morta Elena Petrizzi
 

morta la bimba dimenticata in auto per 5 ore da suo padre ...
non ci sono parole su queste cose
spero che ci sia un paradiso
povera bambina riposa in pace

Azz ho sentito di sfuggita di questa storia.. poverina mi dispiace davvero :(

l'ho sentito ieri..possa riposare in pace..

dimenticata? ma cosa è,un oggetto?

poveretta

..e meno male che la moglie ha detto che il marito è uno esemplare...è andato al lavoro convinto di aver accompagnato la bimba all'asilo..la cosa comunque bella è che gli organi sono stati donati e daranno nuova vita.

...mi dispiace!

A volte rimango basito...

il padre è un facoltoso docente dell'università di teramo stimato per come dicono..ma come si fa a dimenticare una bimba in auto?Manco un cane o gatto si dimentica..

Non diciamo stronzate: sono cose che possono accadere, soprattutto quando si ha la testa altrove per quattordicimila motivi e impegni diversi che la vita quotidiana ci impone...

effettivamente la bimba (22 mesi) era una cosa come un'altra...e forse stava nel portabagagli...

so che essere padre non è facile, ma velè nun dì caxxate, te che sei sempre sopra la media...:rolleyes:

No, in effetti la verità in tasca ce l'avete sempre voi altri...

se vuoi dibattere, dimostra il contrario di ciò che dico, ma metterti così sulla difensiva senza argomentazioni contrarie, è come ammettere di non saper rispondere...

uhm...stai dicendo che ce l'hai sempre tu la verità? :rolleyes:

ah, ma forse lo conosci il mondo accademico, non dal punto di vista dello studentello...quello praticamente si è scordato di essere padre e se n'è accorto dopo più di 5 ore: parlare di distrazione e dare la colpa alla vita è un pò poco, perchè ciascuno la vita se la sceglie...e quindi tutto ciò se lo porterà nella coscienza: capirà cosa conta nella vita...

Dai allora il buon esempio e comincia tu per primo a non dirne.
Non saresti neanche degno di risposta, il volere a tutti i costi acentuate il tuo caracter ti sta portando su un universo a parte che solo tu e qualche altro psicopatico potete abitare.

E' quello che sconcerta: ci sta che uno sia esaurito perso e arriva al posto di lavoro convinto di aver portato la figlia all'asilo e accorgersi di averla ancora a bordo, ma qui è arrivato al lavoro, non ha nemmeno guardato il sedile dietro (o peggio l'ha guardato "attraverso") e non si è posto la minima domanda per l'intera mattina lavorativa, perché 5 ore dopo significa che non gli è venuto in mente nemmeno dopo ma si sarà accorto risalendo in macchina per andare a casa.
Ora, non so se la figlia gliel'abbia messa in macchina qualcun altro e che gli abbian detto di portarla via (e sarebbe una vaga attenuante, dato che non l'avrebbe pianificata lui l'azione né sarebbe entrato in contatto diretto con la figlia) ma ancora peggio è se l'abbia messa lui in macchina, scordandosi del tutto di averla.
Mi dispiace per la bambina ma il padre o ha delle turbe psichiche con disastrosi vuoti di memoria oppure era ed è in totale esaurimento nervoso. In tal caso non è una condizione che spunta in un giorno e che dipende molto anche dal resto della famiglia che avrebbe dovuto vederlo sotto pressione e sgraviarlo da alcune responsabilità prima che crollasse.
Giratela come volete, ma se la bimba è morta O è colpa di un genitore O di tutta la famiglia. Non è certo colpa della bimba o della "società", scusa con cui tutti si parano il didietro.

Certo, certo. Magari potresti provare a ricordarglielo tu cosa conta nella vita, xxxxxxxx dal giudizio facile...

Questo è già un punto di vista più condivisibile.
Ma la colpa è sempre di tutti Yashi. I genitori, sì. Ma se i ritmi di questa fottuta società fossero più umani sarebbe più difficile compiere simili mancanze.

Peraltro non è stato nè il primo, nè sarà l'ultimo genitore protagonista di un episodio del genere, dimostrazione del fatto che può accadere a CHIUNQUE, e molto più facilmente di quanto non si creda. Ma qua sono tutti maestri di vita, giudici e giuria.

Ivanko buono....e calmatevi un pò tutti, oppure chiudo.

:rolleyes:

beh, ti dirò che io esplicitamente non offendo la gente, sopratutto se per dimostrare la propria superiorità dialettica bisogna offendere...quindi gradirei delle scuse...

:D

Ti dirò:

- non conosci la realtà accademica?
- la vita te la scegli;
- dire che è sempre colpa della società è un pò una scusa, vero che i ritmi vanno veloci, però uno può anche un pò ribellarsi ad essi;
- so che essere padri è una cosa difficile: ma ce l'hai presente cosa possa aver patito una bimba di quasi 2 anni? e giustifichi tutto così?

non ho parole...:rolleyes:

Che possa succedere siamo più o meno tutti d'accordo, che sia comprensibile no. E' comunque un'azione che porta alla morte della tua prole, non c'è possibilità di scaricare su chicchessia la colpa, perché se la vita ci strangola nessuno ci punta una pistola alla testa per continuare, siamo costantemente noi ad acconsentire a tutto questo. Ci sono grandi manager che all'apice del successo piantano tutto e vanno in campagna, perché? Perché decidono che morire per seguire certi ritmi non vale la candela. Scelta coraggiosa, azzardata e un pò folle, ma fattibile da tutti, oppure si prosegue col rischio di far questa fine.

benissimo, penso che hai capito il punto...i docenti universitari si prendono tutti i lavori possibili, che da soli non sono in grado di fare, l'80% scaricano nelle mani degli assistenti che scrivono per loro, e i docenti ne apportano delle firme. Spesso neanche si degnano di controllare bene le tesi, che ovviamente delegano ad assistenti, accettano spesso lavori extra al di fuori dell'insegnamento, per poi percepire pensioni tra 3000 a 5000€/mese. Vorrei sottolineare che la maggioranza di essi non diventa docente per meriti accademici, ma purtroppo perchè anche in questo ambiente esistono raccomandazioni...

Potrei capire uno che per fare più carriera possibile non si sposa, vive male, ecc...ma ricordiamoci: la vita è una sola, e una disgrazia del genere non riesco a giustificarla (come piace a te veleno) levandomi le responsabilità.

tu difendi gli animali molte volte piu spesso che le persone ...
se avessi letto la stessa notizia che era morto un cane abbandonato in auto avresti reagito allo stesso modo giustificandolo o ti saresti scagliato come una furia contro quel padrone irresponsabile ?

penso che qui il pensiero dovrebbe essere unanime di schifo e sdegno verso questo padre
ora la coppia aspetta un altro bambino, dopo questo che è successo io non darei a loro l'affidamento
lei che giustifica il marito ma stiamo scherzando ?? se mia moglie mi avesse fatto morire mio figlio in questa maniera l'avrei disintegrata
per fortuna che la legge parla di omicidio verso questa persona
deve pagare

Ragazzi, anche perchè sono una persona onesta, voglio rettificare un'informazione che schevuzzo ha dato in modo errato: il padre non è un docente, bensì un semplice impiegato presso l'università di teramo...

ciò rettifica alcune cose, ma non leva il padre dalla responsabilità dell'accaduto ed infatti è indagato per abbandono di minore...

Bimba lasciata in auto sei ore sotto il sole Il padre indagato per abbandono - Corriere della Sera

Evidentemente NON siamo tutti d'accordo sul fatto che possa succedere, altrimenti lo comprenderemmo e non staremmo neanche qui a discuterne.
Certo, nessuno ci obbliga ai ritmi frenetici; possiamo sempre abbandonare tutto e andare in Tibet a meditare fino al giorno della nostra morte, ma ciò non toglie che qualcuno possa decidere di spaccarsi il mazzo paradossalmente proprio a fin di bene, per non far mancare niente alla famiglia. Dunque se questa sarebbe una colpa, fate voi.

Per inciso, io non ho mai detto che la colpa è della società, ma ANCHE della società; di tutti; che non ci giriamo mai indietro un attimo a respirare per capire dove stiamo andando, come tanti polli senza testa.
E lo possiamo sperimentare anche nel nostro piccolo: non sei tu forse a lamentare spesso ritmi di lavoro frenetici che insieme agli allenamenti ti succhiano la vita??
Dunque, cosa aspetti a mollare tutto e andare su un eremo?
Saresti disposto?

Abbandono la discussione.

PS L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in un caso come questo, e non dimostra proprio nulla.

lo so benissimo...

e ti dirò di più, ciò che fa un docente va un pò oltre ciò che definisci "non fare mancare nulla alla famiglia", però se manca la dovuta attenzione o non c'è sufficiente amore, significa che in quel momento non stai pensando alla famiglia, ma al lavoro..

E' comprensibile una dimenticanza senza che però abbia gravi conseguenze, ma mettersi a giustificare come fai tu incolpando la società è un pò troppo...

P.S. abbandona...e non aggiungo altro, sennò dopo le offese passerai al tuo potere marziale...:rolleyes:

Piano... lo schifo e lo sdegno sarebbe unanime se ci fosse il dolo, fosse stato un atto volontario. Qui purtroppo si tratta di una tragica dimenticanza, una distrazione per cui però qualcuno muore. Chissà quanti casi capitano d'inverno e non si sanno, perché non accade nulla...
Quanto alla reazione della moglie è molto personale, d'altronde la decisione è difficile... perdonare e provare a tenere insieme quel che resta della tua famiglia, anche se non sarà mai niente come prima, o cedere all'istinto di rabbia e distruggere quel poco di nido che è rimasto, ovvero il legame col coniuge e la speranza di una vita come famiglia unita seppur segnata dal lutto. Lì non giudico, io non so se riuscirei.


Appunto è un paradosso: se vivi oltre le tue possibilità per la tua famiglia è lodevole, ma se il risultato è ferirli o causarne la morte il senso si perde totalmente.


Ma la società non è un ente astratto, una divinità mitologica che impone il suo arbitrio su noi formichine. La società siamo noi! Se non tutti là fuori sono sclerati vuol dire che un modo per vivere sereni c'è, perché non adottarlo? Se non ci giriamo mai indietro per respirare vuol dire che non abbiamo capito di averne bisogno. Guarda quelli a cui viene diagnosticato un cancro: all'improvviso tutte le cose della vita assumono priorità diverse, cambia tutto. E c'è proprio bisogno del Male per capirlo?

Questo è vero, quando non sarò più in grado di sopportare tutto mollerò l'allenamento e ridurrò il lavoro, non per forza bisogna incenerire la propria vita e scappare sugli Urali vestiti di pelle d'orso.

E' un peccato che tu non riesca ad avere un confronto civile e pacato con gli altri veleno...

mi è venuto un dubbio: hanno detto che è docente universitario perchè stava andando ad una conferenza, ma la notizia del 18 maggio dice che era un impiegato...

p.s. meglio forse non parlare di un mondo, quello accademico, che non si conosce...

Cerchiamo, sulla tomba di una bambina, di non trascendere inutilmente, tutti abbiamo le proprie idee, difendiamole pure, ma evitiamo gli insulti!!!

ma cosa devo leggere ???
una dimenticanza non l'ha fatto apposta quindi lo sdegno non ci deve essere ??
quindi dato che non l'ha fatto apposta è ok ?
io ora ti investo tu ti arrabbi ti dico scusi ero distratto non l'ho fatto apposta ??

ma dove viviamo ??

allora perche non perdonare tutti quei matti che non fanno mai niente apposta o non sono capaci di intendere e di volere ??

Certe cose non devono accadere quando hanno come prezzo la vita degli altri.

la cosa sconcertante è che un padre non pensi un secondo alla sua bambina in 5 ore....anche se è sul posto di lavoro..

e lo sta dicendo un ragazzo di 22 anni...


veleno non credo puo capitare a qualsiasi persona,dai..è una roba da malati mentali o da esauriti forti come dice yahsiro..

Ma no great, non fraintendere. Non sto dicendo che va tutto bene, ma nemmeno lo si può appendere per i piedi in piazza per la lapidazione. Così come la legge ammette attenuanti per l'incapacità di intendere e di volere MA punisce ugualmente il reato, così è qui. L'omicidio c'è indubbiamente, e la responsabilità è univocamente del padre. Però non è la stessa cosa.
Poi c'è il blablabla, che l'opinione pubblica dovrebbe soffermarsi sulla frenesia della vita che ci porta a questi estremi e blablabla...ma a livello pratico non lo puoi condannare moralmente perché lui in primis è distrutto per la cosa, non l'ha certo fatto apposta. Allo stesso modo se io ti taglio la strada o se sei distratto e mi investi, io dovrei venirti ad ammazzare? Sicuramente è colpa tua, ma un conto è l'incidente ed un altro è puntare il pedone ed accelerare.

La condanna morale e' il minimo, che padre sei se dimentichi il figlio e muore?

Magari ho perso qualche pezzo, ma che rilevanza ha il dibattito sul lavoro del padre?:confused:
Se fosse docente, cultura elevata ecc. cosa cambierebbe ai fini dell'accaduto.

Al di la di questo che non conta quello che mi fa ridere sono come al solito i mass media. Tutti devono parlare, tutti devono fare servizi su servizi. Nomi e cognomi dati in pasto ad animali che della bambina frega 0.
L'importante è che ci sia l'ennesimo fatto di cronaca di cui parlare.
Mai una volta che si lascia stare una famiglia già distrutta per l'accaduto.
Vogliamo crocefiggere il padre, ma la madre, i nonni, tutti i parenti che si ritrovano una famiglia distrutta ed umiliata a mezzo stampa?
Da domani speciali su speciali, ricostruzioni, dibattiti, super esperti invitati per spiegare ai telespettatori cosa succede all'interno di una macchina al sole...
Non sappiamo niente di lui, della sua vita, del reale svolgimento dei fatti, quel poco che sappiamo, se vero, è già troppo.

Io non lo giustifico, nemmeno lontanamente, ma non saprei come condannarlo.
Peggio di perdere un figlio cosa potrebbero fargli? Forse lo stanno già facendo a reti unificate, e in fondo anche noi.

Quoto Orange.
E' una notizia bruttissima questa, quando l'ho sentita mi sono subito rattristato.
Come detto da te però non vedo la valenza che possa avere un lavoro o un altro, una condizione sociale o un'altra..che uno sia un disoccupato o un menager, un parassita o un gran lavoratore, un povero o un ricco, perdere un figlio è sempre la stessa cosa, così come è sempre la stessa cosa se ciò è accaduto per una negligenza grave.
Del resto basta andare nei cimiteri, magari non quelli modernissimi ma leggere nelle lapidi che risalgono agli anni 50', magari di paesi, per vedere quanti incidenti ci fossero legati alla mortalità infantile fino a pochi decenni fa (non soltanto malattie ma anche incidenti domestici o di vario tipo).
Del resto non si può nemmeno dire che sia pari, se appunto le cose sono come si dice, ad un omicidio colposo qualsiasi, trattandosi della figlia.. cioè se davvero è come si dice la punizione più grande che poteva ricevere lui e la famiglia già l'hanno ricevuta.
A volte ci sono situazioni nelle quali trovare un colpevole, ammesso che sia il vero colpevole, serve comunque a poco, la piccola non tornerà in vita purtroppo.
Casomai è da vedere se effettivamente sono una coppia in grado di allevare dei figli visto quando è successo, ma queste sono ipotesi che facciamo noi che abbiamo solo una visione molto parziale e che, come hai detto anche tu, siamo trascinati un po' troppo dai giornalisti che a volte speculano su tutto .

R.i.p.

Ciò che dici è vero...

sono stato il primo a citare il lavoro, ma l'ho fatto per dovere di cronaca spiegando che essere docenti universitari ultimamente non significhi più insegnare (e non ho voglia di raccontare un mondo schifoso, cultura o non cultura)...però mi rendo conto che fatti del genere avvengono quando l'uomo non si accorge della misura: vuole o fa più di quanto potrebbe...

non lo giudico legalmente, ma moralmente sì, e mi auguro che riesca a dare un giusto senso a certe cose perchè questo non è un incidente, purtroppo...

rip

mah, io ho un figlio di 7 anni e una di 3, sono la prima e l'ultima cosa a cui penso ogni giorno, e continuo a pensare a loro in continuazione, Fanc ulo i problemi di lavoro, lo stress, la vita quotidiana, sono l'unica cosa veramente importante nella mia vita, quindi questo genitore non può avere la benchè minima giustificazione, detto questo lasciatelo in pace pover'uomo, il rimorso che lo accompagnerà fino nella tomba sarà la sua più atroce condanna, quindi via gli sciacalli e gli avvoltoi intorno alla famiglia e dategli la possibilità di vivere il loro dolore privatamente.