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Predefinito Prostituzione... - 08-12-2007, 02:22 PM

Prostituzione...


Apro un 3d apposito perchè la discussione sugli integratori nell'altro 3d altrimenti risulta impossibile per la tematica "calda" che è stata da me involontariamente introdotta.

E poi ci tengo a precisare il mio punto di vista.

Pa prostituzione è un fenomeno complesso, eternamente esistito (il mestiere pù vecchio del mondo). 1000 sfaccettature, che rendono a mio avviso impossibile una trattazione omogenea in cui le opinioni personali sono sempre e comunque parziali.

Banale: c'è chi dice che la prostituzione è una scelta. Ciò è falso, ma sicuramente è vera la frase "alcune prostitute lo fanno per scelta". Alcune...

E così via, perchè un fenomeno che coinvolge milioni di persone come offerenti e decine di milioni come clienti non può che avere in se tutto e il contrario di tutto.

Personalmente sono però convinto che TUTTE le prostitute, anche quelle che scelgono di farlo, considerano la loro attività assolutamente senza piacere. Il cliente è una fonte di reddito, non di piacere.

Il cliente è sempre e comunque visto come un sacco da svuotare, fisicamente ed economicamente. Un oggetto, un peso, un dolore. Quello che volete, ma MAI è visto come un essere umano.

Perciò, io, io come singolo, come Paolino, non andrei mai a puttane per il rispetto che ho di me stesso. Io non sono un sacco da svuotare, ho la dignità per non esserlo. E non perchè sono sposato (e felicemente), anche se fossi l'ultimo dei single strasfigati sul pianeta non pagherei mai una prestazione sessuale per il rispetto che ho di me stesso. Di me stesso e non dell'altra. Ma è questo che mi impedisce di alimentare questo business: il fatto che non voglio per me.

Il sesso è un qualcosa di intimo, malgrado tutto, e se non chiedo amore, se non altro chiedo un minimo di interesse fisico per me, perciò l'altra persona deve farlo con me perchè ha motivo di farlo, perchè mi ritiene... "degno". Perchè, appunto, mi dà rispetto. E "rispetto" è anche, che so... volermi dominare, perchè il dominio implica una conquista, e si conquista qualcosa che si vuole. Offrire il proprio corpo per soldi è degradante per chi lo offre ma principalmente per chi lo riceve.

In questo, il mio giudizio per chi va a cercare prostitute (le classiche, senza andare in altri degradi tipo bambine/i o altro) è che queste persone non abbiano dignità, siano degradate ad un livello tale per cui pagano. Io non farei mai una cosa del genere, essere considerato meno di nulla da un'altro essere umano, perciò provo schifo per queste persone.

Ma... è la stessa cosa per i privè dei locali di lap dance. Mai ci andrei, perchè essere considerato un coglione da spremere per i soldi delle bevute mi farebbe sentire veramente male. Io ho dignità di me stesso, e la mattina mi voglio guardare allo specchio.

Quello che voglio dire è che, al di là delle leggi e dell'analisi del fenomeno, si dovrebbe recuperare la componente intima ed interiore di ognuno di noi, perchè... che altro possiamo fare noi, come singoli? Non andarci, a puttane, e condannare fermamente chi lo fa. Ripeto, non per quello che fa all'altra persona (su cui poi le opinioni divergono), ma per quello che fa a se stesso.

Quello che invece denoto, quando si parla di prostituzione, è che il cliente non è mai di fatto sottoposto ad un giudizio morale, e sempre quando si cerca di sanzionare o di condannare eticamente il cliente... ci si scontra su libertà individuali e tanti bei discorsi, quali delle artificiose pretese quasi di giustificazione.

Io sono fermamente convinto che ognuno di noi è l'artefice del proprio destino, e che abbiamo capacità di scelta. Scelte che portano a conseguenze. E sono io che scelgo.

Se non c'è un recupero della moralità (non del moralismo), con una condanna sociale del cliente per se stesso e non per l'offerente, difficilmente si potrà fare qualcosa.

Poi è semplice: qui quanti sono andati a puttane? Chi non c'è andato perchè non lo ha fatto?
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