è Berlusconi malato)

GiulioWL 09-07-2012 04:54 PM

Quote:

Originariamente inviato da PO-OL (Scrivi 365446)
Quindi per farla breve, considereresti anche l uso di steroidi pur di raggiungere l obiettivo di metter muscoli ? Oppure non sai di chi stai parlando.

Si si so bene di chi parlo, non mi pare di parlare come il Berlusconiano medio che si beve tutte le cazzate di Rete4 e StudioAperto.
L'ho anche scritto prima, Berlusconi ha usato molte scorciatoie sicuramente.

Ma qua il discorso è lo stesso che si fa con Arnold. Sarebbe stato lo stesso il migliore se non si fosse dopato?

Lasciamo stare il doping sennò mi bannano. Dico solo che quando si parla all'estremo si contemplano i casi estremi. Arnold sarebbe stato il migliore se non si fosse dopato? Non lo sapremo mai, perché per emergere è dovuto ricorrere a sostanze dopanti, perchè lo fanno tutti.

Chiudiamo però il discorso doping.

P.S. Poi il fatto che B. abbia usato delle scorciatoie non significa che voglia farlo anch'io...non capisco cosa c'entra il riferimento a me

LiborioAsahi 09-07-2012 05:08 PM

Anche gli scienziati nei lager hanno fatto molte scoperte interessanti.
Ma non perchè fossero più intelligenti, solo perchè usavano metodi che il resto del mondo aborriva.

Bè per il berla la vedo uguale. Certo non era un inetto, ma non è di certo una mente. è solo uno stacanovista della spregiudicatezza.

PO-OL 09-07-2012 05:25 PM

Ah, ecco cosa mancava nell equazione, la legalità :rolleyes:

GiulioWL 09-07-2012 06:12 PM

Dobbiamo parlare politically correct, ho capito...
allora diciamo che Berlusconi, nano pelato e corto ha trombato come Rocco Siffredi, bello alto e lungo :D:D:D

greatescape 09-07-2012 06:18 PM

a pagamento non è che ci voglia molto .... avendo i soldi ti puoi prendere anche 20 ragazze a notte e fartele, alla fine fanno numero.
poi secondo varie voci era merito anche della pillolina blu

LiborioAsahi 09-07-2012 06:35 PM

a me han detto che è risaputo che ha la pompetta.

Veleno 09-07-2012 08:47 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365476)
Dobbiamo parlare politically correct, ho capito...
allora diciamo che Berlusconi, nano pelato e corto ha trombato come Rocco Siffredi, bello alto e lungo :D:D:D

Per chiavare non serve avere cervello, ma tanti, tanti bei soldini da spendere in viagra e puttane.
Questo tanto per parlare politically correct.
Il Nano li ha, e sfrutta la situa. Quelle che se lo scopano, pure. Fine del discorso.

Ma la domanda è: è questo che conta realmente nella vita?
Diventare "qualcuno", e circondarsi di fica?

Evidentemente abbiamo visioni totalmente diverse del concetto di "realizzazione": per me si tratta di qualcosa di spirituale, di un'arricchimento interiore che permette di vivere con più pienezza e in armonia con le proprie scelte, qualunque esse siano; di diventare persone migliori, in definitiva, piuttosto che del raggiungimento di un traguardo materiale fine a se stesso, totalmente privo di valore, quando non conduce apertamente verso la malattìa...

PO-OL 09-07-2012 09:26 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 365504)
Per chiavare non serve avere cervello, ma tanti, tanti bei soldini da spendere in viagra e puttane.
Questo tanto per parlare politically correct.
Il Nano li ha, e sfrutta la situa. Quelle che se lo scopano, pure. Fine del discorso.

Ma la domanda è: è questo che conta realmente nella vita?
Diventare "qualcuno", e circondarsi di fica?

Evidentemente abbiamo visioni totalmente diverse del concetto di "realizzazione": per me si tratta di qualcosa di spirituale, di un'arricchimento interiore che permette di vivere con più pienezza e in armonia con le proprie scelte, qualunque esse siano; di diventare persone migliori, in definitiva, piuttosto che del raggiungimento di un traguardo materiale fine a se stesso, totalmente privo di valore, quando non conduce apertamente verso la malattìa...

Ma anche se la realizzazione per qualcuno fosse quello, non siamo qui per giudicare.
Il problema si pone quando per arrivare a esserlo, si hanno sulle spalle qualcosa come 150 processi :rolleyes:

Per questo imo l'esempio di giulio non sta in piedi.

Quote:

D'accordo con te, ma non significa che se arriva al secondo posto ha solo due alternative: accettarsi o piangere per il resto dei suoi giorni, si continua a giocare, qualche volta si vince qualche altra si perde.
Si ma nell'esempio che avevo fatto io non era previsto che il gioco continuasse all'infinito :D

Se alla soglia dei 30 non sono arrivato a correre il tour de france, secondo te è meglio che me ne faccia una ragione e mi goda i giri con i miei amici o che il sabato al posto di uscire con loro sto a casa a piagne perchè non sono in costa azzurra a correre?
Oppure dovrei continuare ad allenarmi nella speranza che un giorno potrò vincere la maglia gialla, deprimendomi nel mentre?
Perchè è di questo che sto parlando.

La vita è una, non si gioca all'infinito, uno da il massimo poi deve anche sapersi godere i risultati che ha ottenuto. Se no passa tutto il suo tempo a lamentarsi... e se è vero che nell'attimo prima di morire ti rivedi la tua vita che ti passa davanti, non vedrà altro che lamentele, serate passate chiuso in casa, piagnistei e via dicendo.

Quando dico "accontentarsi del secondo posto", intendo invece che uno se ne deve fare una ragione se non diventa mister olympia (o a chi si ispira) ma godersi il fisico che si è sudato, essendo soddisfatto di quello, se vogliamo fare l'esempio dei muscoli.

Stesso discorso per le donne, se gli mancano 3kg alla perfezione poco male, significa che comunque sono in forma alla grande. Se poi vogliono deprimersi al posto di essere soddisfatte... ripeto, la vita è una e ognuno ci fa quello che vuole.

Guarda che è molto più difficile accettare i propri limiti che lamentarsene.

GiulioWL 09-07-2012 09:44 PM

Ma sinceramente a me sembra che non sia mia l'ossessione del secondo posto in questa discussione.

Io dico solo che mentre si è secondi, o terzi, o decimi, o milionesimi, ci si diverte non facendosene un male di vivere MA si cerca comunque di salire...come dice Lorenzo, migliorarsi è una cosa solo buona se affrontata senza fisime.

PO-OL 09-07-2012 09:47 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365523)
Ma sinceramente a me sembra che non sia mia l'ossessione del secondo posto in questa discussione.

Io dico solo che mentre si è secondi, o terzi, o decimi, o milionesimi, ci si diverte non facendosene un male di vivere MA si cerca comunque di salire...come dice Lorenzo, migliorarsi è una cosa solo buona se affrontata senza fisime.


Incomincio a pensare che non leggi quanto scrivo ma rispondi per partito preso.Va bè.

Nonostante, ti quoto, senza fisime appunto.
Se i 3kg in più, in meno, l'iphone, l'auto o la f**a ti devono rovinare la vita... ;)

Veleno 10-07-2012 06:53 AM

Quote:

Originariamente inviato da PO-OL (Scrivi 365520)
Il problema si pone quando per arrivare a esserlo, si hanno sulle spalle qualcosa come 150 processi :rolleyes:

Ma questa è la conseguenza inevitabile di quando si inquadra la vita come se fosse una gara a chi arriva primo; è naturale che in un clima del genere, chi è portato e ne ha la possibilità, tira fuori i suoi istinti più beceri e bassi, calpestando gli altri, sfruttandoli, facendosi beffe delle leggi e così via. Ma la vera beffa è che nonostante tanti sforzi, queste persone continuano a ritrovarsi con nulla in mano, ad essere sempre più vuote, e sempre più sole, a condurre una vita tutt'altro che invidiabile...
La realizzazione materiale è questo: pura illusione in nome della quale, nei casi più estremi si imbocca una via senza ritorno.

GiulioWL 10-07-2012 10:00 AM

Quote:

Originariamente inviato da PO-OL (Scrivi 365520)
Ma anche se la realizzazione per qualcuno fosse quello, non siamo qui per giudicare.
Il problema si pone quando per arrivare a esserlo, si hanno sulle spalle qualcosa come 150 processi :rolleyes:

Per questo imo l'esempio di giulio non sta in piedi.

E allora facciamo l'esempio di Napoleone, vediamo che mi venite a dire. Cioè non vi attaccate all'esempio no? E' un esempio, è per dire che anche uno sgorbio può diventare qualcuno perché usa la testa. Non stiamo ad attaccarci alle frasi.

Quote:

Guarda che è molto più difficile accettare i propri limiti che lamentarsene.
Ma io non ho mai detto il contrario. Poi sto dicendo circa da 37 post che l'alternativa a non accettarsi non è SOLO lamentarsi, ma anche altro. Tu la poni come: o ti accetti o continuerai a lamentarti...ma chi lo dice? Se ad esempio io non accetto il lavoro che ho non significa che o lo accetto o starò lì a lamentarmi, lo accetto e intanto mando curriculum da altre parti. E poi se per caso mi fanno il colloquio decido

GiulioWL 10-07-2012 10:04 AM

Sul fatto che poi la realizzazione personale sia illusoria, ok, è possibile. Aridaje co sta cosa però della realizzazione come competizione verso gli altri...se l'ho introdotta io ho sbagliato.

Se io mi sento realizzato a scalare l'Everest, investirò tempo, energie e soldi affinchè ci riesca. Se poi non ci riesco, Amen, proverò il Monte Bianco, se non riesco, il Monte Rosa. Cioè non capisco perché cercare per forza un contraddittorio su questo concetto che mi sembra sano e costruttivo

Ci sono persone che sono esploratrici per DNA o per natura o per imprinting psicologico da quando erano piccoli oppure...boh. Però lo sono, questo non significa necessariamente calpestare gli altri, significa perseguire un ideale per realizzarsi. Che poi questo implichi essere stato migliore di altri, non lo vedo necessariamente come un concetto abbinato, ma può essere benissimo un derivato.

PO-OL 10-07-2012 11:26 AM

Giulio non so che dirti, o non hai esperienza o sei ingenuo oppure non leggi e continui a ripetere come un mantra la tua posizione. Nei tuoi discorsi manca completamente l'elemento temporale.

Al di là degli esempi dei singoli individui che lasciano il tempo che trovano, perchè sono interessanti le masse e non le figure peculiari ai fini di questo discorso.

Comunque, tu dici

Quote:

Tu la poni come: o ti accetti o continuerai a lamentarti...ma chi lo dice? Se ad esempio io non accetto il lavoro che ho non significa che o lo accetto o starò lì a lamentarmi, lo accetto e intanto mando curriculum da altre parti. E poi se per caso mi fanno il colloquio decido
Se a 40 anni fai il magaziniere è dura che finirai a lavorare in banca o chissà dove eh.
E lo stesso vale per gli altri esempi, se non sei arrivato ad essere competitivo in uno sport a 20 anni è quasi impossibile che sfonderai a 30. Si, poi uno su mille ce la fa, in molti sport a 12 anni sei già ad alto livello. E uguale per la forma fisica. Se a 20 anni non avevi il fisico dei tuoi sogni sarà dura che lo avrai a 40 (se è da quando ne avevi venti che ci provi ad averlo).

Quote:

Se io mi sento realizzato a scalare l'Everest, investirò tempo, energie e soldi affinchè ci riesca. Se poi non ci riesco, Amen, proverò il Monte Bianco, se non riesco, il Monte Rosa. Cioè non capisco perché cercare per forza un contraddittorio su questo concetto che mi sembra sano e costruttivo
Diminuire le proprie aspettative è un modo per accettare i propri limiti. Volevo scalare l'everest? Non ce l'ho fatta? No problem, mi diverto scalando il monte bianco.
Di sicuro cadere in depressione e buttare gli scarponi perchè non sei riuscito a scalare l'everest non mi sembra la cosa migliore da fare, invece molta gente ha questo atteggiamento verso la vita.

PO-OL 10-07-2012 11:30 AM

Chiaramente nulla di personale contro di te ne contro i magazzinieri :p

Veleno 10-07-2012 01:26 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365600)

Se io mi sento realizzato a scalare l'Everest, investirò tempo, energie e soldi affinchè ci riesca. Se poi non ci riesco, Amen, proverò il Monte Bianco, se non riesco, il Monte Rosa. Cioè non capisco perché cercare per forza un contraddittorio su questo concetto che mi sembra sano e costruttivo

Il concetto è sano e costruttivo finchè l'aspirazione è autentica, mentre diventa deleterio quando essa sia il frutto di un condizionamento esterno (sociale, familiare,mediatico...).
Per rimanere in metafora, tante volte sono gli altri a farti credere o ad aspettarsi da te che la tua aspirazione sia scalare l'everest, e tu finisisci per convincertene, quando invece la tua natura sarebbe totalmente diversa, e magari vorresti solo correre in un praticello; ed è lì che nascono conflitti, soprattutto se in aggiunta, si viene portati a credere che scalare l'everest sia necessario per essere qualcuno nella vita, per ottenere rispetto e riconoscimento sociale, e che rinunciando alla scalata si è soltanto dei falliti...

GiulioWL 10-07-2012 01:32 PM

Scusa PO-OL cosa dovrei fare, darti ragione? Ovvio che rimango della mia posizione e la continuo a ripetere.

Ti invito a rileggere questa parte che hai scritto:

Quote:

Diminuire le proprie aspettative è un modo per accettare i propri limiti. Volevo scalare l'everest? Non ce l'ho fatta? No problem, mi diverto scalando il monte bianco.
Di sicuro cadere in depressione e buttare gli scarponi perchè non sei riuscito a scalare l'everest non mi sembra la cosa migliore da fare, invece molta gente ha questo atteggiamento verso la vita.
Tu metti come unica alternativa a non riuscire a scalare l'Everest lo scalare il monte Bianco. Ma per come l'ho posta io uno intanto scala il monte Bianco e poi piano piano prova a riapprocciare l'Everest.
Se poi vogliamo parlare di un'altra situazione, e cioè una situazione IMMODIFICABILE del tipo uno alto 1,40, che non può AMBIRE a diventare 1,90, allora lì il discorso CAMBIA. E cioè, se cerchi un post mio di prima lo trovi scritto, uno a quel punto si accetta. Ma questo non significa che si debba accontentare, può comunque cercare altre vie.

E' chiaro ed evidente invece che questi esempi contemplano il TEMPO, perché si parla di un PROCESSO, che inizia quando si è giovani e si conclude nella cassa da morto. Se lo si fa a una persona di 50 anni E' OVVIO CHE NON VALE. Lo faccio io che ancora studio ed è normale che non si adatti a un 50enne.
Se a 50 anni non avrò ottenuto niente, anzitutto stai sicuro che ci avrò provato, e se non ci sarò riuscito avrò l'anima in pace, tranquillo, perché ci avrò provato e mi accontenterò.

Veleno 10-07-2012 01:39 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365635)
Tu metti come unica alternativa a non riuscire a scalare l'Everest lo scalare il monte Bianco. Ma per come l'ho posta io uno intanto scala il monte Bianco e poi piano piano prova a riapprocciare l'Everest.

Oppure può non scalare nessuno dei due.
Soprattutto se avrà capito che si tratta di traguardi di nessun valore...

carlo88 10-07-2012 01:55 PM

già, concordo, da cui la conclusione (lo dico da Alpinista) per cui non è tanto la vetta che si sale, quanto come la si è salita!

PO-OL 10-07-2012 03:01 PM

Quote:

Originariamente inviato da GiulioWL (Scrivi 365635)
Tu metti come unica alternativa a non riuscire a scalare l'Everest lo scalare il monte Bianco. Ma per come l'ho posta io uno intanto scala il monte Bianco e poi piano piano prova a riapprocciare l'Everest.
Se poi vogliamo parlare di un'altra situazione, e cioè una situazione IMMODIFICABILE del tipo uno alto 1,40, che non può AMBIRE a diventare 1,90, allora lì il discorso CAMBIA. E cioè, se cerchi un post mio di prima lo trovi scritto, uno a quel punto si accetta. Ma questo non significa che si debba accontentare, può comunque cercare altre vie.

Si ma guarda che nella vita i limiti endogeni ed esogeni ti portano più a trovarti nella situazione del metro e quaranta che in quella dell'everest, eh. Ad esempio tu hai 26 anni mi pare, una strada l'hai già intrapresa, questo te ne preclude molte altre.

Comunque quando proverai "a scalare l'everest" cambierai opinione da solo, non sta certo a me convincerti.
Tanto per continuare la metafora della montagna, circa il 25% delle persone che provano a scalare il k2 ci lascia le penne (ora non ricordo la % precisa ma è in quell'ordine di grandezza) proprio perchè non è disposta ad accettare i propri limiti.

Chi cade in depressione perchè ha 3kg di più o di meno non è tanto diverso, dato che una vita depressa la considererei una non-vita.

Call 10-07-2012 03:11 PM

Posso fare una domanda:

ma è proprio necessario doversi realizzare in modo da doversi distinguere, come fosse una regola non scritta ma esplicita? :confused:

ile 10-07-2012 03:14 PM

Quote:

Originariamente inviato da Call (Scrivi 365663)
Posso fare una domanda:

ma è proprio necessario doversi realizzare in modo da doversi distinguere, come fosse una regola non scritta ma esplicita? :confused:

realizzarsi secondo me si, il distinguersi credo che sia l'effetto secondario alla realizzazione

Call 10-07-2012 03:21 PM

Quote:

Originariamente inviato da ile (Scrivi 365664)
realizzarsi secondo me si, il distinguersi credo che sia l'effetto secondario alla realizzazione

c'è differenza tra realizzarsi per (soprav)vivere e realizzarsi per distinguersi: la seconda non te la prescrive di certo il medico e alle volte ci si pone obiettivi che spesso sono semplici illusioni.

GiulioWL 10-07-2012 03:33 PM

Quote:

Originariamente inviato da PO-OL (Scrivi 365657)
Si ma guarda che nella vita i limiti endogeni ed esogeni ti portano più a trovarti nella situazione del metro e quaranta che in quella dell'everest, eh. Ad esempio tu hai 26 anni mi pare, una strada l'hai già intrapresa, questo te ne preclude molte altre.

Comunque quando proverai "a scalare l'everest" cambierai opinione da solo, non sta certo a me convincerti.
Tanto per continuare la metafora della montagna, circa il 25% delle persone che provano a scalare il k2 ci lascia le penne (ora non ricordo la % precisa ma è in quell'ordine di grandezza) proprio perchè non è disposta ad accettare i propri limiti.

Chi cade in depressione perchè ha 3kg di più o di meno non è tanto diverso, dato che una vita depressa la considererei una non-vita.

Ma infatti io non dico che IO farò qualcosa.

Io da ragazzino ho dato tutto per imparare a giocare a basket come si doveva, poi i limiti endogeni mi hanno fatto capire che per quanto mi preparassi non sarei mai arrivato chissàdove. Ora è l'ultimo anno di studi, dove però anche qui ho fatto delle scelte, a differenza di molti amici che hanno accettato quello che capitava loro ho scelto un indirizzo che mi specializzasse in una cosa che mi apre a maggiori probabilità di fare qualche soldo. Se poi non succederà amen, ora come ora non navigo nell'oro ma sto bene ringraziando Dio. Se riuscissi a stare così e a garantire la stessa cosa ai miei figli un giorno, ben venga.
Per ora, però, mi concedo il lusso (perché la nostra generazione è privilegiata) di provare a giocare al massimo possibile con le carte che ho a disposizione.

E il Monte Bianco ho provato a scalarlo in un certo senso, non in ambito lavorativo. E sono franato giù quasi rischiando la vita. Però questo non significa che un giorno non ci riproverò, o che ho perso la speranza di poterci riuscire. E finchè ho quest'età per Dio lasciatemi sperare :D


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