il Paese è più in crisi di quanto ci facciano credere! siamo andati avanti non perchè siamo riusciti a tamponare un problema, ma solo perchè avevamo qualche spicciolo da parte! finiti i risparmi si passa alla fase di chiusura delle medio e piccole imprese, che sostengono il 50% della popolazione e delle entrare pubbliche... poi si passa al salvataggio delle grandi imprese, con lo spostamento delle basi produttive dove conviene, cosa che è avvenuta già, con la conseguente ripercussione sul lavoro, licenziamento di migliaia di persone che hanno lavorato in fabbrica per una vita e si ritrovano a dover cercare un lavoro che non è più richiesto e non avendo un curriculum di esperienze alternative sono ovviamente destinate sul divano... per poi giungere alla fase attuale... ci guardiamo tutti intorno!

ciao

Il problema della crisi però è globale, non solo italiano.

Cioè io sono il primo a sostenere che b. da vent'anni e altri prima di lui abbiano contribuito pesantemente a metterci con un piede nella fossa, però il problema va oltre...
Come al solito noi avremmo avuto le carte per essere come la Germania, cioè stare così così, ma ce le siamo giocate in modo da essere paragonati a grecia e spagna. Tant'è...

Di certo una tassazione media del 55% fa scappare chi può...

possiamo dare la colpa a chi vogliamo... B. è li perchè ce lo abbiamo messo noi.. e noi... se volessimo... abbiamo tutto il potere per liberarci di mafia, camorra, andrangheta, politici e quanti altri hanno sfruttato, rubato e manomesso il sistema/paese... numericamente e potenzialmente il popolo può... è che non ha voglia... meglio stare a alamentarsi che tirare fuori le palle...

ciao