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Temudzhin 20-08-2010 01:43 PM

Non hai ragione..di più. Era proprio quello che cercavo di dire:
Il palestraro (non palestrato) medio è una mezza chiavica tanto nel come si allena tanto nel fisico...IDENTICO discorso per chi fa un allenamento a corpo libero e/o funzionale ad minchiam.
Quello che mi da fastidio è il fatto che non essendo realmente conosciuto e praticato un BUON allenamento a corpo libero e/o funzionale si giudica tutta la disciplina come merda....e come se io dovesi giudicare il bodybuilding o tanto più il powerlifting dal primo palestraro che incontro. Tutti coloro che davvero si allenano coma Dio comanda mi si mangerebbero vivo e a ragione.....ma perchè allora io quando parlo di corpo libero non dovrei "inalberarmi" se l'esempio che mi si propone è il coglioncell che fa 4 piegamenti e non quello che si allena per bene?
mi dò la risposta da solo:
Di gente che si allena bene nel BB e nel PL se ne trova, non quanto dovrebbe, ma se ne trova.
Di gente che si allena bene nel corpo libero molta molta meno...al massimo un sistemo ibrido dove la base è sempre data dai pesi.
Quindi in linea di massima molti, realmente e senza cattiveria, non sanno di quello che parlano!

ado gruzza 20-08-2010 02:39 PM

Temudzin io concordo con quanto dici.

Contesto solo il concetto di "funzionale".

Il corpo libero non è più funzionale. Punto. Queste sono stronzate pubblicitarie da functional trainer che di nascosto fanno panca piana (e fanno pure schifo).

Per il resto daccordissimo, a corpo libero si fa tantissimo e benissimo.
Ma non si diventa più funzionali, perchè le armi sono troppo poche per reclutare UM.

per il resto sto con te.

Temudzhin 20-08-2010 03:38 PM

Beh Ado ( scusa se ti dò del tu) in effetti con il termine "funzionale" si può dire tutto e il contrario di tutto. Bisognerebbe dare una definizione ed un contesto preciso che io non mi sento in grado di dare.
in linea di massima quello che intendono per funzionale e un miscuglio di capacità aerobiche/anaerobiche protratte nel tempo in condizione di equilibrio non sempre ottimale o anche esercizi tradizionali con carichi instabili quali sandbag, fusti d'acqua, waterpipe etc. ne viene fuori una discreta forza, un ottima resistenza....la potenza può variare dal'eccellente al mediocre a seconda dei protocolli che si usano. Ho fatto corsi da Maddaloni e pur non volendo esprimeri qui pareri positivi o meno posso dirti che la filosofia di fondo e che qualsiasi sport tu faccia, nello svolgimento dello stesso, avrai bisogno di tanto fiato, resistenza alla fatica e al dolore, e la necessità di eseguire movimenti quasi sempre "scomposti" rispetto ad un tradizionale esercizio con il bilanciere. in quest'ottica un circuito FRAN di crossfit con 60 kg può essere più "funzionale" che tirare 250 di stacco. immaginiamo una partitella a tennis fra due amici entrambi seghe nel suddetto sport; il primo è specializzato in crossfit, il secondo in powerlifting..nell'arco di una intera partita la sola forza pura (estremamente a vantaggio del powerlifter) cederà il passo alla forza resistente del crossfitter.... stesso discorso per il calcetto o il freeclimbing o tanto più MMA e K1. Nel Powerlifting si ricerca la massima forza che si espleta in 10" di inferno, nel bodybuilding le masse muscolari, nel crossfit e nel functional training la capacità di protrarre lavori muscolari esplosivi di basso/medio carico nel tempo..
Come è sicuro che la pratica di un qualsiasi gioco sportivo beneficierebbe di più da un allenamento funzionale, dato da una esigenza di "fiato" e resistenza maggiori rispetto alla sola forza, e altresì vero che lo sviluppo di quest'ultima non dovrebbe asssolutamente prescindere dal powerlifting.

ado gruzza 21-08-2010 06:00 AM

Qui casca l'asino:

il lavoro di resistenza funzionale allo sport è lo sport stesso o una sua applicazione indiretta.

Non puoi paragonare uno che fa crosfit con un powerlifter.


Il ragionamento definitivo sull'argomento è questo:

perchè usi i sovraccarichi come preparazione atletica?

Per aumentare forza e potenza, giusto?
I pesi servono solo a questo. Basta. Il resto lo devi fare con lo specifico nello sport.
Il canoista fa resistenza in maniera specifica, il pugile idem.
I pesi servono solo per sviluppare forza e potenza. Il resto è pubblicità.

Non ha senso far fare una partita di tennis ad un powerlifter, ma quale tennista farà mai 6 sedute di squat con fanno i PL d'elite russi?

Dai Pl di elite devi prendere la logica del sovraccarico, il quanto e quando lo deve decidere il preparatore atletico. Il lavoro di resistenza è un altra cosa, ma deve essere specifico.

Penso che tu sappia meglio di me che io posso fare 50 vasche di nuoto senza fare una piega ma se faccio 2 scatti sono cotto. Viceversa il mio amico calciatore PRO fa 100 scatti senza fare una piega alla 5a vasca di nuoto ha i battiti a 190pulsazioni.
Penso che tu sappia meglio di me che alla fine, in certi ambienti, il livello di di "condizione" fisica è molto più basso di quello che è venduto a chi compra il prodotto.

IN SUNTO:
I preparatori fanno fare pesi per migliorare il reclutamento delle unità motorie. La resistenza è un altra cosa e va fatta in altri ambiti specifici allo sport in questione. Il reclutamento invece è generico per tutti. Cambia solo il quando e il quanto: il lanciatore di pesi fa tantissimo lavoro di reclutamento, al tennista ne basta molto meno.
Per cui fare questo lavoro di reclutamento con mezzi crossfit, instabili, resistenza al dolore (ragazzi è lattato!!!!) è una profonda inesattezza scientifica.
Reclutamento delle unità motorie: il senso di fare pesi. Il resto è pubblicità. Se vuoi usa una palla di cemento, usa gli anelli, fai quello che ti pare, ma si deve alzare la soglia. Altimenti si resta deboli, incapaci di applicare forza all'oggetto.

L'esempio giusto è:
Pensa uno che non va a fare corsi di "resistenza al dolore spartano" ma fa un programma di alta qualità coi sovraccarichi 2 volte a settimana e per il resto fa un intenso lavoro specifico sul suo sport (resistenza, capacità di lavoro, tecnica, tutto) e uno che fa crossfit come preparazione. Se sono gemelli, il primo tira almeno a 10 km/h in più la pallina, perchè la forza per quello che gli serve, l'ha fatta in maniera specifica.

Ovviamente anche per le MMA, tra dieci anni nessuno si allenerà più a circuiti come va di moda adesso, ma si utilizzeranno metodi più scientifici di preparazione. Adesso è uno sport nuovo e vanno le cose "cool" le robe "fighe". Così era nel PL pochissimi anni fa. Già la cosa sta cambiando, sopratutto ad alti livelli.

Ovviamente tra 10 anni nessuno allenerà più le MMA con i circuiti che vanno di moda oggi. Sono profonde inezattezza date dalla gioventu di questo sport. Mancano proprio le basi scientifiche di fondo. Già la cosa sta cambiando.

Temudzhin 21-08-2010 08:23 AM

Ado io sono concorde con te....quello a cui hai risposto non è il mio pensiero ma ciò che "reclamizzano" coloro che lavorano con queste discipline. Ovvio che al tennista non serve nulla di tutto ciò...tuttta la fanfara si riduce al fatto che di default in un allenamento funzionale o di crossfit si fa anche tanto "cardio" mentre nel powerlifting e nel bodybuilding no. Quindi quando vendono il prodotto al signor nessuno gli diranno che lui avrà il "fiato" , la resistenza e quel briciolo di forza per prevalere in una attività sportiva contro un altro signor nessuno che pratica discipline anaerobiche. Tutta la funzionalità si riduce ad avere molto più fiato.

ado gruzza 21-08-2010 05:06 PM

Sorry, avevo capito fossa la TUA opinione.

A questo punto ci intendiamo.

Lascio un altro piccolo punto di analisi per tutti:

LA VELOCITà. Visto che ci sono i video, guardate la lentezza estrema nel sollevare i sovraccarichi di certi guru funzionalisti. Sono lenti con carichi ancora mediocri perchè facendo tanto e di tutto si perde la capacità di ottimizzare il risultato.
L'unica forza veramente funzionale è LA FORZA ESPLOSIVA.
Quella è funzionale, ed ha transfer su tutto. Per ottenerla al massimo occorre :
dedizione
frequenza
maniacalità sulla tecnica
tutte cose poco "cool" e difficili da vanedere al fitnessaro della domenica.

Scleb 21-08-2010 08:24 PM

ma non è un bel casino conciliare la frequenza ad esecuzioni maniacalmente veloci??
non inteso come stress mentale (che penso sia notevole comunque) ma proprio per il recupero delle strutture articolari e tendinee?

quali sono i volumi di allenamento dove la velocità è primaria??

ado gruzza 22-08-2010 02:23 AM

No, non è un bel casino. Anzi, direi che i carichi cominciano a diventare "belli da spingere" fluidi ecc. solo quando hai una discreta frequenza settimanale.

Le strutture articolari sono molto (per quello che riguadra la mia esperienza diretta) sono molto più in crisi quando stimolte con meno frequenza ma con altissimo impatto (vedi cedimento).

L'adattamento ai carichi e alla frequenza è molto naturale.

I volumi di allenamento (se ho capito la domanda) dove la velocità è primaria sono: tutti. La velocità è primaria. Almeno nel mio modo di vedere l'allenamento coi sovraccarichi.
Però è indissolubilmente correlata con la tecnica (quindi con una buona frequenza).

gian90 22-08-2010 09:10 PM

Quote:

Originariamente inviato da ado gruzza (Scrivi 214401)

Le strutture articolari sono molto (per quello che riguadra la mia esperienza diretta) sono molto più in crisi quando stimolte con meno frequenza ma con altissimo impatto (vedi cedimento).

ciao ado, puoi spiegare il prechè?
empiricamente a me sembra il contrario..

spike 22-08-2010 09:50 PM

Quote:

Originariamente inviato da gian90 (Scrivi 214535)
ciao ado, puoi spiegare il prechè?
empiricamente a me sembra il contrario..

scusa ma allora non ti seguo quando scrivi nel diario:

hai diminuito la frequenza? mi pare di sì
i problemi sono risolti? mi pare di no

puoi spiegare tu allora cosa hai sperimentato?

Yashiro 23-08-2010 01:05 AM

Quote:

Originariamente inviato da gian90 (Scrivi 214535)
ciao ado, puoi spiegare il prechè?
empiricamente a me sembra il contrario..

I tendini hanno tempi e modi di adattamento più lunghi e complessi, si modificano con la ripetitività del gesto; se ti alleni in multifrequenza lo stimolo sui tessuti molli è frequente ed è più facile e rapido un adattamento rispetto ad uno stimolo settimanale..

ado gruzza 23-08-2010 08:17 AM

Grazie Yashiro, non lo avrei (di certo) detto meglio.

Applicalo a tutto nella vita gian90:

meglio scorticarti le mani toccando la cartavetrata una volta ogni 10 giorni o fare un lavoro dove tocchi roba ruvida tutti i giorni?

Poi si estremizza e tutto è relativo, però la mia esperienza di questi anni di allenatore è senza dubbio questa. Il più acciaccato sono io che sono quello che si allena meno e con meno costanza. Questo lo dice pure il nostro fisioterapista.

GundamRX91 23-08-2010 10:50 AM

Sono OT, e nel caso apro una nuova discussione, ma volevo chiedere direttamente ad Ado se, secondo lui, un lavoro in "stile PL" puo' essermi di aiuto nell'arrampicata sportiva, nonostante i miei scarsi risultati ottenuti in passato?

ado gruzza 23-08-2010 11:59 AM

Se senti che una certa forza in più ti permetterebbe più controllo e un migliore dispendio energetico (cosa che penso pure io) ti dico di si.

Ovviamente i volumi e le frequenze vanno relativizzate.
Però il grosso vantaggio di un lavoro in stile "distribuito" (NOTA:non in "stile PL", perchè storicamente nel PL si lavorava anche in maniera molto HARD CORE cosa che tu devi evitare come la peste bubbonica) è che controllando molto l'intensità percepita (si sta spesso lontani dal cedimento) e giocando molto sulla qualità, risparmieresti parecchie riserve nervose per il tuo sport d'adozione.
Credo che già con 4 esercizi 2 volte a settimana tu possa fare molto.

gian90 23-08-2010 01:41 PM

Quote:

Originariamente inviato da spike (Scrivi 214544)
scusa ma allora non ti seguo quando scrivi nel diario:

hai diminuito la frequenza? mi pare di sì
i problemi sono risolti? mi pare di no

puoi spiegare tu allora cosa hai sperimentato?

si ma io non so cos'ho quindi non faccio testo. Anche stando fermo non è cambiato nulla quindi seguendo il tuo ragionamento per me allenarmi o meno rappresenta la stessa quantità di usura. Poi la frequenza mica l'ho ridotta di molto...e l'ho fatto per questioni di tempo e recupero.

Io parlo senza esperienza ma solo a ragionamento, ci tengo a precisarlo.
Pero' usare le stesse strutture piu' volte a settimana a me sembrerebbe piu' usurante che farlo meno, cosi' senza pensarci.
Se poi mi dite che invece è il contrario perchè le giunture si abituano meglio allora ok, se ho chiesto è appunto perchè non lo sapevo!

Per le articolazioni vale lo stesso discorso? per me per la cartilagine vale il contrario, se poi mi smentite meglio ancora :D

Poi sono d'accordo che un classico palestrato che fa 6 esercizi per il petto da 6 angolazioni diverse, di cui 5 di isolamento anche lavorando in monofrequenza avrà senz'altro un'usura maggiore.

gian90 23-08-2010 01:51 PM

altra cosa, penso sia necessario distunguere il tipo di cedimento, cioè cedere perchè si usa un 9rm su 8 ripetizioni o perchè si tengono i recuperi troppo brevi penso sia un'altro paio di maniche no?

spike 23-08-2010 02:44 PM

Quote:

Originariamente inviato da gian90 (Scrivi 214668)
si ma io non so cos'ho quindi non faccio testo. Anche stando fermo non è cambiato nulla quindi seguendo il tuo ragionamento per me allenarmi o meno rappresenta la stessa quantità di usura. Poi la frequenza mica l'ho ridotta di molto...e l'ho fatto per questioni di tempo e recupero.

Io parlo senza esperienza ma solo a ragionamento, ci tengo a precisarlo.
Pero' usare le stesse strutture piu' volte a settimana a me sembrerebbe piu' usurante che farlo meno, cosi' senza pensarci.
Se poi mi dite che invece è il contrario perchè le giunture si abituano meglio allora ok, se ho chiesto è appunto perchè non lo sapevo!

Per le articolazioni vale lo stesso discorso? per me per la cartilagine vale il contrario, se poi mi smentite meglio ancora :D

Poi sono d'accordo che un classico palestrato che fa 6 esercizi per il petto da 6 angolazioni diverse, di cui 5 di isolamento anche lavorando in monofrequenza avrà senz'altro un'usura maggiore.

ok ora ho capito, tu hai usato la parola "empiricamente" come sinonimo di "teoricamente", quando in realtà significa il contrario

gian90 23-08-2010 03:08 PM

è vero sul dizionario empiricamente è sinonimo di scientificamente e contrario di teoricamente e io mi ricordavo il contrario :D

ado gruzza 23-08-2010 03:10 PM

Il tuo ragionamento è sensato.
Sopratutto quello su "quale tipo di cedimento muscolare".

Tieni conto che qui occorre contestualizzare. Cioè partire da dei presupposti. Partendo dal presupposto del come è l'allenamento dei pesi in italia oggi, quello che dici non è vero.

In un mondo perfetto potrei anche essere daccordo con te, però sono troppe, nella vita reale, le variabili empiriche (appunto) che fanno si che quelli che fanno roba alla sheiko mediamente si infortunano meno.

So che certi guru del fitness nostrano mettano in giro la chiacchera contraria perchè quando non sai più dove pescare la butti su quello, però, nella pratica, non è così.

Gianlu..... 23-08-2010 04:30 PM

il fatto è che chi sia allena spesso lo fa in un certo modo, curando la tecnica, il gesto, ed è questo che poi fa si che il tutto sia meno stressante su tendini ed articolazioni...(oltre al discorso dell'adattamento più graduale)

mentre chi si allena poco frequente solitamente quel poco lo tira al massimo (anche perchè devi rompere l'omeostasi in qualche modo) e la tecnica non potra mai essere buona quanto chi fa alzate frequenti e bufferate.. di conseguenza il logorio e l'infortunio è più probabile

gian90 23-08-2010 06:06 PM

pero' ad intuito piu' usi un'articolazione piu' questa si usura, buffer o non buffer. Questo sempre ragionando ad ignoranza :p

Comunque alla fine sono sulla vostra linea eh!

Gianlu..... 23-08-2010 07:10 PM

ci sono un insieme di fattori che determinano l'usura, come sempre è il bilancio globale che da il risultato

quindi come dici il volume di lavoro totale conta. maggiore è e maggiore sarà l'usura. però è solo UNA delle variabili in gioco... e probabilmente non la più importante

utilizzare le articolazioni nel corretto asse di movimento con buon reclutamento muscolare (che limita le forza di taglio) direi che è fondamentale..
abituare i tendini con stimoli frequenti ma non massimali idem...
ecc...

la bassa frequenza (con conseguente lavoro a cedimento o quasi) rema a favore dal punto di vista volume complessivo ma contro per il resto... il bilancio globale non cred sia favorevole quindi


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