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oib 02-08-2007 01:10 AM

resta comunque il fatto che nell'alimentazione di 1 atleta anche non agonista, superare certe quote proeteiche e' decisamnete facile, dato che non ci sono solo proteine nobili ma anche proeteine di minor valore biologico presenti negli altri alimenti (pane pasta), indi per cui, 1 individuo che deve consumare 3000-3200 calorie , che fa', sacrifica proteine nobili per poter stare nei 2 grammi categorici ....?mah...cmq penso che se ti mangi piu' di 2 grammi di pro comprese quelle di pane , pasta, riso ... non succeda niente di cosi' irreparabile..magari nella mia ignoranza sbaglio..:eek:

Shura 02-08-2007 10:15 AM

Non molti arrivano a quelle kcal e cmq se non ci si allena molto sono assolutamente inutili.

Se ti fai bene i conti vedrai che quei numeri non li superi.

_JaBaWaCk_ 08-08-2007 07:05 AM

Dell'antico dibattito sul fabbisogno proteico degli atleti...
 
Quote:

Originariamente inviato da Shura (Scrivi 7423)
Nessuno ha detto che le iperproteiche "causano" danni nefro-epatici.

Di fatto diete iperproteiche in una situazione di disfunzione nefro-epatica causano complicazioni non di scarso rilievo.

Considerato che un soggetto nella media non può monitorare day by day la sua situazione organo-funzionale, non vedo perchè superare una soglia dimostratasi assolutamente sufficiente per garantire i fenomeni di ipertrofia muscolare, rischiando così di trovarsi un bel giorno nelle peste.

Vorrei tener presente che fenomeni di disfunzione epatica e renale sono statisticamente tra le patologie più manifeste nel nostro paese.


Dimostrato da quale/i studio/i? Pubmed lo so usare e sono un ricercatore, a mio modesto avviso non sono ad ora presenti studi significativi a sostegno o confutazione dell'incidenza di una dieta iperproteica sullo sviluppo muscolare. Studi su campioni di 20-30 atleti sono da considerarsi assolutamente non statisticamente incidenti. Qualora mi fosse sfuggito qualcosa vi ringrazio sin d'ora se decideste di postare dei riferimenti, in modo da permettere anche a me di documentarmi meglio!

Le patologie maggiormente manifeste, i.e. a maggiore incidenza, non solo nel nostro paese, ma per la più estesa realtà occidentale, sono, aihmé, di natura ben diversa... E non lo dico solamente perché mi occupo di oncologia.

Ad ogni modo, volendo collegare un'ipotesi di intake proteico al fabbisogno energetico per soggetti che pratichino sport di potenza (ma anche resistenza in realtà), sono stati indicati valori intorno al 15% dell'introito energetico giornaliero totale nella forma di proteine. Il che si traduce indicativamente nel noto 1.5-2.0gr/Kg/die, che rappresenta già il 188-250% dell'RDA degli U.S. [Fonte: Int J Sport Nutr. 1991 Jun;1(2):127-45]

Concludendo, immagino che, anche non conoscendo il metabolismo proteico o la chimica dei legami peptidici, qualunque atleta con un po' di buonsenso dovrebbe affidarsi ad un'osservazione attenta del proprio corpo e della propria fisiologia (percepibile s'intende). Inutile imbottirsi o privarsi di qualunque cosa senza una motivazione solida, maggiormente stupido perpetrare l'atteggiamento qualora non si osservino cambiamenti di sorta. Dulcis in fundo alterazioni gravi a carico del sistema epato-renale non insorgono in una settimana, trovo che, in qualsiasi circostanza, un controllo completo di sangue ed urine ogni min 3 max 6 mesi rimanga un utile strumento diagnostico.
(Da notare che qualunque nutrizionista perderebbe i capelli solamente al pensiero di una dieta ad elevato apporto proteico perché che piaccia o no, metabolicamente parlando (a prescindere dagli effetti o non effetti sullo sviluppo muscolare) carica maggiormente di lavoro fegato e reni...)

Shura 08-08-2007 10:45 AM

Quote:

Originariamente inviato da _JaBaWaCk_ (Scrivi 7971)
Dimostrato da quale/i studio/i? Pubmed lo so usare e sono un ricercatore, a mio modesto avviso non sono ad ora presenti studi significativi a sostegno o confutazione dell'incidenza di una dieta iperproteica sullo sviluppo muscolare. Studi su campioni di 20-30 atleti sono da considerarsi assolutamente non statisticamente incidenti. Qualora mi fosse sfuggito qualcosa vi ringrazio sin d'ora se decideste di postare dei riferimenti, in modo da permettere anche a me di documentarmi meglio!

Per i sedentari dati decenti li abbiamo e questo non puoi negarlo.
Per gli atleti oltre a ricerche, seppur non tante, possiamo indubbaimente ottenere dati ricavabili.
Anche senza strumentazione e sedi appropiate non credo serva molto per calcolare il rapporto tra catabolismo/turnover/anabolismo. Basta vedere l'introito proteico e l'incremento su scala mensile.


Le patologie maggiormente manifeste, i.e. a maggiore incidenza, non solo nel nostro paese, ma per la più estesa realtà occidentale, sono, aihmé, di natura ben diversa... E non lo dico solamente perché mi occupo di oncologia.

Non mettermi in mezzo l' oncologia che tanto è ramo a se stante per certe cose.
Le malattie cardiovascolari la fanno da padrone e epatopatie e nefropatie non sono di certo in fondo alla lista.


Ad ogni modo, volendo collegare un'ipotesi di intake proteico al fabbisogno energetico per soggetti che pratichino sport di potenza (ma anche resistenza in realtà), sono stati indicati valori intorno al 15% dell'introito energetico giornaliero totale nella forma di proteine. Il che si traduce indicativamente nel noto 1.5-2.0gr/Kg/die, che rappresenta già il 188-250% dell'RDA degli U.S. [Fonte: Int J Sport Nutr. 1991 Jun;1(2):127-45]

Concludendo, immagino che, anche non conoscendo il metabolismo proteico o la chimica dei legami peptidici, qualunque atleta con un po' di buonsenso dovrebbe affidarsi ad un'osservazione attenta del proprio corpo e della propria fisiologia (percepibile s'intende). Inutile imbottirsi o privarsi di qualunque cosa senza una motivazione solida, maggiormente stupido perpetrare l'atteggiamento qualora non si osservino cambiamenti di sorta.

Situazione questa assolutamente utopica visto il comportamento del 99% dei praticanti.

Dulcis in fundo alterazioni gravi a carico del sistema epato-renale non insorgono in una settimana, trovo che, in qualsiasi circostanza, un controllo completo di sangue ed urine ogni min 3 max 6 mesi rimanga un utile strumento diagnostico.

(Da notare che qualunque nutrizionista perderebbe i capelli solamente al pensiero di una dieta ad elevato apporto proteico perché che piaccia o no, metabolicamente parlando (a prescindere dagli effetti o non effetti sullo sviluppo muscolare) carica maggiormente di lavoro fegato e reni...)

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_JaBaWaCk_ 11-08-2007 01:41 AM

Quote:

Originariamente inviato da Shura (Scrivi 7992)
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Ordunque, sono perfettamente d'accordo circa la tendenza utopica della mia ultima affermazione e per quanto concerne dati su sedentari... Quanto alle patologie cardiovascolari pure non ti sbagli. Ciònonodimeno sono una realtà molto complessa determinata da una serie di concause. Tra queste, per non andare troppo OT, l'attività tipo "pesistica" (id. sforzi molto intensi e di breve durata, vedi massimali in cima alla lista) ha un riconosciuto effetto a livello dell'aumento delle resistenze perferiche. Esistono studi di misurazione della pressione mediante sonde endovenose in atleti sotto sforzo (pesistica) che hanno dimostrato aumenti spropositati dei valori, ben al di là della normale "tollerabilità". A riguardo approfitto per consigliare a tutti di coadiuvare sempre BB o Powerlifting con almeno 20'-30' di attività "cardio"!

E, per ricondurci al tema della discussione, il fabbisogno proteico per non sedentari è certamente superiore ai canonici 0.8gr/Kg/die. Atleti professionisti sono generalmente MOLTO al di sopra dei 2.2-2.5gr/Kg/die, ma sicuramente non significa che ciò sia salutare o necessario (certo spesso lo sviluppo muscolare osservabile in tali soggetti è fortemente spinto dalla componente ormonale, che, come giustamente dice Shura è essenziale ed, in questi casi, troppo spesso non esattamente "fisiologica" :rolleyes:). Cmq, personalmente mi mantengo sui 2.2gr/Kg/die circa ed accompagno tale aumentato apporto proteico con un consumo elevato di acqua (ca. 6L/die) che, per quanto possibile, dovrebbe se non altro facilitare il lavoro di smaltimento di cataboliti ed eventuale sopravanzo a livello renale.

E' bello vedere come sia pieno di persone con formazione, cultura e sensiblità differenti, tutte accomunate da interessi affini qui su FU. Trovo che sia una caratteristica essenziale ed impareggiabile di questo bellissimo ed utilissimo Forum! :D

Shura 11-08-2007 09:02 AM

Uno dei problemi della dieta iperproteica ( con assunzioni superiori al 20-30% del reale bisogno ) significa inevitabilmente attivare il catabolismo degli amminoacidi e questo comporta per feedback un massivo potenziale catabolismo tissutale sopratutto in diugiuno o con momentaneo minor apporto di protidi.

E' ben noto che in iperproteica attivi sul lungo termine la biosintesi degli enzimi del Ciclo dell' Urea ergo :
Ornitina transcarbamilasi
Argininosuccinato sintetasi
Arginosuccinato liasi
Arginasi


ma non solo.

Il fatto di avere troppi aa in eccesso comporta necessariamente una eccessiva produzione di Glutammato ( ancora oggi storco il naso sui reali effetti positivi dell' assunzione di L-Glutammina a livello muscolare.... ).
Il Glutammato da attraverso
Glutammato deidrogenasi --> alfa-chetoglutarato
AST --> Aspartato

Il secondo entra nel ciclo e quindi lo "spinge" . Il primo produce a netto NH3 il cui aumento viene smaltito dalla Carbamilfosfato sintetasi I che attivi proprio dall' eccesso di glutammato.
In che modo?
L' eccesso di glutammato viene convertito dall' N-acetilglutammato sintasi in N-acetilglutammato che in corpo resta e continua ad attivare la Carbamilfosfato sintetasi I quindi sotto stress e in assenza momentanea di aa consumi amminoacidi ematici e stimoli un fenomeno compensativo da catabolismo perferico.

Non è un meccanismo poi così "fine" nella regolazione come altre vie ultra precise ( vedi la Glicolisi e il TCAc ) proprio con lo scopo di eliminare NH3 che per il SNC è tossica.

Poniamo il caso che durante la fase "eccesso di aa" il soggetto non beva ( non me ne stupirei ). NH3 è in circolo e entra nel SNC.

I neuroni per smaltirla attiviano Glutammato deidrogenasi per formare Glutammato ( a spese dell' alfa-chetoglutarato ) e attraverso la Glutammina sintetasi ,Glutammina. Questa reazioni da vita a consumo di ATP che però si fa fatica a ripristinare per eliminazione di substrato ( alfa-chetoglutarato ) nella tappa 1.
Sai perfettamente cosa accade a un neurone senza ATP....

Pur assumendo che questa sia una condizione momentanea e quindi trascurabile, non diventa trascurabile sul lungo periodo nel caso di protratta ed eccessiva dieta iperproteica.

Disko Troop 11-08-2007 10:53 AM

quindi basta bere molta acqua?

Riddick 11-08-2007 11:27 AM

bere acqua è necessario....almeno 2,5 lt al giorno....

raga ma data la confusione(xchè anche io spesso nn conteggio nulla..)nn avete uno di quei programmini o fogli excell che contano le calorie??

Shura 11-08-2007 11:30 AM

No, non basta bere molta acqua. Aiuta ma assolutamente non basta.

Disko Troop 11-08-2007 11:43 AM

ho letto che l'NH3 sul SNC provoca gravi effetti.. sono verificabili empiricamente?

Shura 11-08-2007 12:02 PM

L' ho già scritto !

"I neuroni per smaltirla attiviano Glutammato deidrogenasi per formare Glutammato ( a spese dell' alfa-chetoglutarato ) e attraverso la Glutammina sintetasi ,Glutammina. Questa reazioni da vita a consumo di ATP che però si fa fatica a ripristinare per eliminazione di substrato ( alfa-chetoglutarato ) nella tappa 1.
Sai perfettamente cosa accade a un neurone senza ATP...."

Ciò che avviene è deplezione di ATP per idrolisi e per consumo di substrato dal Ciclo di Krebs.

Il danno porta potenzialmente a morte neuronale.

Considera poi che senza Glutammato ( che viene usato per formare Glutammina ) non sintetizzi più ne ATP ne tantomeno GABA.

_JaBaWaCk_ 12-08-2007 02:24 AM

Quindi atleti professionisti che abbiano superato la trentina dovrebbero ormai avere un'ecatombe neuronale al posto del SNC, od essere in dialisi da almeno metà della loro carriera agonistica... Tutto quanto detto da Shura è valido ed appurabile su qualsiasi buon libro di Biochimica organica, resta il fatto che tra la teoria frutto di studi mirati (spesso su cavie od in vitro, per non parlare delle nude e crude misurazioni di cinetica enzimatica) e la complessità della risposta metabolica in un sistema completo mancano ancora studi attendibili!

Comunque, se trovate qualche atleta che abbia conseguito risultati che riterrete soddisfacenti (dal punto di vista prestazionale/estetico fate voi) senza accentuare le componente proteica e calorica della propria dieta (e, già che ci siamo, magari senza ricorrere ad integratori), beh, chiedete sicuramente consigli a lui ;)

Shura 12-08-2007 08:04 AM

Il tuo quesito è presto risolto :

Doping

Usando farmaci la necessità di aa aumenta e non c'è verso di produrre NH3 che non venga opportunamente smaltita.
Considera poi che hai parlato di professionisti natural ( !!! ) che raggiungono2,5 g / kg peso corporeo
Alcuni si allenano anche 6-7-8 ore al giorno 6 giorni la settimana.

Tale approccio è invece quì seguito da ragazzi che fanno un pò di moto 4 volte a settimana per non più di 1 ora.

C'è un abisso!


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