Yashiro |
22-05-2011 05:14 PM |
Quote:
Originariamente inviato da Call
(Scrivi 285509)
quello praticamente si è scordato di essere padre e se n'è accorto dopo più di 5 ore: parlare di distrazione e dare la colpa alla vita è un pò poco, perchè ciascuno la vita se la sceglie...e quindi tutto ciò se lo porterà nella coscienza: capirà cosa conta nella vita...
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E' quello che sconcerta: ci sta che uno sia esaurito perso e arriva al posto di lavoro convinto di aver portato la figlia all'asilo e accorgersi di averla ancora a bordo, ma qui è arrivato al lavoro, non ha nemmeno guardato il sedile dietro (o peggio l'ha guardato "attraverso") e non si è posto la minima domanda per l'intera mattina lavorativa, perché 5 ore dopo significa che non gli è venuto in mente nemmeno dopo ma si sarà accorto risalendo in macchina per andare a casa.
Ora, non so se la figlia gliel'abbia messa in macchina qualcun altro e che gli abbian detto di portarla via (e sarebbe una vaga attenuante, dato che non l'avrebbe pianificata lui l'azione né sarebbe entrato in contatto diretto con la figlia) ma ancora peggio è se l'abbia messa lui in macchina, scordandosi del tutto di averla.
Mi dispiace per la bambina ma il padre o ha delle turbe psichiche con disastrosi vuoti di memoria oppure era ed è in totale esaurimento nervoso. In tal caso non è una condizione che spunta in un giorno e che dipende molto anche dal resto della famiglia che avrebbe dovuto vederlo sotto pressione e sgraviarlo da alcune responsabilità prima che crollasse.
Giratela come volete, ma se la bimba è morta O è colpa di un genitore O di tutta la famiglia. Non è certo colpa della bimba o della "società", scusa con cui tutti si parano il didietro.
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