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IronPaolo 29-01-2009 09:09 AM

Non sono normale...
 
Ragazzi… questo è il primo "articolo" che avrei voluto scrivere sul blog, quando nemmeno era su piattaforma WordPress ma stava proprio su un sitino HTML statico statico con Xoomer, nel 2006.
Scrissi tutto di getto, rileggendolo non lo pubblicai perché mi sembrava un po’ da folli esordire in questo modo, però rimettendo in ordine le cartelle l’ho ritrovato e… eccolo. Devo dire che ero proprio incazzato ah ah ah
Siete autorizzati a commentare come volete…


Scrivo queste righe dopo l’ennesima discussione con mia moglie sulle "solite" tematiche. La faccio breve? No, la faccio lunga. La discussione in questo caso è scaturita dal fatto che io ho commentato in maniera negativa l’essere sovrappeso (ma diciamo anche obeso) di un mio amico che invece a 20 anni aveva un fisico invidiabile.
Ora: io non dico che si deve rimanere ancorati a modelli improponibili o subire tutte quelle fisse dei trentacinquenni sul rimanere giovani ad oltranza eh… tutti invecchiamo, tutti evolviamo ed è prova di intelligenza saper cambiare.

Però, come in tutte le cose, c’è un equilibrio: dalle stelle alle stalle perDio no! Da addominali scolpiti con maniacale dedizione a panzone lardoso fradicio marcio spero che ci siano delle sfumature… ma più che altro questo significa non capire che con poco si possa ottenere molto.
Ingegneristicamente, vale sempre la regoletta che con il 20% del lavoro si ottiene l’80% del risultato. Risposta saccente: "ma a lui ora non interessa più questa roba, fa il rappresentante, viaggia tutto il giorno in macchina, non ha tempo e non ha voglia"

E poi, potente come una cannonata della Bismark, "tu piuttosto sei rimasto fissato come 20 anni fa, ma non lo vedi che sei considerato un malato da tutti gli altri?" il tutto condito con litri di acido solforico, qualche bomba a grappolo e cucinato nel napalm. Mia moglie quando vuole farmi incazzare di brutto riesce a picchiare nei giusti punti di pressione che manco Ken Shiro ci riuscirebbe così bene. E’ una dote naturale delle mogli colpire più duramente del miglior allievo della scuola di Hokuto.

Condensando il tutto la tiritera è sempre la stessa: tu butti via un sacco di tempo e di soldi per il tuo fisico, sei un fissato.

Poichè sono considerazioni che faccio anche io da solo, vorrei analizzarle. Perciò beccatevi questa bordata di psicocazzate stile Buona Domenica con tema "la violenza negli stadi". Considerate che il tutto è condito di IMHO, non li scrivo per semplicità. E poi perché ho ragione io, e basta ah ah ah

Il comportamento di ognuno di noi deve essere inquadrato nel giusto contesto. Nel bene e nel male, viviamo in una Società che può permettersi il "benessere", di porsi dei problemi che 50 anni fa erano impensabili.
"Tempo libero", "autostima", "percezione del proprio corpo", "gratificazione".

Ve li immaginate i metalmeccanici della FIAT del 1960 emigrati dal Sud a fare discorsi tipo "avere i propri spazi dedicati a se stessi"?

Oppure basta spostarsi un po’ più in là sulla carta geografica e immaginare di essere su un gommone dopo 20 giorni a piedi nel Sahara. Non credo che il "miglioramento della propria autostima" sarebbe al primo posto nei nostri pensieri.

Il punto è importante: ovvio che se io per fare i miei pesi sacrifico il mio lavoro oppure guadagno di meno… qualche problema c’è. Ma non è che qui stiamo discutendo del togliere il pane di bocca a mia figlia. La domanda invece è: la mia attività di tempo libero è compatibile con il mio attuale contesto familiare?

Andiamo per ordine.

Spendi troppo

Spendi troppo RISPETTO A CHE COSA, porca troia? Secondo voi 500 Euro per un rack è… troppo? Ah, sì, scusate, i "normali" non conoscono il rack: è una gabbia di metallo con dei fori nelle colonne per metterci gli appoggi per un bilanciere e delle barre di sicurezza. Si possono fare gli esercizi evitando il rischio di morire schiacciati. In pratica, un "coso grosso" che si mette in una stanza.

“Troppo” o “poco” devono essere correlati alla nostra società del benessere. Nel Burkina Faso un rack sarebbe un peccato capitale. Qui da noi, no. E’ triste ma è così. Nel mondo occidentale il “troppo” o il “poco” sono correlati all’importanza che diamo noi all’oggetto nella scala dei nostri valori. Ripeto: dei nostri valori.

Esempio: un telefonino medio costa 250 Euro. Un portatile scarso costa 500 Euro, un iPod costa 150-250 euro, un PC buono costa 1200-1500 euro. Tutti oggetti che 6 mesi dopo hanno un valore prossimo allo zero. Un rack, no. E’ eterno.

Ancora: andare da una parrucchiera costa dai 50 ai 100 euro. Andare al ristorante mangiando bene costa dai 20 ai 40 euro a persona. In 3 diciamo sugli 80 Euro. Soldi completamente bruciati dopo 6 ore di digestione e 4 rutti. Proprio soldi cacati via. Un rack non si brucia (nè si caca).

Ma continuiamo con cosette sportive: una bicicletta da corsa decente costa 2000 euro, un paio di scarpette da runner costano 150 euro. Tutti noi abbiamo oggetti che riteniamo costino “poco” o “troppo”. Per altri i giudizi sono completamente rovesciati. Questo è il tipo di giudizio che dobbiamo dare. Il costo di una cosa che per me è importante avrà una diversa percezione per uno che quella cosa la considera il massimo dell’assurdo.

Io ho fatto il conto che TUTTA l’attrezzatura che ho comprato in 22 anni di pesi è costata 3000 Euro. Secondo me è POCO. Poichè il giudizio è soggettivo, non accetto di essere giudicato da altri come uno che spende e spande per il suo hobby. E poi, aggiungo assolutizzando, è poco in assoluto rispetto ad altri hobby. Cristo, non vado (e perciò non pago) nemmeno in palestra…

Nella società occidentale, il prezzo di un oggetto non è rapportato al suo costo, al valore di produzione (altrimenti pagheremmo le magliette griffate 50 centesimi, che è il costo della produzione cinese), ma piuttosto è rappresentativo della percezione che abbiamo noi del valore dell’oggetto stesso.

500 Euro per un rack sono “troppo” per chi va 10 volte dal barbiere in 2 mesi e spende gli stessi 500 euro, come per me è “troppo” questa cifra dato che io ho comprato una macchinetta e mi rapo da solo, a costo zero che per me è “poco” o, se volete “giusto”, per tagliarmi dei peli che stanno accidentalmente sulla testa

Perdi un sacco di tempo

E’ come per il punto precedente. Cosa si intende per "molto tempo"? Anche in questo caso, il benessere ci permette di avere tempo a disposizione. Una badante, un extracomunitario che raccoglie i pomodori non hanno tempo se non per crollare esausti. Un tizio inquadrato nel mirino di un cecchino a Grozny ha il tempo solo per scappare, se ce l’ha. Queste situazioni ci dovrebbero far comprendere quanto siamo fortunati e quanto il mondo di fatto sia crudele.

Però, è così e non mi sento il colpa se è così. Potrei passare il mio tempo libero a fare del volontariato, a raccogliere lattine di alluminio, a fare compagnia a qualcuno ma… non lo faccio. Faccio i pesi. Voi nel vostro tempo libero fate una cazzo di attività del genere oppure giocate a calcetto o con la PS2? E allora, non rompetemi i coglioni.

Io spendo dalle 4 alle 6 ore settimanali per fare i pesi, in certi periodi, dalle 2 alle 5 in altri. E’ troppo o è poco? Se giocassi a calcio, avrei 2 allenamenti (tempo fuori casa di 2-3 ore) più la partita, sforerei di molto le 8 ore. Se facessi il ciclista amatore, avrei 2 uscite settimanali di 2 ore e l’uscita del fine settimana di 4 ore. E stiamo parlando di persone che sono fuori casa, io almeno sono dentro casa.

E’ compatibile il tempo che perdo con la mia famiglia? Nel mio caso, mia moglie lavora dalle 15 alle 23, sabato e domenica compresi, lunedì e martedì a casa. Non c’è nemmeno… perciò è compatibile.

Certo, si devono fare delle scelte per il proprio tempo libero. Io sono anni che non guardo mai la televisione dopo cena, ad esempio. Ma mi sembra impossibile che IO non debba trovare 4 ore alla settimana per i cazzi miei, egoisticamente.

Anzi, è proprio impossibile non trovarle. E 4 ore alla settimana è giusto che siano assolutamente MIE. Tra parentesi, mia moglie, che fa parte come tutte le mogli del sottoinsieme nefasto delle donne, ragiona così: se io faccio i pesi, perdo tempo nelle mie bischerate. Se li facesse lei e io le dicessi le stesse cose che dice a me, allora sarei opprimente, limiterei la sua libertà, non le lascerei i suoi spazi. Asimmetrie, ma questo è un altro discorso. Del resto l’Universo stesso è asimmetrico, c’è più Materia che Antimateria, gli Uomini sono diversi dalle Donne.

Ma… come è possibile raccattare 4 ore alla settimana? Un solo esempio su 1000:
· Lun: ore 9.45-10.30 o 10.30-11.45
· Mer: come Lun
· Sab: ore 15-17 o 17-19
· Dom: ore 08-09
Opss… sono 4 ore e 30′, scusate… un po’ di più…

Aggiungo che io faccio il pendolare, mi sveglio alle 5.45-6.00, ritorno a casa la sera alle 19.00 dopo la giornata lavorativa e 3 ore di spostamenti al giorno. E ho una vita sociale con moglie e figlia, cioè ho trovato una che mi sopporta e mi sono anche riprodotto, non sono un mostro da Telefono Azzurro o un pazzo schizofrenico.

Il tempo… si crea.

Per coerenza, come mi prendo i miei spazi, io permetto a mia moglie e a mia figlia di avere i loro, qualsiasi essi siano. E rispetto chi fa così, qualsiasi passione abbia.

Poichè i primi due punti sono facili facili da contrastare, veniamo al punto 3, che è il più importante.

Sei un fissato

Qui ci si scontra con uno scoglio più grosso. Perchè la nostra Società che ci dice che siamo dei "fissati"?

La Società pone un livello di "normalità", di norma, di media. E tutto si confronta con questa normalità. Se tu devii dalla normalità, ti poni in risalto.

La normalità è rassicurante. Lui è come me, io sono come lui. Perciò ci facciamo forza insieme. La media crea omologazione e nell’omologazione ci si può rifugiare. Badate bene: le abitudini, la norma, il ripetere sempre le stesse cose piacciono anche a me. E’ assolutamente lecito che sia così. Ma questo meccanismo va compreso.

Chi deroga alla regola, nel bene e nel male, si pone in evidenza, come un pixel bianco su un monitor nero. Porsi in evidenza non ha una valenza di merito o di demerito, è una condizione neutra. Si esce dal gruppo, punto. Il problema è che l’uscita dal gruppo ci rende… nudi. Impedisce di camuffarci, di mimetizzarci e questo ha conseguenze.

Esponendosi in bella vista, subiamo il giudizio del Gruppo. Di amici, dell’ufficio, della scuola. Gruppi, che compongono, a vari livelli, quella che chiamiamo "Società". Per questo la Società siamo NOI, e noi giudichiamo sempre chi è diverso da noi.

Molte volte la fuoriuscita di un elemento dal gruppo mette l’intero gruppo in discussione. Ne mette in discussione le regole e la loro accettazione, il fatto che esistano. Principalmente uno che esce dal gruppo mette in discussione proprio l’esistenza di una alternativa al gruppo stesso.

Questo non piace, non c’è niente da fare. Attenzione, non sto dicendo che non piace chi esce da un gruppo e ottiene risultati che nel gruppo non otteneva. Non piace proprio il fatto che uno esca dal gruppo e possa farne a meno, indipendentemente dai risultati. Perchè il non far parte del gruppo è GIA’ un risultato: una non dipendenza.

Banalmente: se all’interno di un gruppo di persone stabiliamo che fare una certa cosa sia "impossibile", chi riesce invece a metterla in atto crea una situazione stridente. Decretare l’impossibilità di una cosa implica che non sia "colpa" dei singoli la sua non-raggiungibilità, ma di altro. Ma se uno solo riesce a ottenere la cosa stessa, tutto questo viene messo in discussione, e allora, magari, la cosa non è "impossibile", ma dipende dall’iniziativa delle singole persone.

L’esempio classico è il gruppo di persone che si divertono allo stesso modo, classico dei gruppi di ragazzi che devono crearsi una loro identità. Tutti a pacche sulle spalle, rutti, tutti spavaldi ma magari si rompono i coglioni e per l’ultimo dell’anno invece di fare le 10 della mattina dopo con quei comportamenti ritualizzati happyhour-ristorante-disco-fuori a fare casino-cornetti al bar preferirebbero stare sbracati a casa in pigiama a vedere gli altri idioti fare queste cose. Ma… come si fa, dài.. sta male, poi cosa pensano di me, e che dico agli altri, che scusa invento?

Poi… poi un tizio qualsiasi lo fa, esce dal gruppo, fa qualcosa di diverso. Non solo l’ultimo dell’anno, ma tutte le cazzo di domeniche dove si perdono ore a decidere cosa fare. Il punto è che prima sembrava impossibile avere una alternativa, perciò non era in discussione la capacità di scelta, ora invece c’è da prendere una decisione, c’è da pensare. Mister X sta destabilizzando l’equilibrio.

Ecco, iniziano le pressioni su Mister X, una specie di mobbing. Viene, automaticamente isolato. Perché devia dalla “normalità”. Mister X alla fine cede e tutti a dire “visto…” e a tirare un respiro di sollievo. Fiuuuuu non sia mai che quel cazzone di X ce la facesse, no, invece ha bisogno di noi, del gruppo, puoi uscirne, ma alla fine è solo una deviazione dalla retta via. E così ogni domenica non c’è un cazzo da fare, tutti si lamentano, ma… che ci vuoi fare, è la vita.

Questo tipo di schema si ripete su scale diverse in tutta la Società, perché il fatto che un tizio, un gruppo di tizi, una associazione di tizi deroghi dalle regole non scritte pone il problema dell’Alternativa A Quello Che Stiamo Facendo.

Questo è impossibile. Deve esserci un trucco. Queste persone stanno barando, dobbiamo fare in modo che rientrino nei ranghi, fargli capire che sbagliano. I risultati che ottengono non possono durare, sono a costo di una fatica immensa. Isoliamoli, facciamogli capire che qui non è che possono fare il cazzo che gli pare, che pensano, che non ci siano conseguenze?

Ok. Chiaro? Chiediamoci: quale è il modello di “uomo normale”? La Società preme per un corpo da urlo ma non promuove allo stesso tempo una serie di comportamenti per ottenerlo.

L’”uomo normale” è uno che non ha la volontà di perseguire nel tempo certi comportamenti che escono dagli schemi, quali fare esercizio fisico su base continuativa al posto di non farlo o seguire un regime alimentare nel tempo al posto di non farlo.

La Società non premia la costanza (che automaticamente non è un merito ma, perDio, nemmeno una colpa…), la osteggia.

Potremmo chiederci perché e fare della Sociologia da Banco, ma il punto è questo qua: essere costanti implica scegliere nel tempo fra più alternative, significa non poter fare tutto ma selezionare quello che si può fare nel tempo che si ha. E questo non piace, perché scegliere significa che si hanno delle alternative, che non “vorrei ma è impossibile” ma che “vorrei ma non mi riesce”

Perciò, c’è una reazione, si è bollati come “fissati”: perdi tempo per il tuo corpo, narcisisticamente, hai la sindrome di Peter Pan, la vigoressia, la bigoressia, sei un maniaco alimentare, un ortoressico, un drogato dai pesi, vedrai a 20, 30, 40, 50 anni la schiena, il cuore ti si ingrossa, non è salutare, tutti quegli integratori, la fissa delle calorie, i reni che ti schiantano, le bombe.

Non dico che non ci sia un limite, che non sia vero, ma basterebbe confrontare comportamenti considerati “normali” con quelli considerati da “anormali”. Oggi è considerato normale rifarsi le tette o modificarsi il corpo, cioè inserire nel proprio corpo delle protesi inorganiche, avvolgere i capelli di una sottile pellicola di colorante, oppure sottoporre il proprio corpo a radiazioni ad alta frequenza per abbronzarsi. E’ accettato il fumare, bere, ubriacarsi per divertirsi e stare bene, per sciogliersi e essere più di compagnia!

Se io invece trovo 4 ore a settimana per allenarmi e non magno sempre merda, sono un fissato. Se io ottengo i risultati che la Società stessa propone come modello, sto barando oppure li ottengo con sforzi disumani.

Non è previsto, cioè, il raggiungimento dell’obbiettivo con i propri mezzi all’interno di un contesto di integrazione sociale. E’ previsto ottenerli con mezzi che implicano “spendere”.

Chi ottiene risultati deve essere un “fissato”, un’anomalia, cazzo, non può che essere così, non sia mai che quel cazzone lì abbia ragione… Sarebbe come dire che è possibile seguire una dieta per essere decentemente magri mangiando la pizza come fa lui? E beve anche il limoncello! E poi come cacchio fa a trovare sempre il cazzo di tempo per fare quei pesi che chiude anche il telefono nel muso alla sua mamma? No no, lui non sa che si perde, lui non conosce i piaceri della vita.

E’ “normale” fare sport da ragazzi, poi è bene mettere la testa a posto e dedicarsi alle cose serie. Ma quali cazzo sono le cose serie? Sarei veramente curioso, sì. Le cose serie sono che a 40 anni uno deve vestirsi come un ragazzino, farsi le sopracciglia, stare attento ai propri capelli, depilarsi, usare dei dopobarba o dei profumi “da uomo”, fare “palestra” ma “non per diventare come quei culturisti grossi”, per il wellness, il benessere. Ecco, facessi così sarei “normale”.

Mah… Ok, sono un fissato, non rompetemi i coglioni perché poi sclero di brutto.

GundamRX91 29-01-2009 11:21 AM

Oddio, e' troppo bello da leggere anche perche' mi ci ritrovo su tutto.
E sai che ti dico: io sono contento di NON essere normale!!!

Mia moglie, e le donne in generale (anche se non tutte), ragiona come la
tua, e dopo tanti anni che la conosco l'unica conclusione a cui sono
riuscito ad arrivare e': non capisco le donne, anzi le femmine :D
Hanno la capacita' di dire di tutto, ma di fare l'esatto contrario e di
rimanere anche coerenti con quello che dicono, data l'alta abilita' a
rigirare la frittata.

Ok, ho esagerato, lo so, e ritengo che la mia dolce meta' sia piuttosto
comprensiva verso le mie "fissazioni" e "perdite di tempo", anche perche'
me le ha fatte conoscere lei ;)
Pero' a volte perde il lume della coscienza e tutto si confonde nei suoi
pensieri senza che tu riesca in qualche modo a capire perche'... Ergo ci
ho rinunciato e smesso di cercare di far capire le mie ragioni (ovviamente
sbagliate per lei), altrimenti dovrei andare con lei dal medico di famiglia
e fargli vedere gli integratori che prendo ("ti fanno male, lo vedi!!!!!").

Paolo, io non mi pongo neanche il problema del "branco", semplicemente non
esiste, non e' mai esistito anche quando facevo parte (per modo di dire) di
un gruppo di amici, soprattutto quando ti rendi conto di tante cose (tra
cui alcune sono quelle da te indicate)....

Sara' riduttivo, ma credo che sia solo una questione di invidia e di non
sapere che altro dire, altrimenti non si spiega come mai chi e' in
sovrappeso, o chi preferisce passare il tempo al bar, ha tanto da ridire
su di noi e sulle nostre "pratiche".
Quando sento certi discorsi, mi domando sempre "ma non hanno nient'altro
a cui pensare?? Ma perche' non si fanno gli affari propri???"

Per il resto, la risposta per me e' EQUILIBRIO.
15 anni di palestra, 15 anni di soldi spesi in palestra. Ora mi alleno
a casa con una panchetta e alcuni attrezzi, e poi vado in palestra....
eheheheheheheh ma di arrampicata perche' a casa e' impossibile (per fortuna).
Perche' mi alleno a casa?? Per stare piu' vicino a mia moglie, ovvio ;)
Ma non basta.... perche'?? Perche' mentre fai le flessioni spesso ti senti
dire: "ma ne hai per molto?" e magari ha visto che hai appena iniziato.... :D
Eppure l'ho fatto per lei, ho rinunciato alla palestra per stare a casa,
ma non basta...


Pero' almeno io ho la coscienza a posto ;)

Veleno 29-01-2009 12:32 PM

cazzo Paolo, ma sempre 'sti 3d kilometrici!?!??!?! :D

Un giorno ti leggerò, giuro.

kalliste 29-01-2009 12:42 PM

Paolo,
evitando i solito complimenti che ormai sono sottintesi,
riesco a condividere sempre i tuoi pensieri, non meno del 90% di quello che scrivi di solito è attinente anche al mio pensiero.

Solo...non ho ben capito una cosa..
visto che sono un pendolare anche io (a corto raggio - 40km A/R) e dalla prossima settimana inzierò ad esserlo (ahimè) a medio raggio (100km A/R) vorrei quindi sapere..

Ma come CAXX fai a trovare il tempo di allenarti seguendo questo tuo schema:

Lun: ore 9.45-10.30 o 10.30-11.45
· Mer: come Lun
· Sab: ore 15-17 o 17-19
· Dom: ore 08-09

ma il lunedì - mercoledì che fai vai a lavorare alle 13 ???
:confused::confused::confused:

ps. sò che non è importante ma è una mia curiosità, tutto qui.

Baiolo Karonte 29-01-2009 01:17 PM

Quote:

Originariamente inviato da kalliste (Scrivi 96616)
Lun: ore 9.45-10.30 o 10.30-11.45
· Mer: come Lun
· Sab: ore 15-17 o 17-19
· Dom: ore 08-09

direi di sera tranne sabato e domenica

Devilman 29-01-2009 02:23 PM

Grande Paolo!

Non sei normale,confermo,è però un pregio.

Io vivo una situazione analoga alla tua con la mia fidanzata e un domani da sposati probabilmente scriverò un articolo/fotocopia del tuo,dalla mia ho il vantaggio di essere riuscito ad iniziare anche lei all'attività in palestra,forse sarà la mia salvezza...o la mia rovina,vedremo!

Condivido tutto ciò che hai scritto riguardo la "normalità" ed il distinguersi da essa,io lo trovo essenziale ma per molti rappresenta un allarme.

La mia ragazza mi dice che spendo tanto per gli integratori (circa 90 euro al mese,compresi quelli per lei!) e poi si compra (o le compro io!) scarpe da 150 euro coi brillantini sul tacco...

Anche io non capisco,ergo non sono normale.

spike 29-01-2009 02:28 PM

beh gli anormali anche fra loro cercano il branco e si fanno media a vicenda:D

oltre alla critica del singolo c'è anche l'accusa della setta:
"ma hai visto come sono fuori questi di scientology?"
"si ma anche voi fissati non siete mica tanto sani!"

"da una parte c'è pure l'accusa di essere caduti nel fiume della ricerca del fisico perfetto, dell'autostima da pompare, del record da raggiungere... da un' altra ci siamo messi in un piedistallo e non ci rendiamo più conto del tempo, dei soldi e delle cose importanti della vita, ma nello stesso tempo ci arroghiamo il diritto di criticare una società che ci è genitrice e che è arrivata fin quà senza le nostre saccenze."

...arrogantemente nella media della società sotto alcuni aspetti mi sento superiore: mangio meglio , mi alleno meglio, ...mi diverto:)

alcuni mi sono superiori, molti sono sotto (oh sto parlando di un argomento ben preciso, non è che io in paradiso e loro all'inferno)

..e da lassù cosa ci voglio fare? niente, mi basta fare media...che son riuscito a spostarla di un infinitesimo più in alto. L'ho fatto per questo? no potevo anche essere responsabile del crollo totale della morale sociale, ma son sicuro che è meglio mangiare come mangio io piuttosto di come fa la maggior parte delle persone.

I soldi per il rack non ce l'ho...ma me lo costruirò cercando di risparmiare... ho cose più importanti da comprare/pagare tipo pane, scarpe, bollette e fumetti :D, non sono scemo...non sono un santo, potrei fare un po' di volontariato ma mi invento scuse...un giorno dovrò farmi una seria riflessione...

...però che me lo vengano a dire quelli normali mi fa incazzare.
che me lo dica mia mogie mi fa soffrire, perché il motivo per cui riesce a trovarmi quel nervo scoperto è che ci tengo a lei e al suo giudizio...ma gli altri...

"Sono un fissato, non salto un allenamento anche se non è un lavoro, non sforo un pasto e mi perdo i veri piaceri della vita, cerco di risparmiare dove è socialmente giusto spendere (io ho raggiunto il compromesso con mia moglie che una volta vado di macchinetta e una volta dal barbiere...quello economico, s'intende), leggo riviste e libri manco fossi un allenatore di serie A, scrivo in un forum che di persone non normali..."


oh ragazzi, non mi frega niente, la posso vivere la mia vita? posso pensare degli altri normali almeno la metà di quello che pensano di me? No? bhe io lo faccio lo stesso perché come dice uno che conosco

"because a little yes, but then stop it!"

SimonaErre 29-01-2009 03:24 PM

Paolo non c'è nulla di strano in quello che scrivi e posso assicurarti che non cambia molto il fatto di essere maschi o femmine se si è dall'altra parte. Come dice anche Spike siamo diversi, ma diversi da cosa??? ognuno ha le sue manie, le sue abitudini, i suoi piaceri e le sue voglie, le sue passioni. E' difficile essere un BB o PL, figurati quando ci prova una donna. I miei colleghi al lavoro mi giudicano pazza, perchè ad ogni rinfresco o festeggiamento in filiale non tocco mai nulla, perchè rifiuto gli inviti a pranzo alla pizzeria vicina o al ristorantino "tutto ciccia e brufoli". Ma sono scelte, e se loro preferiscono una pizzetta della pasticceria (per intenderci quelle di pasta sfoglia, in pratica una vera bomba di grassi saturi e carboidrati raffinati) e mi considerano una malata, io non mi sento emarginata, e provo invece compassione per il loro fegato. Sono considerata pazza anche perchè con vanto ho detto di aver raggiunto i 34 cm di braccio, che sono pazza perchè faccio uno sport da uomo...
Ma ho la fortuna di avere accanto un uomo come me, con la stessa passione e con le stesse mie abitudini, e a differenza di molti, non è poco :)

Ma avrò la mia rivincita anche quest'estate, come la scorsa, quando attraversando il salone con il vestitino corto e stretto una cliente si è rivolta al mio collega e gli ha detto: "Non ce la faccio a stare zitta, quella tua collega la invidio da morire, ha un culo perfetto! ... e non solo quello"

Insomma... saremo "strani", ma ad ognuni il suo. C'è chi preferisce le scarpe pitonate di D&G, chi non esce di casa se non ha lo smalto, chi non dorme abbastanza pur di partecipare a tutti gli eventi di vita mondana ;)

kalliste 29-01-2009 04:20 PM

Quote:

Originariamente inviato da Baiolo Karonte (Scrivi 96627)
direi di sera tranne sabato e domenica

a me sembrano orari antimeridiani, Baiolo
:)

manakei 29-01-2009 06:34 PM

Leggere prima le ultime 8 righe e poi decidere se continuare...

Non entro nel vespaio dei discorsi sulle differenze tra generi ma torno al post originario di Paolo.
Dalla mia vetta di osservazione (sono ironico), ho avuto modo di analizzare episodi simili che sono capitati ripetutamente a me. Scremando i particolari si possono riconoscere delle precise dinamiche in una piccola "crisi" (diverbio, stranimento, la chiamo crisi perchè se vissuta in piena consapevolezza permette appunto una crescita, il suo significato originale) come quella descritta: se io critico qualcuno (non importa su cosa) può accadere che la il nostro partner si identifichi con l'oggetto della nostra critica (nello specifico ricordo uno scritto di Paolo sul fatto che sua moglie tempo addietro facesse lo squat con 90kg, non sono sicuro dell'esattezza di questa mia affermazione, perdonate l'errose se ho sbagliato. Sentendo Paolo criticare la deriva fisica dell'amico è facile e plausibile che la moglie si senta ella stessa oggetto delle critiche del marito avendo anche lei interrotto o ridotto l'attività fisica a favore di un maggior impegno lavorativo e famigliare).
Purtroppo, o fortunatamente, quando ci si responsabilizza creando una coppia o una famiglia o altro si deve scendere a compromessi con le abitudini precedenti e con tutto ciò che ci piaceva antecedentemente, in molti casi sacrificando proprio i divertimenti. Quando facciamo questo spesso ci diciamo che lo staiamo facendo per amore dell'altra persona, per compiacerla per dimostrarle i nostri sentimenti con opere pratiche. Quando questi impegni diventano momentaneamente pressanti è naturale guardare alla nostra compagna o compagno e soppesare il nostro e il suo impegno effuso per mandare avanti la baracca. Noi sportivi sembriamo avere sempre energie e un'ora, mezzora riusciamo sempre a ritagliarcela per sudare, mentre il nostro partner magari si sente esausto e meno realizzato del solito....deduzione consequenziale: "io faccio più di lui perchè altrimenti non avrebbe le energie per allenarsi, mentre io sono a pezzi e non ho nemmeno voglia di fare qualcosa..." A questo punto sommando l'identificazione con l'oggetto della critica e il sentimento di fare più dell'altro per il bene della famiglia chi non si sentirebbe "cornuto e mazziato" (scusate il termine ma rende l'idea). Cosa può fare allora il mazziato se non rivolgersi in modo aggressivo a chi l'ha ferito per far intendere le proprie ragioni? Per far capire quanto ci sentimao feriti quasi tutti utilizziamo il metodo di ferire a nostra volta così che l'altro possa empaticamente capirci essendo più vicino a noi nel dolore...
Ecco ho paura io stesso a rileggere cosa ho scritto. Scusatemi se sono poco chiaro e macchinoso nell'esposizione della dinamica descritta ma a mia discolpa c'è la complessità dell'argomento ed il desiderio di renderlo comprensibile a tutti. Se il tentativo non è riuscito è perchè non sono un gran divulgatore non perchè sono pazzo;)
Chiedo scusa anche a Paolo nel caso abbia accennato a fatto suoi indebitamente, mi sono preso la libertà di farlo in quanto sono tutte cose da lui pubblicate. Spero non si senta mancato di rispetto.

Veleno 29-01-2009 06:50 PM

Adesso che ho letto tutto, posso rispondere anch'io.:p

Sono una voce fuori dal coro perchè ho la fortuna, evidentemente, di avere una lei che apprezza e mi incoraggia.
Tra karate e pesi mi vanno via 6-7 ore a settimana, di cui solo quelle al karate trascorse effettivamente fuori casa, per cui non la lascio neanche tanto sola.
In realtà ciò che ha fatto effetto è stato il vedermi trasformato, nel corpo e nella mente, da quando mangio sano e mi alleno seriamente con dedizione e motivazione.
Addirittura se qualche sera tento di svicolare dall'allenamento è lei che mi sprona, anche col karate, i cui effetti, a suo dire, si vedono anche nella vita quotidiana (sono diventato meno "lamentoso" e più determinato...)
Aggiungo anche che, sul piano estetico, è una a cui le maniglie dell'amore e le pancette non sono mai piaciute e che apprezza invece i fisici tonici e definiti.
Da questo punto di vista anzi, non smette di darmi soddisfazione nel dirmi quanto la renda orgogliosa il fatto che fisicamente non sia messo ai livelli di pappamollaggine dei mariti delle colleghe, per esempio...:D
Quello che invece non sopporta sono i lividi che mi faccio in palestra (rovinano l'estetica), e , soprattutto, il tempo che trascorro su questo forum!!!:D

GundamRX91 30-01-2009 08:55 AM

Condivido molto il pensiero di manakei, pero' va sicuramente contestualizzato, anche perche' spesso succede che le parti si invertano (il marito fa piu' della moglie) senza per questo pero' entrare nel vortice delle lamentere... ;) ma qui entra in gioco il carattere di ognuno, quindi... o mangi sta minestra o salti la finestra :D

manakei 30-01-2009 12:13 PM

Nel tentativo di essere conciso ho dato per scontate un pacco di cose come dice gundam ad esempio il discorso è ribaltabile da moglie a marito e viceversa...nei sentimenti non ci sono distinzioni di genere, gioiamo amiamo e soffriamo maschi e femmine alla stessa maniera...

Veleno 30-01-2009 12:58 PM

Certo, gli impegni possono portare a qualche sacrificio, ma non devono essere un alibi per mollare, come troppo spesso succede.
Io posso portare (ahimè) degli esempi sul fronte opposto: Ragazze splendide, che dopo il matrimonio o la gravidanza si sono trasformate in ciccione inguardabili, per dire.
In questo, sono in linea col pensiero di Paolo: tra la bellezza da copertina e la balena trascurata in fuseaux con tanto di baffo in vista ci dovrà pur essere un giusto mezzo!
Spesso sento la gente accampare scuse assurde: la vita matrimoniale, la gravidanza, il lavoro, gli impegni...come se ciascuna di queste cose legittimasse di diritto a perdere il rispetto e la cura per se stessi ed il proprio corpo.Come se fosse un male inevitabile.
E poi magari scopri che tutti gli impegni di queste persone consistono nel poltrire in divano a fare zapping sul satellite...
Io penso che sia giusto mantenersi bene, e in forma; è un dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi e del nostro corpo ed è anche, e forse, principalmente, un mezzo per aiutarci a vivere in salute.

greatescape 30-01-2009 01:37 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 96842)
Certo, gli impegni possono portare a qualche sacrificio, ma non devono essere un alibi per mollare, come troppo spesso succede.
Io posso portare (ahimè) degli esempi sul fronte opposto: Ragazze splendide, che dopo il matrimonio o la gravidanza si sono trasformate in ciccione inguardabili, per dire.
In questo, sono in linea col pensiero di Paolo: tra la bellezza da copertina e la balena trascurata in fuseaux con tanto di baffo in vista ci dovrà pur essere un giusto mezzo!
Spesso sento la gente accampare scuse assurde: la vita matrimoniale, la gravidanza, il lavoro, gli impegni...come se ciascuna di queste cose legittimasse di diritto a perdere il rispetto e la cura per se stessi ed il proprio corpo.Come se fosse un male inevitabile.
E poi magari scopri che tutti gli impegni di queste persone consistono nel poltrire in divano a fare zapping sul satellite...
Io penso che sia giusto mantenersi bene, e in forma; è un dovere che abbiamo nei confronti di noi stessi e del nostro corpo ed è anche, e forse, principalmente, un mezzo per aiutarci a vivere in salute.

ci sono queste trasformazioni cosi e' vero ... anche io ho visto ragazze con cui sono stato o ho conosciuto cambiate in modo incredibile ... poi per le donne e' lo stesso discorso nostro che dopo una certa eta cambia il metabolismo ma se tu non fai niente per porre rimedio o limitare i danni vedrai risultati assurdi
ci sono ragazze che gia cambiano in peggio dai 18 ai 21 fai te :D
e poi altre per fortuna sono super anche dopo i 40 ...
cmq c'e' una parte di me che capisce anche questo ... se uno non ha una palestra in casa come molti di voi e' molto difficile potersi allenare ...
e poi se finite di lavorare dopo le 20 di sera come fate ???
c'e' gente che esce di casa la mattina e torna a casa per le 20 o le 21
io pure nel mese di gennaio ho avuto pochissimo tempo e mi sono riuscito ad allenare max 3 volte ma nel weekend o 2 come la scorsa sett :mad:

greatescape 30-01-2009 01:47 PM

se stavi in america era meno strano spendere soldi in integrazione o perdere tempo per te stesso e allenarti
in italia siamo cosi ... molte volte c'e' anche qualcuno che giudica il solo fatto che una vada spesso in palestra ... tutti vorrebbero avere un bel fisico gli uomini e le donne ragazzi con un bel fisico per non sanno che per averlo ci vogliono anche un po di sacrificio costanza e allenamento serio
se corri in moto fino a una certa eta sei un figo altrimenti sei strano a meno che tu non ti trovi amici con la tua stessa passione
normale se sei l'unico sembrerai ancora piu diverso
e' il discorso far parte del branco essere come tutti per non essere diverso
spero un futuro di avere una casa con uno spazio da adibire a palestra o poter andare ad allenarmi senza nessuna che mi rompa
cmq tutti giudicano tutti anche qui nel forum a seconda degli argomenti si viene giudicati molte volte perche ci sono cose normali per altri e per altri meno

certi pesi nella mia palestra ci sono da quando e' nata quindi piu o meno 20 anni ... :D

IronPaolo 30-01-2009 04:02 PM

Grazie degli interventi ragazzi!

x Manakei: tu hai perfettamente ragione, hai scritto proprio quello che è accaduto ah ah ah. Anzi, mi ero scordato di precisarlo perchè quando ho scritto ero proprio incazzato.

Il meccanismo è proprio quello che dici tu: io parlo con mia moglie (in questo caso) di Tizio, lei prende il commento e lo confronta con il suo "essere", in positivo o in negativo che sia. E' come se io la giudicassi indirettamente. In questo caso è andata proprio così!!

Preciso che le relazioni, mogli, amici, quello che volete, cascano sempre in tranelli del genere, voluti o non voluti.

E' facile fare delle enormi figure di merda (ops... ma qui siamo in "mi sfogo" eh eh eh) involontarie per questi motivi, mi capitano spesso perchè sono un po' orso, allo stesso tempo uso questo giochino quando ho di fronte gente che non reggo, commentando negativamente qualcosa sapendo che il mio commento ferirà la persona con cui sto parlando.

Il punto è che queste discussioni mi fanno riflettere in generale, non sul caso particolare...

Butto lì un elemento in cui credo fermamente e che una volta ho ritrovato anche in una intervista al Dott. Duranti una domenica mattina.

E' incredibile come la fissa sul fisico che la società impone passa per la scelta dei mezzi più errati per giudicarlo. Mi spiego.

Prendiamo una delle qualsiasi strafighe che si vedono in qualsiasi rivista: inutile negare, un giudizio di pancia è "figa". Punto.

Ora, quale è il modo per diventare così? Il controllo del peso. Cioè: per esser in quel modo devi essere X Kg. Le ragazze identificano nel peso e non nelle forme la bellezza. E questo è sconvolgente.

Non sto, cioè, dicendo che sia o meno sbagliato avere quel tipo di ideale (potremmo discuterne per ore), ma, cazzo, almeno usa i mezzi adatti per ottenerlo!

E' una forma di ottusità e di ignoranza: vuoi essere così? Capisci che è una questione di forme e non di peso! Ci sono ragazzine che diventano ectoplasmi per ottenere il peso della Tizia in copertina, non capendo che perdono massa, si disidratano, la pelle si rovina e sono PIU' BRUTTE.

Inutile essere secche se poi la pancia è cadente e fradicia, e al mare se ne vedono a centinaia, la sera tutte belle, la mattina sulla spiaggia irriconoscibili. Inutile raggiungere il peso forma se poi spariscono i glutei e le anche vanno in evidenza, o le gambe senza quadricipiti rendono evidenti un valgismo delle ginocchia.

La palestra è o non è il culto del corpo? E allora, porca troia, usatela! Usate al meglio gli strumenti che questa marcia Società vi mette a disposizione: potrete mangiare non solo insalata ed aria compressa, sarete più carine, desiderabili, l'aumento di fiducia dato dalla possibilità di cambiare il proprio corpo vi renderà più sicure di voi, la postura migliorerà.

La palestra invece è per deficienti, ma mangiare solo un cappuccino per avere le crisi ipoglicemiche è accettato.

Io ho visto delle ragazze molto carine letteralmente consumarsi e imbruttire, alla ricerca del peso.

Quando questo accade la risposta della Società è di premere per l'accettazione di se stessi bla bla bla, con dei buoni psicofarmaci e con della buona psicoterapia. Cioè: cerca di raggiungere il peso X, se schianti, ti curiamo.

Eppure basterebbe pochissimo per far capire i meccanismi di base per ottenere un certo fisico e sterzare pericolose devianze verso comportamenti più sani. Mah...

Noi in casa ci sforziamo, già da ora che nostra figlia Elena ha 10 anni, di farle capire che essere belli non significa essere magri, ma essere magri tramite un certo tipo di attività, come conseguenza di questa.

Non è per essere fissati, ma questi bambini sono già da appena nati bombardati di modelli errati, e non si tratta di spengere la televisione perchè la battaglia è impari: solo facendogli capire certe cose, spiegandogliele e non banalizzandole o minimizzandole è possibile, secondo noi, impedire dei comportamenti sbagliati verso i 15-20 anni.

GundamRX91 30-01-2009 04:04 PM

Purtroppo credo sia anche un problema sociale, nel senso che in Italia il "benessere fisico" non viene invogliato a livello di massa, e infatti stiamo raggiungendo i livelli americani per quanto riguarda i bambini obesi.
Si e' vero, abbiamo tante pubblicita' che ci spingono, o almeno dovrebbero, verso l'attivita' fisica, verso una dieta equilibrata e sana, ma il tutto e' lasciato all'iniziativa del singolo individuo che vuole vivere una vita "sana", mentre il governo sembra non faccia nulla in proposito (non so se nelle scuole si faccia dell'educazione alimentare...).
Ci pensate a quanto pesino alle casse dello stato (e quindi alle nostre tasche :( ) tutti i problemi derivanti dal sovrappeso??? Tra la patologie cardiache, tra diabete, tra dietologi e nutrizionisti, tra ortopedici, tra questo e quello, partono un pacco di soldi per curare queste persone.
E' anche vero pero' che ci piace mangiare, e pure tanto.

Devilman 30-01-2009 07:13 PM

Ci piace mangiare ma non è quello il problema,abbiamo un'infinità di alimenti sanissimi che abbinati a quel "6 politico" di attività fisica che ognuno può fare ci renderebbero tutti in buona forma e salute!

Invece siamo una massa di ignoranti che vedono in tv Fiona May pagata per dire delle stronzate false alle quali fa comodo credere,ovvero che al bambino è meglio dare la merendina sintetica piuttosto che il panino,perchè "lo nutre con piacere!" "Più latte e meno cacao!"

Così la mamma non deve sbattersi 3 minuti per fargli un panino,semplicemente gli rifila una roba spugnosa aromatizzata chimicamente,chiusa nella plastica e fatta due mesi prima,se poi il bambino ingrassa cazzi suoi!

O quell'altro che afferma di dare a colazione pane e Nutella ai calciatori della nazionale...andrebbero messi in galera lui e quelli del marketing Ferrero!

Veleno 30-01-2009 08:24 PM

Osanna...

manakei 30-01-2009 10:26 PM

Attribuire colpe alla società ed alla sua deriva verso il "fradiciume" di valori, etica, politica, cultura, civiltà ecc ecc non mi piace, uno perchè la società è un concetto astratto e quindi l'accusa cade nel vuoto, due perchè io, noi, tutti, le nostre famiglie componiamo la società che critichiamo.

E' vero che alcuni di noi si vogliono più bene e mal sopportano la strumentalizazione per fini meramente economici di certuni, dotati della possibilità di influenzare la maggior parte di noi, senza scrupoli e che se ne fregano della salute degli altri.

E' vero che siamo la minoranza e male organizzata ma ciò non significa che non si può fare nulla. Dove può agire ogniuno di noi? Nell'area di influenza dei nostri affetti famigliari! Il nostro raggio d'azione è molto ridotto confrontato al bacino d'utenza della pubblicità ma molto più potente.

Faccio un esempio sull'alimentazione: quasi tutti i genitori dei coetanei di mia figlia (3 anni) si lamentano perchè i propri figli mangiano quasi esclusivamente 1 o due cibi in tutto! Mi lamenterei anche io al loro posto e mi preoccuperei ma tutti cercano i colpevoli sprecando un sacco di parole ed energie senza riuscire ad identificarli (i colpevoli reali) o peggio senza poi fare nulla!!!

Per i loro figli non fanno nulla?!? No... Se un bambino mangia solo la pasta in bianco e fiesta la colpa è solo dei genitori! Sono integralista? forse ma approfondendo il discorso con gli stessi genitori (provate anche voi ) salta fuori che la mamma non vive se non ha la nutella a disposizione, che fa diete e si lamenta del proprio aspetto dalle 5 alle 10 volte al giorno invidiando l'aspetto delle modelle da copertina (che come integratore usano Photoshop non quello pubblicizato!), l'unica verdura ammessa a tavola dal babbo sono le melanzane alla parmigiana o al massimo, se vuole stare leggero, i peperoni gratinati che navigano nell'olio... Secondo voi con questi modelli alimentari un bambino avrà un educazione alimentare decente?

Di contro, non per erigermi a modello ma per far capire quanto i bambini imitino e imparino da noi genitori, io adoro i cardi lessati sconditi (uè mi piace l'amaro) mia figlia mangia i cardi lessati sconditi, la mia compagna adora i broccoli saltati con l'aglio e mia figlia al mercato quando li vede pretende che le compriamo i broccoli non il pinguì o la fiesta...come mai?

In casa mia le merendine sono eccezioni rarissime. Cos'altro possiamo fare oltre che dare un modello alimentare sano direttamente?

Una cosa che non sopporto è la tv accesa quando si è a tavola, nemmeno ho la tv in cucina. Perchè la ritengo una cosa importante? Perchè almeno i pasti siano un momento di dialogo, di ri-unione famigliare, non dico debba essere un rituale (scrivo da fissato ma non lo sono giuro!) ma un momento dove la famiglia si trova tutta insieme durante un'attività necessaria per la vita, quindi importantissima anche a livello simbolico! Se si tiene la tv accesa non si può dialogare, semmai si discute su cosa guardare e invece di convialità si ottiene distacco, apatia, disinteresse l'uno per l'altro (estremizzo ma anche a gradi più mitigati non è certo positivo) e oltre a non dialogare si guarda la tv che all'ora di pranzo cena e colazione trasmette quantità abnormi di pubblicità, molte che hanno per target proprio i bambini...

Non sono un moralizzatore mi limito solo a sottolineare abitudini considerate normali, ma che tali non sono perchè impoveriscono , a mio modo di vedere, il fluire di un sano amore famigliare tra i suoi componenti, che già da solo basterebbe a proteggere noi e i nostri cari da tante problematiche (che possono sfociare in patologie) che tanto temiamo.

Gli esempi fatti sono solo esplicativi, le dinamiche sarebbero troppe da introdurre, basta solo fare attenzione e giudicare le nostre azioni con un po' di onestà intellettuale (senza eccedere nell'ipercritica).

Veleno 02-02-2009 12:04 AM

Quote:

Attribuire colpe alla società ed alla sua deriva verso il "fradiciume" di valori, etica, politica, cultura, civiltà ecc ecc non mi piace, uno perchè la società è un concetto astratto e quindi l'accusa cade nel vuoto, due perchè io, noi, tutti, le nostre famiglie componiamo la società che critichiamo.
Proprio perchè la società siamo noi,siete voi genitori e i vostri figli, attribuire le colpe alla "società" intesa come massa di individui, per me ha perfettamente senso.
Perchè la "società" con i suoi comportamenti sbagliati finisce per condizionare anche le scelte e le decisioni di quei pochi che invece dalla massa vorrebbero distinguersi.
Io per fortuna non sono genitore, nè ambisco ad esserlo, ma posso capire gli ostacoli che affronta un genitore che voglia navigare controcorrente evitando che il figlio cresca come un asino da allevamento.
Prova a spiegare ad un bambino il valore della alimentazione sana: finchè avrà a che fare con altri bambini nutriti a brioches da genitori smidollati, non accetterà mai di ridursi a pane e marmellata per essere guardato dagli altri come un UFO.
Ma il discorso può chiaramente estendersi a tanti altri ambiti: genitori irresponsabili e poco dediti ai loro compiti educativi riempiono le vite dei figli di ciarpame inutile e superfluo allontanandoli da ciò che conta realmente. Oggi i bambini vanno a scuola col trolley, come se fossero viaggiatori pendolari, camminano col cellulare, non si sa mai si dovessero perdere lungo i 50 metri di tragitto, vengono rigorosamente accompagnati in macchina alle prime gocce di pioggia...
Il bambino "normale" appare uno sfigato, uno "strano", che rischia perfino di essere emarginato...e quale genitore vorrebbe questo per il proprio figlio?
ed ecco che il giro si compie: meglio omologato che emarginato.Un altro numero di serie che allunga la fila degli automi della nostra bella società.

La causa non è da ricercare solo nei modelli sbagliati, ma nella mancanza di personalità che dai genitori viene trasmessa ai figli pensando di fargli un bene.
Mia cognata dà al suo bambino che ancora non ha compiuto il primo anno di età una brioche tutti i giorni all'uscita dall'asilo nido...cioè nutre di porcherie un essere che non sa ancora fare la differenza tra pappa e ciccia, perchè gli vuole fare una tenerezza...
Un collega di lavoro racconta di quanto le bizze e i capriccetti del figlio (5 anni di età) lo mettano in crisi e di fronte alle mie ovvie rimostranze non fa altro che accampare espressioni che mi lasciano interdetto, tipo "..ma il bambino vuole...", "...ma il bambino dice...", "...ma il bambino ha deciso...",...
Cioè...se le colpe non sono della società dove dovremmo cercarle??

GundamRX91 02-02-2009 11:00 AM

Quote:

Originariamente inviato da Devilman (Scrivi 96957)
Ci piace mangiare ma non è quello il problema,abbiamo un'infinità di alimenti sanissimi che abbinati a quel "6 politico" di attività fisica che ognuno può fare ci renderebbero tutti in buona forma e salute!

Invece siamo una massa di ignoranti che vedono in tv Fiona May pagata per dire delle stronzate false alle quali fa comodo credere,ovvero che al bambino è meglio dare la merendina sintetica piuttosto che il panino,perchè "lo nutre con piacere!" "Più latte e meno cacao!"

Così la mamma non deve sbattersi 3 minuti per fargli un panino,semplicemente gli rifila una roba spugnosa aromatizzata chimicamente,chiusa nella plastica e fatta due mesi prima,se poi il bambino ingrassa cazzi suoi!

O quell'altro che afferma di dare a colazione pane e Nutella ai calciatori della nazionale...andrebbero messi in galera lui e quelli del marketing Ferrero!

Devil sappiamo tutti bene che di alimenti sani ce ne sono, ma le statistiche dicono altro sul modo di mangiare e sui risultati.

Putroppo concordo con il resto, proprio per quanto scritto nell'altro post: la pubblicita' uccide la popolazione media e "ingrassa" lo stato, stato inteso come: aziende che producono il prodotto pubblicizzato, aziende che creano la pubblicita', governo che riceve le tasse da tanto bel lavoro!!!!! Non conviene a nessuno cambiare tutto cio'....

GundamRX91 02-02-2009 11:07 AM

Manakei tu sei una goccia di acqua dolce nel mare ;)

Tutto cio' che hai scritto e' giustissimo e bellissimo, ma (si, sono cinico) gli interessi delle multinazionali e dei governi trovo difficile deviarli con le nostre piccole azioni....

Comunque credo che stiamo andando un po' fuori argomento, e nel caso mi scuso con Paolo e mi rimetto ad un suo eventuale intervento.


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