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jayamano BODHI builder
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![]() multa milionaria peer to peer29 ottobre 2007 ARTICOLI 'Peer to peer', multa milionaria ai gestori di un server. Ma per gli utenti non c’è pericolo -------------------------------------------------------------------------------- Due eventi particolari coinvolgono in poche ore il mondo del P2P: da una parte una multa record comminata ai responsabili di un network di condivisione; dall'altra l’ assoluzione per un ragazzo che usava file pirata per fini personali Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo, con l'ausilio tecnico di Fpm. (Federazione contro la Pirateria Musicale) ha concluso un’indagine, coordinata tra diverse regioni d'Italia, volta alla repressione dello scambio illegale di file musicali in rete, smantellando un network denominato “Discotequezone”. Il risultato finale dell'attività di indagine si riassume nella denuncia di 7 “grandi uploader”, nel sequestro di 5 server e di 2 siti Internet. In tutto gli inquirenti hanno ritrovato 110.000 file mp3. L’impressionante cifra di 8.500.000 euro è la sanzione amministrativa comminata complessivamente ai responsabili del network. Se da un lato le pene per chi gestisce network e archivi si fanno sempre più aspre, dall’altra si va affermando anche in Italia il punto di vista imposto dall’Ue, che indica come assolutamente legale lo scaricare file per uso personale. Sempre in questi giorni un ventinovenne, imputato per aver scaricato 670 canzoni in formato Mp3 e 2 film in formato Avi (di fatto meno della quantità media di file scaricati che ogni consumatore d’Europa ha nel proprio hard disk), è stato infatti assolto dai giudici di Milano. La pubblica accusa aveva chiesto 7 mesi di reclusione come penale, ma dopo gli accertamenti è risultato che la collezione aveva mera utilità personale e le accuse sono cadute. Pochi mesi fa, la Commissione Europea aveva stabilito, con vari emendamenti alla legge sullo scambio di file, alcuni diritti da tutelare in materia di “peer to peer”, in particolare riguardo agli utenti di Internet che scaricano file per uso personale e non per scopi commerciali, nonché per giornalisti, insegnanti e ricercatori. L’emendamento n.39, in particolare, esclude dalla definizione delle violazioni su scala commerciale (quelle a cui si applicano le sanzioni penali), “tutti gli atti compiuti da un utilizzatore privato al fine di fruizione personale e non di lucro”. Vanni Santoni qui il link originale ProntoConsumatore - Archivio Articoli |
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