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IronPaolo 13-10-2008 09:30 AM

Sabato e Domenica prossimi...
 

… si terrà a Terni la VII Coppa Italia a squadre di Powerlifting. Questa è una gara molto particolare in quanto è presente una categoria "esordienti" che permette a chiunque abbia intenzione di gareggiare una entrata "morbida" all’interno del circuito del Powerlifting.

Il problema è che ci sono pochissimi iscritti e questo mi fa molto riflettere.
Certamente mica è una "colpa" non voler gareggiare e non voglio cadere nella mia solita retorica di esaltazione delle gare e di tutto il resto. Non mi va di compiere l’errore "piace a me, è valido per tutti", e a me fare queste gare piace alla follia.

Allo stesso tempo le possibili motivazioni di una scarsa affluenza sono state analizzate per quanto possiamo capirci: una data per la gara troppo a ridosso delle vacanze estive, una percezione della FIPL/IPF come troppo elitaria o complessa, la presenza di maglie, fasce e corpetti, la parcellizzazione degli atleti nelle varie federazioni, un complotto dei Klingoniani che a suo tempo uccisero Kennedy. Tutto abbiamo analizzato, e anche di più.

Personalmente, il Powerlifting dovrebbe essere la naturale evoluzione per tutti quelli che si allenano in maniera "power", interpretando i pesi, il bodybuilding e la palestra in generale come la classica sfida con se stessi che per alcuni si materializza con la bicicletta, per altri con la corsa, per noi con le rotelle di ferro.

Sembra paradossale scritto da me, ma una gara di powerlifting si può preparare in maniera più semplice rispetto ad una gara di bodybuilding, perchè è necessario concentrarsi su molti meno elementi.

Non avete idea di quanto mi pianga il cuore quando leggo di gente che sarebbe nella fascia media e medio-alta dire "non sono pronto". La Grande Verità è che si è pronti per una gara solo dopo che si è gareggiato, più e più volte. Perchè, incredibilmente, tutto è allenabile, anche la gara stessa!

Ma non voglio dirvi questo. Mi rivolgo a tutti gli appassionati del ferro che sono a 2 ore di macchina da Terni: venite a vederla, questa gara. Di sabato o di domenica, sceglietevi le categorie che preferite, ma… fate un salto. Vi divertirete.

Anche perchè c’è chi la Domenica si sbatte a destra e a sinistra senza meta, perdendo tempo a decidere cosa fare che è già l’ora di cena. Questa sarebbe l’occasione di vedere qualcosa di diverso.

Vi chiedo di venire perchè potrete sentire a pelle l’aria carica di elettricità, vedere i dischi rossi Ivanko da 25Kg caricati sul bilanciere, ascoltare le urla, gli applausi, la rabbia o la gioia per le luci rosse o bianche. E tutto questo non attraverso un fottuto canale di Youtube, ma dal vivo: invece di raccattare video di gente sconosciuta di paesi sconosciuti potrete vedere realmente in cosa consiste scendere in pedana, a 10 metri dalla pedana stessa.

Portate anche dei vostri amici, in fondo il Powerlifting è molto semplice ed emozionale e tutti possono apprezzarlo: al di là delle finezze del regolamento, ti metti in piedi nello stacco, è ok, non ti riesce, non è ok. Che c’è da capire? Gli atleti si susseguono velocemente, perciò non annoia.

Magari, fra gli spettatori, qualcuno si appassiona e decide che l’anno prossimo vuole essere al di là delle transenne, dentro la gara. E’ successo, e spero che succederà ancora.

Io non voglio un grande pubblico PER ME, perchè a me che mi alleno in una stanza da solo basta essere fra i miei amici per fare quello che mi piace, ma lo vorrei per Powerlifting in se, per far capire agli altri appassionati di atletica pesante quanto questo sport possa essere bello.

Sul sito della Federazione www.powerliftingitalia-fipl.it trovate tutte le informazioni per la logistica

Baiolo Karonte 13-10-2008 10:20 PM

sapete già che ci sarò a partecipare..tanto x ridere ovviamente.
sai a che ore gareggiano all'incirca gli esordienti?

Tonymusante 14-10-2008 10:19 AM

Quote:

Originariamente inviato da Baiolo Karonte (Scrivi 73464)
sapete già che ci sarò a partecipare..tanto x ridere ovviamente.
sai a che ore gareggiano all'incirca gli esordienti?



ciao Daniele,
le operazioni di peso che ti riguardano vanno dalle 10.00 alle 11.30 e la tua gara inizia alle 12.00. Attento che in FIPL sono puntuali.
Comunque, se vai sul sito federale, in homepage hai la locandina (come quella riprodotta da Paolo) e sotto ti si aprono l'invito, le terne arbitrali e tutte le informazioni del caso.
Ci vediamo sabato 18 :)

EnricoPL 14-10-2008 11:00 AM

Quote:

Originariamente inviato da Baiolo Karonte (Scrivi 73464)
sapete già che ci sarò a partecipare..tanto x ridere ovviamente.
sai a che ore gareggiano all'incirca gli esordienti?

ripassiamo insieme un pochino il regolamento?

IronPaolo 22-10-2008 01:07 PM

Ragazzi, sono distrutto: un fine settimana all’insegna del Powerlifting, due giorni incredibili di gare mi hanno lasciato appagato, soddisfatto e assolutamente demolito. Sono successe tante cose, e non so nemmeno da dove iniziare…

Dovrei dare un titolo a questa roba, di quelli che condensano in poche parole l’essenza di quello che si vuole dire. Ok, proviamoci.

I dettagli contano…





L’organizzazione di una gara sportiva è un qualcosa di estremamente complesso in cui io mai vorrei cimentarmi. Perchè ci siano i record non bastano gli atleti forti, ma 1000 particolari che permettano ai Kg di salire.

Gli atleti vanno considerati, addirittura coccolati, seguiti nei loro rituali, nelle loro manie, nelle loro cose assurde che però devono essere fatte in quel modo altrimenti non funzionano a dovere.

Dopo oramai due anni che non calcavo la pedana FIPL ho trovato un nuovo impianto audio, nuovi PC, schermi piatti per i risultati, pesi e rastrelliere nuove, nuovi rack nel settore riscaldamento (c’erano 3 postazioni identiche a quelle da gara con 250Kg ognuna), pannelli di legno, moquette.

Una volta che le gare partono l’orario deve essere rispettato e sappiamo tutti quanto diventiamo isterici per un anticipo o un posticipo di 5 fottuti minuti, perchè sono quei 5 fottuti minuti in cui la testa è tutto e niente deve distrarti da quello che stai facendo, nemmeno anticipare un’alzata del riscaldamento.

Ci accorgiamo dell’organizzazione… quando manca, mai quando funziona bene! Come sempre, nessuno si è accorto di nulla, ma dato che tutto questo non è gratis, voglio dirlo: la professionalità si vede nei dettagli. Bene: l’organizzazione è stata “ai soliti livelli”, perciò ottima. Assistenza, arbitri, logistica, confort nella zona riscaldamento. Semplicemente, abbiamo gareggiato.

Mi sento quasi in dovere di dire questo: il Presidente Sandro Rossi è una persona speciale, e ogni volta mi colpisce per qualcosa di notevole. Sembra incredibile ma… Sandro ci conosce tutti e si ricorda di tutti. Non “segue” le gare, ma le “vive”. Durante le premiazioni sempre delle parole per tutti, mai formali o di circostanza, ma vere e sincere sia per il campione con pesi extra-galattici che per chi è andato fuori gara. Posso garantire che se ne è accorto anche il pubblico, anche chi non è dentro l’ambiente.

Tutta questa organizzazione non rende però l’ambiente “freddo”: l’entourage FIPL si mantiene sempre familiare e accogliente e per questo coinvolgente. Se ne accorge anche Kamos cioè Paolo (una noticina: il nickname E il nostro nome ah ah ah, se dici Paolo sei uno sconosciuto, ma Kamos “ah, ciao, come stai!?”) che è venuto a vedere la gara! E tutti siamo contenti che ti sia piaciuta, perciò grazie di essere stato con noi.

All’organizzazione propriamente detta fa da supporto lo “spirito di corpo” degli atleti, che si sostengono a vicenda, indipendentemente dai risultati di ognuno (e non è retorica, lo dice uno che è refrattario a queste cose): dire “Claudio mi dai un’occhio” a uno da 345Kg di squat o “Fabio mi stai a lato” a un’altro con 190 di panca mi fa sempre uno strano effetto, ma loro mi danno un’occhio e si mettono di lato, anche se io valgo un caccolesimo di loro. Per questo a me piace stare in questo ambiente.

Ho avuto il piacere e l’onore di fare assistenza nel riscaldamento a Valerio (Smallcyborg) e Enrico (EnricoPL), e vi posso assicurare che non è per niente facile “gestire” due atleti di altissimo livello. E’ come fare il navigatore in una gara di rally: ti fai un gran culo per tutti i dettagli che fanno la differenza e non vedi un cazzo della gara degli altri.

Chiaro, è un piacere, ma è anche una responsabilità, e più l’atleta è di alto livello e più i particolari fanno la differenza. Come sempre, ogni cosa ha la sua professionalità (e io onestamente ne ho avuta poca): l’assistente deve meritare la fiducia dell’assistito, perciò li ringrazio per aver chiesto di me.

Poi, tantissime persone eccezionali, scrivo sparso quello che mi ricordo.

Ado con la sua squadra di ragazzi giovani, con l’atleta di colore con un potenziale immenso (non ha i tricipiti a ferro di cavallo, ma un ferro di cavallo dentro i tricipiti) che va sgrezzato assolutamente: non “se po’ ‘vvede” uno che spinge 130 di panca raw come se fossero 30 e poi toppare l’alzata perchè non aspetta il comando del giudice per riappoggiare, nemmeno la castrazione sarebbe una pena adeguata.

Bravo AlePL che fa due nulli di squat e chiude la terza alzata a 130Kg recuperando una situazione che mette a dura prova la testa di qualsiasi lifter di qualsiasi esperienza. Complimenti, veramente.

Mi spiace per Zio Tattoos che va fuori gara nello squat, che è la bestia nera di tutti coloro che approcciano questo sport. In compenso un bel 200 di stacco voluto e grintoso. Ivo è una persona eccezionale: si è allenato per la gara, è venuto per la gara, per provare cosa significa, per assaporarne le sensazioni. Questo è lo spirito che dovrebbe guidare tutti coloro che vogliono provare.

Cristiano (Cristianino) come sempre è un ragazzo sereno ma aggressivo quando serve. Toppa alla grande il riscaldamento che nemmeno io riuscirei a fare una cazzata del genere (e parla uno che si è ustionato i testicoli con una pomata…): invece di 180Kg nell’ultima di riscaldamento piazza un bel 200, cioè l’entrata! Poi li fa decisi in pedana e chiuderà con 210, e un bellissimo 230 di stacco a circa 67Kg di peso corporeo. Bravo, vedrai che non potrai che migliorare.

Daniele (Baiolo) fa una bella gara, uno squat a stance troppo stretto lo limita troppo, però chiude la sua prima gara di Powerlifting buttandosi nella mischia. Con lui c’era Carlo Buzzichelli, che dimostra delle belle doti da powerlifter, un bello squat dinamico e veloce con 15Kg almeno in più, sarebbe interessante capire fin dove potrebbe arrivare!

Beppe (Ungeheuer) è diventato una bestia enorme rispetto a quando era uno alto e secco che guardava dalle transenne la Coppa Italia di 2 anni fa. Lo so Beppe che dico sempre la stessa cosa, come quando da piccolo trovavi l’amico dei genitori che diceva sempre “come è cresciuto…” e tu pensavi “certo, che dovevo fare, rimpicciolire?”. E’ l’età, ma… mi fa così. Un bel 160 di panca che è ottimo conil nuovo regolamento, uno stacco da migliorare perchè troppo di schiena ma… questo è il divertimento, no? Mi spiace non aver avuto più tempo per chiacchierare!

Leonardo (Kryp) è un po’ sotto tono per dolori articolari, anche se è paradossale parlare di “sotto tono” per uno di 75Kg che fa 240 di squat, 180 di panca (mi pare…) e 240 di stacco (credo…). Mi spiace tantissimo per lui, per l’impegno che so che ci ha messo e per la voglia che ha di ottenere da questo sport. Sono convinto che i dolori alle ginocchia e ai gomiti si risolveranno e secondo me sono dovuti a “semplice” sovraccarico. Kryp è cresciuto tantissimo di Kg perchè ha attuato una filosofia estremamente semplice quanto redditizia: usare l’attrezzatura al limite massimo di quello che può dare, diventare bravo con questa roba, spremerla al meglio. Dai un po’ di tempo al tuo corpo di adattarsi e vedrai che, secondo me, otterrai quello che vuoi.

Fabio (Pippolo) va fuori gara nello squat, ed è sempre brutto per tutti quando accade, perchè tutti sappiamo quanto faccia male all’animo veder buttati via mesi di preparazione. Però Fabio prosegue, e questo non è da tutti. Panca e stacco, io non so se avrei fatto lo stesso!

Alessandro (Silvas) è sempre… Ale, un ragazzo a mio avviso buono come il pane, gentile e disponibile. Mi fa un po’ cagare addosso nel riscaldamento quando è un po’ alto nell’affondo di squat, mi fa cagare parecchio addosso quando toppa l’entrata a 250, ma poi si riprende e li chiude molto bene. Poi un bel 175 di panca e un 275 di stacco favoloso. Una bellissima gara, bravo Ale, di cuore!

Finalmente conosco Rudy, il compagno d’allenamento di Alessandro, 82.5Kg di talento, grinta e umiltà come pochi, un bel fisico compatto, un dorsale e delle braccia da paura. 270 di squat, una panca un po’ penalizzata da un infortunio (ah come lo capisco…) e uno stacco stellare con un riscaldameno fatto così: 150-200-250-280 (200 e poi 250… dove è lo smile del riso isterico che non lo trovo?), entrata a 300, poi 315 e 320 falliti di poco. Penso che non sono il primo a dirgli che può fare grandi cose.

Il riscaldamento degli atleti-TIR è da avere paura. Ragazzi, vedere Claudio BullDog che si riscalda con 310Kg e che mi dice “io se sto fermo 5 mesi e poi provo lo squat 310 lo faccio sempre”… Subito dopo realizzerà il record Italiano di categoria, con 345Kg. Mentre stavo scaricando la panca Bassini mi fa “posso farne una?” e… oplà, 220 di panca raw visti a meno di un metro.

Ho potuto ammirare il record italiano assoluto di squat, 387.5Kg, mai visto tanto ferro tutto insieme. Pellizzoni ha uno squat da paura assolutamente deciso e grintoso, con i dischi che ondeggiavano. Come piccola noticina, mai vorrei trovarmi uno così incazzato al semaforo perchè la mia macchina ha un solo crik e non basterebbe di certo.

Ho conosciuto un sacco di ragazzi, Fabiano che mi ha detto “tu sei Paolino?”, troppo bella questa cosa di Internet, e SL70 che dal vivo è simpaticissimo.

Valerio centra uno dei “nostri” obbiettivi, che io e lui abbiamo in comune: 4 rotelle rosse per parte nello squat e 5 nello stacco. Valerio mette la tacca sulle 4! I 220 con l’ultimo disco blu erano troppo brutti da lasciare come risultato finale! Peccato i 270 mancati nello stacco per una mano che si apre. Ah… a Valerio la panca sta sulle palle ah ah ah e si accontenta di un 135 dovuto solo ad una condotta tranquilla. Nel momento in cui gli entrerà l’occhio anche in questo esercizio i Kg decolleranno sicuramente. E’ stato un piacere farti l’assistenza, essere dietro di te l’attimo prima dell’entrata in pedana!

Il Cinghio poi compie un’impresa mitologica, con 330 di squat, belli, profondi e sicuri come mai aveva fatto, 275 di panca alla velocità con cui io faccio 60Kg (e non è uno scherzo) e un bello stacco a 310Kg. Silvio è migliorato tantissimo, ha corretto una marea di difetti, e si sta dimostrando un atleta completo e non solo uno specialista nella panca. Ha tentato i 286.5 di panca, che sarebbe stato record MONDIALE, non li ha chiusi ma… ok, basta che porta male. Guardate i video degli allenamenti e capirete.

Che dire… è come un film, no? Un ragazzo che da un posto in culo ai lupi (Todi non è il centro del mondo eh…) arriva al top del Powerlifting IPF. Sono convinto che al microscopio elettronico a scansione vedremmo nella spirale del DNA di Silvio la scritta Eleiko, ma Silvio è… di più di questo, perchè oltre le doti ha la grinta per metterle a frutto, non si accontenta mai, non dilapidando il talento..

Infine, ho avuto l’onore di assistere Enrico nella sua gara, e vederlo realizzare i suoi personali. 300 di squat da paura come solo lui sa fare, marmoreo prima di partire, tenuta di schiena da paura in risalita. I 310 verranno, del resto 20Kg di miglioramento sui massimali in gara sono tantissimo per un atleta di alto livello. Dopo, mi toppa i 160 di panca nel riscaldamento… cioè… andare fuori di panca con un peso basso è da stronzi, suvvia. Poi invece chiude a 180, eguagliando il suo record.

Dopo un velocissimo riscaldamento tipo 120-170-220-250 entra a 270 volati sul soffitto, poi con 280 eguaglia il suo precedente record. Infine, dei bellissimi 290. Io penso che i 300 ci fossero ma… il rischio era grosso. Ora il consiglio del dottor Paolino è di riposare e basta: se la spalla va a posto i 200 con supermaglie sono alla portata, facili. E gli 800 di totale a portata di mano. Per la mia esperienza anche nell’atletica ci sono dei momenti in cui un risultato ne tira altri, perchè quando certe aspettative sono appagate l’atleta si sblocca. E il cazzo di squat con il 3 davanti è venuto.

Enrico si merita tutti i Kg delle sue potenzialità, se li merita per tutto quello che fa, per il sito federale, per essere l’allenatore un po’ di tutti noi virtual-PL, perchè è sempre stato disponibile con me e se mi toppava quei 300 quasi mi sarei messo a piangere. Fanculo, li ha fatti e io sono contentissimo!

Ed ecco la mia gara.

Arrivo al palazzetto, vedo la pedana, le persone nella zona riscaldamento. Sento l’emozione ma molto controllata: mi sento… a casa. Mi scopro essere un atleta “navigato”, uno che sa cosa aspettarsi e perciò non ho le ansie e le paure di anni fa: è possibile allenare anche la gara, un concetto che non riesco mai a spiegare bene.

Sono emozionato, ma non sono teso. Questa gara è importante ma è un di più, essere in pedana è ben oltre le mie aspettative di quest’anno dove ho bene o male ottenuto quello che volevo.

Chiacchiero con gli amici, c’è Ivo il mio compagno di gara. Infine, arrivano Enrico e Valerio, perciò è come avere il pilota automatico dato che penseranno a tutto loro.

Gareggio “raw” e non “geared”. Il sangue delle discussioni raw vs geared gronda da tutti i server dei forum tematici, per quello che mi riguarda, io gareggio per ora così a causa di impedimenti logistici: sono sempre solo, e per usare questa roba si deve essere in due. Perciò mi considero un lifter inferiore, non posso esprimere il mio potenziale, non posso sapere quando sia bravo o meno nell’uso di questa roba. Però l’alternativa è non giocare, e allora gioco così.

Mi inizio a scaldare per lo squat, le sensazioni sono buone ma non ottimali, snocciolo i grani del solito rosario consumato da centinaia di allenamenti. 50, 90, 110, 130, 150 sono paralleli e mi innervosiscono. I 170 vanno tranquilli, decisi.

Come sempre, non so niente degli altri, chi c’è, chi non c’è, quanto fanno. Nemmeno so quanto fa di preciso lo Zio, perchè mi estraneo dal mondo.

Entro a 180, non voglio fare l’eroe a 190 che poi li toppo e devo recuperare. La prima di squat è ad alto tasso di sputtanamento, perchè ci vuole subito un bel feeling con la pedana, altrimenti sei fritto. Enrico e Valerio sono dietro di me, mi urlano “le solite cose che ci diciamo sempre”, ma sono le “solite cose” necessarie e se non me le urlano rendo molto meno.

L’area della pedana è sempre immensa e vuota, non vedo i dischi, non vedo i giudici laterali ma solo il centrale, non vedo i dischi ma solo la barra al centro. L’afferro, entro sotto. Sento i laterali d’assistenza che si chiudono su di me per proteggermi da qualsiasi pericolo, il centrale è Sandro e mi stringe per aiutarmi ad uscire. Sono 180Kg, dei luridissimi e fottutissimi 180kg di merda, questo penso, li ho fatto tante volte e li devo divorare per entrare in gara.

Stringo le mani, indurisco la schiena, respiro, blocco e stacco. Indietro, fermo, sento Enrico che urla, Sandro mi lascia, è come essere in caduta libera. Lo squat raw fa sentire proprio nudi, nemmeno una tuta sulle ginocchia a dare una sensazione di contenimento. Squat! Respiro, affondo prendendo l’assetto, mollo alla fine, inverto, serro le ginocchia. A posto! 3 luci bianche, sono in gara.

Chi in terza alzata prova un record vive la seconda in maniera molto particolare: è necessario farla perchè il salto di Kg sarebbe troppo, ma si vorrebbe sentire “facile” per avere le giuste sensazioni nella prova successiva, dove spari il tutto per tutto. Facile mollare la tensione e andarci tranquilli, tanto la prima è andata. Se poi l’alzata è difficile allora la testa può giocare brutti scherzi, rendendo impossibile la terza prova. I 190 sono identici ai 180 ma-non-proprio, leggermente più combattuti.

Dico ad Enrico di dare in terza i 200, che sono “il numero con il 2”, il sogno di un ragazzo di 23 anni che iniziò a fare squat con dei pesi gommati in un casotto di lamiera. Li ho inseguiti da sempre, mi sono sempre sfuggiti, li ho fatti una sola volta in allenamento, e adesso li riprovo in pedana. Dio se li voglio fare… Enrico parla come solo lui riesce, ho un minuto di tempo, non ho le fasce o il corpetto che non so gestire, ho un’assistenza da paura che mi supporta. Perciò rimaniamo solo io e 200Kg di ghisa verniciata, in questa strana forma di meditazione e di ricerca di se stessi.

Schiodo i 200, non pesano. Vado indietro, le frazioni di secondo prima del via sono interminabili. Squat! Affondo bene, risalgo ma vado in avanti, come un rimorchio che scarica la terra, è la paura del peso. Sibilo un grido ma tengo e recupero di schiena mantenendo le spalle dure, sento le urla a destra, Enrico e Valerio. Serro le ginocchia e viene l’”a posto”. 3 luci bianche, urlo e abbraccio Enrico.

Ci ho messo 17 anni ma adesso ho 200Kg di squat, davanti a 3 giudici FIPL/IPF e perciò validi in tutto il mondo. Ancora non ci credo e mi sento svuotato: non ho più stimoli,che senso ha fare 205 o 210?

La panca è tranquilla, senza maglia non ci sono incertezze. Il pettorale non fa male, perciò i 100 del riscaldamento vanno facili. Entro a 110, devo “solo” non farmi buttare fuori. Il press è corretto, né troppo, né poco. Chiudo facile, 3 luci bianche.

Devo dire che la panca con il press del giudice è molto bella: difficile e rigorosa. Sono finite le discussioni su quanto il fermo fosse valido o meno, grazie ad una soluzione molto da ingegneri che in fondo a me piace: se dobbiamo discutere sul fermo, allora tu parti quando lo dico io. Punto.

Ridendo e scherzando, chiudo 115 e poi 120Kg, un risultato stratosferico, fantastico e incredibile se penso che l’anno scorso in questa stessa seduta ero a 6×2x40Kg. Perciò…grazie Valerio, adesso ci credo a quello che dicevi, l’anno scorso volevo crederci. Ho la certezza, assoluta, che il prosimo anno farò 130 e forse anche 135: il corpo umano ha capacità di recupero immense e posso tornare quello di prima anche con una striscia di tetta e qualche stabilizzatore in meno.
Inizia la mia gara, lo stacco. L’altro motivo per cui sono qua. Ho dei progetti per il 2009 e questa gara mi darebbe un bel feedback: il top sarebbero i 5 dischi rossi per parte, 275Kg. So di poterli fare, e sono venuto per farli.

Il riscaldamento non restituisce belle sensazioni. I 150 non sono “leggeri” come vorrei. I 170 si, i 210 anche. Ai 230 ho un piccolo sbilanciamento in avanti, perchè sono stanco e la schiena tiene meno. Lo sento io dall’interno, dall’esterno Enrico mi dice che sono perfetti. Che faccio? Lascio 250 o calo a 240? Per fortuna Enrico e Valerio non mi fanno decidere: lascio 250.

Lo stacco è veramente la prova più bella da farsi: il bilanciere è a terra, puoi partire quando vuoi, non ci sono paure strane, comandi di gara strani: sollevi, un tizio dice “giù” e riappoggi. Mi chiamano in pedana, mi fermo davanti al bilanciere, posso fare con calma. Non voglio avere sorprese da questi 250 che, assolutamente, devono volare. Afferro, stringo fortissimo, mi piego e contraggo la schiena. Spinta, oplà, meglio dei 230.

Dichiaro i 262.5, un peso assolutamente disgustoso con quei 2.5Kg da signorine, ma voglio provare il salto di 12.5 in 12.5. Di nuovo una seconda prova di passaggio, necessaria quanto stressante. E se non vanno? E se non sono veloci? E se… ma è di nuovo il momento. Non ci sono più problemi di uscita di gara, sono più rilassato. Di nuovo lo stesso film, solo la pellicola è 12.5Kg più pesante. Combatto di più, sono pesanti nel modo sbagliato, i 5 dischi rossi per parte evaporano come neve al sole ed è inutile fare gli sboroni che poi rimango con duecentosessantaduechilogrammiemezzo pucci pucci. Vada per il 270.

Eccoci per la terza prova, l’ultima. Cintura, magnesio, le “solite cose” sparate nell’orecchio, Enrico mi mette le mani sulle spalle, entro e lui urla da dietro, sono davanti al bilanciere. Sento le pulsazioni nel petto e nelle orecchie, mentre sono in piedi mi visualizzo in macchina soddisfatto e rilassato ma anche che mi girano le palle, a spiegare che è stato un bel risultato ma peccato per quei 270 oppure a scrivere che sono stato un grande. Tutto in millesimi di secondo.

Afferro, non capisco niente, non riesco a pensare a niente, alla schiena, ai piedi, a un cazzo di nulla se non che vorrei mettermi in piedi con quel pezzo di ferro fra le mani, con tutte le mie forze. Mi piego, spingo, il bilanciere sale ma pianissimo e tremo tutto ma… sale, quel figlio di puttana bastardo non vuole salire ma però sale e io non lo mollo quel bastardo anche se a metà coscia mi si pianta nel quadricipite e mi sembra che vada giù e sarebbe nulla io non lo mollo quel testa di cazzo rotto in culo non lo mollo e chiudo l’alzata e vaffanculo anche se è nulla io l’ho chiusa l’alzata dài dillo quel cazzo di “giù” non lo mollo ci volessero dieci minuti non lo mollo ma dillo ti prego… e il giudice lo dice, “giù”.

Cazzo sarà successo… mi volto meccanicamente verso le luci, 3 bianche! Urlo non so che cosa, tutti urlano, Enrico è contento. Non era nulla, il bilanciere si è fermato ma non è sceso, ho fatto 270 di stacco!

Chiudo a 200-120-270, totale 590. I 600 (due volte il numero di Sparta, la Cabala è fondamentale…) saranno per un’altra volta. Nella Raw Powerlifting Association sarei classificato Master.

Tutti si complimentano, Claudio ed Enrico mi dicono di sedermi e rilassarmi, poi mi fanno i complimenti perchè ho vinto la categoria Master 1. Favorito e Bettati, i colossi di questo sport sono andati fuori nella panca da quanto capisco, a dimostrazione che la pedana è sempre la pedana, per me outsider come per dei campioni stellari come loro.

Durante la premiazione Sandro come sempre ha delle belle parole per me, ricorda il mio infortunio, è sincero come sempre. Sul podio sono emozionato perchè sono con Fabio, che in gara ha battuto il record italiano Master 1 di panca con 190Kg. Fabio è la persona che mi ha fatto conoscere il Powerlifting invitandomi a provare: essere insieme a lui, che è contento per me, è bellissimo e completa una giornata incredibile.

Adesso, un po’ di buoni propositi. Due settimane di purga completa dal Powerlifting, sono in overdose. Poi inizierà la preparazione per il Campionato Italiano di Stacco. Comprerò il corpetto da stacco più pauroso e supercompresso che esiste e gareggerò più bardato possibile, un mecha-Paolino: non ha senso lasciare sulla rastrelliera dei Kg che il regolamento mi permetterebbe. Se va come deve andare, dài, riproveremo anche le fasce nello squat.

Però, c’è tempo… ora il meritato riposo di una settimana. Come? Avevo detto due? Ecco, lo sapevo..


Squat e panca


Stacco

Baiolo Karonte 22-10-2008 10:17 PM

complimenti paolino, bellissimi i 270

Lorenzo 22-10-2008 10:26 PM

ciò che mi sorprende di te paolo è che hai sempre un'umiltà e una coerenza incredibile e sei uno dei pochi ATLETI a 360°genuino che io conosca.

panca a parte x via dei tuoi problemi hai fatto pesi stellari che pochi, senza attrezzatura, possono permettersi al tuo peso.

poi quel 200 di squat già fatto e confermato in gara, quindi VERO - come hai già detto - è stato favoloso...hai avuto una precisione e una stabilità che sembravi quasi attrezzato...

Cosi come la fluidità (ok i 200 li hai sofferti un pò) anche senza le fasce è stata sorprendente

E poi ora sei master1...complimenti di cuore.

spero che ci si possa rivedere al piu presto. ;)

IronPaolo 23-10-2008 11:00 AM

Ragazzi grazie a tutti, veramente!!!

Daniele, complimenti anche a te, hai margine, parecchio. Alla fine, ridendo e scherzando, ti sei cimentato in una bella impresa. Sono convinto che con un po' di applicazione riusciresti a toglierti delle soddisfazioni, tipo un 140-110-190 che sono alla tua portata.

Grazie Lorenzo, anche a me farebbe piacere rivederti. Come sempre le persone "ganze" sono lontane...

ado gruzza 23-10-2008 11:17 AM

Quello che penso di ciò che dovrebbero essere i tuoi obiettivi 2009 2010 te l'ho già detto in umbria.
I complimenti te li faccio per la quadrilogia sulla periodizzazione che hai scritto sul tuo blog.
Una delle cose migliori che io abbia mai letto in tema sviluppo forza.

EnricoPL 23-10-2008 12:08 PM

il resto provo a metterle tra sabato e domenica sul sito ufficiale



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