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Innanzitutto non concordo con l'inquadrare la questione in una visione "competitiva", secondo cui è tutta una gara a chi ce la fa, mentre la massa arranca. E' proprio il genere di concetto fuorivante, mentalmente tossico, veicolato dai media, e da cui ci dovremmo allontanare, se ci interessa realmente essere felici. Per essere realizzato non devo competere con nessuno, ma solo essere in pace con me stesso e con le scelte che faccio. Non concordo neppure con gli esempi portati: un ciccione o un ex tossico sono motivati in primis da esigenze di salute, quindi da uno stato di necessità, come pure l'ex galeotto che vuole riabilitarsi, nel qual caso non parlerei proprio di "ideali"... Poi, pensare a Berlusconi come ad un esempio virtuoso di persona realizzata e che ha accettato i propri limiti, mi strappa semplicemente un sorriso... |
i soldi ed il potere hanno permesso a berlusconi di andare a letto con tutte quelle donne, altrimenti pensi che qualcuna di quel livello ci sarebbe andata se fosse stato uno normale?
che poi si dice che i soldi non facciano la felicità e nemmeno il sesso ed il potere ma un po' per natura un uomo è sempre insoddisfatto ma non deve diventare una malattia, qualcosa che ti fa stare male. |
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In questo senso accettarsi ma non accontentarsi, come è stato detto dagli altri. Siccome di esempi simili non ce ne sono pochi (oppure anche Napoleone era raccomandato? Oppure anche Napoleone è un film o è un parto dei media?) il mito dell'uomo (e della donna ovv.) che ce la fa nonostante tutto non è così campato in aria. Vale sempre ovviamente il discorso dell'uno su mille ce la fa. Poi io direi ognuno la pensa come vuole, non credo ci sia UNA posizione giusta. Andategli a dire al Berlusca che lui si doveva accontentare...non fraintendete, dico Berlusca ma potrei dire un altro. Quote:
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Che cos'ha uno bello oltre alla fortuna che ha avuto di nascere bello? Il brutto non la merita solo perché brutto? Berlusconi è uno dei tanti esempi che la mente è MOLTO più potente del fisico in questo mondo civilizzato. |
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La mente e soprattutto civilizzato. Cerchiamo di ma tenerci credibili, per favore. |
"La mente" sarebbe un concetto da spiegare bene.
Perchè Quote:
se vuoi dire che si campa col cervello più che con i muscoli, posso esser d'accordo, ma se dici che uno intelligente becca di più di uno bello, questa la escludo totalmente! |
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Che poi questo sia possibile solo in un "regime" maschilistico bla bla bla sono d'accordo con voi Si campa molto meglio col cervello che con i muscoli, no doubt |
Quindi per farla breve, considereresti anche l uso di steroidi pur di raggiungere l obiettivo di metter muscoli ? Oppure non sai di chi stai parlando.
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L'ho anche scritto prima, Berlusconi ha usato molte scorciatoie sicuramente. Ma qua il discorso è lo stesso che si fa con Arnold. Sarebbe stato lo stesso il migliore se non si fosse dopato? Lasciamo stare il doping sennò mi bannano. Dico solo che quando si parla all'estremo si contemplano i casi estremi. Arnold sarebbe stato il migliore se non si fosse dopato? Non lo sapremo mai, perché per emergere è dovuto ricorrere a sostanze dopanti, perchè lo fanno tutti. Chiudiamo però il discorso doping. P.S. Poi il fatto che B. abbia usato delle scorciatoie non significa che voglia farlo anch'io...non capisco cosa c'entra il riferimento a me |
Anche gli scienziati nei lager hanno fatto molte scoperte interessanti.
Ma non perchè fossero più intelligenti, solo perchè usavano metodi che il resto del mondo aborriva. Bè per il berla la vedo uguale. Certo non era un inetto, ma non è di certo una mente. è solo uno stacanovista della spregiudicatezza. |
Ah, ecco cosa mancava nell equazione, la legalità :rolleyes:
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Dobbiamo parlare politically correct, ho capito...
allora diciamo che Berlusconi, nano pelato e corto ha trombato come Rocco Siffredi, bello alto e lungo :D:D:D |
a pagamento non è che ci voglia molto .... avendo i soldi ti puoi prendere anche 20 ragazze a notte e fartele, alla fine fanno numero.
poi secondo varie voci era merito anche della pillolina blu |
a me han detto che è risaputo che ha la pompetta.
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Questo tanto per parlare politically correct. Il Nano li ha, e sfrutta la situa. Quelle che se lo scopano, pure. Fine del discorso. Ma la domanda è: è questo che conta realmente nella vita? Diventare "qualcuno", e circondarsi di fica? Evidentemente abbiamo visioni totalmente diverse del concetto di "realizzazione": per me si tratta di qualcosa di spirituale, di un'arricchimento interiore che permette di vivere con più pienezza e in armonia con le proprie scelte, qualunque esse siano; di diventare persone migliori, in definitiva, piuttosto che del raggiungimento di un traguardo materiale fine a se stesso, totalmente privo di valore, quando non conduce apertamente verso la malattìa... |
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Il problema si pone quando per arrivare a esserlo, si hanno sulle spalle qualcosa come 150 processi :rolleyes: Per questo imo l'esempio di giulio non sta in piedi. Quote:
Se alla soglia dei 30 non sono arrivato a correre il tour de france, secondo te è meglio che me ne faccia una ragione e mi goda i giri con i miei amici o che il sabato al posto di uscire con loro sto a casa a piagne perchè non sono in costa azzurra a correre? Oppure dovrei continuare ad allenarmi nella speranza che un giorno potrò vincere la maglia gialla, deprimendomi nel mentre? Perchè è di questo che sto parlando. La vita è una, non si gioca all'infinito, uno da il massimo poi deve anche sapersi godere i risultati che ha ottenuto. Se no passa tutto il suo tempo a lamentarsi... e se è vero che nell'attimo prima di morire ti rivedi la tua vita che ti passa davanti, non vedrà altro che lamentele, serate passate chiuso in casa, piagnistei e via dicendo. Quando dico "accontentarsi del secondo posto", intendo invece che uno se ne deve fare una ragione se non diventa mister olympia (o a chi si ispira) ma godersi il fisico che si è sudato, essendo soddisfatto di quello, se vogliamo fare l'esempio dei muscoli. Stesso discorso per le donne, se gli mancano 3kg alla perfezione poco male, significa che comunque sono in forma alla grande. Se poi vogliono deprimersi al posto di essere soddisfatte... ripeto, la vita è una e ognuno ci fa quello che vuole. Guarda che è molto più difficile accettare i propri limiti che lamentarsene. |
Ma sinceramente a me sembra che non sia mia l'ossessione del secondo posto in questa discussione.
Io dico solo che mentre si è secondi, o terzi, o decimi, o milionesimi, ci si diverte non facendosene un male di vivere MA si cerca comunque di salire...come dice Lorenzo, migliorarsi è una cosa solo buona se affrontata senza fisime. |
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Incomincio a pensare che non leggi quanto scrivo ma rispondi per partito preso.Va bè. Nonostante, ti quoto, senza fisime appunto. Se i 3kg in più, in meno, l'iphone, l'auto o la f**a ti devono rovinare la vita... ;) |
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La realizzazione materiale è questo: pura illusione in nome della quale, nei casi più estremi si imbocca una via senza ritorno. |
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Sul fatto che poi la realizzazione personale sia illusoria, ok, è possibile. Aridaje co sta cosa però della realizzazione come competizione verso gli altri...se l'ho introdotta io ho sbagliato.
Se io mi sento realizzato a scalare l'Everest, investirò tempo, energie e soldi affinchè ci riesca. Se poi non ci riesco, Amen, proverò il Monte Bianco, se non riesco, il Monte Rosa. Cioè non capisco perché cercare per forza un contraddittorio su questo concetto che mi sembra sano e costruttivo Ci sono persone che sono esploratrici per DNA o per natura o per imprinting psicologico da quando erano piccoli oppure...boh. Però lo sono, questo non significa necessariamente calpestare gli altri, significa perseguire un ideale per realizzarsi. Che poi questo implichi essere stato migliore di altri, non lo vedo necessariamente come un concetto abbinato, ma può essere benissimo un derivato. |
Giulio non so che dirti, o non hai esperienza o sei ingenuo oppure non leggi e continui a ripetere come un mantra la tua posizione. Nei tuoi discorsi manca completamente l'elemento temporale.
Al di là degli esempi dei singoli individui che lasciano il tempo che trovano, perchè sono interessanti le masse e non le figure peculiari ai fini di questo discorso. Comunque, tu dici Quote:
E lo stesso vale per gli altri esempi, se non sei arrivato ad essere competitivo in uno sport a 20 anni è quasi impossibile che sfonderai a 30. Si, poi uno su mille ce la fa, in molti sport a 12 anni sei già ad alto livello. E uguale per la forma fisica. Se a 20 anni non avevi il fisico dei tuoi sogni sarà dura che lo avrai a 40 (se è da quando ne avevi venti che ci provi ad averlo). Quote:
Di sicuro cadere in depressione e buttare gli scarponi perchè non sei riuscito a scalare l'everest non mi sembra la cosa migliore da fare, invece molta gente ha questo atteggiamento verso la vita. |
Chiaramente nulla di personale contro di te ne contro i magazzinieri :p
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Per rimanere in metafora, tante volte sono gli altri a farti credere o ad aspettarsi da te che la tua aspirazione sia scalare l'everest, e tu finisisci per convincertene, quando invece la tua natura sarebbe totalmente diversa, e magari vorresti solo correre in un praticello; ed è lì che nascono conflitti, soprattutto se in aggiunta, si viene portati a credere che scalare l'everest sia necessario per essere qualcuno nella vita, per ottenere rispetto e riconoscimento sociale, e che rinunciando alla scalata si è soltanto dei falliti... |
Scusa PO-OL cosa dovrei fare, darti ragione? Ovvio che rimango della mia posizione e la continuo a ripetere.
Ti invito a rileggere questa parte che hai scritto: Quote:
Se poi vogliamo parlare di un'altra situazione, e cioè una situazione IMMODIFICABILE del tipo uno alto 1,40, che non può AMBIRE a diventare 1,90, allora lì il discorso CAMBIA. E cioè, se cerchi un post mio di prima lo trovi scritto, uno a quel punto si accetta. Ma questo non significa che si debba accontentare, può comunque cercare altre vie. E' chiaro ed evidente invece che questi esempi contemplano il TEMPO, perché si parla di un PROCESSO, che inizia quando si è giovani e si conclude nella cassa da morto. Se lo si fa a una persona di 50 anni E' OVVIO CHE NON VALE. Lo faccio io che ancora studio ed è normale che non si adatti a un 50enne. Se a 50 anni non avrò ottenuto niente, anzitutto stai sicuro che ci avrò provato, e se non ci sarò riuscito avrò l'anima in pace, tranquillo, perché ci avrò provato e mi accontenterò. |
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Soprattutto se avrà capito che si tratta di traguardi di nessun valore... |
già, concordo, da cui la conclusione (lo dico da Alpinista) per cui non è tanto la vetta che si sale, quanto come la si è salita!
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Comunque quando proverai "a scalare l'everest" cambierai opinione da solo, non sta certo a me convincerti. Tanto per continuare la metafora della montagna, circa il 25% delle persone che provano a scalare il k2 ci lascia le penne (ora non ricordo la % precisa ma è in quell'ordine di grandezza) proprio perchè non è disposta ad accettare i propri limiti. Chi cade in depressione perchè ha 3kg di più o di meno non è tanto diverso, dato che una vita depressa la considererei una non-vita. |
Posso fare una domanda:
ma è proprio necessario doversi realizzare in modo da doversi distinguere, come fosse una regola non scritta ma esplicita? :confused: |
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Io da ragazzino ho dato tutto per imparare a giocare a basket come si doveva, poi i limiti endogeni mi hanno fatto capire che per quanto mi preparassi non sarei mai arrivato chissàdove. Ora è l'ultimo anno di studi, dove però anche qui ho fatto delle scelte, a differenza di molti amici che hanno accettato quello che capitava loro ho scelto un indirizzo che mi specializzasse in una cosa che mi apre a maggiori probabilità di fare qualche soldo. Se poi non succederà amen, ora come ora non navigo nell'oro ma sto bene ringraziando Dio. Se riuscissi a stare così e a garantire la stessa cosa ai miei figli un giorno, ben venga. Per ora, però, mi concedo il lusso (perché la nostra generazione è privilegiata) di provare a giocare al massimo possibile con le carte che ho a disposizione. E il Monte Bianco ho provato a scalarlo in un certo senso, non in ambito lavorativo. E sono franato giù quasi rischiando la vita. Però questo non significa che un giorno non ci riproverò, o che ho perso la speranza di poterci riuscire. E finchè ho quest'età per Dio lasciatemi sperare :D |
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