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PO-OL |
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C'è anche da dire che i 100€ che versi oggi, non varranno una bene amata ceppa fra 20 anni.
Del resto immagina di aver versato, nel 1992, 50.000lire, che magari erano il 5% del tuo stipendio. Se oggi ti ridassero 25€... fatti tu i tuoi conti 
Il problema dei vantaggi fiscali è che non sono certi... la previdenza privata è stata istituita negli anni 90 in quanto rappresenta il "terzo pilastro"... e per incentivarla hanno spinto sui vantaggi fiscali.
Ma nel lungo periodo, chi lo sa.
Comunque devi puntare come minimo ad un sistema che ti garantisca il recupero dell'inflazione. Se no tanto vale tenerli sotto il materasso.
Ad esempio il conto delle poste ti garantisce l'1.5%
Poi dice
A parte che ora mi sfugge il significato dato che sembra che siano tassati due volte. comunque come vedi alla fine l'unico vantaggio sono le deduzioni. |
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Significa che ogni anno, quando ricevi i rendimenti dei tuoi versamenti (vedili come gli interessi maturati), questi rendimenti vengono tassati all'11%. Il 15% di tassazione avviene quando decidi di "andare" in pensione, cioè quando riscatti quanto hai accumulato: in questo caso, a seconda dei fondi pensione, ti possono fare una % di tassazione più o meno alta che dipende dalla tipologia di riscatto: riscatto totale, pensionamento, morte.
Diciamo che un buon fondo pensione normalmente riesce a rivalutare quanto versi nel corso del tempo; ovviamente più versi e più avrai quando decidi di andare in pensione, e sembra che la % minima (in rapporto al proprio stipendio) da versare sia intorno 5% per sperare di avere un minimo di rendita mensile. Per quanto mi riguarda ho un fondo pensione su cui verso mensilmente una % dello stipendio, più una % che versa l'azienda, ma non credo che usufruirò della rendita mensile (pensione) ma riscatterò l'intera cifra solo per una questione di "aspettative di vita": non è detto che una volta andato in pensione io riesca a godermela se schiatto, quindi tanto vale avere tutti e subito quei soldi
