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| All the Truth Member Messaggi: 6,442  Data registrazione: Jun 2007 Località: Non omologata Età: 52 |  Terrorismo - 
            
          
				
				
		
				10-08-2008, 11:57 PM TerrorismoPechino, gli Uighuri scelgono la tattica del «terrore diffuso» Attaccano come possono e dove possono per dimostrare che sono in grado di perturbare da lontano i Giochi I terroristi cinesi – siano uighuri o semplici “fuori-di-testa” – hanno scelto per ora la via del terrore diffuso. Attaccano come possono e dove possono per dimostrare che sono in grado di perturbare da lontano i Giochi. Le esplosioni a Kuqa segnalano una volontà di colpire anche quando non possiedono mezzi sufficienti. MORTI - Se sono vere le ricostruzioni ufficiali – ma è sempre bene prenderle con cautela – molti degli estremisti sarebbero morti nell’attentato. In ogni caso i militanti hanno provato a dare seguito agli appelli lanciati sul web e con i video dai presunti leader del Partito islamico del Turkestan e dall’altro grande gruppo, il Movimento islamico del Turkestan orientale. OBIETTIVI - Il modus operandi – uso di granate, armi da fuoco e veicoli-ariete – è tuttavia quello di un terrorismo non troppo sofisticato. E gli obiettivi sono le forze dell’ordine e non le installazioni sportive, probabilmente non alla loro portata e ben protette. Ma gli atti violenti sono sufficienti per imbarazzare le autorità e costringere i mass media ad occuparsene. L’interrogativo è se gli estremisti proseguiranno su questo “sentiero” o se invece hanno in serbo una sorpresa eclatante. OAS_AD('Bottom1'); SOSPETTI E DOMANDE - Infine un’annotazione sull’omicidio avvenuto sabato a Pechino sotto la Torre del Tamburo. Un attacco costato la vita ad un turista americano. Per le autorità si è trattato del gesto di un “folle” che, dopo aver ucciso il cittadino statunitense, si è tolto la vita. Una morte provvidenziale, unita alla tesi del pazzo, che allontana sospetti e domande legittime. Guido Olimpio 10 agosto 2008 Pechino, gli Uighuri scelgono la tattica del «terrore diffuso» - Corriere della Sera | 
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