Di fatto se compri da bb.com stai acquistando qualcosa che non ha la notifica del Ministero della Salute, e qui c'è il primo problema perchè se per caso qualche prodotto causasse malesseri a qualcuno...:rolleyes:
Il secondo è che mentre anni fa passavano i pacchi oggi non accade, in dogana viene aperto tutto, a me hanno fermato persino il Mantaray ed ho dovuto aspettare il nullosta della sanità aerea! Il terzo problema è che il 90% delle persone non sa comprare, magari prende una proteina concentrata mista al 60% dagli states senza nemmeno averla mai provata quando dal negoziante può trovare una isolata al 90% meno famosa ma, calcolati anche i costi di spedizione dagli states, forse più conveniente e qualitativa. |
Scusa a chi dovrebbe causare malesseri il prodotto? se lo usi per te? potrebbe causarli solo a te stesso :confused:
In dogana possono fermare quello che vogliono anzi è giusto, ma una volta che ci paghi le tasse i prodotti ti arrivano. Se avessi per esempio molti soldi e dovessi fare una palestra non avrei esitazioni ad ordinare dall'america. Anche quando importi cibi ed alimenti "tipici" di un determinato paese estero come ricordo per mangiarli per te nelle settimane successive di certo non hanno l'etichetta con la notifica.. io so di persone immigrate in Italia che si fanno spedire i loro prodotti da mangiare del loro paese col corriere (sembra assurdo ma ci sono) |
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Purtroppo, mea culpa, nell'esprimenrmi ho decisamente peccato di leggerezza. Presterò più attenzione al peso delle parole. Ora che ho fatto ammenda, Mi incuriosice ciò che dici in merito alle sentenze. Sarebbe interessante notare se riguardassero il commercio interno (spaccio) o l'importazione. L'ordinamento italiano in base all art 10 della costituzione deve adeguarsi alle norme di diritto internazionale generalemente riconosciute, e credo che il libero commercio sia una norma consuetudinaria ue. Dovrei documentarmi in merito e poi magari farvi sapere, anche per un solo fatto di informazione. |
Rubo ancora un post, vogliate scusarmi, per un ultima costatazione.
Scrivo da poco su FU, ma ho subito interiorizzato lo spirito e la linea di questo forum, cosa che rispetto e rispetterò fino al giorno in cui scriverò l'ultimo post. Sebbene le parole mi possano tradire (ma ciò è solo colpa mia) non violerò mai regole che volontariamente ho accettato di osservare. D. Ace |
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L'art. 10, dunque, riconosce al diritto internazionale generale il rango di norme costituzionali ma questo rango non è assegnato al diritto convenzionale. Semma, si dovrebbe richiamre l'art. 11 della Carta Costituzionale per fondare una supremazia del diritto comunitario su quello interno. :) |
http://www.parlamento.it/web/docuorc2004.nsf/fc2b9e77a8690b15c1257569005c4b2a/267a28943af5f499c125751a0036209e/$FILE/COM2008_0824_IT.pdf breve sunto
chi volesse può leggere il regolamento 764/2008 |
Devo riflettere sulla tua affermazione. In ogni caso, rimane dubbio il fatto che si possa essere puniti tenendo conto del diritto eu e di quello nostro interno, o sbaglio?
quindi la questione va approfondita, sarebbe interessante chiarire questa questione non dico definitivamente ma almeno per quanto riguarda la le fonti del diritto. |
taker il link non funge!
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basta che poi il link e lo inserisci nella barra navigazione... :)
p.s. cosa non ti è chiaro nella mia affermazione? |
EDIT: basta che copi il link e lo inserisci nella barra navigazione
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Direttiva Europea 2002/46/CE sui complementi alimentari, e tutti questi possono essere venduti legalmente in qualunque paese della Comunità Europea, secondo gli articoli 28, 29 e 30 del trattato della Comunità Europea e secondo gli articoli da 1 a 4 della Decisione del Parlamento Europeo numero 3052/95/CE che ne pensate? se esiste questa normativa europea, non vedo come possa essere vietata la vendita..... |
ragazzi non sono deficente! :eek:
lo so che bisogna copiarlo, è che non me lo apre! ma se a voi funziona vuol dire che è colpa di Opera. Poi vedo con mozzilla magari. Taker dopo ti spiego dove erano i miei dubbi. tristano: sì, ma il problema è vedere cosa si intende con complementi alimentari. io continuo a pensare che vi sia un grosso vuoto normativo. tuttavia potrebbe esserci una ragione, ossia che i prodotti siano vendibili in paesi dove gli stessi sono notificati. Ad esempio è possibile acquistare l'noxplode dalla spagna pur vivendo in inghilterra perchè in entrambi i paesi lo hanno notificato, ma non sarebbe possibile per l'italia perchè qui non lo è. Questa potrebbe essere una spiegazione sensata che quindi ne vieterebbe la vendita. Però manca una specifica norma che regoli la fattispecie e il rischio è che si ricorra per analogia all'equiparazione di tali prodotti con i farmaci. :eek: |
e invece sono deficente!
oddio jim, mi hai steso :p non ci credo xD XD XD XD |
D.Ace il CONI considera 600mg di caffeina nel sangue doping durante una gara, fai un po te...
L'integratore non notificato non viene considerato un farmaco come un anabolizzante che potrebbe essere prescritto per uso medico (alcuni sono per uso medico) ma sostanza illegale come una droga, un alimento non conforme come quel gelato all'azoto liquido... capito cosa voglio dire? qualcosa che qui non potrebbe per nessun motivo ancora entrare... altro esempio, la redbull in francia è categoricamente vietata e sfido a trovare un energy drink con glucoronolactone in francia |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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