Ma poi...chissenefrega di come ti chiama. L'importante è il rispetto non la forma.

Quoto libo, l'importante è il rispetto. Per la forma dipende molto dalla tipologia del rapporto che si ha con l'altro.

Ma qui il discorso è il contrario, lui vorrebbe meno confidenza.

Ma mi stupisco del fatto che si lamenti, visto che non ha mai provato a chiederle di chiamarlo per nome.

Gli ho chiesto io espressamente di chiamarmi per nome, il cognome lo trovo arretrato, sinonimo di distanza.
risposta "ormai tu sei......" oppure frasi tipo "a me mi piace"
il fatto che piaccia non vuol dire che sia giusto.
Poi il rispetto è anche capire le interpretazioni delle persone.
Comunque è molto utile questo scambio di idee.

Penso ci sia poco da insospettirsi: vuole mantenere distanza. Fine.
Il suo modo di intendere un rapporto "speciale" evidentemente non corrisponde al tuo.

Ho passato 3/4 della mia (breve) vita a essere chiamato per cognome (l'ho pure messo come nickname) e ho spesso ricambiato la cosa ... non per forza l'uso del cognome è utilizzato per prendere le distanze o per essere "formali" .

esatto, bisogna vedere assolutamente il resto del contesto. Magari potrebbe chiamarlo per cognome in senso scherzoso/amichevole/affettuoso senza necessariamente mantenere le distanze. Però questo lo può dire soltanto lui.

potrebbe essere scherzoso/amichevole/affettuoso solo in alcuni contesti in altri non so come chiamarlo

se hai ragione, spero di no e penso, vuol dire che mi trovo di fronte a una persona disturbata.
Ha cambiato lavoro, non sapevo dove era andata, dopo 10 gg mi ha scritto e mi continua a scrivere. Mai preso l'iniziativa.

Quello che non riesco a fargli capire che il cognome vuol dire distanza.
Quando è stato la prima volta che ci hanno chiamato per cognome ?
Alla media inferiore, la dove è iniziata la gerarchia