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Kami Kami Non in Linea
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Question Notte e Meditazione, secondo me. - 07-02-2009, 06:59 AM

Notte e Meditazione, secondo me.


Grazie per le lezioni del Maestro ebbubba Ho letto (tutti i post) tutto d'un fiato

Introduco l'argomento col una cosa.. Non mi ero mai interessato alla meditazione, e in effetti non ne sono del tutto neanche ora.
Però anche a me capita, nella vita di tutti i giorni, di cercare di isolarmi mentre faccio qualcosa. Anch'io mentre lavo i piatti mi concentro su un "qualcosa". Molte volte riesco a non vedere pur avendo gli occhi aperti, e non pensare quasi a niente pur continuando a fare quello che faccio. Un pò come abbioccarsi, ma senza l'abbiocco
Mi capita di tenere le mani sotto l'acqua bollente cercando di non sentire il dolore, cerco di tenerle il più possibile pensando che dopo mi sarei cmq sentito meglio, e che il dolore che sentivo era solo passeggero.
Forse non c'entra nulla con la meditazione, forse sono solo pazzo
Mi capita di concentrarmi molte volte nella giornata, soprattutto (e ovviamente, credo) quando sono da solo, quando nella mia stanza non si sente nulla. Mi capita di fissare qualcosa e di sorridere immaginando di non avere più problemi e pensieri per la testa.
Poi sopraggiunge il lato consapevole di me stesso, che mi ritrascina nella "vita reale" ricordandomi che i miei problemi restano ugualmente, e che dovrei ragionare su questi piuttosto che perdere tempo.

Venendo al dunque vorrei sottoporvi una domanda.. Magari sciocca, ma almeno ne parlo con qualcuno, visto che continuo a chiedermelo

Durante il giorno sono più schietto e "freddo", mentre la notte penso a moltissime cose.
E' come se durante la notte uscisse fuori il mio vero IO. Penso tantissimo, parto da un oggetto fino ad un discorso esistenziale nella maggior parte dei casi. Ho quasi un carattere diverso.

Tra l'altro c'è il famoso detto "la notte porta consiglio"..

Mi chiedevo cmq se questo mio atteggiamento spontaneo sia un meditare, o qualcosa del genere, e vorrei capire di più come posso svilupparlo e coltivarlo.

Magari sono domande da porre ad uno psicologo\psichiatra ma preferisco discuterne con voi, magari più opinioni possono indirizzarmi su una via che non ho mai percorso

E poi siete gratuiti


Grazie a tutti, spero di non avervi annoiato


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Originariamente inviato da Kami Visualizza Messaggio
Grazie per le lezioni del Maestro ebbubba Ho letto (tutti i post) tutto d'un fiato

Introduco l'argomento col una cosa.. Non mi ero mai interessato alla meditazione, e in effetti non ne sono del tutto neanche ora.
Però anche a me capita, nella vita di tutti i giorni, di cercare di isolarmi mentre faccio qualcosa. Anch'io mentre lavo i piatti mi concentro su un "qualcosa". Molte volte riesco a non vedere pur avendo gli occhi aperti, e non pensare quasi a niente pur continuando a fare quello che faccio. Un pò come abbioccarsi, ma senza l'abbiocco
Mi capita di tenere le mani sotto l'acqua bollente cercando di non sentire il dolore, cerco di tenerle il più possibile pensando che dopo mi sarei cmq sentito meglio, e che il dolore che sentivo era solo passeggero.
Forse non c'entra nulla con la meditazione, forse sono solo pazzo
Mi capita di concentrarmi molte volte nella giornata, soprattutto (e ovviamente, credo) quando sono da solo, quando nella mia stanza non si sente nulla. Mi capita di fissare qualcosa e di sorridere immaginando di non avere più problemi e pensieri per la testa.
Poi sopraggiunge il lato consapevole di me stesso, che mi ritrascina nella "vita reale" ricordandomi che i miei problemi restano ugualmente, e che dovrei ragionare su questi piuttosto che perdere tempo.

Venendo al dunque vorrei sottoporvi una domanda.. Magari sciocca, ma almeno ne parlo con qualcuno, visto che continuo a chiedermelo

Durante il giorno sono più schietto e "freddo", mentre la notte penso a moltissime cose.
E' come se durante la notte uscisse fuori il mio vero IO. Penso tantissimo, parto da un oggetto fino ad un discorso esistenziale nella maggior parte dei casi. Ho quasi un carattere diverso.

Tra l'altro c'è il famoso detto "la notte porta consiglio"..

Mi chiedevo cmq se questo mio atteggiamento spontaneo sia un meditare, o qualcosa del genere, e vorrei capire di più come posso svilupparlo e coltivarlo.

Magari sono domande da porre ad uno psicologo\psichiatra ma preferisco discuterne con voi, magari più opinioni possono indirizzarmi su una via che non ho mai percorso

E poi siete gratuiti


Grazie a tutti, spero di non avervi annoiato
Maestro ebbubba? fa così messia....
p.s in realtà maestro vengo già chiamato a scuola, lavoro con i bambini nelle materne
Qui nel forum meglio ebbubba , và, così non stimoli il mio ego, che come buddista sto cercando di indagare a livello profondo, per scoprire e livello esperenziale , che non è permanente, non è soddisfacente, non è immutabile e identificabile con qualcosa di assoluto.

grazie a te per aver letto i post tutti in un fiato, e questo psiega anche perchè poi cerchi di farti male con l'acqua bollente mentre lavi i piatti
ok, adesso divento un pochetto più serio, e cerco di darti le mie opinioni;
innanzitutto, cerca seriamente di non cercare volontariamente il dolore, dando per scontato che per provare a te stesso che puoi resistere non inizi a schiaccarti le dita con una mazza da 3 kg su un incudine, perche anche se non tenti di fare cose più assurde sperimentare volontariamente il dolore cercandolo non porta da nessuna parte;OT in corsivo di spiegazione
OT , gli altri se non vogliono non leggono così saltate tutto il corsivo, chiedo scusa atutti, ma non so usare lo spoiler;
divagazione religioso storica:il Buddha visse in un epoca dove i vari maestri delle tradizioni vediche, sebbene cercassero la liberazione ognuno seguendo una propria via, erano daccordo che si trattasse di una via di eccessi, o la mortificazione assoluta del desiderio sensuale ( desiderio sensuale in tutti i sensi, : sesso, soldi potere, conoscenza a livello intellettuale ecc), o il soddisfare in tutti i modi i desideri di cui sopra.
Il Buddha prima di raggiungere l'illuminazione vive da principe nel suo palazzo reale, oltre avere varie concubine, si sposa con la principessa Yashodara ( il nome significa La Gloriosa dal senso della bellezza al suo prestigio, pare che prendesse di tacco tutte le donne dell'India come bellezza e per tutto il resto), eccelle nelle discipline fisiche, nelle scienze,nella bellezza.
poi durante 4 uscite dal palazzo reale incontra 4 persone un morto, un vecchio, un malato moto sofferente, un eremita rinunciante vestito di giallo.
Capisce che tutti sono soggetti a morte, vecchiaia , malattia, e allora l'unica via è cercare la liberazione fuori dal reame dei sensi ( eremita rinunciante vestito di giallo).
Scappa dal palazzo e se prima aveva eccesso nei piaceri sensuali , arriva ad eccedere nella rinuncia, si costringe a lunghi digiuni , a lunghe astensioni dal bere acqua, a meditazioni di concentrazione veramente intensa e dolorosissima,e a mortificazioni corporali assurde, si narra che il giorno che decise che quella non era la strada giusta per lui, fosse caduto sulle sue feci mentre si rialzavam essendo cosi debole da non riuscirci, lì pensò che non poteva essere la strada giusta per un ricercatore spirituale quella via.( nel film il Piccolo Buddha si vede che si reca al fiume dopo aver sentito un suonatore di liuto che diceva ad un allievo di non tenere le corde dello strumento ne troppo tirate, ne troppo allentate, e di tenere una giusta tensione, in realtà quelle parole le pronuncia in un sutta il buddha ad un suo discepolo IL SUTRA in 42 SEZIONI)
Quindi capisce ( spiego alla carlona, dovremmo entrare nella metafisica buddista, e andiamo troppo OT)che il procurarsi volontariamente dolore NON lo farà ESPIARE in questa vita il frutto del kamma negativo accumulato, bensì AGGIUNGERA' dolore a quello che gia doveva sperimentare per le azioni compiute in precedenza.
Il Buddha allora inizia a seguire la VIa di mezzo, si nutre, beve, si lava, prende un fascio di erba kusha ( nota per essere un erba affilatissima ,che se maneggi male ti taglia , anche qui il significato è molto metaforico )si siede su di essa sotto un ficus religiosa, dopo sette giorni diviene il Bhudda , il perfetto Risvegliato.
Ergo , leva le mani dall'acqua a bollore, un serve a nulla.
in topic
se mentre lavi i piatti pensi a qualcos'altro che non sia inerente a ciò che stai facendo, o addirittura non pensi a nulla , difficilmente si puo parlare di meditazione, ma si potrebbe definire divagazione nella maggior parte dei casi,( ma la meditazione il pensare a qualcos'altro mentre lavi i piatti non la esclude del tutto; per esempio se ti concentri al senso di contatto dei piedi a terra di fronte al lavandino, ed analizzi il fatto che il contatto si protende nel tempo, di attimo in attimo, quindi con tensioni dalle più intense alle più lievi lo sperimenti dentro di te, attivand una qualità premeditativa, che si definisce come "pura attenzione", e poi indagando che è impermanente, non esiste di per Se , infatti senza piedi e senza mente che li "osserva" non ci sarebbe, ecc ecc, e da pura attenzione si trasforma in meditazione investigativa del contatto ) .
Lo svuotare la mente da ogni pensiero, in linea di massima, se non hai un oggetto di contemplazione, non è una forma meditativa A MENO CHE proprio l'osservare il VUOTO creato nella mente fosse l'intenzione primara che TU ti eri posto, in questo modo con chiara intenzione, applichi la pura attenzione, ad un oggetto che osservi con una lieve energia, quindi niente abbiocco .
qui dici :
Mi capita di concentrarmi molte volte nella giornata, soprattutto (e ovviamente, credo) quando sono da solo, quando nella mia stanza non si sente nulla. Mi capita di fissare qualcosa e di sorridere immaginando di non avere più problemi e pensieri per la testa.

bene tieni per un pò con te quella sensazione, goditela, lascia che scorra osservala dolcemente quando se ne và, fino a che non scompare del tutto,da dove è venuta, dove è durata, dove è andata ora che non c'è più.
Considera che sebbene impermanente, se in questo corpo limitato ( e limitante)è raggiungibile una pace simile, più ti alleni a meditare SENZA giudicarti, SENZA sforzarti troppo intensamente, SENZA porti obbiettivi estremamente irraggiungibili( ad esempio:in una settimana voglio illuminarmi pure io, ho pure un cuscino più comnodo di un fascio di erba!) vedrai che il tuo approcciarsi al mondo migliorerà, e poichè tutto è interdipendente, potrebbe ( condizionale d'obbligo) migluiorare anche il mondo attorno a te, o per lo meno migilorerà il tuo rapportarti con esso.
Devi ragionare sui problemi senza perdere tempo?
Quale tempo stai perdendo, tutto sommato? Mi spiego meglio, potrei non finire di scrivere questo post, un fulmine, un meteorite, un infarto, lo schermo che mi esplode in faccia, un proverbio indiano recita più o meno" se vuoi fa ridere gli dei, racconta loro i tuoi piani per il giorno di domani".
Mentre sono convinto che cose urgenti, come il sopravvivere,il curarsi, sia a livello fisico che mentale, le relazioni affettive con gli altri e con la persona che ami ( non sono un monaco) siano basilari e vadano seguite e che richiedano la tua attenzione, vi sono cose che potremmo tralasciare tranquillamente.
Non ti sto dicendo di fare l'asceta, vestirti di giallo, andare in una foresta e sederti sotto un albero, e nel caso scegli un melo d'inverno, un albicocco in primavera,un mandorlo d'autunno, un ciliegio e un fico in estate, almeno hai sempre qualcosa da mangiare devi solo dare delle priorità realizzabili per te, siedi e vedi ciò che è importante davvero per te, datti il tempo di riflettere ed analizza.
Vedi cosa sono questi problemi, se rientrano nelle categorie dette sopra ok, affrontali, lotta, e vinci, o soccombi con onore, prode guerriero della ghisa, fratello mio nel ferro
Altrimenti, tutto scorre (panta rei) lascia che scorra, tu galleggiaci sopra.

E' come se durante la notte uscisse fuori il mio vero IO. Penso tantissimo, parto da un oggetto fino ad un discorso esistenziale nella maggior parte dei casi. Ho quasi un carattere diverso.
Mi chiedevo cmq se questo mio atteggiamento spontaneo sia un meditare, o qualcosa del genere, e vorrei capire di più come posso svilupparlo e coltivarlo
.

....perchè no? dopotutto , nessuno di noi è un meditante perfetto ( altrimenti sarebbe un Buddha) ma per quanto riguarda la meditazione, come la pratico e la intendo io, a livello di eliminazione di impedimenti mondani negativi, per purificare la mente dai frutti dei tre veleni principali di Avversione, Ignoranza(o Illusione la traduzione è la stessa)Bramosia , deve passare per considerare analizzandoli, ed intuendoli con consapevolezza nella mente, che tutti i fenomeni si manifestano come Impermanenti, Insoddisfacenti, Impersonali.
La tua sembra una forma di dicagazione, ma se gli applichi sopra l'investigazione per giungere a vedere i pensieri dove nascono, dove vanno, dove durano, dove cessano, dove hanno vera essenza,se hanno vera essenza, cosa è questa vera essenza , dove va questa essenza quando svaniscono, dove vanno le sensazioni belle, che ti danno, le brutte, le neutre ecc in questo caso come buddhista ti dico che è parte di una forma meditativa .
Psicologo/psichiatra?se ne hai a disposizione uno mai sentirai da me sminuire il lavoro di persone che grazie a questa professione ( almeno una buona parte di loro, si guarda di soggetto in soggetto) hanno fatto tanto bene agli altri, io stesso per il mio lavoro mi sono trovato a scuola a collaborare con psicologhe, quindi è ok, ma non credo che tu ne abbia bisogno ... a meno che tu non sia Juventino, in tal caso, un ci si può far nulla, mi spiace, devi solo cambiare squadra, e possibilmente tifarne una con la maglia viola ed un giglio come emblema
siamo gratuiti?
Vero, questo si, siamo qui e tutti cerchiamo di dare il nostro contributo al forum in maniera spassionata,siamo un gruppo di amici, sebbene virtuali, poichè ognuno partecipa parlando solo di quello che sa,sperando che agli altri serva e sia utile, e più vado avanti con lo studio e con la vita, più mi accorgo che ciò che non so, è immenso rispetto a quel poco che so.
con metta
ebbubba
ps ammazza quanto ho scritto, più di ironpaolo , spero di non averti annoiato ne te, ne gli altri lettori
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Originariamente inviato da ebbubba Visualizza Messaggio
grazie a te per aver letto i post tutti in un fiato, e questo psiega anche perchè poi cerchi di farti male con l'acqua bollente mentre lavi i piatti
Grazie a te per la risposta va bene darsi del TU..?

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se mentre lavi i piatti pensi a qualcos'altro che non sia inerente a ciò che stai facendo, o addirittura non pensi a nulla , difficilmente si puo parlare di meditazione, ma si potrebbe definire divagazione nella maggior parte dei casi,( ma la meditazione il pensare a qualcos'altro mentre lavi i piatti non la esclude del tutto; per esempio se ti concentri al senso di contatto dei piedi a terra di fronte al lavandino, ed analizzi il fatto che il contatto si protende nel tempo, di attimo in attimo, quindi con tensioni dalle più intense alle più lievi lo sperimenti dentro di te, attivand una qualità premeditativa, che si definisce come "pura attenzione", e poi indagando che è impermanente, non esiste di per Se , infatti senza piedi e senza mente che li "osserva" non ci sarebbe, ecc ecc, e da pura attenzione si trasforma in meditazione investigativa del contatto ) .
Lo svuotare la mente da ogni pensiero, in linea di massima, se non hai un oggetto di contemplazione, non è una forma meditativa A MENO CHE proprio l'osservare il VUOTO creato nella mente fosse l'intenzione primara che TU ti eri posto, in questo modo con chiara intenzione, applichi la pura attenzione, ad un oggetto che osservi con una lieve energia, quindi niente abbiocco .
Si, in effetti è proprio così Non cerco la meditazione, mi prende un attimo in cui divago, forse perchè mi annoio


Quote:
Devi ragionare sui problemi senza perdere tempo?
Quale tempo stai perdendo, tutto sommato? Mi spiego meglio, potrei non finire di scrivere questo post, un fulmine, un meteorite, un infarto, lo schermo che mi esplode in faccia, un proverbio indiano recita più o meno" se vuoi fa ridere gli dei, racconta loro i tuoi piani per il giorno di domani".
Mentre sono convinto che cose urgenti, come il sopravvivere,il curarsi, sia a livello fisico che mentale, le relazioni affettive con gli altri e con la persona che ami ( non sono un monaco) siano basilari e vadano seguite e che richiedano la tua attenzione, vi sono cose che potremmo tralasciare tranquillamente.
Non ti sto dicendo di fare l'asceta, vestirti di giallo, andare in una foresta e sederti sotto un albero, e nel caso scegli un melo d'inverno, un albicocco in primavera,un mandorlo d'autunno, un ciliegio e un fico in estate, almeno hai sempre qualcosa da mangiare devi solo dare delle priorità realizzabili per te, siedi e vedi ciò che è importante davvero per te, datti il tempo di riflettere ed analizza.
Vedi cosa sono questi problemi, se rientrano nelle categorie dette sopra ok, affrontali, lotta, e vinci, o soccombi con onore, prode guerriero della ghisa, fratello mio nel ferro
Altrimenti, tutto scorre (panta rei) lascia che scorra, tu galleggiaci sopra.
Il fatto è che sono cresciuto in una famiglia molto competitiva. Anche per la scuola (che io reputo inutile perchè non insegna assolutamente niente di veramente utile alla crescita personale, ma questo è un discorso lungo per me) si faceva a gara a chi portava voti alti a casa, così lo si diceva alla nonna che provvedeva a spettegolare con TUTTI.
A me non è mai interessato tutto questo, nel senso che ci sono cose più importanti nella vita, almeno per la mia ottica.
Eppure sono sempre stato influenzato da tutto questo, mi sono sempre sentito "inferiore" agli altri, sebbene fossi molto più aperto come pensiero.
Magari non sapevo la capitale della Birmania ma quando si parlava di religione o altri dibattiti io esponevo la mia visione di vita perchè ci avevo già ragionato molte volte. Cosa che i miei parenti non facevano, danto per scontato tutto.
Io invece sono più per il ragionamento, per l'arrivare con la propria testa alla conclusione, sono per l'ascoltare i pareri e confrontarli con il mio. Il mio parere che ho costruito nel tempo.


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....perchè no? dopotutto , nessuno di noi è un meditante perfetto ( altrimenti sarebbe un Buddha) ma per quanto riguarda la meditazione, come la pratico e la intendo io, a livello di eliminazione di impedimenti mondani negativi, per purificare la mente dai frutti dei tre veleni principali di Avversione, Ignoranza(o Illusione la traduzione è la stessa)Bramosia , deve passare per considerare analizzandoli, ed intuendoli con consapevolezza nella mente, che tutti i fenomeni si manifestano come Impermanenti, Insoddisfacenti, Impersonali.
Più che altro vorrei cercare di trasformare queste divagazioni in qualcosa di più
Per quanto riguarda i veleni, ne sono abbastanza soggetto..
Quando guardo un film, ad esempio, mi concentro molto su tutto quello che vedo, confronto molto con le cose che mi piacciono, esprimo spesso giudizi negativi. Ma alla fine, come tutte le cose, ognuno le vede a modo suo. C'è a chi piace e a chi no. Ma anche in tutto, molto spesso dimentico questa cosa.
Sono molto estremista in queste cose
Per l'ignoranza\illusione non saprei.. Nel senso che, come ho già detto, tendo a ragionare completamente di mio, fare tutto da me e a mio modo (limiti permettendo).
Magari l'illusione che tutto quello su cui mi "accanisco" sia utile, mentre invece è solo spreco di parole
O magari l'illusione di seguire una via perdendo di vista il problema fondamentale..
Il bramare invece è una cosa che ho da sempre
Portata avanti dalle competizioni familiari, dalla scuola, nel mondo del lavoro.. Tra l'altro anche nei film americani, la fomosa lotta a chi arriva primo Questo è anche uno degli aspetti fondamentali del pensiero che ho sull'inutilità della scuola, e sui voti che la gente permette di dare a destra e a manca senza cognizione.
Penso sia l'aspetto più negativo di me stesso, sebbene io ne sia consapevole. A volte tendo a coltivare per trasformare il tutto in ambizioni.
Non so, guardo gli altri e dico a me stesso che voglio essere migliore, almeno in campo lavorativo


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La tua sembra una forma di dicagazione
Dicagazione eh..


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ma se gli applichi sopra l'investigazione per giungere a vedere i pensieri dove nascono, dove vanno, dove durano, dove cessano, dove hanno vera essenza,se hanno vera essenza, cosa è questa vera essenza , dove va questa essenza quando svaniscono, dove vanno le sensazioni belle, che ti danno, le brutte, le neutre ecc in questo caso come buddhista ti dico che è parte di una forma meditativa .
Sembra abbastanza complicato Soprattutto per uno che vede tutto a livello funzionale


Quote:
Psicologo/psichiatra?se ne hai a disposizione uno mai sentirai da me sminuire il lavoro di persone che grazie a questa professione ( almeno una buona parte di loro, si guarda di soggetto in soggetto) hanno fatto tanto bene agli altri, io stesso per il mio lavoro mi sono trovato a scuola a collaborare con psicologhe, quindi è ok, ma non credo che tu ne abbia bisogno ...
Alla fine sono lo psichiatra di me stesso Tendo ad analizzarmi molto, più in contro che pro, come è giusto che sia!


Quote:
a meno che tu non sia Juventino, in tal caso, un ci si può far nulla, mi spiace, devi solo cambiare squadra, e possibilmente tifarne una con la maglia viola ed un giglio come emblema
Milanista Azz, non tutti i buddhisti son perfetti eh


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Cercherò di unirmi a voi, sebbene sia piuttosto solitario e restio a frequentare i forum
Già, "non si finisce mai di imparare"


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ps ammazza quanto ho scritto, più di ironpaolo , spero di non averti annoiato ne te, ne gli altri lettori
Grande maratoneta anche lui No no, alla fine anch'io scrivo molto Ma questi discorsi mi piacciono particolarmente, visto che non posso discuterne mai con nessuno


Grazie ancora per le risposte!

Vorrei sapere se c'è qualcosa, nel buddhismo, che posso imparare. Alla fine i monaci sono visti come maestri di vita, perciò vorrei apprendere qualcosa di scritto, visto che non posso frequentarli..
In sostanza mi piacerebbe avvicinarmi a questa via spirituale (sebbene non creda affatto nello spirito e nell'anima.. ) per capire di più, in generale

Che lo sforzo sia con te !



ps.: Spero di non annoiare nessuno anch'io Alla fine è un post più personale che utile agli altri
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Vorrei sapere se c'è qualcosa, nel buddhismo, che posso imparare. Alla fine i monaci sono visti come maestri di vita, perciò vorrei apprendere qualcosa di scritto, visto che non posso frequentarli..
In sostanza mi piacerebbe avvicinarmi a questa via spirituale (sebbene non creda affatto nello spirito e nell'anima.. ) per capire di più, in generale



quella frase ti qualifica già come buddista , solo che forse non lo sai
il buddismo infatti non crede in un anima immortale (nel senso cristiano del termine ) .
purtroppo non posso mandarti un pm con siti di introduzione al buddismo, poichè non hai neancora raggiuntoi 50 post e non hai attivato tale funzione.
Ma la mia email è ebbubbachiocciolayahoo.it
basta che sostituisci a chiocciola questo segno @ , mi scrivi una mail dicendo che sei kami e poi ti invio qualche link utile per cominciare
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Fatto, grazie mille
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