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spike 21-03-2011 11:20 AM

Quote:

Originariamente inviato da LiborioAsahi (Scrivi 266842)
In una nazione in cui lo stato si arricchisce vendendoti sigarette e alcolici, parlare di appesantire il bilancio sanitario con un alimentazione sbagliata è paradossale.
E anche se così non fosse, sarebbe una grave violazione della libertà personale.

Logicamente è il mio, assolutamente contestabile, punto di vista.

Ma anche a farlo apposta di certo non proponevo di negare alcun servizio a nessuno. Però devono rendersi conto che stanno rubando qualcosa...probabilmente a qualcuno che ancora deve venire (se poi il disgraziato è il bambino il danno è veramente disumano)

Il fatto che ci siano anche alcol e sigarette non fa certo cambiare idea anzi il discorso vale anche per loro

Il fatto che lo stato si arricchisca con questo sistema (anche se in realtà non è vero ma si fa solo "sequestrare" da altri interessi) non me lo fa di certo trovare giusto

LiborioAsahi 21-03-2011 12:05 PM

Quote:

Originariamente inviato da Devilman (Scrivi 266846)
Lo stato le tassa e le liberalizza ma non obbliga nessuno ad utilizzarle.

La salute è tua, sei tu che vivi in quel corpo e sbattersene i maroni sarà anche liberale ma non lo considero intelligente, giusto che chi si fa del male si accolli qualche costo in più o, se preferite, vengano premiati i virtuosi.

Nel caso del 3d mi incazzo come una vipera perchè si tratta di un bambino e come tale impossibilitato a scegliere se rimanere normopeso o sembrare un maiale da allevamento.

Mia nonna, santa donna ma ignorante come un coppo, aveva quella mentalità contadina e quando poteva mi dava da mangiare come un tacchino, almeno però erano bistecche e cotolette di pollo, non grassi e zuccheri al sapore di cioccolato!

Mia nonna però aveva 70 anni negli anni '80 e visse guerra e miseria, le si possono perdinare questi eccessi, viceversa dei genitori nel 2011 non possono ridurre così un bambino!

Quote:

Originariamente inviato da spike (Scrivi 266849)
Ma anche a farlo apposta di certo non proponevo di negare alcun servizio a nessuno. Però devono rendersi conto che stanno rubando qualcosa...probabilmente a qualcuno che ancora deve venire (se poi il disgraziato è il bambino il danno è veramente disumano)

Il fatto che ci siano anche alcol e sigarette non fa certo cambiare idea anzi il discorso vale anche per loro

Il fatto che lo stato si arricchisca con questo sistema (anche se in realtà non è vero ma si fa solo "sequestrare" da altri interessi) non me lo fa di certo trovare giusto

Non stto parlando di intelligenza, quella non l'ho nemmeno menzionata, anche perchè son d'accordo con voi su quel punto. Per di più per quel che riguarda un bambino penso quasi servirebbero delle norme per tutelarne la salute (alcool e sigarette ad esempio non possono essergli vendute, se ai bambini bue venissero fatte visite per verificare se è un problema "intrinseco" o se sono i genitori sconsiderati e in funzione di questo venissero prese delle conseguenze, ne sarei contento).
Cmq anch io mi son ritrovato con nonne zie, prozie eccecc a cui venivano gli occhi a cuore se svuotavo le loro dispense a tavola :D

Per quanto riguarda gli adulti invece, bè io penso che ognuno possa fare quel che ritiene giusto. Vien da se che si prenderà anche tutto ciò che ne viene ;).

Più che tassare i tripponi, detasserei gli stinchi di santo.
Già pagare delle tasse per qualcosa che sfrutti minimamente è insensato, poi pagarle unicamente per qualcun altro che ha uno stile di vita in conflitto con i tuoi ideali è una vera presa per i fondelli.

Cmq Spike eviterei anche lontanamente di pensare a vincolarli. Se poi loro fossero in maggioranza e la pensassero come te, tu magari saresti obbligato a mangiare al McDonald :D:D:D

Acid Angel 21-03-2011 02:23 PM

Avrei talmente TANTO da scrivere che forse è meglio se taccio. Mi sento molto coinvolta in questa discussione, nel senso che essa investe argomenti che mi toccano molto da vicino, essendo stata bambina sulla soglia dell'obesità e avendo sempre combattuto con il sovrappeso finché un bel giorno non mi sono ritrovata sull'altra sponda.

Riconosco che la questione è controversa, e che il peso sul bilancio del SSNN se può essere irrisorio ora in Italia per quanto riguarda le malattie derivanti da situazioni di obesità patologica, il trend è quello degli USA, dove ora campagne su campagne (avete presente il bus del Dr OZ? O il programma del cuoco inglese Jamie Oliver in giro per l'America? Ecco... si sta cercando di rieducare dalle radici, a partire proprio dai bambini. Che sono ogni anno esponenzialmente più obesi.) vengono fatte per prevenire. Perché prevenendo oggi il sistema sanitario spende meno per curare domani.

Mi fermo qui.

Trokji 21-03-2011 02:38 PM

Quote:

Originariamente inviato da spike (Scrivi 266839)
ma mica son tanto daccordo però.

posto che mangiare la nutella sia una scelta libera...
posto che si diventi effettivamente consapevoli degli effetti di certe scelte...

non è giusto secondo me gravare ad esempio sul bilancio sanitario con patologie che sono evitabili

Spike è vero.. ma il sistema economico ha sempre guardato all'hic et nunc.
Vedi le centrali nucleari.. oggi produci energia ad un costo abbordabile (almeno lo era in passato, col costo degli impianti odierni non è più così), ma ti ritrovi nella migliore delle ipotesi ad avere delle tombe enormi che dovrai tenere per migliaia di anni e dei barili contenenti veleni potentissimi che dovranno essere mantenuti isolati per milioni di anni. E' possibile quantificare un costo del genere? molto difficile.. o anche il petrolio in fondo, che oggi lo consumi e poi non l'hai più, ed anche qui lasci alle future generazioni un ambiente devastato..stessa cosa è l'alimentazione, anche lì il consumismo ha giovato alle aziende che producevano cibi scadenti, poveri di nutrienti, allettando i loro clienti con pubblicità ben fatte e gusti costruiti ad hoc, magari spesso aiutati anche dalle neuroscienze.
Tralasciando gli aspetti "etici", un posto in ospedale costa molto oggi, si parla di più di 5000 euro al giorno. Però il nostro professore di pneumologia ci disse, parlando del fumo.. in fondo in genere quando compaiono i problemi come enfisema polmonare o tumori più frequentemente in un fumatore?
Compaiono comunque in un'eta non avanzatissima ma generalmente dopo i 55-60, cioè spesso lo stato si risparmia anni di pensione nel caso dei fumatori per esempio (ricordiamo che anche se i tumori dovrebbero essere già rientrati tra la prima causa di morte nei paesi occidentali, nella realtà, in gran parte a causa degli stili di vita, sono ancora le malattie cardiovascolari la principale causa di morte).
Certo sarebbe interessante valutare in effetti il rapporto costi/benefici, vista l'enorme spesa sanitaria nel nostro paese ed in occidente.. ma del resto anche quelli sono soldi che creano occupazione. Queste non sono cose che dico io ma sono valutate tramite studi di statistica nell'ambito dei costi sanitari.. ognuno dovrà essere sempre libero di fare come vuole per come la vedo io e libero di disporre liberamente della propria salute (anzi secondo me attualmente la libertà è ancora troppo poca). Però dato che certi comportamenti possono gravare molto sulla collettività, io penso che un'idea potrebbero essere assicurazioni o tasse agguntive, da valutare "periodicamente", esempio fumi e devi dichiararlo ogni tot mesi, oppure pacchetti di sigarette tracciate.. stessa cosa per altri comportamenti a rischio.. ed in questo caso paghi in questi mesi che hai il comportamento a rischio una tassa o un'assicurazione per non gravare troppo sullo stato.
Oppure come dice liborio favorire i comportamenti "salutari" tramite detassazioni. Però il proibizionismo non ha mai portato a nulla in passato, se non al proliferare del mercato nero ed all'ipocrisia.. ed oggi ce n'è ancora troppo. Se uno vuole farsi del male non puoi fermarlo, basta si beva una bottiglia di varichina o si metta a farsi areosol coi toner della stampante..
Ovvio che questi sono discorsi nei quali si vanno a sovrapporre molti aspetti: aspetti economici, di salute collettiva, di salute individuale (e quindi qui modelli di riferimento, valori, aspetti culturali)..sono quindi discorsi abbastanza complessi.
Qui poi si aggiunge il caso che si tratta di un bambino, quindi non è "libero" come dicevamo prima, certo la colpa è in parte dei genitori o meglio dell'ambiente, in senso lato, nel quale è nato (probabilmente condizione socio-economica bassa per esempio). Ma come puoi agire? togliere la patria potestà a tutti i genitori di bambini obesi? sarebbe impossibile. In Italia sono state fatte molte campagne contro l'obesità, specie infantile (e tuttora se ne fanno, anche se troppo poco, per esempio ci sono progetti europei per incentivare il consumo di frutta nei bambini delle elementari, sono solo esempi ma ovvio forse troppo poco), ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti (è aumentata anziché diminuire - quindi ci sarebbe da chiedersi anche se erano campagne serie o no e se non ci sarebbe da cambiare radicalmente approccio-).. è comunque un problema molto sentito anche negli altri stati

spike 21-03-2011 04:38 PM

trokji non ne faccio una questione statale o geoeconomica....ma personale (della persona interessata), tutto quì.

Trokji 21-03-2011 04:42 PM

Quote:

Originariamente inviato da spike (Scrivi 266950)
trokji non ne faccio una questione statale o geoeconomica....ma personale (della persona interessata), tutto quì.

Sono punti di vista diversi.. esiste il punto di vista del singolo caso (indubbiamente importante), poi c'è quello statistico, economico e della prevenzione, dai quali non puoi prescindere comunque quando si parla di cultura, costi ed eventuale peso per la collettività

LiborioAsahi 21-03-2011 04:50 PM

Ma a parte queste divergenze immagino che il succo sia che il piccolo lucio ha avuto sfiga ad aver dei genitori che lo lasciano ingozzare (e che lo usano come fonte di guadagno ;)).
E secondo me questo non è un problema legato alla legislatura inerente, bensì alla scarsa cultura alimentare del nostro paese. Nonposso credere che molti genitori siano al corrente dei danni che stanno arrecando ai propri pargoli...

Trokji 21-03-2011 05:01 PM

In che senso lo uano come fonte di guadagno? (EDIT: ho rivisto il video ed ho capito cosa intendi, la prima parte mi era sfuggita)
Io mi sono fatto l'idea che spesso i genitori stessi, perfino quando vanno dal dietologo (o addirittura dall'endocrinologo e dal nutrizionista) e ci portano i figli non si rendano molto conto. Cioè non basta che ti facciano una dieta e che se necessario ti diano farmaci per far rientrare degli squilibri ed una condizione di obesità grave laddove necessario, ma ci vuole un cambiamento culturale. Se sei abituato a mangiarti 400 g di pasta al giorno o 200 g di prosciutto con 1 kg di pane bianco e questo ha portato all'obesità devi cambiare le tue abitudini, mangiare diversamente e fare la spesa diversamente. E la spesa la fanno i genitori.. il cibo lo preparano loro in genere.. quindi è necessario che loro non solo si preoccupino in senso "medico", ma che poi loro stessi mettano in pratica.. quindi qui si ritorna nel discorso della compliance.. cioè in teoria puoi sapere benissimo come fare una dieta e come risolvere un problema, ma poi bisogna che sia il paziente stesso (in questo caso secondo me tutta la famiglia) a capire il problema e mettere in atto la "terapia" (in senso lato)


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