![]() |
![]() |
|
Il Club Il luogo di ritrovo dove discutere tra amici come al bar
Ciao amico visitatore, cosa aspetti? Apri una discussione subito nella sezione Il Club |
|
LinkBack | Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
(#1)
![]() |
|
Psycho Lifter
Messaggi: 1,687
Data registrazione: Jun 2005
Località: Arezzo
Età: 56
|
![]() Lo sport è salute?Dangerous Fitness » Archive » Lo Sport è salute? Questo è un argomento estremamente dibattuto. E’ innegabile che per mantere in forma il nostro corpo basti veramente poco: i valori di pressione, del colesterolo e un’altra miriade di sigle vengono mantenuti nella norma veramente con un minimo di buon senso. Camminare a passo sostenuto per 30′ tutti i giorni, eseguire un programma di esercizi con pesi moderati/modesti, non eccedere nel cibo, mangiare verdure e poca carne, non fumare, bene un bicchiere di vino al giorno e cose simili se fatte su base costante ci permettono di stare veramente in forma per anni e anni. A dimostrazione che "un minimo" è eccezionalmente meglio di zero. Passare da "sedentario marcio" a "persona in forma nella media a basso rischio cardiovascolare e tumorale" è veramente semplice (chiaro, a livello statistico, magari stasera scendo dal treno e vengo centrato da un ubriaco che guida il carrello di WileCoyote). Questa incredibile constatazione si perde nella assolutamente stupefacente altra considerazione che queste cose NON LE FA NESSUNO. Statisticamente, si intende. Ma… non ce ne può fregare di meno. Noi siamo i duri e puri, cuore oltre l’ostacolo, testa bassa e pedalare. Cazzo ci frega di camminare a passo sostenuto, noi che facciamo squat al vomito… La domanda invece è: fare Sport è salutare? Intendo stavolta con la parola "Sport" una attività fisica impegnativa e sfidante su base costante. Elimino per una volta il concetto di "gara". Palestra, podismo, ciclismo, tutta roba amatoriale insomma ma fatta con dedizione e coscienza, costantemente per ANNI. Poichè non voglio ragionare in generale, che è asettico e triviale, parlo narcisisticamente di me. Anche il nipote del cugino del barista dove andiamo a fare colazione la mattina sa che ho fatto Atletica dai 16 ai 23 anni. A 19 anni cominciarono a farmi male i tendini di Achille, entrambi. Un inizio di tenosinovite, l’infiammazione della guaina dei tendini. Come sempre, all’inizio si sottovaluta. Faceva un po’ male da freddo, ma poi… ok, via più veloce della Luce. Poi iniziò a far male la mattina, sempre di più. E allora iniziò la crioterapia, ad ore e ore… poi come sempre il dolore passò. Come sempre perchè queste cose fanno così… L’anno dopo di nuovo, quando entrai in forma, dolore. Ghiaccio etc etc. La mattina ero praticamente zoppo, ma poi ok. Chiaro, dottori, cure, mesoterapia… tutto eh… Si parla comunque di 20 anni fa. Immaginatevi un ragazzo di 20-22 anni che la mattina è zoppo, ecco, quello ero io. Anzi, un ragazzo nerd con gli occhiali e zoppo, quello ero io. Smisi per altri motivi di correre e mi dedicai di brutto a fare pesi come attività principale, del resto erano già 7 anni che mi massacravo dopo l’allenamento. Sentivo sempre dolore ai tendini, la mattina sempre dolore e zoppia, ma lo squat e lo stacco erano Ok. Questo per almeno 10 anni. L’equazione è sempre stata pesi Ok = nessun problema. Ah… ogni volta che provavo a fare un po’ di footing, dopo 3, 4 sedute, mi prendeva una fitta lancinante nel polpaccio destro. Mi sono scordato di dirvi infatti che quando ero militare, detti una botta fortissima con il tendine di achille contro una panca, e presi anche 40 giorni di convalescenza. Per correre, il tendine dopo un po’ diventava di cemento e tirava il polpaccio. Me la cavavo con una settimana di dolore, ma lo squat lo potevo fare. Perciò tutto Ok. Questo fin verso i 30 anni. Poi questo dolore è diventato costante, anche per camminare, ma poco. La mattina sempre zoppo, ma poco dolore durante il giorno. Non potevo oramai più correre, al massimo per prendere l’autobus di corsa, pena fitte lancinanti al tendine destro con poi aggravio al sinistro. Ma, come un mantra, squat e stacco erano ok, che cosa importa se la mattina zoppico un po’ anche quando sono uscito di casa… erano le cicatrici del passato. Dai 34-36 anni in poi ho iniziato ad avere dei problemi d’estate. Non so perchè, ma d’estate per 1 mese circa il dolore aumentava di brutto e rompe le palle sempre. E’ in questo periodo che di solito decido seriamente di fare qualcosa, ma poi passa. E non se ne fa mai di nulla. Del resto? Ok, avete capito. "Fare qualcosa" è molto palloso. Perchè devo spendere soldi innanzi tutto. E poi perchè il tempo per le terapie come lo trovo? Un conto è fare pesi in casa la sera alle 23, un’altro trovare il tempo per andare a fare delle terapie. Che palle… e poi, cazzo mi frega di correre… posso fare anche la cyclette, perciò eventualmente i protocolli di aerobica da fitness-boy li posso sempre fare, no? Perderò un autobus ogni tanto, ma alla macchinetta del caffè ci arrivo e l’erba in giardino la posso tagliare. Ok, però ogni anno è peggio. Quest’anno è stato un vero incubo. Il "periodo estivo" è ben più lungo di un mese oramai, diciamo 2 e mezzo. Sono zoppo tutta la mattina, e mi fa male il tendine destro per salire e scendere le scale. Si vede che sono zoppo, me lo dicono i colleghi. Quando mi alzo dalla scrivania, perchè smetta di zoppicare devo fare tutto il corridoio. Mi sono fatto un po’ di foto. Ecco a voi i miei due simpatici tendini. Ernesto ed Evaristo. Il destro è più grosso del sinistro. Almeno, non è un dolore psicologico ah ah ah. In casa mia, infatti, ci si può lamentare solo se il danno è visibile e se non è determinato dai pesi, altrimenti prendi di bischero. Credo sia arrivato il momento di "fare qualcosa". Di certo non mi opero come hanno fatto i miei amici… Però ho un po’ di paura che questa cosa non si fermi, è innegabile. Concludendo: questo è un bel regalino che mi ha dato l’Atletica. Io ho una invalidità fisica, perchè di questo si tratta: lavoro al PC, terziario avanzato, servizi. Se lavorassi in un cantiere, sarebbe un bel casino. E’ salutare tutto questo? E’ salutare fare Sport? Sento di statistiche che dicono che chi ha fatto sport ad alto livello (leggi: chiunque abbia fatto sport per anni su base costante e con impegno) sia messo peggio, che so… dopo 20 anni, rispetto a chi non ha fatto nulla. Io penso che sia vero. Fare Sport NON E’ FISICAMENTE SALUTARE. E’ usurante e alla lunga qualcosa ci scappa. Meglio fare fitness, wellness, mantenimento… Tutto questo è vero perchè gli studi e le statistiche parcellizzano ogni aspetto della nostra vita rendendola una "somma delle parti". Ma la vita non è la somma delle singole azioni che facciamo e il giudizio sulle singole parti è certamente diverso dal giudizio globale. Lo Sport non è perciò salutare. Ma la cosa è ben più complessa. Altrimenti la soluzione è "non fare sport", o, come fanno gli americani, fumare fa male, non si fuma nemmeno in pubblico. Concordo. Però allora possiamo dire "la democrazia è una buona forma di governo", esporto la democrazia. Funziona meno, mi pare. Sempicistico non significa efficace. Riformulo la domanda. Pensi che ne valga la pena essere zoppo? Oppure: tornassi indietro cosa faresti?Tutte queste domande hanno la stessa risposta. Che è lunghetta. Lo Sport mi ha insegnato delle cose. I soliti valori da film ma che poi in fondo sono veri. Rispetto dell’avversario, lealtà, impegno, disciplina. Potremmo sintetizzare il tutto con "capacità di togliersi il dito dal culo" e agire. Ma, oltre questo e a mio avviso ben più importante, io ho dei ricordi che sono parte di me. Fisicamente, sono un rottame. Ma sono quello che sono, nel bene e nel male, perchè io ho quei ricordi. Quei ricordi mi fanno agire come faccio e determinano come sono. La mia personalità, il mio equilibrio interno dipendono in parte da quelle esperienze. Questo ha un peso che si somma o si sottrae al peso dell’invalidità creata dallo Sport che ho praticato. Ed è ognuno di noi che stabilisce il valore di quel peso e verso dove pende la bilancia. Chi vorreste stare a sentire intorno al fuoco una notte d’estate sotto le stelle? Uno che ha fatto qualcosa o uno che non ha fatto un cazzo mai? Le ansie, le gioie, le delusioni, i timori, i terrificanti problemi, la passione trasudante di uno che se non altro "ci ha creduto e ci ha provato" o il nulla tiepido di uno che ha sempre fatto tutto a modino "perchè magari in seguito può andare male"? Io mi tengo il mio dolore invalidante di oggi e non lo baratterei con i miei ricordi di 20 anni fa. ono preoccupato ovviamente, ma me lo tengo senza recriminare. Niente "ah se potessi…". Se potessi tornare indietro e non fare quello che ho fatto, adesso salirei le scale in fretta, ma sarei sicuramente un’altro. |
|
![]() |
Strumenti Discussione | |
Modalità Visualizzazione | |
|
|