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Originariamente inviato da cicciodila
Ho scritto 3 cavolate.
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Bhe, dai si discute
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Originariamente inviato da cicciodila
La prima peso/potenza non conta, invece gundam conta hai ragione non so come ho fatto a giungere a quella conclusione. Probabilmente ho pensato all'esempio che mi hai fatto, pensando che i due scalatori avessero potenze diverse e non uguali a quelle che ho ipotizzato.
La seconda meglio peso/m/s di scalata ma m/s di scalata è proprio la potenza!
La terza è figlia delle prime due perle.
Però continuo a pensare che per potenza intendesse i metri di dislivello nell'unità di tempo. Se io (cosa che non accadrà mai) scalo una roccia, diciamo che ci riesco.
Poi faccio la dieta, mi alleno molto su pareti artificiali per allenare la muscolatura, evitando allenamenti di massa non prettamente specifici.
Risalirò la stessa roccia quello che essenzialmente cambia è la velocità con cui salirò, cosa che accade in due casi:
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Aspetta, è meglio chiarire subito alcuni aspetti dell'arrampicata relativamente alla forza. Principalmente la forza si può esplicare in vari modi:
1) nelle forza di trazione e chiusura braccia (e su questo direi che non c'è da dire molto

)
2) nella forza di prensione delle mani; in questo caso a seconda dell'inclinazione della roccia (o della parete artificiale) e delle dimensioni delle prese ci vorrà più o meno forza per riuscire a tenere la presa in questione.
3) nella forza resistente, ovvero per quanto tempo riesco a tenere una presa prima che mi si apra la mano.
Nel momento che riesci a sviluppare un certo grado di forza generale (somma delle tre componenti sopra esposte), quello che cambia quando arrampichi la stessa via, non è la velocità (che si, può anche aumentare), ma la facilità di tenuta delle prese; in pratica farai meno fatica e quindi utilizzerai una potenza inferiore, rispetto alla prima volta che hai scalato la via (per "via" si intende un percorso su roccia/parete artificiale), per fare gli stessi movimenti.
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Originariamente inviato da cicciodila
1)ho perso peso ed è rimasta invariata la mia potenza, c'è minore lavoro da fare ma la potenza per farlo è la stessa quindi ci metto meno tempo.
2)Ho aumentato solo la mia potenza, il peso è lo stesso, il lavoro svolto resta lo stesso ma la maggiore potenza implica un minore tempo di salita.
Ecco che in entrambi i casi ho migliorato il rapporto peso-potenza (agendo una volta sul primo, l'altra volta sul secondo), in entrambi i casi ho avuto dei miglioramenti prestazionali, ma cambiando delle variabili intermedie, nel primo il lavoro, nel secondo la potenza. Per questo non considero la potenza come il lavoro svolto per scalare la roccia ma come un parametro che varia anche indipendentemente dal lavoro, quindi un parametro a se e non credo si possa paragonare i watt del ciclismo con il lavoro svolto per scalare, ma è un parametro a parte non misurabile in questo caso.
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Guarda, c'è da considerare anche che più diventi forte e meno "forte" stringi le prese durante l'arrampicata, e questo implica che farai meno fatica nel fare i movimenti; e poi, come dico sempre, l'arrampicata sportiva è uno sport a "dinamica discontinua", cioè uno sport in cui a momenti di intenso sforzo fisico si alternano momenti di riposo (ma questo dipende anche dalla via che si cerca di arrampicare... di certo quando sono in un tetto bello lungo sarà difficile riposare completamente!!!), quindi analizzare nella globalità quanto lavoro si può svolgere è veramente difficile.