Taricone in fin di vita!
"MILANO - Pietro Taricone è ancora sotto i ferri. L'attore è ormai dal primissimo pomeriggio in sala operatoria all'ospedale Santa Maria di Terni e i medici stanno cercando di fermare una grave emorragia interna: l'ex gieffino è rimasto ferito gravemente dopo essersi lanciato con il paracadute poco dopo le 13 nell'aviosuperficie di Maratta. Le sue condizioni sono considerate «critiche», come ha spiegato il direttore sanitario dell'ospedale, Leonardo Bartolucci, incontrando i giornalisti. Taricone - hanno riferito ancora i medici - ha tra l'altro avuto un arresto cardiaco subito dopo la caduta. È stato soccorso e rianimato sul posto dal personale di un'ambulanza del 118 e poi trasferito in ospedale. Dopo l'incidente non ha mai ripreso conoscenza. Secondo quanto riferito da Bartolucci, l'attore ha riportato gravi importanti lesioni in particolare nell'area addominale. Il direttore sanitario ha quindi parlato di un «contesto di criticità delle condizioni». Nell'intervento al quale è sottoposto Taricone sono impegnati chirurghi generali e vascolari. «Stiamo dando priorità agli interventi salvavita» ha detto il direttore generale dell'ospedale di Terni Gianni Giovannini."
Un altro incidente nel paracadutismo, nel gennaio 2009 abbiamo perso il grande Marino Virzì proprio con un lancio finito male. In bocca al lupo a Pietro Taricone e alla sua famiglia. |
L'ho sentito dalla tv.
In bocca a lupo a Taricone. |
beh lanciarsi è rischioso e bisogna mettere in preventivo incidenti di sto tipo..in fondo basta che non si apre il paracadute o si apre male e la frittata è fatta, in bocca al lupo
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Non ce l'ha fatta, Pietro Taricone è morto per le gravissime ferite riportate nell'incidente.
Condoglianze sincere a tutta la sua famiglia. |
rip
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rip
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A me dispiace per la famiglia:
sei sposato, credo avesse pure un figlio, e ti dedichi a uno sport così pericoloso che basta una cosa fuori posto e sei spacciato perchè ti trovi in caduta libera...:( |
e si call..è alta la % di rischio con sto sport..basta un attimo e non èpossibile rimediare
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dispiace.....ma come è successo l'incidente????non ho capito...
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Ha sbagliato la manovra di atterraggio e si è schiantato a 80km/h...o cosi' dicevano ai tg...
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Quote:
CIAO GUERRIERO |
mi spiace veramente sopratutto perche è morto cosi giovane è sempre brutto
sono d'accordo con call anche se è vero che uno puo dire che sono passioni, pero sono passioni pericolose e se hai una famiglia e ci tieni a loro allora forse è meglio che cerchi altro cmq una cosa che stona sempre per me è vedere la televisione quanto ci mette poco a realizzare trasmissioni su queste cose, la cosa brutta è che sembra piu un business mascherato ora tutti amici a ricordarlo anche gli ex concorrenti della casa del grande fratello, tutta una finzione anche questa rip |
Anicca vata sankhara, uppadavaya-dhammino;
uppajjitva nirujjhanti, tesam vupasamo sukho. Tutte le formazioni sono impermanenti hanno la natura di sorgere e svanire nascono e poi muoiono ma con la cessazione c'e' pace. |
Mi ricorda fin troppo una brutta vicenda da poco successa a un mio amico in moto :(.
è bruttissimo, 1 attimo e tutto finisce. La figlia ne soffrirà in modo atroce ma la moglie, che da quello che mi è stato riferito è colei che spingeva per quel tipo di attività, deve essere morta anche lei in quel momento a suo modo:(. |
riposi in pace......rimango sempre scioccato quando muiono persone giovani piene di vita :(
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Quoto Great, adesso la morte di questo ragazzo verrà sfruttata in tutti i modi possibili per fare audience da trasmissioni spazzatura.
Ogni anno muoiono 4000 persone sul posto di lavoro, gente che si da da fare per provvedere alla loro famiglia, di questi nessuno parla, nessuno li celebra, in alcuni casi nemmeno gli si rende giustizia. Perciò scusate se non mi viene da osannare Taricone che, nella sfortuna di un incidente capitato praticando una sua passione, dalla vita aveva ottenuto tutto. |
Quote:
devil ma non centra se aveva ottenuto tutto...è una morte strana... ovvio che ci sono bambini che in africa ogni giorno muiono disidratati e nessuno dice niente.. barbara d'urso con la sua trasmissione andrebbe soppressa..ieri hanno intervistata perfino il prete che ha celebrato il funerale...che brete robe .-- |
non sono daccordo sul paracadutismo.
come dice devilman la notizia crea una percezione particolare sul giudizio della gente. ammettiamo di avere due figli gemelli, e a 20 anni ci fanno ognuno una richiesta di soldi, ma possiamo soddisfarne solo una: -gemello 1: papà (da me direbbe babbo), mi dai i soldi che voglio prendermi la patente di guida? in cambio prometto di non andare mai a lanciarmi con il paracadute -gemello 2: papà mi dai dei soldi per fare il corso di primo livello da paracadutista? in cambio prometto che non monterò mai in un auto a occhio qualsiasi genitore darebbe i soldi al primo gemello e non al secondo... farebbe la scelta statisticamente più fatale per il figlio i telegiornali non ci dicono di ogni incidente stradale ( o come dice devilman di ogni morto sul lavoro) ma ci dicono di ogni incidente di paracadutismo: il risultato è che lanciarsi è più pericoloso che guidare....col cavolo! C'è disinformazione, chi sente il paracadutismo come uno sport pericoloso non ha mai avuto nulla a che farci. Certo richiede una certa attenzione e una o più disattenzioni particolari nello stesso lancio possono costare la vita...ma è così anche in strada. Tanto per dare un paragone, Taricone non era un esperto lanciatore, certo non era un principiante, ma 450 lanci in 2-3 anni non fanno di te un esperto....altrimenti chi ne ha 10000 che è un dio? per fare un esempio alla powerlifting, sarebbe uno da 130kg di squat con tecnica così e così. Spiace parlare così riferito ad una persona che ora non c'è più, una vita ha un valore ineguagliabile e un paracadutista che muore non può certo averlo fatto apposta, però è quasi sempre colpa sua, a causa di un imprevisto capitatogli a cui era addestrato a porre rimedio. Però dire di una persona che dato che aveva famiglia non doveva buttarsi è come dire a uno che va in vacanza al mare con l'auto che è uno sciagurato perché c'ha caricato dentro tutta la famiglia. Il problema come in tutte le cose che richiedono una certa responsabilità è che capitano sempre agli altri. Io ha conosciuto il successre di patrick de gayardon, campioni mondiali, nazionali, squadre dei carabinieri, anche la signora della nuvenia, però ho conosciuto anche persone che sono atterrate di pancia rimbalzando due o tre volte, e dopo essersi rialzate vanno a casa perché sono ancora un po' rinceppate dalla sbornia della sera prima. Oppure conosco gente che rimette il paracadute dentro con i piedi per far veloce, perché l'aereo sta per ripartire e non c'è tempo di piegare il paracadute come da manuale, mica si può rischiare di perdere un volo....il prossimo è fra 15 minuti...poi il paracadute si è sempre aperto qual'è il problema? L'ambiente ti dà sicurezza, ti preparano, la tecnologia se la sai usare è pressocché infallibile: è sempre colpa del paracadutista. Tanto per dare un'idea dell'attenzione che serve: le donne hanno 1/3 di rischio di morte rispetto ad un uomo...perché sono più attente. Avete visto l'intervista al direttore del centro di Terni? Alla domanda se Taricone era una persona prudente avete visto come ha risposto? leggete fra le righe, considerate che era un suo amico, che il centro è protagonista di una scigura e sicuramente per un po' tutto il paracadutismo ne risentirà. Non mi dite che forse non ha funzionato l'altimetro sonoro...quello è una riprova, te lo dicono in lungo e in largo di non farci affidamento. Come per parcheggiare l'auto, se non funziona il radar sonoro è normale sfasciare l'auto parcheggiata dietro? Ne avrei da scivere ma poi divagherei: quello che mi premeva dire è che chi fa paracadutismo NON mette in conto di morire come non lo fa chi guida un auto, non è uno spericolato, ci sono delle regole su come buttarsi, regole che potrebbe eseguire chiunque previo addestramento. Taricone non è stato superficiale scegliendo questo sport perché ha una famiglia. Quanta gente ora incolperà ingiustamente sua moglie per averlo portato a lanciarsi e aver reso orfana quella piccola creatura |
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spike ma c'e un errore di matematica... è piu pericoloso guidare che lanciarsi..ovvio... ma guidare è come sparare contro una piazza gremita.. e buttarsi è come sparare su una piazza deserta...è difficile che becchi qualcuno.. le persone che vanno in macchina sono almeno 50 mila volte taNte quelle che si buttano..quindi è ovvio che sono di piu gli incidenti in auto.. |
Io reputo le automobili pericolosissime.
Però non si considera un parametro, a mio avviso fondamentale: Il lanciarsi col paracadute implica, intrinsecamente, superare il proprio istinto di sopravvivenza. L'attrezzatura elimina pressoché qualunque rischio ok ma la nostra componente irrazionale, i nostri istinti non ne tengono minimamente conto, è solo grazie al "take-over" che la mente applica su sulle sue fondamenta che si riesce a lanciarsi nel vuoto. (Non discuto sul perché lo si faccia). In macchina avviene processo contrario: entriamo in un esoscheletro di metallo e vetro molto più resistenti dei nostri tessuti, o cmq che creano una difesa in più, mentre la macchina si muove relativamente ad un punto fermo stiamo viaggiando magari a 100km orari ma allo stesso tempo percepiamo di essere in un ambiente (l'abitacolo) fermo, quindi al "sicuro". Quando il padre dell'esempio di Spike compie la scelta dando i soldi al primo, inconsciamente è mosso da questi parametri (cioè ha una percezione falsata di sicurezza nella macchina e non conosce il paracadutismo) e molto probabilmente del secondo inizierà a preoccuparsi chiedendosi il perchè, suo figlio, senta il bisogno di provare il "superamento della morte". Sembra un discorso sui massimi sistemi della vita...in realtà ho pretese molto più ridotte, solo il far presente che quando si parla di vita e di morte non basta la razionalità.;) |
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io non sto parlando di valore assoluto, ovvio che sono più gli automobilisti, ma di valore relativo....e sono ancora di più gli automobilisti! |
ma ovvio che guidare è più pericoloso...per vari motivi
_ si mette alla guida anche chi non è capace _gli ultra ottantenni che causano solo incidenti andando ai 30 allora.. _non devi stare attento solo a te,ma tutte le macchine _si mettono alla guida tossici,immigrati senza patente,ubriachi.. cosa diversa per buttarsi...a differenza di andare in auto...chi si butta DA SOLO..non credo sia un inesperto..senza aver fatto corsi su corsi..test su test...inoltre non hai ostacoli..l'unico è che non funga il paracadute...quindi buttarsi sicuramente è molto ma molto meno pericoloso che guidare--- e per tornare a taricone..dubito che una persona che faccia 400 lanci..che non sarà esperta...pero al posto di virare a 100 metri lo fa a 20 metri...quando poi hanno detto che quando è arrivato a 20 metri...poteva fare a meno di virare...e sarebbe andato tranquillamente a terra incolume...solo a centinaia di metri di distanza dal punto di arrivo.. |
Quoto spike, è molto più probabile fare una brutta fine in auto parlando di percentuali di incidenti rispetto al paracadutismo. L'unico problema è che, come l'aereo...altro mezzo sicurissimo, se ti schianti in auto magari ti salvi, in aereo e paracadute dubito.
Però fare la morale perchè si hanno figli è ridicolo. Non mi pare che ai piloti di moto o macchine rompano mai le scatole sul fatto che abbiano una famiglia al di fuori della loro professione. Quello è un lavoro non un hobby? Bene, abito vicino all'autodromo di Monza e è pieno di amatori che nei giorni di apertura viene qui a girare e fanno il doppio delle uscite di un gp... dubito siano tutti single. Sarò un pò estremista adesso e un pò esagerato, ma se mio papà fumasse, pesasse 150kg, mangiasse sale a cucchiaiate burro fritto e quindi andrebbe in contro a una morte precoce o una vita da malato qualcuno gli direbbe che non può fare così perchè ha dei figli? O più semplicemente va al lavoro in macchina senza cinture, senza rispettare i limiti e magari pure parlando al cellulare e venisse fermato dalla polizia nessuno si preoccuperebbe del fatto che a figli o meno. Però è peggio di uno che si butta da un aereo |
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non mi ricordo se a Terni o in Romagna ma circa un anno fa un carabiniere è svenuto al momento del lancio, perciò non ha fatto nessuna manovra ne per stare in assetto, ne per aprire il paracadute ne per atterrare...ebbene si è adagiato a terra e ha riportato solo lievi contusioni Quote:
probabilmente anche avendo sbagliato la manovra e toppato il bip avrebbe potuto salvarsi, ma che se ne sa di cosa gli è frullato in testa....magari paura, magari convinzione che avrebbe potuto lo stesso passare l'esame (senza virata non lo avrebbe passato) tanto per dare qualche spunto: il periodo critico per i paracadutisti è fra i 150 e i 700 lanci, difficilmente accadono morti al di fuori di questi numeri. Questo perché ormai è vinta totalmente la paura ma ancora non si è provato tutto anche se si pensa di esserne padroni di qualsiasi inconveniente. Statisticamente si apre il paracadute di emergenza una volta ogni 1000 lanci ma questa statistica è forzata da due fattori: premesso che la regola è: se ti si apre il primo paracadute anche non perfettamente ma ha una funzionalità accettabile, pensaci due volte prima di buttarlo via ed aprire quello di emergenza, perché intanto uno ti si è aperto e ti può portare giù con un po' di attenzione in più. I due fattori sono: -gli inesperti le prime volte se percepiscono che qualcosa non va come un filo intrecciato o la vela non ben aperta si fanno prendere dal panico e tirano fuori senza bisogno il paracadute di emergenza. All'atterraggio se ne pentono subito perché quella manovra gli costa quasi uno stipendio (il paracadute di emergenza lo possono preparare solo persone specializzate non si può ripiegare da solo, è affidabile circa 4-5 volte più della prima vela) -gli esperti rischiano un po' di più, si sentono sicuri anche con una apertura incerta e poi mentre devono decidere come fare gli passa per la testa la spesa che hanno fatto l'ultima volta che hanno aperto un'emergenza. |
se tutti guidassero come si deve il rischio sarebbe zero
normale che con le statistiche l'auto sembra tra le piu pericolose, ma perche è il mezzo che usano piu persone è come dire se io faccio un km l'anno o ne faccio 100.000 statisticamente cho è piu a rischio la cosa che sento spesso nel paracadutismo è che molte morti avvengono tra quelli "esperti" anche bungee jumping è sicuro pero a qualcuno è successo che l'elastico non ha funzionato, altrimenti perche ti farebbero scrivere una cosa che gli togli tutte le responsabilità ?? sono morti altri 2 paracadutisti oltre a pietro li. se ne è parlato ?? no non erano famosi. ora tante belle parole ma in vita mi sembra che questo ragazzo era stato un po' abbandonato da tanti |
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l'unica cosa che sapevo era del film di muccino
non sto molto dietro al mondo della tv ho una specie di disgusto |
Ma state rapportando un operazione di routine, d'abitudine (nonchè utile e necessaria spesso) come guidare con un azione che per nessuno lo è, lanciarsi con un paracadute (nonchè inutile e che io non concepisco).
Ne vien da se che un guidatore oltre a essere maggiormente distratto può sentirsi stanco, alticcio, sovrappensiero magari ha la febbre magari ha lavorato 12ore prima. Immagino, continuerò sempre e solo a immaginare, che uno che si sta per lanciare con un paracadute pensi solo a quello, la soglia d'attenzione è hai massimi livelli, non lo fai dopo una tirata al lavoro, lo fai perchè ne hai voglia non perchè DEVI tornare a casa ecc ecc. Se ci fossero lanciatori che si lanciano quanto i camionisti guidano sarebbe come suicidarsi intraprendere quella carriera imho. |
libo ho fatto quel paragone per dare la percezione della cosa, altrimenti mi si potrebbe anche rispondere che è peggio ancora di più sia guidare che lanciarsi.
se pensi però che chi si lancia sia sempre attento, o non hai letto ciò che ho scritto o non ci credi. Inveceti assicuro che dopo che non senti più lo stomaco pesante dopo il lancio, quando il rumore non è più assordante, quando sei padrone del tuo equilibrio e riesci sempre a tornare nella posizione che vuoi, quando hai completa fiducia nell'apertura o quando l'impatto a terra non ti impensierisce più allora lì diventa routine. Mettici poi che sei fra un gruppo di amici: quando ti lanci cerchi fare delle figure, quando sei a erra bevi una birra o fai un bagno in piscina (sì alcuni centri hanno la piscina) e ti accorgerai che il weekend è una gran festa all'aeroporto. sulla questione che non serve sono assolutamente in disaccordo: non serve neppure fare i pesi per risolvere la fame nel mondo, ne tantomeno prendere l'auto il sabato sera per andare a ballare...e poi il giorno dopo leggere un bollettino di guerra |
io pure sotto militare volevo prendere il brevetto da paracadutista, mi costava meno
il perchè non lo saprei neanche io, ogni tanto conosco qualcuno che si lancia e la voglia o meglio curiosità mi ritorna ma preferisco fare altre cose tipo kite surf o snow board a questo punto |
scusa spike, se devi fare un confronto tra automobilisti e paracadutisti...almeno facciamoci la decenza di confrontare i piloti e i paracadutisti, il motivo? Torniamo tutti a casa dopo 12 ore di lavoro o una festa, ecc..semplicemente buttandoci da 5000mt almeno ogni volta che dobbiamo andare da qualche parte...voglio vedere quanti sono poi i morti...se invece confrontiamo le statistiche di corse automobilistiche (e lì siamo ai limiti, anche più del paracadutismo) la mia memoria non va oltre 31 (la maggior parte in una gara come la 500 miglia di Indianapolis, prova tu a fartela con una macchina degli anni '50-'60) morti in oltre 60 anni di F1 (più di 800 gran premi con una media di 25-30 auto per GP, e mi attengo solo a gare ufficiali della FIA), si arriva a 41 morti se mettiamo anche gare non titolate e tests. E qui contano altri 2 fattori al pari del paracadutismo: sicurezza e esperienza, non di quello che si vede per strada.
Fatto sta, circa il discorso di Orange: sei un deficiente sia se guidi senza cinta e forte, sia se fumi 40 sigarette, sia se pesi 150kg e magni strutto...scusa! :D |
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La pericolosita' relativa delle due attivita' va calcolata nel modo in cui sono normalmente svolte, non nel modo in cui sarebbe ideale si svolgessero. |
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Call ha ragione, non ha senso, nel contesto in cui stiamo discutendo (relativamente al fatto che uno con una famiglia sia giusto che faccia o no paracadutismo), raffrontare la pericolosità dell' andare in automobile con quella del paracadutismo.
Fare paracadutismo è una scelta, si può decidere di farlo o di non farlo (e se ne accettano i rischi, alti o bassi che siano), non si può scegliere di non andare in macchina (che sia rischioso o no, si fa di necessità virtù). |
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Credo, ragazzi, che qui abbiamo un problema di misura: andare in automobile è un gesto quotidiano, il paracadutismo no, si fa per scelta. Quindi se dobbiamo confrontare l'automobilismo col paracadutismo, mettiamolo nello stesso piano di "scelta": le gare, i mezzi, gli uomini... Poi, preso un campione qualunque, come precedentemente detto: su 10 persone 9 hanno l'auto e si fanno almeno 50km al dì, molto spesso in qualunque condizione; su 10 persone 1 fa paracadutismo e si lancia solo se c'è bel tempo. Quindi andare a calcolare i rischi su questi parametri è molto complesso (troppa roba), mentre farlo nelle condizioni ideali se ne ricava un valore assoluto, poi la discrepanza rispetto a quello relativo, tranquilli, è quasi impossibile saperlo: bisognerebbe selezionare un'area, tante auto entrano tante escono, le auto son diverse, le persone son diverse...siamo decisamente su due piani troppo distanti per un confronto. Avete mai paragonato il rischio di infortunio nel rugby e nel calcio? sì? come avete fatto le stime di quello del calcio? avete escluso gli africani che giocano con una palla di pezza? |
è come dire che muoiono piu persone di incidenti automobilistici che con l'aereo
o come chi fuma con chi si dopa se ci fossero tanti a doparsi allo stesso modo dei fumatori anche quindi iniziare minorenni si potrebbe vedere |
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Normalmente e' riferito alle condizioni in cui si svolge l'attivita' in questione, come rinforzato anche dalla seconda parte della frase. Altrimenti avrei scritto "abitualmente", e la tua obiezione sarebbe valida. Il problema di misura e' solo il tuo. La domanda alla quale si deve rispondere e' la seguente, ed e' molto semplice: qual'e' la probabilita' di avere un incidente mortale quando un individuo si lancia col paracadute ? e quale e' la stessa probabilita' quando si mette alla guida ? Le cosiderazioni sulla quotidianita' del gesto, sull'influenza del libero arbitrio, sulle condizioni psicofisiche di chi lo pratica sono tutte dentro la domanda, ed i due numeri che ti danno al risposta tengono conto di tutto. Se poi vuoi andare a separare l'influenza dei varii fattori sulla risposta numerica, accomodati. Ma lo puoi fare dopo che li hai misurati, cosi' come sono richiesti, non a priori. |
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Come diceva great, è come andare a misurare le probabilità tra chi fuma e chi si dopa...alla fine abbiamo un nonsense... |
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comunque son daccordo nel dire che l'auto è una necessità e allora ti chiedo: tuo figlio ti chiede l'auto per andare il sabato sera in discoteca...o si diverte così oppure va a fare il paracadutista: tu che fai? Ti assicuro che ora la statistica è molto più favorevole di prima al mio ragionamento. comunque per dare un numero tanto sennò si parla di aria fritta: nel mondo si muore in un lancio ogni 70000. Nel ciclismo tanto per dire un altro sport è di 1 morto ogni 1200-1300 tesserati. Cioè fammi capire se Taricone faceva ciclismo e moriva durante una gara o un allenamento avresti detto "sei sposato, credo avesse pure un figlio, e ti dedichi a uno sport così pericoloso?"è questo che non condivido |
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great ma difatti...il fumo è la peggiore droga che ci sia... io fumo..spendo piu di 15 euro a settimana di sigaretta...mi provocano catarro...non servono a niente..ti fanno del male..ne sei consapevole...ma continui a fumare...è un controsenso??? si...pero lo si fa... non esistono quei discorsi che se ha famiglia e bambini non deve buttarsi...lo si fa senza un perchè molte volte...magari doveva ricercare adrenalina..altro..bo io conosco gente che alla mia età..20 anni...girano con porshe e lamborghini...casa con la piscina e il campo da tennis...cocaina a 17 anni..sigarette...alcol..ragazze...tavoli nelle discoteche..e ora non sanno piu dove andare a sbattersi la testa per godersi le cose...vanno a ricercare stimoli.adrenalina in cose assurde..perchè magari hanno gia avuto tutto... magari non centra tanto sto discorso..però non c'e sempre una logica nelle cose.. allora un padre non dovrebbe neanche andare in auto..visto che ne succedono di tutti i colori..non si puo calcolare tutto..è impossibile.. |
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