Slittino: muore il georgiano Kumaritashvili, 22 anni, dopo un brutto incidente. Inutili i soccorsi
Slittino: muore il georgiano Kumaritashvili, dopo un brutto incidente. Inutili i soccorsi
WHISTLER, 12 FEBBRAIO - Tragedia ai Giochi di Vancouver. A poche ore dalla cerimonia inaugurale muore in un grave incidente lo slittinista georgiano, Nodar Kumaritashvili, 22 anni: l'atleta durante le prove è andato a urtare violentemente contro un palo. Immediati i soccorsi, con lo staff medico che ha provato a rianimarlo, ma per il giovane atleta non c'è stato nulla da fare. Lo rende noto una fonte del Cio. fonte: tuttosport.com il video dell'incidente http://www.youtube.com/watch?v=Z5wuoMOiIdE - Ma dico io, come mai nessuna protezioni su quei pali lì? Mah! R.I.P. |
R:I.P.
Incedibili, milioni di eruo per oganizzare, e poi non pensano a semplice protezione. |
Rip
almeno...è morto facendo la cosa che amava di più....però concordo....ora cosa faranno? Sospendono prove e gare di slittino? |
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Frase senza senso...l'uomo non può prevedere nulla...la pista e le tipologie di protezioni sono omologate da decenni...ora prenderanno questa lezione e la insegneranno al prossimo organizzatore delle olimpiadi. Gli sport invernali sono anche questo. R.I.P. |
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ma ai lati della pista se ci fossero state delle reti alte invece che quei pali di ferro secondo me si sarebbe salvato
non ci possono essere quei pali li di ferro perche come si p visto uno puo uscire fuori pista io dico che la colpa è anche della pista |
Slittino, quei pali assurdi
Non si può dire che non sia stata una tragedia annunciata VANCOUVER, 13 febbraio - Non si può dire che non sia stata una tragedia annunciata. Chi pratica lo slittino o il bob è persona normalissima con un talento eccezionale ma che proprio in forza di tale talento sa anche riflettere. E’ il caso di Tony Benshoof, silittinista americano che ha rilasciato alla Nbc ieri la seguente dichiarazione: «Quando per la prima volta ha testato la pista di Whistler mi sono detto: qui qualcuno sta per uccidersi». E ha avuto, tristemente, fin troppa ragione. «Whistler è al limite» dice ora Wolfgang Staudinger che è il responsabile tecnico dello slittino canadese. Il problema è che queste voci paiono sorgere oggi, quasi dal nulla. Fino a prima delle tragedia di cui è stato vittima un ragazzo di ventun anni che si chiamava Nodar Kumaritashvili (perché questo era prima di essere un atleta: un ragazzo di ventuno anni) nessuno, soprattutto nell’imminenza dei Giochi, si sarebbe sognato di dire quello che invece oggi dicono in molti: il budello di Whistler è bestiale. Pericoloso. E non perché Nodar è morto a causa dello schianto contro sbarre di ferro che solo a vederle fanno paura. Dicono i tecnici che in quel punto non si esce di pista, non si deve uscire. E che se invece succede è colpa dello spirito olimpico: quello che permette ad atleti che non hanno la capacità di approcciare circuiti così complessi di arrivarci comunque. VELOCITA' FOLLI - Ma la realtà è che a Whistler si sono stabiliti i record assoluti di velocità: il tedesco Felix Loch ha toccato i 153.937 all’ora e l’equipaggio di bob lettone guidato da Janis Minins i 153. Nel novembre 2008 lo stesso Loch si è sfasciato in una caduta i tendini della spalla i una giornata in cui andarono all’ospedale in tre e il bobbista Pierre Lueders ricorda ancora oggi lo spavento per la caduta alla curva 7 che da allora porta il suo nome. A Whistler l’atleta in certi punti è sottoposto da una forza G di livello 5 contro i livelli 3 dei punti più severi di altre piste. Dicono che a Sochi la pista sarà tecnica come qui ma meno veloce. Intanto la pista bestiale ha mietuto la sua vittima. E Nodar, che a Sochi sarebbe arrivato con qualche comoda ora di volo, non ci sarà. Piero Valesio fonte: tuttosport.com |
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Poi, non me ne vogliate, ma negli sport invernali la morte o l'infortunio grave è normale specie laddove tutti spingono a portare la prestazione all'estremo: frenare il meno possibile!! |
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se io costruisco quella pista devo pormi dei quesiti sulla sicurezza le velocita raggiunte la possibilità di andare fuori pista. perche non ci sono reti e protezioni ai lati ?? ci sono in tanti sport perche li no |
Sì Call,
ma all'uscita di una curva (hai visto il video?) scommetto che a solo vedere quei pali viene l'ansia. Costava tanto mettere una cazzo di protezione? Deve scapparci per forza il morto per rivedere le norme di sicurezza? |
Anicca vata sankhara, uppadavaya-dhammino;
uppajjitva nirujjhanti, tesam vupasamo sukho. Tutte le formazioni sono impermanenti hanno la natura di sorgere e svanire nascono e poi muoiono ma con la cessazione c'e' pace. metta ebbubba |
Slittino, pista assolta: la morte dell'atleta georgiano è stata frutto di errore umano - Corriere della Sera
L'inchiesta più veloce della storia; ma se è errore umano perchè hanno modificato il tracciato:confused: |
Boh!
Vi giuro questa morte mi ha toccato veramente. |
Ragazzi,
non ci sono scusanti rivedendo l'incidente. Era EVITABILE. a prescindere dal fatto che chi fa quello sport sappia che è più rischioso del fare un pò di jogging intorno a un lago. La cosa più schifosa, che mi fa sempre più repellere dagli sport d'elite, è il COME è stato gestito il tutto...Avete notato di cosa si discute in questi giorni? Del fatto che anche nei precedenti giochi olimpici a Torino ci fossero stati degli incidenti (per fortuna non mortali) etc etc... Ma stiamo scherzando? Un uomo è morto... ma che cos'è la morte di un uomo di fronte ai MILIONI di euro (che NON hanno previsto neppure una protezione DEDICATA ad OGNI palo d'acciaio vicino al percorso...) investiti per i giochi? Nulla. Perchè lo spettacolo deve continuare. THE SHOW MUST GO ON. Coraggio, sintonizziamoci sul satellite! |
è triste, ma è la cruda realtà.
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