Doping, la farmacia proibita: quanti danni da queste "bombe"
 

Doping, la farmacia proibita: quanti danni da queste "bombe"
LA SCHEDA. Il caso del marciatore Alex Schwazer è un nuovo duro colpo al mondo dello sport pulito. Ecco le sostanze "maledette" e come agiscono sul fisico. Conseguenze psicologiche e buoni motivi per non ricorrere a queste pratiche

Parole chiave: Alex Schwazer, Anti-doping, Doping, Epo, Londra 2012 Italia, Marcia, Wada


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Che delusione...e io che credevo che i risultati di Schwazer fossero merito delle merendine kinder...:(

...ma spiegatemi...come fate a seguire con interesse ed entusiasmo questo oramai autentico cimitero dello sport...

PS Scommettiamo su Bolt??

io sono proprio d' accordo con te, tant' è che ciò che mi disgusta più dell' utilizzo di certe sostanze è l' ipocrisia che c' è dietro....

io continuo a guardare lo sport perché comunque i talenti sono tali, dopati o no.... poi sono d' accordo che non si tratta del fatto che quelli beccati sono dopati e gli altri no.. si tratta solo di aver sospeso e di aver fatto le cose in modo tale da no risultare positivi.


Anche perché nella mia ignoranza io suppongo che ciò che conta non è la sostanza prima della gara, quanto quella che ti ha permesso di allenarti in un certo modo e di aver raggiunto un certo stato di forma prima della gara.










edit ho letto solo ora: machecazzo..... ma come si può permettere di scrivere certe cose, è disinformazione; a dosi alte più che aggressività scatenano il sonno pesante :D

Bè io sono nato in un mondo in cui sport ad alto livello è forzatamente abbinato a doping, quindi lo seguo in quest'ottica (che poi ste olimpiadi le ho guardate 0).

Negli sport di resistenza no, infatti se ci fai caso i più "beccati" sono i ciclisti.

Negli sport di potenza probabilmente è come dici tu, uno magari usa l'aiuto del pubblico per metter su 10kg di massa magra in 6 mesi al posto che in due anni (considerando che non partono dal livello dei principianti...), poi si limita al mantenimento e si può dedicare ad affinare il gesto atletico.

...sì...ogni volta monta il finto scandalo di turno, come se non si sapesse, e tutti si affannano a cercare improbabili giustificazioni psico-socio-esistenziali che abbiano spinto il "povero atleta" a fare uso di merda quasi quasi contro la sua stessa volontà...
D'altra parte ad oggi non è neppure capitato di vedere un atleta che sia UNO, che abbia fatto un "mea culpa" autentico limitandosi ad addossarsi colpe e responsabilità SENZA cercare lacrimevoli (e patetiche) giustificazioni.

Al di là dell'atleta, che non conosco e non mi sento di giudicare, quello che più irrita è tutto il processo mediatico che ci costruiscono intorno.

Nel nuoto nel giro di pochi anni hanno recuperato il gap delle mute spaziali, mah!

A me irrita che quello schifoso è un carabiniere.

per me il fatto che non si riesce a rinunciare al doping nello sport è direttamente collegato con la nostra società, con il piede sull' acceleratore alla ricerca della casa più grande, del cellulare migliore e del nuovo record olimpico; il parallelo di un modo di vivere (quello capitalista) che non contempla l' equilibrio (ed è anche normale sia così) ma rincorre un miglioramento solo ''formale'' che risolve in squilibri sempre più grandi.

Non so se sia il caso dell'altoatesino, però la seconda parte non posso che condividerla. Il punto sull'equilibrio, poi, andrebbe spiegato nelle scuole al posto dell'ora di religione!

Concordo con entrambi.