includo anche i videogames

Oh, non sapevo d'aver innescato sto marasma: comunque il punto non era criminalizzarti.

Il punto è che: quello stava davvero allo scherzo o faceva finta? quello in realtà era più sensibile di altri e non sopportava questo genere di cose? vedeva queste cose come un'umiliazione? Vedeva di essere preso di mira?

Io dopo aver rischiato di subire una coltellata me lo sarei domandato perchè magari se lui avesse avuto più decisione te forse eri all'ospedale se non al camposanto. Mi meraviglia il fatto che poi si sia messo a piangere: non penso che quel pianto fosse per la vergogna di aver usato il coltellino, ma per il fatto di aver percepito delle umiliazioni, magari era uno sfogo.

Non so, però una cosa del genere mi fa un pò pensare a una situazione di suicidio: si inizia col minacciare, ci si mette in mostra, ma se alla fine si ha davvero paura di morire, uno non si suicida più. Il punto è che tale azione agisce da richiamo per un disagio più grande, stessa cosa penso per quelle gang di ragazzini bulletti o altre che indispettiscono i disabili...

Io non darei nulla per scontato, i rapporti tra persone spesso son differenti da quel che si immaginano: quello poteva essere un insicuro, un introverso ed estremamente sensibile.

Ovviamente voi alla vostra età non potevate saperlo, ma almeno dopo un fatto del genere io avrei evitato di sfotterlo quando andava alle interrogazioni ricordandogli un fatto del genere.

Io un pò lo dico perchè in vita mia di umiliazioni durante la scuola mi è toccato passarne e anche di pesanti (e tutte le volte si diceva:"ma era uno scherzo...!"): vi assicuro che può non essere piacevole...quindi non penso che si possa dire che non sapessi stare allo scherzo, perchè ciò che per te è una scherzo bonario per me può non esserlo: preferisco non avere la presunzione che siamo tutti uguali o che uno è iscritto a CL...

Straquoto. Anzi, quelli spesso sono presi come caprio espiatorio come e più di altro.