Amici, ararara...
 

A parte il verso ai "fichi d'India", volevo discutere con voi di queste entità evanescenti che amiamo definire "amici", ossìa, di quei personaggi immaginari che spesso ci prefiggiamo di avere intorno a noi per poterci confidare o condividere momenti (in)felici.
Mi rendo conto, parlandone con la mia dolce metà, che ultimamente siamo piuttosto soli.
Lei dice che in parte è colpa mia; sono selvatico, asociale, poco incline al contatto umano; ed è vero.
Io però dico che in larga parte, è la normalità delle cose; e mi riferisco principalmente agli over 30. Voglio dire, che a questa età, si comincia ad essere inghiottiti dai vari impegni reali o fittizi che siano, e a dover rendere conto a troppe persone tra cui, mogli, madri, suocere e figli, per poter continuare a coltivare liberamente i propri legami.
I primi anni che tornavo in ferie dai miei, ritrovavo quasi sempre tutti gli amici abituali, e ci si riusciva ad organizzare in qualche modo per una serata diversa, tutti insieme, perchè non dovevamo rendere conto a nessuno. In questi ultimi tempi invece, sembrano tutti defunti, e non li vedi in giro neppure a pagarli; di andare a chiamarli a casa loro neppure ci penso: mi toccherebbe dapprima subire lo sguardo interrogativo della moglie/compagna, che mi squadra con l'aria di chi dice: "...e adesso cazzo vuole 'sto qua...", e poi di sentirla brontolare col marito/compagno in merito al fatto che hanno degli impegni, devono pranzare di qua, cenare di là, accompagnare il figlio a defecare, la suocera a depilarsi le ascelle e così via; risultato: il mio amico declinerebbe l'invito con l'aria di un cane rimproverato dal padrone.
Non so se vi è mai capitato. Ma mi succede proprio così: in particolare ce n'è una, stronza, bigotta, e invidiosa, che sarebbe capace di inventarsi un impegno dal nulla pur di evitare che il marito (mio amico) esca a farsi una birra con un vecchio amico che non vede da tempo. Una volta ha persino origliato una nostra conversazione; mentre era di spalle a noi e parlava (o faceva finta di) con una sua conoscente, è riuscita ad intervenire con perfetto tempismo mentre il marito mi proponeva di vederci! Ovviamente per stroncarlo, e dire che avevano l'ennesimo impegno immaginario.
Inizialmente perdevo anche tempo a cercare di capire il perchè: Invidia?
Desiderio di dimostrare che il marito da sposato fa sul serio e mette gli impegni di famiglia prima di quelli mondani?
Educazione all'obbedienza, come per i cani?
Non lo so, ed ho smesso di chiedermelo. Si fottano entrambi. Lei per quanto è perfida e stronza. Lui per quanto è sfigato e sottomesso.

Fatto sta, che a parte questo estremo, tra le altre coppie la musica non cambia di molto: avviene magari in maniera meno plateale, ma il motivo di fondo resta lo stesso.
Tutti superimpegnati; tutti manager di multinazionali in carriera.
E i contatti sono andati lentamente a farsi fottere.
Sembra essere questa la costante tra i miei coetanei, dunque, perchè affannarmi a stringere nuove amicizie? SO già come andranno a finire. Sto meglio da solo.

Qualcuno diceva: "Gli amici? Sono nel portafogli..." ; un saggio.

Francamente non so come inquadrare l'argomento.

Primo perchè ancora sotto i 30 e nemmeno lontanamente ammogliato.

Secondo perchè, pur sentendo nelle tue parole molte similitudini con storie già sentite (sulla difficoltà a vedersi con gli amici dopo il matrimonio, alle persone che non si fanno più sentire ecc...), nell'esempio pratico non lo vedo.

Nel senso che i miei genitori hanno molte amicizie comuni e tutti i week end e a volte anche in settimana si vedono. Sono spesso tra i piedi in casa, cosa che mi costringe ad uscire anche quando non ne avrei voglia:D
Vanno in vacanza quasi sempre in "gruppo", sia d'estate che nei ponti.

Quindi ti potrei dare ragione, però non è sempre così, direi che varia molto in base alle persone e al culo.
Cioè chi hai avuto la fortuna (o sfortuna) di incontrare nella tua vita.

Mah, credo che la verità stia nel mezzo: da una parte tu non sei ammogliato nè con figli a carico e dall'altra può anche essere che stai sul c...o a qualcuno. Non credo che si possa stare simpatici a tutti.

Fatto sta che non credo si tratti di invidia...invidia di che? ma del fatto che la famiglia è un pò come un secondo lavoro: il matrimonio non cambia moltissimo la vita di coppia, ma credo i figli sì.
In fondo non si sa che succede dentro le famiglie, quindi non per discolpare l moglie del tuo amico, io mi domanderei che cosa fa e non fa il tuo amico per rendere la moglie così...

:D

Ha ragione tua moglie: tu sei un selvatico

ma hai ragione anche tu quando dici che i vecchi amici non escono più a bere una birra e parlare dei vecchi tempi; ma quelli sono appunto "vecchi" amici: erano tuoi amici quando avevate venti anni e ora ne hanno 40, una moglie una carriera che li assorbe dalle 7 del mattino alle 8 di sera 6 giorni alla settimana

tu non sei più quello di venti anni fa: sei cambiato, hai una compagna, hai un lavoro, responsabilità ecc

devi perciò trovare nuovi amici, possibilmente coppie di amici così puoi uscire anche con la tua ragazza e loro possono uscire in coppia

non è per niente facile ma è un percorso obbligatorio

io e mia moglie lo abbiamo intrapreso anni fa quando ci siamo accorti che cominciavamo ad essere un po' soli (lei lo ha fatto perchè io sono un selvatico peggio di te e più asociale di te se è possibile :D)

ci ha aiutato molto in questo avere degli hobby:
-amiamo andare in montagna e abbiamo due o tre coppie di amici che vengono in montagna con noi
-amiamo il buon vino e abbiamo alcuni amici/amiche sommelier con cui andiamo in visita a cantine agricole ecc
-ecc

questo non vuol dire eliminare i vecchi amici, quelli saranno per sempre i tuoi "grandi" amici

significa solo che siete cresciuti in maniera diversa e adesso avete delle priorità o addirittura delle visioni della vita diverse

uau non credo di aver mai scritto così tanto in un post :D

Al di là della moglie del tuo amico che mi sembra una gran c**aca**i :D credo che sia piuttosto normale e più che per l'età per il fatto di essere ammogliati/sistemati...

Soprattutto nelle grandi città, tra il lavoro, gli impegni, la noia e tutte le rotture il tempo è davvero poco e poi uno finisce per dedicarlo al partner...

Poi chiaro che la birra una volta ogni morte di papa non rientra in questo discorso, però avere il gruppo di amici con i quali ci si vede più volte durante la settimana è praticamente impossibile.

Ahimè, sfondi una porta aperta.

Aggiungo poi che gli Amici trovano il tempo ed il modo, fanno carte false anche a costo di trovarsi la famiglia sul piede di guerra per gli Amici.

Non accadendo, direi di rivedere la definizione di Amici...al cui insieme non saprei chi far appartenere al momento viste le premesse di cui sopra.

Gabriele caro...mi sa che quel tipo di Amici esistono solo nei film e nelle canzoni...
Mi rallegro per la parentesi fortunata (e anche voluta) di Zac, ma mi sembra più l'eccezione che la regola.
Per dire, qualche mese addietro ho reincontrato un caro amico che avevo perso di vista: solite stronzate: come stai, cosa fai, dove stai, moglie, figlio, cane, gatto, canarino, ci sentiamo, ti do il cell...ci siamo sentiti una volta, poi si è smaterializzato...
Ne parlavo con un mio cugino: stessa solfa; sposato, figli, amici di infanzia finiti in cesso, ingoiati da mogli, figli, suocere, genitori e quanti altri possano succhiargli la vita.

Insomma, tante allegre solitudini di coppia.

Amici.... che grande illusione.

Non me lo spiego perchè debba essere così, se non nell'unico chiarimento che ci descrive come esseri tanto socievoli quando egoisti.

"Sei ancora quello della pietra e della fionda...."

Con i miei ex compagni di liceo avrò provato mille volte per riagganciare rapporti più frequenti.... e invece solo una triste pizzata ogni tanto, che si riesce a fare solo dopo mesate di "ma ti torna il sabato? no facciamo il giovedì, no... a me torna di lunedì".

"...uomo del mio tempo".

Io sono nella situazione inversa.
Ho molte amicizie e mi capita fin troppo spesso di dover fare delle scelte e lasciare qualcuno a piedi per la serata perchè ho svariati inviti a uscire. O litigare perchè la tal persona vuole uscire troppo con me, manco fosse il mio cane. Quest ultima cosa succede maggiormente con gli amici più cari e maschi. Sarà che verso le femmine ho una capacità di sopportazione ben maggiore.

Allora Libo domani pomeriggio ti passo a trovare? D'altra parte bisogna vedere anche la mamma ogni tanto, no? :D

Io invece nel tempo ho notato un'inversione di rotta nei rapporti di amicizia miei e di mio marito. Non so se corrisponda a un andamento tipico diverso per uomini e donne, ma credo che in parte sia così.

Quando eravamo giovani (:o) e in coppia da poco, lui usciva molto spesso con gli amici, per quelle serate di baracca col branco che poi verranno rievocate per anni e anni.
Io uscivo più di rado, e per serate più tranquille, un cinema o una pizza, niente discoteche e rientri alle cinque del mattino, anche perchè nè io nè le mie amiche siamo mai state amanti del genere. All'epoca ero un po' gelosa dei suoi amici, non perchè temessi che mi tradisse con un'altra mentre era con loro, ma perchè avevo la netta sensazione che si divertisse davvero solo con loro, ma questo è un altro punto.

Adesso, la situazione è tutta diversa: lui coi suoi vecchi amici non esce praticamente mai, io esco più di prima, anche se sempre per i soliti birreria o pizza o cinema. Preciso, a scanso di equivoci, che non gli impedisco certo di uscire, anzi...

Dobbiamo sentire il suo parere, però :D

"No no caro, non preoccuparti, esci pure"




:D :D :D

...che è quello che io sospetto quando la moglie del mio amico si inventa impegni immaginari pur di impedirgli di trascorrere del tempo insieme a me...

Infatti io mi rivolgevo prevalentemente agli over 30 sentimentalmente impegnati.
Goditela, fino a quando sarete tutti single...

@ Pool: no, guarda, ti assicuro che dopo un certo numero di anni di matrimonio non è esattamente così...;):D:cool:

A livello di amicizie di coppia invece secondo me la variabile critica sono i figli. Le coppie con figli tendono per ovvi motivi a uscire con altre coppie con figli, e i figli stessi ti permettono di fare nuove conoscenze e amicizie con i genitori dei loro compagni di scuola ecc...

Se non hai figli, come nel caso nostro (mio e di Veleno, intendo) dopo i 35 anni ti ritrovi circondato da coppie di amici con figli, che hanno ritmi ed esigenze molto diversi, ed è normale fare fatica a incastrarsi.
Infatti, mentre prima io e mio marito uscivamo spesso con altre coppie di amici, es. con una mia amica e suo marito/fidanzato, o con un suo amico e la sua fidanzata, adesso è più facile che io esca di nuovo da sola con l'amica in questione, e lui con l'amico, anche se questo avviene più raramente.

Comunque in generale non mi lamento per le amicizie; il mio rimpianto in questo campo è solo verso alcuni colleghi/e con cui mi trovavo molto bene finchè lavoravamo insieme, ma che poi ho perso di vista quando abbiamo smesso di frequentarci per lavoro.