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Si, certo la massa da ricercare e' solo quella funzionale. Sono d'accordo sulla resistenza intervallata, vista la dinamica dell'arrampicata. Riguardo gli Ol's non ne ho praticamente esperienza: cosa mi consigli nello specifico? Per le prese isometriche BW, se ti riferisci ad allenamenti specifici di arrampicata, allora si, sono gia' previste, altrimenti anche in questo caso ogni consiglio e' bene accetto ;) |
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L'allenamento consisteva nel restare appesi a questi fori con un dito per 30" - 60" per poi passare all'altra mano su un'altro foro :eek: ... magari non arrivare a questi estremi ma penso sia possibile applicare il principio in una delle tante palestre di allenamento per l'arrampicata. |
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Visto che ci sono, riporto un feedback degli allenamenti che sto facendo attualmente. Al momento, come scritto, alterno una sessione di forza con una di resistenza e sto riscontrando un aumento di entrambi gli aspetti. Ora non saprei bene quantificare, in termini %, questo aumento, pero' e' sicuramente tangibile, infatti in circuiti che in precedenza facevo fatica a chiudere, oppure alcuni passi erano troppo duri per me, ora invece mi riescono con maggiore facilita', senza contare che riesco ad andare avanti per piu' tempo di prima, segno che anche la resistenza sta aumentando :) A marzo, quando cambiero' leggermente "tattica" provero' da priorizzare le sessioni di forza per vedere se ne avro' un maggiore riscontro, e poi vediamo che succede. Come sempre, anche in questo caso, bisogna studiare e studiarsi ;) |
Frequenza e carichi già scritti precedentemente; cmq con gli Ol's non scendere sotto il 70% altrimenti servono a poco.
Remenber; Very high volume of Ol's. |
Scusa leo non ricordavo. Grazie mille :)
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[quote=GundamRX91;92985]Da diversi studi e' emerso quanto sia importante "alternare" periodi di lavoro sulla forza a periodi di lavoro sulla resistenza, a prescindere dallo sport praticato.
QUOTE] scusate se mi intrometto, ma così, a livello generale, a cosa farebbe bene? |
[quote=ApprendistA;93985]
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scusa, forse mi sono espresso male (anche perchè non sapevo bene cosa chiedere) ma la resistenza "all' acido lattico" se si può dire così?
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Anche all'acido lattico, pero' dipende dallo specifico sport.
Nel mio caso (arrampicata sportiva), essere piu' forti significa effettuare i passaggi duri utilizzando meno forza, che cosi' si "preserva" piu' a lungo, mentre nei passaggi che richiedono una forza "media", mi impegnano sicuramente di meno e questo mi consente di proseguire piu' a lungo stancandomi di meno (ho una produzione minore di acido lattico e anche quando e' presente riesco a gestirlo piu' a lungo). |
ok capito. ma a livello di bodybuilding/PL?
se non è inerente alla discussione chiedo scusa e semmai apro un altro 3d |
A livello di PL non ho esperienza diretta, quindi scriverei solo delle fesserie :p
Per il bodybuilding invece ritengo che questa pratica non abbia senso, in quanto non si ha la necessita' di sviluppare una forza resistente, mentre la forza massima si, ma i protocolli di allenamento e le relative periodizzazioni sono differenti. |
bè scusa l ignoranza ma mi verrebbe da pensare una cosa: se io ho più forza resistente vuol dire che arriva dopo l acido lattico a darmi noia durante il pompaggio, quindi potrei fare qualche rip in più o mettere pochi kg in più, o sbaglio?
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ma infatti in tutti i lavori a fatica cumulativa, ad esempio, migliora anche la resistenza al tipo di lavoro svolto con relativi metabolismi coinvolti. anche se non è l'obiettivo diretto...
insomma imho in ambito palestra/PL/bb la resistenza migliora per conseguanza dell'allenamento svolto anche se non è il fine primario.... |
certo, ma sarebbe bene fare periodi specifici o no? nel senso, divento grosso allo stesso modo sia facendo periodi specifici di resistenza sia non facendoli?
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Il corpo umano produce "acido lattico" continuamente come prodotto della glicolisi (che ovviamente non si manifesta solamente durante l'esercizio fisico) questo prodotto viene continuamente utilizzato e smaltito per consentire un corretto funzionamento muscolare. L'accumulo eccessivo di acido lattico si manifesta per una incapacità di utilizzo e di smaltimento e questo, ad un certo punto, limita la contrazione stessa. La capacità aerobica aiuta a smaltire le concentrazioni dei sottoprodotti generati e quindi consente di "lavorare" più a lungo. CMQ l'assunto che bisogna evitare l'acido lattico è errato! |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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